Episodio 2 - Mistero nel quadrante gamma

Parte 4 - La fine dell'incubo

by Bosk

I nomi dei personaggi sono quelli della versione originale

   Il tempo passato dalla perdita del contatto radio col gruppo delle 
Sailor Senshi ormai stava sfiorando le sei ore. Picard, nel suo ufficio,
aggiornava per l'ennesima volta il proprio diario di bordo: "Diario 
personale del capitano. Data Stellare 48322.5. Abbiamo perso il contatto 
con il gruppo delle Sailor Senshi da... cinque ore e 50 minuti. Sono 
indeciso se abbandonare la posizione o rimanere qui ancora ad 
attendere loro notizie. La fluttuazione che ci sta di fronte non permette
nessun sondaggio"
   Data incessantemente teneva sotto controllo i pochi dati in arrivo
dall'anomalia, e qualcosa di insolito attiro' la sua attenzione:
   "Signore, registro variazioni di energia dalla fluttuazione. Stanno 
lievemente diminuendo."
   "E secondo lei cosa potrebbe significare?"
   "Non so risponderle, signore. Ma se continuano a diminuire, potremmo
tornare ad avvicinarci alla fluttazione. Ho gia' calcolato una soluzione
approssimativa per poterci gradualmente avvicinare, pur rimanendo a 
distanza di sicurezza."
   "Potrebbe essere un segno che indica che le Sailor Senshi sono ancora 
vive?" chiese quasi in apprensione Picard
   "Dati insufficienti, signore." rispose Data
   "Va bene. Proviamo ad avvicinarci."
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    Space, the final frontier... 
    These are the voyages of the StarShip Enterprise... 
    It's continuing mission, to explore strange, new worlds... 
    To seek out new life and new civilizations... 
    To boldly go where no one has gone before... 
La musica cambia e parte il ritornello di Sailor Stars Song 

                               Sailor Trek 
                 Episodio 2 - Mistero nel quadrante Gamma 
                    Parte 4 - La fine dell'incubo
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   Seguendo l'ordine del capitano, l'Enterprise gradualmente si avvicino'
alla fluttuazione, finche' Data non intervenne.
   "Arresto immediato! I livelli sono quelli di quando abbiamo subito il
primo attacco!"
   "Di quanto ci siamo avvicinati?" chiese Riker
   "Circa 5000 km rispetto al punto dell'attacco precedente."
   "Distanza dalla fluttuazione?" chiese Picard
   "250000 km circa. Siamo ancora fuori portata per il teletrasporto. I
raggi sensori a lungo raggio vengono riflessi."
   "Se dovessero modificarsi ancora le emissioni, posizionare la nave di
conseguenza, signor Data." ordino' Picard

**

   Nel frattempo, il gruppo delle senshi sul pianeta si era riunito, con
non poche difficolta', dovute piu' che altro al terreno. Sailor Mercury
continuava a seguire quel debole segnale in lontananza, l'unica fonte di
energia che i suoi strumenti riuscivano a captare.
   "O gli strumenti stanno impazzendo o sono io che sono troppo stanca"
disse Sailor Mercury "Sembra che continui a muoversi!"
   "Ma si allontana?" chiese Sailor Moon
   "No, anzi... sembrerebbe continuare a muoversi di poco, ma 
gradualmente si avvicina a noi." Sailor Mercury spense il visore del 
Sailor computer e si massaggio' gli occhi alla base del naso.
   "E se fosse qualcosa di semovente ?" chiese Sailor Pluto
   "Ormai dovrebbe averci individuate, credo per colpa mia." disse Sailor
Uranus, quasi con un senso di colpa nelle sue parole
   "In effetti, da quando hai fatto quel segnale abbiamo iniziato a
subire quegli strani attacchi" disse Sailor Star Fighter "quasi fosse 
l'intero pianeta che si difende da solo"
   In quel momento le due senshi sensitive, sentirono una forza che
stava per sopraggiungere, e quasi all'unisono avvisarono le altre:
   "Di nuovo quella sensazione... Pronte ragazze!"
   Sailor Neptune non riusci' a finire la frase. Diversi mostri, alcuni
pietrosi, altri di cristallo ed altri ancora di sabbia, emersero 
improvvisamente dal terreno e circondarono le senshi.
   "KYYYAAAAA!!!" Urlo' Sailor Moon "E questi da dove arrivano?"
   "Ma come? Voi non siete state attaccate prima?" chiese Sailor Venus
   "No. O meglio..." inizio' a parlare Sailor Mercury, subito interrotta
da Sailor Uranus "... il mio colpo che avevo diretto verso le nubi
stranamente mi e' stato ribattuto contro."
   "Bando alle ciance... Abbiamo da fare!" disse Sailor Star Healer,
invitando le compagne alla lotta.
   Tutte le senshi iniziarono a dare battaglia con i mostri, ad 
eccezione di Sailor Mercury, che sembrava stranamente bloccata e non 
riusciva a reagire. Quando, dopo pochi minuti, l'ondata dei mostri era
stata respinta, un lampo squarcio' il cielo e raggiunse il terreno.
Il lampo cadde nel punto esatto della sorgente di energia e il visore
di Sailor Mercury capto' un forte incremento di emissioni dalla 
sorgente che stava seguendo. Sailor Mercury sbianco' in volto 
improvvisamente e venne presa da una crisi isterica.
   "NO!" urlo' portando una mano a coprire la bocca
   "Cosa?" disse Sailor Moon, voltandosi di scatto verso la compagna
   "NO! NO! NOOOOO!" continuo' a urlare Sailor Mercury, portando le mani
chiuse a pugno a protezione del volto, cadendo in ginocchio
   "Che hai?" "Che succede" "Ami!" chiesero le altre, con un tono 
che stava denotando una grande preoccupazione per l'amica
   Sailor Mercury, in ginocchio, quasi piangendo, con lo sguardo fisso 
rivolto al cielo, quasi ipnotizzata continuo' "L'incubo! L'incubo! Era
una premonizione!"
   "Incubo?" "Quale incubo?" le voci delle altre senshi si confondevano
nelle raffiche di vento che stava investendo il gruppo. Sailor Mercury
abbasso' lo sguardo verso il suolo e si accovaccio' sulle ginocchia,
appoggiando le mani, ancora strette a pugno sul gonnellino. Nessuna delle
compagne sapeva cosa fare, tranne una. Sailor Pluto si avvicino' a Sailor
Mercury e dolcemente le appoggio' la mano sulla spalla "Ami, calmati ora."
Sailor Pluto continuo' prendendo gentilmente il pugno di Sailor Mercury
che immediatamente si apri'. Prendendole la mano, la aiuto' ad alzarsi.
Quel gesto, tanto semplice, riusci' a sbloccare lo stato di confusione
in cui era caduta Sailor Mercury, che pero' fissava ancora il terreno.
Mettendole affettuosamente la mano sinistra sulla spalla, spingendosi 
fino a prenderle il mento nella propria mano, riusci' a farle alzare
lo sguardo. L'incrocio dei due sguardi fece nascere un sorriso sia sulla
bocca di Sailor Pluto che su quella di Sailor Mercury, che si senti'
rinfrancata: "Grazie, Pluto"
   "Adesso rilassati e concentrati sulla Garnet Orb. Voi fate altrettanto.
Se entrerete in sintonia con Ami, potrete vedere il suo incubo."
   "Si', va bene Pluto. Sono pronta.

**

   Sull'Enterprise, intanto i dati in arrivo contnuavano a variare. Data
subito diede la notizia in plancia:
   "Ulteriore diminuzione dell'energia dalla fluttuazione."
   "Grazie Data" disse Riker "Riker a capitano Picard: L'energia emessa 
dalla fluttuazione e' diminuita ancora"
   "Arrivo, Numero Uno." rispose dall'interfono la voce di Picard, che in
pochi secondi usci' dal suo ufficio e arrivo' in plancia.
   "Riker, situazione?"
   "Data ha rilevato che le emissioni di energia sono diminuite nuovamente"
   "Data?"
   "La diminuzione stavolta e' piu' accentuata della prima volta. E' 
calata circa del 18.4%. Questo potrebbe permetterci di avvicinarci
ulteriormente."
   "Proceda. Stessa procedura. Passiamo ad allarme rosso." disse Picard
   "A tutti i ponti: Allarme rosso!" ordino' Riker
   L'Enterprise prudentemente riprese la manovra di avvicinamento. Arrivati
al punto, Data intervenne di nuovo:
   "Arresto totale. Distanza 179000 km. Signore, io proverei a lanciare lo
stesso quella sonda. Se riuscisse a passare, potrebbe darci informazioni su 
quello che sta succedendo la' dentro."
   "Va bene Data. E' pronta?" chiese Picard
   "Data a LaForge. La sonda e' pronta?"
   "Si', ho finito le modifiche giusto due minuti fa." rispose 
dall'interfono LaForge
   "Grazie Geordie. Data, chiudo. Capitano?"
   Dopo aver pensato qualche secondo, Picard diede l'ordine: "Si'. Proceda 
al lancio."
   Data premette alcuno comandi sula sua console, e alla fine diede
la notizia: "Sonda lanciata, signore"

**

   Le senshi hanno assistito all'incubo che Ami aveva avuto la notte
precedente. Solitamente le senshi che avevano poteri di percezione del
futuro attraverso sogni premonitori erano Mars e Neptune, ma questa volta
cio' che le altre avevano visto, era fin troppo reale.
   "E' terribile!" disse Sailor Moon "Ma perche' non ce l'hai detto?"
   "Credevo che fosse solo un brutto sogno dovuto alla stanchezza. Invece..."
   "... sembra quasi che tu sia stata prescelta per avvisarci di quello
che ci stava aspettando qui." concluse la frase Sailor Mars.
   "Qualsiasi cosa sia, dovremo distruggerla!" disse Sailor Star Fighter
   "Fate attenzione" intervenne Sailor Pluto "L'incubo potrebbe anche 
essere incompleto."
   "Si', potrebbe!" riprese Sailor Star Healer, "ma io in questo momento
sono dell'idea che prima e' meglio colpire, poi fare domande!"
   Vedendosi circondata da tanto affetto e sicurezza, Sailor Mercury usci'
definitivamente dal suo stato: "Mi sono ripresa del tutto... Andiamo!"
   Le senshi si rimisero in cammino. Un forte vento si era alzato dopo
l'ultimo scontro e soffiava contro le ragazze, quasi ad ostacolarne il
loro cammino.

**

   Intanto, in plancia si stava seguendo l'evolversi del viaggio della sonda
verso la fluttuazione.
   "Data, notizie della sonda?" chiese impazientemente Picard
   "Sta prosegendo il viaggio, stranamente senza interferenze. Anche il 
segnale e' molto chiaro, e la sonda e' gia' arrivata al punto in cui 
abbiamo perso il contatto con le Sailor Senshi."
   "I dati che dicono?"
   "Lo schema di energia risulta sconosciuto, ma e' lo stesso registrato dal
diario di bordo della nave scomparsa. La sonda sta penetrando la barriera 
esterna della fluttuazione."
   "Continui a registrare finche' possibile!"
   "La sonda ha oltrepassato la barriera esterna... Ha rilevato il tricorder
e i dodici comunicatori e una grande fonte di energia con lo stesso schema
della fluttuazione, ma molto piu' potente. Sembra che tutta l'energia 
della fluttuazione si sia concentrata in quel punto."
   "Usando la sonda come ponte, e' possibile comunicare con le 
Sailor Senshi?"
   Data, reclinando la testa e guardando Picard rispose: "Non ci avevo
pensato, capitano. Ora provo. Data chiama Sailor Senshi. Rispondete, prego!"

**

   I comunicatori delle senshi, in silenzio da molto tempo, entrarono in 
funzione, e una scarica di disturbi, portava con se' una voce amica:
   "Dat*fsss*ma grupp*crrr*lor ris*crrrackle*"
   "Data?" chiese Sailor Uranus, quasi stupita dell'improvvisa attivazione
del proprio comunicatore. La chiamata dall'Enterprise si ripete', stavolta
piu' chiara: "Data chiam*fsss* Sailor Senshi. Rispondete, prego!"
   La piu' veloce a premere il proprio comunicatore fu Sailor Moon:
   "Data, sono Usagi. Ci sente?"
   "Non perfettament*kr* ma almeno abbiamo ristabilito il con*krr*tto.
Com'e' la situazione li' da voi? *krkr*"
   La risposta venne lasciata a Sailor Mercury: "Abbiamo trovato degli 
ostacoli, e li abbiamo eliminati. Attualmente stiamo dirigendo verso 
quello che sembra essere la fonte principale dell'energia."
   "Noi siamo ancora fuori portata di teletrasporto, ci siamo avvicinati
ulteriormente in quanto le emissioni sono diminuite."
   "Va bene, Data. Noi continuiamo."
   Il solo sentire una voce amica sollevo' il morale delle senshi. Le 
ragazze continuarono piu' spedite il loro cammino, nonostante il vento
contrario fortissimo.

**

   "Meno male, stanno tutte bene." disse Picard con un sospiro di sollievo
   "Mi sembravano un po' affaticate pero' dalle voci" disse Riker
   "La sonda rileva una vasta landa desertica, inframmezzata da qualche
collina." disse Data che stava iniziando a decifrare i dati in arrivo dalla
sonda "Il terreno e' sabbioso. Nessuna costruzione rilevabile. La zona dove
si e' concentrata l'energia non e' pero' sondabile. I raggi esplorativi
vengono riflessi."

**

   Le ragazze continuarono nel loro cammino. Man mano che si avvicinavano
alla fonte dell'energia, il vento contro di loro si faceva sempre piu'
forte. La stancheza stava iniziando ad affiorare e la meno propensa allo
sforzo fisico prolungato iniziava a lamentarsi:
   "Non ce la faccio piu'!"
   "Dai Usagi!" le fece coraggio Sailor Uranus "Quanto manca Mercury?"
   "Meno di tre chilometri, ma il tricorder segnala che il vento aumenta
di intensita' man mano che ci avviciniamo! L'energia in quel punto ha
dei livelli incredibili!"
   Le ragazze continuarono a camminare, con Sailor Mercury davanti al gruppo
a fare da guida, intenta a verificare in continuazione l'ambiente circostante
con tricorder e computer. Ma improvvisamente una scarica di energia, non
rintracciabile dagli strumenti, la investi' facendola rimbalzare indietro
di qualche metro, scaraventandola poi a terra. Sailor Moon fu la prima a
correre verso Ami e la prese fra le braccia: "Ami! Che hai?"
   In un leggero stato di confusione, Sailor Mercury rispose all'amica
che la stava tenendo fra le braccia "Sto bene, sto bene, Usagi" e si
rialzo'.
   "Uno scudo di protezione!" disse Sailor Pluto
   Senza pensarci troppo, Sailor Saturn si mise di fronte all'ostacolo:
   "Ci provo io! SILENCE GLAIVE... APPLY!"
   Il potente colpo di Sailor Saturn colpi' lo scudo invisibile di energia
che ostacolava il cammino delle ragazze, ma questo stranamente resistette.
Stupita, Sailor Saturn interruppe l'attacco "Non e' possibile!"
   Dal comunicatore, Data informo' Ami della situazione che si era
ulteriormente modificata: "Le emissioni sono diminuite ancora, Ami!"
   "Ricevuto, Data!" rispose Sailor Mercury, che intui' subito la nuova
mossa da eseguire: "Ragazze, proviamo con un sailor solar planet attack!"
   "L'attacco di noi tutte e nove?"
   "Si'! Le Starlight ci copriranno eventualmente le spalle!"
   "D'accordo." disse Sailor Star Fighter.
   Le senshi del sistema solare si presero per mano. Ognuna invoco' il
potere del proprio pianeta, e quando l'energia raggiunse il massimo
livello, l'urlo che parti' all'unisono dalle nove senshi inizio' 
l'attacco comune piu' potente che avevano a disposizione:
   "SAILOR SOLAR PLANET... ATTACK!"
   L'ondata di energia dei nove pianeti si scontro' con lo scudo. Questo,
gradualmente, mostro' dei segni di cedimento, fino ad evaporare. Il colpo
passo' oltre e raggiunse una costruzione che era celata dalla tempesta di
sabbia. Questa venne colpita e venne disintegrata in mille pezzi. La
tempesta di sabbia improvisamente cesso' e lascio' intravedere in
lontananza il cumulo di macerie.
   Subito Sailor Star Healer ricordo': "Come nell'incubo!"
   "Si', come nell'incubo!" disse Sailor Mercury "L'energia e' diminuita.
State prudenti pero'... c'e' ancora qualche residuo!"

**

   "Signore! Un planet attack!" disse Data, che stava registrando i dati in
arrivo dalla sonda.
   "Cosa?"
   "Si', hanno lanciato l'attacco planetario. E non rilevo piu' emissioni!
Possiamo avvicinarci fino all'orbita standard!"
   "Va bene." disse Picard "Massima prudenza e scudi al massimo!"
   L'Enterprise attivo' i motori ad impulso e si pose nell'orbita della
fluttuazione. Data fece ulteriori analisi e diede il suo risultato:
   "Le confermo i dati, signore. L'energia e' riunita in bassa quantita'
in un punto. Le Sailor Senshi sono a circa 1500 metri da quel punto e
stanno ancora avvicinandosi."
   "Ma cosa vogliono fare ancora?" chiese Picard, visto che ormai sembrava
tutto finito "Picard a Sailor Mercury. Siamo in orbita attorno alla 
fluttuazione. L'energia della fluttuazione sembrerebbe completamente
scomparsa."
   "No, signore." rispose Sailor Mercury dalla radio "C'e' ancora un
residuo! Vogliamo essere sicure che non sia qualcosa di pericoloso."
   "Sailor Mercury, se occorre faccio scendere una squadra della
sicurezza."
   "Meglio di no, capitano. Se siamo arrivate fino a qui intere lo
dobbiamo ai nostri poteri. Le armi convenzionali non avrebbero avuto
alcun effetto."
   "Come vuole. In caso di emergenza, noi saremo pronti a raccogliervi
entro 3 secondi dal segnale di teletrasporto d'emergenza."
   "Ricevuto, signore. Sailor Mercury, chiudo."
   "Sala teletrasporto 3 e 4." disse subito Riker, anticipando l'ordine
che stava per dargli il capitano "Agganciare i segnali delle Sailor
Senshi e pronti con il teletrasporto d'emergenza. Data, al segnale
di emergenza, togliere energia allo scudo il piu' in fretta possibile
per permettere il teletrasporto."
   "Si signore."

**

   Le ragazze si avvicinarono prudentemente al cumulo delle rovine.
   "Dividiamoci. Cosi' in gruppo siamo un bersaglio troppo facile!" disse
Sailor Mercury, e seguendone il consiglio, le ragazze si sparpagliarono
fino a circondare cio' che rimaneva della costruzione. Improvvisamente
si senti' una voce, dal cui tono traspariva una grande stanchezza,
quasi fosse stata questa entita' a condurre l'intero combattimento.
   "Chi siete? Come avete fatto a raggiungermi? Nessuno era mai
riuscito a tanto!"
   "E... E tu chi sei?" chiese Sailor Moon
   "Io sono Krul, l'ultimo essere di questo pianeta errante. Finora
nessuno aveva osato opporsi al mio cammino nell'oscurita' dello spazio
profondo. Qualsiasi forma di vita di questa galassia che osava avvicinarsi
veniva annientata e la sua energia assorbita. Ma voi come avete fatto?"
   "Noi non siamo di questa galassia!" rispose Sailor Mercury "O meglio...
veniamo da una galassia parallela! Forse e' per questo che non hai potuto
fare molto contro di noi!"
   "Ecco perche' non ci ha attaccato quando ci siamo teletrasportate al
suo interno!" aggiunse Sailor Moon, ma una roca risata si sollevo' dalle
macerie. L'entita' poi riprese a parlare "E cosa credete? Che basti questo
a salvarvi? Ormai questo planetoide ha i minuti contati. Senza piu' il
generatore che voi avete distrutto con il vostro attacco, esso si
sbriciolera'!" e riprendendo a ridere aggiunse "E VOI CON ESSO!"
   "Che cosa?" chiese impaurita Sailor Venus
   "Gia'! Ormai il processo e' irreversibile... Ma non crediate di
riuscire a fuggire. La poca energia che mi e' rimasta sara' sufficiente
per impedirvi la fuga! Morirete con me!"
   Cio' detto, una grossa esplosione deflagro' da sotto le macerie e il
mostro di pietra dell'incubo di Sailor Mercury apparve davanti alle
guerriere. Queste, prese di sorpresa non riuscirono ad organizzare un
attacco e vennero prese nelle mani del mostro, che iniziarono a stringersi
in una morsa mortale, impedendo qualsiasi movimento.
   "E'... finita..." riusci' a dire a fatica Sailor Jupiter
   "Si'! E' finita! Ma non me ne andro' da solo!" rispose con un tono
trionfante Krul
   "Non... ancora..." ribatte', quasi senza respirare, Sailor Moon. Facendo
uno sforzo immane riusci' a liberare le braccia dalla presa "Finche'
potro'... combattero'... fino alla morte!"
   La mezzaluna sulla fronte di Sailor Moon si illumino' ed apparve la
Eternal Tier. Rivolgendosi alle sue compagne, chiese "Ragazze!... Datemi...
i vostri... poteri!"
   Le altre senshi si concentrano su Sailor Moon: i loro poteri residui
andarono a concentrarsi sulla Eternal Tier. Questa, man mano che il potere
dei pianeti fluiva, diventava sempre piu' luminosa, finche' giunse il momento
per sferrare l'attacco: "E questa... e'... la... tua... fine...!
   STARLIGHT... HONEYMOON... THERAPY... KISS!"
   Una grossa scarica di energia si sprigiono' dall'Eternal Tier e colpi'
il mostro, riuscendo solo a spezzarne un braccio. Le senshi imprigionate
nella mano del braccio spezzato, riuscirono facilmente a liberarsi e subito
cercarono di fare qualcosa per liberare le altre."
   "dead... scream!"
   "STAR... SERIOUS... LASER!"
   "SILENCE GLAIVE... APPLY!"
   I colpi delle senshi colpirono l'altro braccio del mostro che cadde a
terra, liberando Sailor Moon e le altre.
   "Nooo.. NOOOO! Non puo' finire cosi'!!!" esclamo' con una voce carica di 
odio Krul, mentre un fortissimo terremoto inizio' a scuotere il planetoide.
Si aprirono delle spaccature che diventarono delle profondissime voragini.
Vedendo che la situazione era giunta ad un punto critico, Sailor Mercury
fu la piu' pronta a premere il comunicatore: "Data! Teletrasporto
d'emergenza! Poi allontanarsi alla massima velocita'! Qui salta tutto!"

**

   "Ricevuto! Scudi abbassati! Sale teletrasporto 3 e 4! Energia!
Teletrasporto diretto in infermeria!"
   "Rotta per il wormhole! Warp 9! Dr. Crusher, stanno arrivando
dodici ospiti!"
   Dopo quattro secondi dal segnale di Sailor Mercury, Data confermo'
l'avvenuto trasferimento: "Le abbiamo a bordo, signore. Rotta calcolata ed
inserita"
   "Bene! Andiamo via di qui! ENGAGE!" ordino' Picard
   L'Enterprise spari' in un lampo di luce, mentre il planetoide esplose.
Dopo mezz'ora circa, l'Enterprise attracco' a Deep Space 9. Prima di andare
a sincerarsi delle condizioni delle sue ospiti, Picard detto' il diario 
di bordo: "Diario del capitano. Data stellare 48323.2. Il pianeta al centro
della strana fluttuazione e' esploso. Non ho ancora avuto il tempo di parlare
con le sailor senshi, ma le registrazioni del tricorder delle ultime fasi
della battaglia sono impressionanti. La minaccia che stava avanzando verso
il wormhole e' svanita."
   Terminata la dettatura del diario, Picard si rivolse a Riker: "Io vado in
infermeria. Numero Uno, a lei la plancia!"
   "Vorrei venire anche io, con il suo permesso." disse Data
   "Certo, venga pure!"
   In infermeria, il Dr. Crusher aveva appena finito di visitare le ragazze.
Picard e Data entrarono e si diressero verso la sala delle visite. Incrociando
la dottoressa Crusher, Picard subito chiese: "Come stanno?"
   "Un po' di escoriazioni e molta stanchezza. Devono essersela vista davvero
brutta. Roba di poco conto, comunque. Ho prescritto un leggero sedativo per
tutte e ho detto loro di farsi una bella dormita ristoratrice, quando
usciranno da qui."
   "Possiamo vederle?" chiese Data
   "Certo! Hanno gia' sciolto le trasformazioni. Sono di la'."
   Data e Picard passarono nella sala attigua. Usagi era seduta sul lettino.
Attorno a lei c'erano le altre ragazze, tranne Ami, e i tre ragazzi. Il
cerchio, all'arrivare di Data e Picard, si apri', lasciando passare i due
ufficiali.
   "Sembra che ce l'abbiate fatta, signorine." disse Picard
   "Grazie, capitano." rispose Usagi
   "E' stata dura pero'" aggiunse Minako "Non vedo l'ora di farmi un bel
bagno caldo ristoratore!"
   "Anche io!" aggiunse Makoto
   "Non c'e' piu' nessuna traccia della fluttuazione?" chiese preoccupata
Setsuna
   "Prima di inoltrarci nel wormhole" rispose Data "ho lanciato una sonda in
direzione del punto in cui eravamo. C'e' solo una pioggia di meteoriti.
Nessuna traccia di energia."
   "Meno male! Michiru, andiamo?" disse Haruka, mettendo un braccio attorno
alle spalle di Michiru.
   "Si', andiamo!" disse Michiru "Capitano..."
   "A dopo. Fate un buon riposo!"
   "Non pensavo che tu mi trascinassi in un'avventura del genere, Odango!"
disse Seyia
   "NON MI CHIAMO ODANGO!!!"
   "E' stata dura" aggiuse Taiki "ma almeno abbiamo imparato a conoscerci,
non e' vero?"
   "Gia'" aggiunse Yaten "ma quando torneremo, ognuno tornera' per la sua
strada!"
   Usagi voleva replicare in qualche modo, ma non trovava le parole. In
disparte, solitaria, Ami era seduta su un altro lettino, con lo sguardo a 
terra. Data la noto' e la raggiunse. Con fare alquanto imbarazzato, le
pose una mano sulla spalla. Ami si volto' di scatto e Data tolse la mano.
   "Ah, sei tu, Data"
   "A cosa pensi?"
   Mostrando un piccolo pezzo di roccia che teneva in mano "E' tutto quello
che ne rimane. Dev'essere terribile... vagare per lo spazio, solo... Il
suo unico scopo era pero' la distruzione di altre forme di vita per
sopravvivere..."
   "Non capisco"
   "Fa nulla, Data." Ami salto' sal lettino, e rivolgendo un leggero sorriso
verso Data aggiunse "Va beh, io vado a dormire un po'!"
   "Buon riposo."
   Ami si diresse verso l'uscita e lascio' l'infermeria, subito seguita
da Picard e Data che tornarono in plancia.
   "Rotta per la Terra, XX secolo, linea spazio-tempo delle senshi." ordino'
Picard
   "Si signore. Rotta inserita!" disse Data, effettuando le regolazioni alla
console di navigazione.
   "Engage!"
   Le gondole a curvatura dell'Enterprise si attivarono. Un flusso takionico
modificato usci' dal deflettore di prua e l'Enterprise vi ci si immise. In
quel momento il Dr Crusher entro' in plancia.
   "Capitano, le dovrei parlare... in privato."
   "Va bene, andiamo. Riker, a lei la plancia."
   Picard e Crusher si diressero verso lo studio privato a fianco della
plancia. Una volta che la porta si chiuse alle loro spalle, Crusher prese la
parola.
   "Jean-Luc, non mi sembra giusto lasciare nelle loro menti quest'avventura
terribile a cui si sono sottoposte."
   "Beverly, ti ricordi quello che ci hanno raccontato l'altra volta? Ne
hanno passate di peggiori. Comunque cosa intenderesti fare?"
   "Con la scusa di un controllo, potrei iniettare loro una droga che
cancella, a seconda della dose, i ricordi da un minimo di 12 ore ad un
massimo di 10 giorni."
   "Secondo me, dovresti chiedere a loro se vogliono che questa avventura
sia cancellata dai loro ricordi. Non possiamo decidere noi per loro."
   "Come vuoi, Jean-Luc. Quando hai intenzione di chiederlo loro ?"
   "Quando saremo in orbita attorno alla loro Terra, prima di farle sbarcare."
   Dopo tre giorni, L'Enterprise rientro' nell'orbita terrestre della linea
spazio-tempo delle Sailor Senshi. In sala teletrasporto 3, le ragazze, in
divisa scolastica, stanno per salutare l'Enterprise e gli ufficiali superiori.
Sulle divise scolastiche, facevano bello sfoggio le spille-comunicatore che
Picard aveva deciso di lasciare loro come ricordo. Picard prese quindi la
parola: "Bene, Sailor Senshi. Vi ringrazio ancora dell'aiuto. Ma c'e' una
cosa che il Dr Crusher vorrebbe chiedervi."
   "Ho esposto questa mia idea al capitano tre giorni fa" disse la dottoressa
"e mi ha detto che siete voi che dovete decidere. Volete mantenere il ricordo
di questa avventura o no?"
   "Faccio presente" intervenne Data "che nella vostra linea spazio-tempo,
da quando siamo partiti ad ora sono passati solo 30 minuti. Sarete trasportate
nel luogo dove eravate al momento in cui vi abbiamo prelevato."
   Le senshi si guardarono negli occhi e si vedeva che si trovavano alquanto
imbarazzate. Alla fine Usagi prese la parola: "Non saprei! Pero' se non
fosse stato per voi, non sapremmo chi si nasconde dietro le Sailor
Starlight. E questo, secondo me, non e' giusto. Se un giorno dovessimo
scoprire le loro vere identita', e' giusto che capiti normalmente, non per
un caso fortuito. Siete tutti d'accordo?"
   "Si', sono d'accordo con Usagi." rispose Seya "Dottore, ci faccia
quell'iniezione!"
   Va bene." disse la dottoressa "L'effetto della droga iniziera' dopo che
sarete stati teletrasportate sulla terra. In meno di cinque minuti avrete
dimenticato questi sette giorni passati con noi."
   Ad una ad una, le ragazze porsero il braccio alla dottoressa che
inietto' loro la droga. Una volta fatto, le senshi salirono sulla pedana
del teletrasporto. Usagi, con un sorriso ed un inchino, saluto' il
capitano: "Arrivederci, capitano... Spero!"
   "Spero invece" replico' Picard "di non dovervi piu' disturbare, in
futuro!" Quindi rivolgendosi all'addetto del teletrasporto, ordino':
"Energia!"
   Il fascio di energia trasporto' ogni senshi nel luogo dove si trovava al
momento del prelievo.

**

   Tornato in placia, Picard diede l'ordine per il rientro: "Data,
rientriamo nella nostra linea spazio-tempo. Dobbiamo fare un rapporto
al quartier generale!"
   "Si signore! Dati inseriti e rotta impostata!"
   Picard, seduto sulla poltrona di comando, alzo' il braccio destro, e
facendo il tipico gesto con l'avambraccio in avanti, ordino': "Engage!"
Un fascio takionico modificato nuovamente venne generato dal deflettore di
prua, e le gondole a curvatura si caricarono, finche' l'Enterprise non
parti' a velocita' di curvatura sparendo in un lampo di luce.

**

   Come se nulla fosse accaduto, visto che la droga aveva gia' fatto
effetto, in gelateria, le ragazze erano sedute al loro solito tavolo, ma
la conversazione sembrava alquanto approssimativa.
   "Mako-chan" disse Usagi, quasi balbettando "Ma... cosa stavo dicendo?"
   "Non lo so" le rispose Makoto "Ho perso il filo del discorso anche io!"
   Rei, guardo' l'orologio: "Ho come la sensazione che sia passata piu'
di mezz'ora da quando Ami se n'e' andata... Come se fosse passata una
settimana... "
   "Strano!" disse Minako "anche io ho questa sensazione... mah..."
   "Va beh... Andiamo a studiare?" propose Rei
   "Ufff!" sbuffo' Usagi, ma subito dopo disse "Va bene... andiamo!"
   Le ragazze uscirono dalla gelateria e si diressero verso il tempio
di Rei. L'avventura che avevano appena passato non le avrebbe turbate per
molto altro tempo, ma sicuramente, i loro amici provenienti dal futuro
sarebbero apparsi nuovamente molto presto.

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                                 THE END
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Mistero nel quadrante gamma (revised) - 3

La minaccia dei Borg (revised) - 1
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