Nel suo alloggio, Picard sta dettando il suo diario personale al computer: "Diario personale del capitano. Data Stellare 48316.1. Abbiamo ritrovato con successo le Sailor Senshi nella loro linea spazio-tempo. Sailor Chibimoon e' tornata al suo tempo futuro, mentre e' ricomparsa Sailor Saturn. La freddezza di questa ragazza mi intimorisce un po', ricordando quello che mi e' stato raccontato nel precedente incontro dalle sue compagne. Alle nove senshi, se ne sono aggregate altre tre, note sulla Terra con il nome di Sailor Starlights. Ami Mitzuno, ovvero Sailor Mercury, sta cercando di elaborare i dati pervenuti dalla sonda recuperata dal tunnel spaziale. Le altre ragazze sembrano essersi ambientate abbastanza facilmente sulla nave." -------------------------------------------------------------------------- The Bosk XXI Century Productions proudly presents Musica introduttiva della serie ST:TNG Space, the final frontier... These are the voyages of the StarShip Enterprise... It's continuing mission, to explore strange, new worlds... To seek out new life and new civilizations... To boldly go where no one has gone before... La musica cambia e parte il ritornello di Sailor Stars Song Sailor Trek Episodio 2 - Mistero nel quadrante Gamma Parte 2: Il quadrante Gamma -------------------------------------------------------------------------- Picard stava per uscire dal suo alloggio, quando decise di verificare una cosa al computer: "Computer! Da quanto tempo e' acceso il terminale nell'alloggio dell'Ensign Mitsuno?" "Da 17 ore e 42 minuti" Decise quindi di aggiungere qualcosa a quanto appena dettato: "Diario personale del capitano. Supplemento. E' incredibile la forza di volonta' di Ami. Non si e' ancora staccata dalla console del computer da quando siamo partiti. E siamo ormai a 18 ore dall'uscita dell'orbita terrestre." ** Ami stava studiando alla console del computer del suo alloggio i dati della sonda della nave scomparsa, aiutandosi con il computer portatile per riuscire a ricostruire qualche frammento del diario di bordo. Il campanello dell'alloggio preannunciava una visita. "Chi e'?" chiese Ami "Geordi" rispose La Forge dall'interfono "Avanti!" disse Ami, alzandosi dalla console del computer. Geordi entro' nell'alloggio con un sorriso e subito si rivolse ad Ami "Ami! Quanto tempo!" "Geordi! Scusa se non sono venuta prima a salutarti ma..." "Non importa, Ami. So il puzzle che hai davanti. Come sta andando?" "E' complicato" rispose Ami, sedendosi "Mancano completamente delle sequenze. Finora sono riuscita a restaurare solo pochi frammenti, ma delle informazioni che ci potrebbero servire, per ora, nulla." "Ami, so quanto sei capace, ma non credi che magari con l'aiuto di Data potresti velocizzare le ricerche?" "Puo' darsi." rispose Ami, sbadigliando, chiedendo scusa con la mano. "Sono ore che analizzo questi dati. Credo che per stasera non riuscirei a fare di meglio." "Stasera?" disse La Forge "Ami, credo che tu sia stata alzata tutta la notte e non te ne sia accorta! Sono le 0800 e io sto per iniziare il mio turno. Probabilmente sono gli scherzi che capitano a chi non e' abituato ai viaggi stellari." "Le otto?" disse Ami stupita "Ma allora... Mi stai forse dicendo che sono stata su questi dati per tutta la notte?" Ami si tolse gli occhiali, massaggiandosi la cima del naso fra gli occhi, e riprese a parlare "Credo proprio che faro' una pausa." Si avvicino' al replicatore ed ordino' una colazione semplice "Computer! Caffe' nero caldo, ciambelle e succo d'arancia." "Devo andare. Riposati un po' prima di proseguire." disse Laforge dirigendosi verso la porta dell'alloggio. "Stai tranquillo, Geordi. Sono abituata a certi stress." rispose Ami con un sorriso. Laforge usci' dall'alloggio e Ami si sedette al tavolino per fare colazione, ma non segui' il consiglio dell'amico ufficiale e torno' quasi immediatamente ai suoi dati. ** Le ore trascorrevano tranquillamente per le altre ragazze e i Three Lights a bordo dell'astronave. Ormai avevano fatto conoscenza con un buon numero di persone dell'equipaggio, che avevano consigliato loro come trascorrere il tempo. Intuendo il forte carattere di Makoto, Worf le diede l'accesso al proprio programma di allenamento sul ponte ologrammi. Makoto non si era mai trovata di fronte a certe situazioni, ma un po' di sano movimento e di combattimento simulato le fece piacere. Usagi e Minako, invece, stavano passando il loro tempo a girare per l'astronave, con tappa obbligata al bar di prora ogni due ore circa per uno spuntino. Aiutata da Data, Rei era riuscita a riprodurre sul ponte ologrammi la sua stanza della meditazione al tempio, e vi si era ritirata a meditare. Grazie agli strumenti messi a disposizione dalla nave, Setsuna ne aveva approfittato per fare da insegnante ad Hotaru, mentre Haruka e Michiru si erano preparate per dare un concerto al Ten Forward la sera del secondo giorno assieme ai Three Lights, cercando nello stesso tempo di capire chi fossero realmente i tre. ** Tutto era tranquillo, ma quando era quasi mezzogiorno del terzo giorno di viaggio, Picard chiamo' le Sailor Senshi. "Picard agli ensign in addestramento" risuono' la voce di Picard dagli interfoni della nave "Siete tutti attesi in sala tattica fra dieci minuti. Picard, chiudo" Alla spicciolata le Sailor Senshi raggiunsero la sala tattica, e, quando tutti furono presenti, assieme agli ufficiali superiori, inizio' la riunione. "Come ricorderete dal nostro discorso che vi ho fatto tre giorni fa" inizio' Picard, "siamo in possesso dei dati della sonda che e' l'unica cosa che e' rimasta della USS Mifune. Sicuramente in questi giorni non avrete visto Ami girare per la nave. Infatti e' rimasta praticamente incollata davanti al computer per cercare di decifrarne il contenuto." Rivolgendosi quindi ad Ami le chiese "Ami, quali sono i risultati delle tue ricerche?" "Capitano" rispose Ami, sfinita da quel lavoro e con delle occhiaie spaventose che indicavano carenza di sonno "All'inizio e' stato quasi impossibile decifrare qualcosa, poi, seguendo il consiglio di Laforge, ho chiesto al signor Data se poteva darmi un aiuto nei momenti in cui non era in servizio" "Si signore" intervenne Data "E' stato complicato, ma abbiamo ottenuto una traccia indicante l'onda di energia e un frammento abbastanza intelleggibile del diario di bordo." "Vediamolo" disse Picard "Computer!" ordino' Data "Proiettare registrazione. File Mercurius 01. Autorizzazione vocale: Data Alpha tre cinque" "Autorizzazione valida. Inizio proiezione" Sullo schermo della sala tattica apparve, molto disturbata, l'immagine del capitano dell'astronave scomparsa, che stava cercando disperatamente di dettare il diario di bordo: "Dia *crakle* apitano data st *fzzz* 6.9. Non riusci *sfff* pire che cosa stia succe *zzz* nave. Uno stra *fzzz* orza ci ha cattu *crakle* e sembra che sti *fzzz* bendo l'energia vi *crakle* paggio." Le frasi del capitano erano inframmezzate da immagini disturbate, prese dall'esterno della nave "Ho dato ordine che il *crakle* bordo sia copiato e invia *fzzz* *crackle* hole con una sonda." Lo schermo si spense lasciando il logo della federazione dei pianeti. "E' tutto?" chiese Picard, dopo un attimo di riflessione. "Si' signore" rispose Data "Gli altri segmenti erano totalmente irrecuperabili. Questo e' stato l'unico brano del diario di bordo decifrabile." "Meglio di cosi', non sono stata in grado di fare." aggiunse Ami, che stava per essere sopraffatta dalla stanchezza. "In tre giorni avro' dormito non piu' di sei ore. Sono andata avanti a caffe' nero." Vedendo lo stato di Ami, Picard le diede un consiglio, che dal tono di voce sembrava quasi un ordine: "Ami, vai nel tuo alloggio a farti una dormita. Ne hai bisogno." Rivolgendosi al Dottor Crusher "Dr. Crusher, la accompagni e le dia qualcosa per aiutarla a dormire, se necessario." "Si', capitano." rispose il dottore. Crusher e Ami uscirono dalla sala tattica. Le altre Sailor Senshi e gli ufficiali si guardano con sguardi attoniti. Nessuno voleva prendere la parola per un commento. Vedendo che non c'era altro da aggiungere, Picard prese la parola. "Bene, signori, questa e' la situazione. Siamo a 35 minuti da Deep Space 9, la base nei pressi del tunnel spaziale. Li' faremo una sosta tecnica di 24 ore, poi proseguiremo per il quadrante gamma. Il Signor Data e' a vostra disposizione fino all'inizio del turno gamma di sorveglianza per eventuali chiarimenti. Potete andare." Gli ufficiali e le Sailor Senshi uscirono dalla sala tattica. Usagi, preoccupata per la sua amica, si diresse di corsa verso l'alloggio di Ami, e trovo' il Dr. Crusher che stava uscendo dalla porta. Subito le chiese notizie. "Dottore. Come sta Ami?" "Appena si e' messa a letto ha cominciato a dormire profondamente. Non ho neanche dovuto usare il sedativo che avevo portato con me." "Crede che sia meglio che resti con lei?" "Se vuoi, fai pure. Ma credo che per almeno una dozzina di ore Ami dormira' profondamente." Usagi entro' nell'alloggio di Ami e si sedette sulla poltrona che stava di fianco al letto. ** Dopo una ventina di ore, Ami si sveglio'. Quando si giro' nel letto, vide Usagi seduta nella poltrona, addormentata, rannicchiata come se avesse freddo. Un libro era a terra, sulla destra della poltrona, come se fosse caduto ad una persona che si era addormentata di colpo. Ami prese una coperta dall'armadio, copri' Usagi, raccolse il libro e lo adagio' sul tavolo. Quindi si stiracchio' e vide dal pannello del computer che erano le cinque del mattino. Decise di tornare a dormire, chiedendosi come mai Usagi avesse voluto restarle accanto. Torno' a letto e riprese a dormire. Ma il sonno stavolta fu turbato da un incubo. Ami vide se stessa in una landa deserta, in un paesaggio ostile. Il cielo era oscurato da una tempesta, e il vento sollevava la sabbia che si infrangeva sul suo viso. Nel mezzo della tempesta, Ami poteva intravedere una costruzione in lontananza. Con un grande sforzo cercava di avvicinarsi alla costruzione, ma nonostante il lungo e faticoso camminare sul terreno sabbioso, non riusciva ad avvicinarsi. Ad un certo punto un fulmine squarcio' il cielo e colpi' la costruzione, disintegrandola. Dalle macerie, si formo' una specie di mostro di pietra che prese ad avanzare verso Ami. Questa si accorse di avere indosso il sailor fuku di Sailor Mercury e provava a contrastarlo, ma il suo potere non era sufficiente contro questo mostro. Il mostro arrivo' a prenderla nel suo pugno e comincio' a stringere... Ami si sveglio' di soprassalto, ansimando e mettendosi a sedere. La voce di Usagi le diede il buon giorno. "Ben svegliata, Ami! Come va adesso?" Usagi stava preparando il tavolo per fare colazione assieme all'amica. "Usagi! Ma sei rimasta qui tutta la notte?" "Eri stanca. Appena il dottore ti ha lasciato, sei crollata a dormire. Ho deciso di restare qui nel caso tu avessi avuto bisogno di qualcosa. Sei stata tu a coprirmi?" "Eri crollata a dormire anche tu!" le rispose con un sorriso Ami "Ed eri rannicchiata sulla poltrona. Sembrava che tu avessi freddo. Allora ho deciso di coprirti" "Grazie, Ami." si avvicino' all'amica, le prese le mani e la tiro' per aiutarla ad alzarsi "Dai, facciamo colazione." Ami non oppose resistenza all'aiuto dell'amica, si alzo' dal letto e disse "Si'. Prima pero' vado a rinfrescarmi" ** Dopo aver fatto colazione, Ami venne chiamata da Picard, che la autorizzo' a lavorare in plancia durante la sosta tecnica. Ami accetto' il nuovo compito e, seguita da Data, si mise al lavoro alle console scientifiche. Ogni tanto Ami si rivolgeva a Data per capire cosa fossero alcune apparecchiature, ed in poco tempo ormai aveva preso una discreta padronanza del computer. "Data" chiese Ami "Si possono modificare i parametri di rilevazione dei sensori a lungo e corto raggio?" "Si', Ami" Data premette una combinazione sui pannelli del computer e la griglia di programmazione dei sensori apparve sul monitor "Ecco qui, Ami. Ma perche' vuoi riprogrammare i sensori?" "Vorrei provare a fare delle modifiche allo spettro dei sensori" rispose Ami "Non ricordi quella strana onda di energia sul diario? Voglio inserirla nei banchi del computer. Magari possiamo prevenire dei danni." "Non ho nulla da obiettare. Fai pure, Ami. Io torno alla sezione scientifica. Se hai bisogno di altro aiuto o consigli, chiamami." ** Dopo la sosta tecnica, l'Enterprise si stacco' da Deep Space 9 e si preparo' ad entrare nel tunnel spaziale. Le inner senshi si trovavano nell'alloggio di Usagi a pranzare. Il silenzio fu interrotto da una chiamata dall'interfono: "Picard a Mitzuno." "Si signore?" rispose Ami. "Vuole venire in plancia? Stiamo per entrare nel tunnel spaziale. Quando usciremo dall'altra parte vorrei che lei assistesse Data nelle analisi." "Arrivo signore. Mitzuno, chiudo." rivolgendosi alle sue compagne "Ragazze, scusatemi." "Ma Figurati!" le disse Usagi "Vai e fatti onore!" strizzandole l'occhio e facendo il segno di OK con il pugno chiuso e il pollice alzato. ** Dopo pochi minuti Ami arrivo' in plancia. Appena entrata, come un normale ensign, si presento' "Mitzuno a rapporto, signore" "Bene. Prenda posto alla console scientifica numero due" le disse Picard "Si signore" "Numero Uno. Possiamo andare" disse nuovamente Picard, rivolgendosi a Riker "Si signore" rispose Riker "Data, rotta per il quadrante gamma" "Rotta calcotata ed inserita" rispose Data "Engage!" fu l'ordine finale di PIcard L'Enterprise attivo' i motori e si allontano' da Deep Space 9 dirigendosi verso il wormhole, immettendovicisi. Dopo pochi minuti, la nave riemerse nel quadrante gamma. "Bene, siamo arrivati" disse Picard "Signor Data?" "Nessuna nave nelle vicinanze, nessuna fonte di energia a raggio di sensori." rispose Data, ma Ami si intromise "Mi permetto di correggerla. Stando a questa console, a cui ho apportato le modifiche a cui le ho accennato durante la sosta tecnica, c'e' una lievissima fluttuazione di energia non classificabile a circa 1 anno-luce da qui, simile a quell'onda registrata sul diario della nave scomparsa." "Una fluttuazione?" chiese Riker "Si' signore." rispose Ami "E' debole, ma forse questa lettura e' dovuta alla distanza dalla fonte." "Bene." disse PIcard "Rotta per la fluttuazione. 1/4 di potenza ad impulso. Scudi alzati." Seguendo l'ordine, Data imposto' la nuova rotta e l'Enterprise si diresse verso la fonte sconosciuta di energia. Ami interveni' di nuovo: "Le emissioni stanno aumentando. Rilevo anche qualcosa sulla nostra rotta. Sembrerebbe..." "Sullo schermo!" ordino' Picard. "Subito signore." rispose Ami. Sullo schermo apparve l'immagine di un falco da guerra romulano, ridotto piuttosto male. Mancava di una gondola a curvatura e della parte frontale. Sullo scafo, diversi squarci e segni di esplosioni causate da una qualche arma ad energia molto potente. "O mio Dio..." esclamo' Picard "Data, analisi!" ordino' Riker "Nessuna forma di vita a bordo, signore." rispose Data "Non rilevo neanche l'energia residua del nucleo a curvatura." "Le emissioni dalla sorgente sono aumentate" intervenne Ami "sembrerebbe che ci stia analizzando. Attualmente i loro raggi esplorativi stanno penetrando i nostri scudi. Vedro' che posso fare." "Arresto totale!" ordino' Picard "Se ci avviciniamo ancora, rischiamo di finire come quel falco da guerra, se non peggio." Picard non fece in tempo a finire la frase: un raggio di energia potentissimo si infranse sugli scudi. "LaForge a plancia" la voce di Laforge risuono' dall'interfono "Che e' successo? L'energia degli scudi e' calata al 55%!" "LaForge! Energia di riserva agli scudi! Allarme rosso!" rispose Riker "Worf! Attivare i banchi phaser e i tubi lanciasiluri!" "Il raggio e' arrivato dalla fluttuazione!" continuo' Ami "E' equivalente a... Signore! Ha sparato con la potenza equivalente di un phaser della nave... moltiplicato per un fattore all'incirca di 500!" "500 volte un nostro phaser?" chiese Riker stupito, rivolgendosi ad Ami "Prudenza. Un altro colpo e perdiamo gli scudi." disse Picard "Niente azioni ostili. Se ci vogliono analizzare, facciano pure." Nel frattempo, Usagi e Minako, sedute ad un tavolino del bar di prora, stavano gustando un dolce, quando sentirono la sirena dell'allarme. Minako prese la parola: "Credo che ci siamo!" "Si'!" annui' Usagi, che premette il comunicatore "Tsukino a Mitzuno. Ami novita'?" Ami senti' la chiamata, assieme a tutta la plancia e si rivolse al capitano "Capitano..." "Si', ho sentito. Faccia venire il gruppo in sala tattica" "Si signore" premendo il comunicatore, Ami rispose "Chiamata per il gruppo Moonlight. Riunione in sala tattica al piu' presto. Mitzuno chiudo" Usagi, sentita la chiamata, si alzo' di scatto e prese Minako per il polso tirandola con forza: "Dai, Minako. Andiamo!" Nello spazio di pochi minuti, tutte le Sailor Senshi arrivarono in sala tattica. Riker, Data e Picard entrarono assieme ad Ami. Subito Picard prese la parola "Bene. Siamo al punto. Adesso dobbiamo trovare il modo di intervenire." "Signore" disse Ami "Siamo troppo lontani per il teletrasporto della nave, e non sappiamo cosa potremmo trovare laggiu'. Consiglierei l'invio di una sonda esplorativa" "Non potrebbe neanche arrivare a meta' del viaggio!" "Potrei provare" disse Data "assieme al signor Laforge, a modificare la sonda che verra' inviata perche' abbia uno scudo minimale che le permetta di reggere almeno un attacco." "Buona idea" disse Picard "Proceda." Data usci' dalla plancia e si diresse verso la sala macchine dove spiego' la situazione a LaForge. Insieme i due iniziarono la modifica della sonda esplorativa. Nel frattempo la riunione proseguiva. "Ami" chiese Usagi "c'e' stato qualche segno da quella... cosa a parte il colpo che ci e' arrivato addosso?" "No, niente. Ha sparato e basta." "E provare a rispondere al suo attacco?" chiese Seyia "Siamo fuori tiro per i phaser." disse Riker "Forse potremmo provare con un siluro fotonico." "Direi di attendere." disse Picard "Se ci dimostriamo ostili potrebbe riprendere l'attacco e forse stavolta non saremmo in grado di resistere." "Ma se la sonda che stiamo per inviare venisse interpretata come un'azione ostile, saremmo nella stessa situazione." obietto' Makoto. "Capitano" disse Setsuna "forse ho una soluzione". Setsuna fece apparire la Garnet Rod e la mostro' al Capitano. "Questa e' la Garnet Rod, la chiave del tempo, di cui sono la custode, e questa qui sopra in cima e' la Garnet Orb. Posso provare a vedere quello che si nasconde in quella fluttuazione." "Ho capito, Setsuna. Provaci." disse Picard Setsuna si concentro' sulla Garnet Orb. Questa si illumino' e al suo interno si vide un'immagine in lontananza della fluttuazione. Man mano che l'immagine si avvicinava alla sorgente, la Garnet Orb diventava sempre piu' luminosa, finche' una scarica di energia parti' dal talismano investendo Setsuna che crollo' a terra, svenuta. Il talismano si spense e torno' normale. Usagi subito si precipito' dalla compagna: "Setsuna!" scuotendole le spalle. "E' viva" disse Ami, tastandole il polso "dev'essere solo svenuta." "Dr Crusher" ordino' Picard all'interfono "emergenza medica nel mio ufficio! Subito!" In pochi minuti il Dr Crusher arrivo' e analizzo' Setsuna. "Ha subito un forte shock." disse il Dr. Crusher "I suoi livelli sono alterati, devo portarla in infermeria." "La aiuto, dottore." disse Yaten, che prese in braccio Setsuna e si diresse verso l'infermeria, seguito dalle altre senshi. ** In infermeria, il Dr. Crusher inietto' uno stimolante a Setsuna: "Questo dovrebbe farla rinvenire" Non appena il farmaco entro' in circolo, Setsuna inizio' a riprendere gradualmente conoscenza. Ancora confusa, Setsuna farfuglio' qualcosa "Dimensione... Energia... Vuoto..." Usagi, che era in fianco al lettino, non capendo che stava dicendo, inizio' a scuotere Setsuna: "Setsuna! Che stai dicendo? Svegliati!" Setsuna apri' gli occhi e si tocco' la fronte col dorso della mano. "Mamma mia... che mal di testa... Che e' successo?" disse guardandosi attorno "E... che ci faccio qui?" "Meno male, ti sei ripresa." le disse Usagi "Stavi cercando di vedere cos'e' quella fluttuazione la' fuori con la Garnet Orb e una scarica di energia ti ha fatto svenire." Setsuna si sedette sul lettino "Si', ora ricordo. Usagi, dobbiamo intervenire immediatamente. E' in pericolo l'intero universo. Quel poco che sono riuscita a vedere era... il vuoto, qualcosa che sta assorbendo completamente ogni forma di energia che gli capita a tiro. E man mano che ingloba energia diventa sempre piu' potente." "Come un buco nero?" chiese Picard "Si, Come un buco nero, ma questa cosa... e' viva! L'astronave non puo' avvicinarsi, a meno di non rischiare di venir distrutta come quell'altra la' fuori." "Setsuna, come sarebbe... viva?" chiese Ami "Non so come spiegarlo..." rispose Setsuna "Assorbe qualsiasi tipo di energia che gli capita a tiro. La scarica della Garnet Orb e' stata di difesa, non e' stata casuale." "Io dico di andare!" disse Minako. "E come?" ribatte' Rei "Se proviamo ad avvicinare la nave, rischiamo la vita di oltre 400 persone!" "Ho capito cosa vuol dire Minako." ribatte' Haruka "Solo noi nove andremo." "Non ti dimentichi di qualcuno?" chiese Seyia. "Noi possiamo teletrasportarci." Disse Ami "Voi?" "Anche noi ne siamo in grado" "Vi do' carta bianca." disse Picard "Quando sarete trasformate, tenete i comunicatori attivi. Data registrera' tutta l'operazione." "Va bene, signore" disse Ami "Portero' con me anche questo tricorder che ho gia' provveduto ad interfacciare con il mio sistema portatile." "Ami, non finisci mai di stupirmi!" esclamo' Picard [Musica di sottofondo: Sailor Team No Theme] "Direi che possiamo andare." Disse Usagi. "Minna! Hensin yo!" "MOON ETERNAL... MAKE UP!" "MERCURY CRYSTAL POWER... MAKE UP!" "VENUS CRYSTAL POWER... MAKE UP!" "MARS CRYSTAL POWER... MAKE UP!" "JUPITER CRYSTAL POWER... MAKE UP!" "SATURN PLANET POWER... MAKE UP!" "URANUS PLANET POWER... MAKE UP!" "NEPTUNE PLANET POWER... MAKE UP!" "PLUTO PLANET POWER... MAKE UP!" "FIGHTER STAR POWER... MAKE UP!" "MAKER STAR POWER... MAKE UP!" "HEALER STAR POWER... MAKE UP!" Quando le trasformazioni furono finite, Sailor Mercury prese la parola: "Ragazze, attivate i comunicatori. Il mio tricorder e' attivo." Attivando il visore aggiunse "Sailor computer portatile attivato. La sfera di energia del teletrasporto dovrebbe proteggerci finche' non raggiungeremo il centro della fluttuazione. Fighter, Maker, Healer: veniteci dietro, ma restate coperte dal nostro cono d'ombra." "Siamo pronte!" dissero all'unisono le Sailor Senshi. Le Sailor Senshi del sistema solare si presero per mano. L'aura del potere di ogni pianeta del sistema solare avvolse ciascuna senshi, finche' non esplosero nell'urlo: "SAILOR... TELEPORT!". Le Starlights immediatamente divennero tre globi di luce e tutte svanirono dall'infermeria, iniziando il loro viaggio nello spazio per raggiungere la fluttuazione. Picard usci' dall'infermeria e si avvicino' ad una finestra di alluminio trasparente. Da questa riusciva a scorgere le tre tracce lasciate dalle Starlights e la sfera di energia delle senshi del sistema solare. Sullo sfondo l'universo infinito. Alla visione di quell'immagine, un pensiero si formo' nella sua mente, che era quasi un augurio "In bocca al lupo, Sailor Senshi" -------------------------------------------------------------------------- TO BE CONTINUED --------------------------------------------------------------------------
Mistero nel quadrante gamma (revised) - 1 |
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