Episodio 2 - Mistero nel quadrante gamma

Parte 3 - Il contatto

by Bosk

I nomi dei personaggi sono quelli della versione originale

   La tensione che si respirava a bordo dell'Enterprise si notava nel
diario personale che Picard stava dettando al computer. 
   "Diario personale del capitano. Data Stellare 48321.1. Le Sailor
senshi hanno lasciato l'Enterprise alla volta della fluttuazione.
Nonostante abbiano dimostrato di avere doti molto inconsuete, credo che
la loro missione sara' molto difficile. Ho detto al signor Data di
lasciare al signor LaForge il progetto della sonda con lo scudo di
protezione e di concentrarsi sulle registrazioni che arriveranno dalle
Sailor senshi." 
   Uscito dal proprio ufficio e raggiunta la plancia, Picard si
accomodo' alla poltrona di comando. Data, intento nelle sue analisi,
interrompe il silenzio che regnava in plancia: "Signore, il computer di
Sailor Mercury e' molto piu' evoluto di quanto mi potessi aspettare." 
   "Perche'?" chiese Picard, stupendosi dell'interesse di Data
nell'apparecchio della senshi. 
   "E' molto semplice dall'aspetto, ma ha una potenza di calcolo pari
ad un nostro computer del XXIII secolo. Vorrei poterlo analizzare quando
torneranno dalla missione." 
   "Data, credo che questa sua richiesta non potra' venire esaudita.
Credo che tutto cio' faccia parte dei loro segreti, come l'origine del
loro potere."
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                   The Bosk XXI Century Productions 

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Musica introduttiva della serie ST:TNG 
          
    Space, the final frontier... 
    These are the voyages of the StarShip Enterprise... 
    It's continuing mission, to explore strange, new worlds... 
    To seek out new life and new civilizations... 
    To boldly go where no one has gone before... 
La musica cambia e parte il ritornello di Sailor Stars Song 

                               Sailor Trek 
                 Episodio 2 - Mistero nel quadrante Gamma 
                         Parte 3: Il contatto
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   In plancia, Data si era appena sincronizzato con il tricorder che
Sailor Mercury portava nella cintura del gonnellino per iniziare la
registrazione dei dati in attivo, quando un lampo di luce apparve in
plancia. 
   "Mon capitan... Ca va?" Chiese Q, come se fuori dalla nave non
stesse succedendo nulla. 
   "Q! Sei arrivato nel momento meno opportuno!" rispose seccato Picard 
   "Perche'? Che succede?" 
   "Mi sembra strano che tu non lo sappia... Cos'e' quella ... cosa la'
fuori ?" 
   "Quale? Quella che vi ha attaccato? Jean-Luc, devi credermi: non lo
so proprio! Ma chi erano quelle 12 ragazze che se ne sono andate
laggiu'? Una mi pare di conoscerla..." 
   "Ne conosci una?" chiese in un tono di stupore Picard 
   "Assomiglia alla guardiana della porta del tempo, ma forse mi
sbaglio." 
   "Per caso la guardiana della porta del tempo che conosci si chiama
Sailor Pluto?" 
   "Si'. Una gran bell..." La risposta di Picard sorprese Q che cambio'
il tono della sua voce "In quel gruppo c'e' Sailor Pluto? E come diavolo
c'e' arrivata fin qui?" 
   "Beh, Q... Ti posso solo dire che e' salita a bordo dell'Enterprise
semplicemente usando il nostro teletrasporto" 
   "Ah, ho capi..." Il volto di Q si fece ancora piu' stupito, cosa
strana per un essere della sua razza "Col teletrasporto?!??!?" 
   "Q! Adesso non ho tempo per le spiegazioni. Abbiamo da fare!" 
   "Ho capito. Al solito non sono gradito..." e Q svani' in un lampo di
luce, cosi' come era arrivato. 
   "Anche Q! Ci mancava solo lui!" Disse ad alta voce Picard "Signori,
preparatevi. Prevedo un turno extra per tutti! Passiamo a condizione
gialla, ma teniamo le armi cariche." 
   "Si signore." rispose Riker "A tutto l'equipaggio: allarme giallo.
Turno beta di sorveglianza prolungato fino a nuovo ordine." 

** 

   Mentre la sfera di energia prodotta dal teleport delle Sailor Senshi
si avvicinava alla fluttuazione, si cercava di fare un minimo punto
della situazione. 
   "Ami, che dice il visore?" Chiese Sailor Moon "Ormai siamo quasi
arrivate!" 
   "Per ora i livelli sono rimasti inalterati rispetto a prima."
rispose la senshi dai corti capelli blu "Sembrerebbe che l'avvicinarsi
dell'astronave lo abbia come allertato, ma il nostro avvicinamento no." 
   "Sailor Mercury" disse la voce di Picard dal comunicatore "provo ad
allontanare l'Enterprise ?" 
   "Potrebbe essere un'idea!" rispose Sailor Mercury 
   "Va bene. Provvedo" e chiudendo il comunicatore, Picard diede
l'ordine in plancia: "Numero Uno, allontaniamoci. Motori indietro, 1/8
di impulso." 
   "Si signore." disse Riker "Navigatore. Motori indietro. 1/8 di
impulso." 
   L'Enterprise lentamente, mantenendo la prua in direzione della
fluttuazione si allontano'. Subito il visore di Sailor Mercury rilevo'
che l'azione non era passata inosservata. 
   "Le emissioni stanno diminuendo!" esclamo' Sailor Mercury 
   "Confermo" la voce di Data risuono' dai comunicatori "Strano
comportamento." 
   "Arresto totale quando saremo in zona di sicurezza." disse la voce di
Picard 
   "Si signore" gli fece eco Riker 
   Preoccupata per le tre Senshi che non appartenevano al sistema
solare, Sailor Moon volle sincerarsi delle loro condizione "Fighter,
come va? Tutto a posto?" 
   "Si, per ora nessun problema" rispose Sailor Star Fighter 
   "Stiamo entrando." annuncio' Sailor Mercury "Siete pronte?" 
   "Si'!" risposero quasi all'unisono le altre undici compagne di
viaggio. 

** 

   In plancia, Data stava seguendo i dati in arrivo dal gruppo delle
Sailor Senshi, ma man mano che queste si avvicinavano alla fluttuazione,
le trasmissioni risultavano sempre piu' disturbate, tanto che l'invito
al pronti di Sailor Mercury arrivo' quasi per nulla intelleggibile 
   "St*crackle*mo ent*fssst*do. Pron*crrrr*" 
   "Stanno per entrare in contatto con la fluttuazione." disse Data "Le
trasmissioni incominciano ad essere disturbate" 
   "Cerchi di potenziare al massimo l'amplificazione della ricezione"
ordino' Picard 
   "Si signore" rispose Data "Data a Sailor Mercury. Stiamo perdendo il
segnale. Mi ricevete?" 

** 

   Lo stesso scroscio di interferenze stava uscendo dai comunicatori
appuntati ai body delle Sailor Senshi. L'ultimo messaggio di Data era
appena percettibile 
   "Sa*cracke* M*ffst*ry, stia*crakle*endo il seg*fssst*" 
   "Come?" disse Sailor Mercury "Puo' ripetere Data?" 
   "Che succede?" chiese Sailor Jupiter 
   "Potrebbe essere la fluttuazione che sta disturbando il segnale"
disse Sailor Mercury, pur non essnedo sicura che quella fosse la
risposta giusta 
   "Ormai ci siamo!" disse Sailor Mars "Dentro!" 
   Le dodici senshi si infilano al centro della fluttuazione mentre
sull'Enterprise i segnali dai comunicatori e dal tricorder svanirono
completamente. 
   "Ho perso il contatto!" disse Data 
   "Sono sole!" disse Picard alla notizia "ormai, non possiamo far altro
che aspettare" 

** 

   Le senshi entrando nella fluttuazione, trovarono una densa coltre di
nubi, che analizzate riportavano presenza di acqua ed atmosfera
respirabile. Oltrepassata la coltre, videro una specie di planetoide il
cui primo aspetto ricordava vagamente un deserto sterminato. 
   "Atterriamo!" disse Sailor Moon 
   Le senshi atterrarono su un altopiano dal quale era possibile avere
una visione praticamente identica guardando in ogni direzione: una
immensa landa desertica, inframmezzata qua e la' da diverse collinette
rocciose. 
   "Credo che siamo sole" disse sconsolata Sailor Mercury "Abbiamo perso
il segnale dell'Enterprise!" 
   "Fin qui sembrerebbe tutto tranquillo" disse Sailor Star Fighter "Che
dice il tuo computer?" 
   Sailor Mercury subito inizio' una scansione a lungo raggio con gli
strumenti "Dunque... Nessun segno di vita ne' di tecnologia a portata
dei miei strumenti. Cosa facciamo?" 
   Vista l'indecisione generale, Sailor Uranus propose un'idea "Direi di
dividerci in gruppi di tre. I comunicatori sembrano funzionare qui
dentro, percio' possiamo restare in contatto. Andiamo nelle quattro
direzioni cardinali rispetto a questo punto, e appena un gruppo trova
qualcosa, avvisa gli altri." 
   "Buona idea, Uranus" disse Sailor Moon "Allora io, te e Mercury
facciamo un gruppo; Mars, Neptune e Fighter il secondo; Venus, Saturn e
Maker il terzo; Jupiter, Pluto e Healer il quarto. Vi va bene?" 
   "Basta che ci muoviamo! Andiamo!" disse Sailor Pluto 
   Anche le altre senshi furono d'accordo: le ragazze si divisero ed
iniziarono la loro ricerca. Le senshi si inoltrarono per la landa
desolata. Una fioca luce riusciva a malapena ad oltrepassare la fitta
coltre di nubi che copriva quello che si poteva definire il cielo del
planetoide e rendeva il paesaggio ancor piu' irreale. 

** 

   Dopo diversi chilometri percorsi su un fondo sabbioso, dove ad ogni
passo gli stivaletti delle ragazze si immergevano nella sabbia fino
alla caviglia, il gruppo di Sailor Moon arrivo' nei pressi di
un'ennesima alta duna. 
   "Fermiamoci un attimo" disse Sailor Moon "Io non ce la faccio piu'!" 
   "Per me va bene" le rispose Sailor Mercury "Solo 5 minuti pero'" 
   "Riposatevi pure" disse Sailor Uranus "Io faccio un giro per vedere
se c'e' qualcosa dietro quella duna. Torno subito." 
   "Va bene, Uranus, ma stai attenta." le disse Sailor Mercury "Il
tricorder non segnala niente, ma non si sa mai."
   "Vado e torno" disse Sailor Uranus, strizzando l'occhio alle due
compagne 
   Sailor Uranus si inerpico' faticosamente lungo il costone della
duna, raggiungendone la cresta. Oltre la duna, ancora deserto sabbioso.
Il vento inizio' ad alzarsi e le scompiglio' i corti capelli. 
   Girandosi verso le compagne, urlo' "Qui non c'e' nient'altro che
deserto!" 
   "Arriviamo!" urlo' come risposta Sailor Mercury, che subito si
rivolse a Sailor Moon "Su, Usagi, e' ora di riprendere il cammino!" 
   Rialzandosi a fatica, Sailor Moon disse solamente "Si'! Andiamo." 
   Sailor Moon e Sailor Mercury raggiunsero faticosamente Sailor Uranus
e videro oltre la duna la continuazione della distesa sabbiosa. 
   "Proseguiamo!" disse Sailor Mercury 
   Dopo aver doppiato la cresta della duna, le ragazze riuscivano a
malapena a mantenere l'equilibrio nella discesa seguente.
Improvvisamente sul visore di SMercury apparve un segnale. 
   "C'e' qualcosa!" disse Sailor Mercury. fermandosi di colpo 
   "Dove?" chiese Sailor Moon 
   "E' un segnale molto debole. Non riesco ancora ad identificarlo, ma
e' proprio davanti a noi." 
   "Va bene. Andiamo!" disse Sailor Uranus 
   "Un momento! Non avvisiamo le altre?" chiese Sailor Moon, ricordando
il piano iniziale 
   "Giusto!" disse Sailor Uranus, e premendo sul comunicatore cerco' di
chiamare gli altri gruppi "Uranus a Neptune! Michiru mi senti?", ma dal
comunicatore non arrivo' nessuna risposta. Ripremendo nervosamente sul
comunicatore tento' di nuovo: "Pluto! Saturn! Sailor Senshi! Qualcuna mi
sente?" ma il comunicatore rimase nel silenzio piu' assoluto. 
   "Forse la morfologia del terreno impedisce il contatto." disse Sailor
Mercury 
   "Va bene. Pero' Forse ho trovato il modo" disse Sailor Uranus con una
scintilla negli occhi "WORLD... SHAKING!" 
   Il ki di energia si innalzo' verso il cielo, a mo' di razzo di
segnalazione per le altre. 
   "Spero che lo possano vedere in qualche modo" disse Sailor Uranus 
   "Va bene." disse Sailor Mercury "Intanto proseguiamo!" 
   "ATTENTE!" grido' Sailor Moon che aveva seguito il ki di energia
innalzarsi verso il cielo, ma che inspiegabilmente venne rispedito al
mittente dopo aver raggiunto la coltre di nubi. Le ragazze ruscirono a
scansarsi appena in tempo per evitare l'impatto con il colpo e si
gettarono a terra. 
   "Non e' normale questo." disse Sailor Moon, rialzandosi 
   "Gia'." disse Sailor Mercury, che noto' anche qualcos'altro "Un
momento! Il segnale e' sparito!" 
   "Sparito?" 
   "Comunque ho la posizione in cui si trovava. Possiamo continuare." 
   Le altre due senshi annuirono e assieme ripresero il loro cammino. 

** 

   Nello stesso momento, il gruppo di Sailor Venus aveva raggiunto la
base di una collinetta. 
   "E adesso? Scaliamo o giriamo attorno?" chiese Sailor Venus 
   "Direi di provare a scalarla." rispose Sailor Star Maker " Magari
dalla cima potremmo vedere qualcosa di piu' che non restando qui." 
   "Potrebbe anche andare" disse Sailor Saturn "Ma come ci arriviamo in
cima? E' molto ripido e non vedo molti appigli per arrampicarci." 
   "Oh, beh... A questo penso io!" disse Sailor Venus, con un sorriso,
quindi richiamo' il suo potere "VENUS... LOVE ME... CHAIN!" 
   Sailor Venus lancio' la sua catena di energia verso la cima della
collina. Li', quasi guidata magicamente, si avvolse attorno ad una
sporgenza abbastanza robusta e si annodo'. 
   Tirando la catena, Sailor Venus disse orgogliosa "Ecco qui.
Andiamo?" 
   Con non poche difficolta', aiutandosi con la love me chain, le tre
ragazze raggiunsero la vetta della collina. Sailor Venus chiudeva la
cordata e venne aiutata nell'ultimo sforzo da Sailor Star Maker. 
   "Forza! Oh... issa! Eccoci qui." 
   "Ufff... che faticata." disse Sailor Venus "Cosa darei per una bella
bibita ghiacciata!" 
   "Ho come una strana sensazione." disse Sailor Saturn "La Silence
Glaive sta vibrando." 
   "E cosa vuol dire?" 
   "Non saprei, ma non credo sia qualcosa di buono" 
   In quel momento, un lampo giallo illumino' il cielo. Le tre ragazze
si girarono di scatto e fecero appena in tempo a vederlo ricadere al
suolo. 
   "Ma quello non era un world shaking di Uranus?" 
   "Mi sembra proprio di si'." disse Sailor Venus "Provo a chiamarla".
Premendo sul comunicatore: "Venus a Uranus! Mi senti?" 
   "Er*ffst* e qualc*crrrk* esse sent*crack*" fra le interferenze si
riusciva a malapena a sentire la voce di Sailor Uranus 
   "Che hai detto? Puoi ripetere?" ma dal comunicatore arrivarono solo
delle altre interferenze. 
   "Niente... Direi di andare verso di loro." disse Sailor Star Maker 
   "Si'" intervenne Sailor Saturn "Mi pare l'unica cosa logica da fare." 
   "Volete scendere dopo tutta la faticaccia che abbiamo fatto per
salire fin qui?" chiese sconsolata Sailor Venus "Va beh! VENUS... LOVE
ME..." 
   Ma mentre Sailor Venus stava per rigenerare la sua catena,
improvvisamente un masso presente sulla cima della collina si animo', e
si trasformo' in una specie di umanoide pietroso. 
   "EEEEK!" urlo' per lo spavento Sailor Venus "E questo cos'e'?" 
   "Non lo so." rispose Sailor Star Maker, mettendosi in posizione di
guardia "Vediamo che intende fare" 
   Le intenzioni del mostro si fecero subito chiare: si avvicino' con
fare minaccioso alle senshi, le osservo' e inizio' a farfugliare
qualcosa da quello che sembrava esserne la bocca. 
   "State attente." disse Sailor Saturn "Credo che stia per
attaccarci!" 
   La sensazione di Sailor Saturn si fece evidente pochi secondi dopo.
Una scarica di schegge di pietra parti' dalle mani del mostro in 
direzione delle senshi. 
   "SILENCE... WALL!" Sailor Saturn si pose, con la Silence Glaive in
posizione verticale, fra il mostro e le altre due senshi, generando un
campo di protezione. Le schegge in arrivo dal mostro si infrasero sullo
scudo di energia. 
   "STAR GENTLE UTERUS!" 
   "VENUS! LOVE AND BEAUTY... SHOCK!" 
   I due colpi partirono verso il mostro e lo colpirono. Il mostro
accuso' gli attacchi e cesso' il proprio, ma rimase ancora in piedi,
dando come l'impressione di essere solo leggermente stordito. 
   "Non e' bastato!" disse Sailor Venus 
   "Occore qualcosa di piu' potente!" disse Sailor Star Maker 
   "Ci penso io!" disse Sailor Saturn, e inizio' a concentrarsi sulla
Silence Glaive 
   "SILENCE GLAIVE... APPLY!" Sailor Saturn sferro' il suo colpo con la
Silence Glaive. La sfera di energia si distacco' e ando' a colpire il
mostro, disintegrandolo in minutissime parti. 
   Sailor Star Maker, che non aveva mai visto il potere di Sailor
Saturn rimase leggermente stupita "Bel colpo. Ehm... Dov'eravamo rimaste
?" 
   "Che dobbiamo scendere da qui." disse Sailor Venus "VENUS... LOVE
ME... CHAIN! Ecco fatto. Cordata in discesa pronta!"
   Lentamente ed attentamente, come erano salite, le tre ragazze
ridiscesero la collina. Una volta a terra, si incamminarono verso il
punto in cui il world shaking di Uranus era ricaduto. 

** 

   "C'e' stata una chiamata da Venus, credo." disse Sailor Uranus "Ma
ho perso il contatto." 
   "Forse ha visto il tuo colpo." le rispose Sailor Moon 
   "Ragazze!" disse Sailor Mercury "Il segnale e' riapparso... Ma la
posizione e' diversa! Sembra che si stia spostando, o forse stiamo
procedendo nella direzione sbagliata. Non e' possibile segurlo
perfettamente con tutte queste interferenze." 

** 

   Sailor Mars e Sailor Neptune guidavano il loro gruppetto. Sailor Star
Fighter le seguiva a breve distanza. Per cercare di trovare qualcosa,
Sailor Neptune aveva estratto il suo Deep Aqua Mirror. 
   "C'e' qualcosa." disse Sailor Neptune "Un segno, ma lo specchio non
mi fa vedere altro." 
   Le facolta' sensitive di Sailor Mars entrarono in azione "Sento una
presenza! Molto forte." 
   Pur non avendo le capacita' sensitive delle sue due compagne, Sailor
Star Fighter non si sentiva a suo agio "Ho la sensazione che sia troppo
tranquillo qui intorno." 
   In quel momento il colpo di Sailor Uranus illumino' il cielo. Sailor
Neptune si volto' di scatto e vide l'impatto del world shaking col
suolo. 
   "Uranus!" 
   "Cosa?" 
   "Quello e' un world shaking di Uranus!" 
   "Sembrerebbe un segnale! Proviamo a chiam..." Ma Sailor Mars non fece
in tempo a finire la frase. La sabbia su cui stavano camminando
improvvisamente si animo' e due mani le immobilizzarono le caviglie,
facendola cadere. 
   "Mars!" grido' Sailor Neptune 
   Le due mani lasciarono la presa ed una figura umanoide si formo'
dalla sabbia del deserto. Sailor Mars, a terra, terrorizzata dalla
sorpresa, porto' istintivamente una mano a protezione del volto. 
   "STAR SERIOUS LASER!" intervenne Sailor Star Fighter. Il colpo
raggiunse il mostro e lo trapasso', ma questo, con un ghigno, si
ricompose, senza lasciare alcuna traccia dell'attacco subito. "Non e'
possibile!" 
   "E' di sabbia!" disse Sailor neptune "E la sabbia non sta bene se
impastata con l'acqua! DEEP... SUBMERGE!" 
   Il ki di energia acquatica colpi' il mostro. L'acqua si impasto' con
la sabbia e sembro' che il mostro avesse difficolta' con i movimenti. 
   Intanto Sailor Mars era riuscita ad allontanarsi dal mostro
strisciando all'indietro e si era rialzata. La paura che l'aveva
assalita si trasformo' in rabbia, e disse: "E se la sabbia si scalda
troppo, fonde!" e con un ghigno diabolico disegnato in volto lancio'
il suo attacco: "FIRE SOUL... BIRD!" 
   Sailor Mars investi' il mostro con il potere del fuoco. Questo non
potendo difendersi ne' confondersi col terreno, subi' l'attacco, e per
il gran calore, parte del suo corpo sabbioso gradualmente inizio' a
liquefarsi. 
   "Buona idea!" disse Sailor Neptune "Ma se la sabbia fusa solidifica,
diventa vetro! DEEP... SUBMERGE!" 
   Il secondo attacco di Sailor Neptune solidifico' la parte di massa
fusa, ed il mostro non pote' piu' muoversi liberamente. 
   "Ed ora... il colpo finale!" disse Sailor Star Fighter "STAR SERIOUS
LASER!" 
   "MARS! FLAME SNIPER!" 
   I due colpi raggiunsero il mostro. La parte vetrosa esplose in una
miriade di frammenti di vetro che ricaddero lentamente al suolo, mentre
il resto torno' a far parte del deserto sabbioso. 
   "E' andato." 
   "Si'... Credo che sia il caso di raggiungere Uranus e le altre." 
   "Ok, andiamo!" 

** 

   Sailor Pluto guidava l'ultimo terzetto delle senshi. Sailor Jupiter
e Sailor Star Healer cercavano di scorgere qualcosa, ma il vento che
soffiava contro e sollevava una buona quantita' di sabbia, impediva loro
di vedere oltre pochi metri. Le senshi si trovavano in mezzo a strani
cristalli giganteschi, che assomigliavano molto nella forma a cristalli
di quarzo. 
   "Proprio nella direzione controvento dovevamo venire!" si lamento'
Sailor Jupiter 
   "Non lamentarti per cosi' poco." le rispose Sailor Pluto "Ricordati
quando... Un momento!" 
   "Che c'e'?" 
   La Garnet Orb improvvisamente si attivo', mettendo sul chi va la' le
tre. 
   "Attenta!" le disse Sailor Jupiter, ricordando quanto successo prima
sull'astronave "Non vorrei che ti accadesse qualcosa come prima!" 
   "Prima era una scarica difensiva." le rispose tranquillizzandola
Sailor Pluto "Ero stata io ad attivarla quindi non sapevo cosa avrei
trovato. Stavolta si e' attivata da sola." 
   "E allora?" 
   "Potrebbe essere solo un segnale di avviso" 
   In quel momento, il colpo di Sailor Uranus illumino' il cielo. 
   "Ecco! Probabilmente mi stava segnalando solo che le altre hanno
trovato qualcosa." 
   "Proseguiamo o le raggiungiamo?" chiese Sailor Jupiter 
   "Direi che quel colpo vale come avviso." rispose Sailor Star Healer
"Devono aver trovato qualcosa, ma non sono riuscite a mettersi in
contatto con noi. Raggiungiamole!" 
   "Un momento!" disse Sailor Pluto girandosi per tornare verso le altre
"Quel cristallo dietro di noi prima non c'era! Guardate! E' proprio
sulle nostre impronte!" 
   Non appena disse queste parole, il cristallo si animo' e prese
sembianze umanoidi. Contemporaneamente gli altri cristalli che stavano
loro intorno subivano la stessa trasformazione. 
   "Siamo circondate! Forza! dead... scream!" 
   Il ki di energia ando' verso uno dei cristalli, e lo centro' in
pieno. Il mostro emise una specie di grido di dolore, ed un braccio gli
si polverizzo'" 
   "STAR SENSITIVE INFERNO!" intervenne Sailor Star Healer, raggiungendo il
mostro gia' mutilato, e stavolta il colpo lo distrusse. 
   "Uhm! Qui ci vuole... JUPITER! OAK... EVOLUTION!" 
   Roteando su se stessa, il colpo multiplo di Sailor Jupiter ando' a
colpire la maggior parte dei mostri, disintegrandoli. L'ultimo
superstite, lancio' una specie di lama di cristallo verso Sailor Pluto,
ma questa, facendo roteare vorticosamente la Garnet Rod ed usandola come
scudo, paro' il colpo. 
   "Credo sia arrivato il momento di farla finita! dead... scream!" 
   "STAR SENSITIVE INFERNO!" 
   "SUPREME THUNDER... DRAGON!" 
   I tre colpi andarono a colpire l'ultimo mostro che venne
annichilito. 
   "Fiuuu... E' fatta!" esclamo' Sailor Jupiter in un sospiro 
   "Si', andiamo adesso!" 

** 

   Sull'Enterprise, intanto, Picard stava diventando nervoso. Ormai era
alla quarta tazza di the in sei ore, ma cercava di non dare a vedere il
suo stato all'equipaggio. 
   "Sono piu' di sei ore che non abbiamo notizie!" penso' a voce alta
Picard 
   "Signore, Cosa facciamo?" chiese Riker, dando anche un consiglio
"Proviamo ad avvicinarci?" 
   "La considererei una mossa molto avventata." rispose Data "Direi di
attendere ancora in questa posizione." 
   "Va bene, signor Data." disse Picard "Tenga costantemente sotto
controllo gli strumenti e mi avvisi della pur minima variazione." 
   "Si signore." 
   "Io torno nel mio ufficio." 
   Picard si alzo' dalla poltrona di comando e raggiunse il suo ufficio.
Si avvicino' al replicatore e ordino' l'ennesima tazza di the 
   "Computer! The, Earl Grey, Hot!" 
   Un breve ronzio e la tazza si presento' nel replicatore. Prendendola,
Picard si giro' e si diresse verso la finestra di alluminio trasparente.
Con lo sguardo perso nell'infinita' dell'universo, osservo' la
fluttuazione la' fuori, con il suo mistero e dodici ragazze che stavano
tentando di scoprirlo... 

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  TO BE CONTINUED
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Mistero nel quadrante gamma (revised) - 2

Mistero nel quadrante Gamma (revised) - 4
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