In orbita attorno alla terra, nel XXIV secolo, l'Enterprise era stata messa in un bacino di controllo per poter effettuare alcune riparazioni e una revisione generale. Picard, a bordo, aveva seguito personalmente i lavori di revisione, ed ormai la nave era pronta per tornare a viaggiare nello spazio. Nel suo ufficio di fianco alla plancia, stava dettando il diario di bordo. "Diario del capitano. Data stellare 48401.5. Dopo le ultime vicissitudini, l'Enterprise e' stata rimessa a nuovo nel bacino in orbita attorno alla Terra. Prima di procedere per la nostra prima missione dopo la revisione, ho chiesto al Comando, ed ottenuta, l'autorizzazione per una crocera di test ai limiti del settore 001. L'equipaggio sembra soddisfatto delle migliorie apportate all'Enterprise." La voce di Riker risuono' dall'interfono: "Riker a Capitano Picard. Siamo pronti a muovere." "Arrivo, Numero Uno." Picard usci' dall'ufficio e si affaccio' sulla plancia. Tutti gli ufficiali presenti si voltano verso di lui in attesa degli ordini. "Signori, situazione." "Motori ad impulso operativi." disse LaForge "Motore a curvatura attivato. Tutti i sistemi efficienti." "Banchi phaser e tubi lancia-siluri in stand-by." disse Worf "I sensori dicono che il campo e' libero fin oltre Plutone." "Sistemi di navigazione efficienti." disse Data "Siamo pronti per l'ordine di partenza dal bacino." termino' il rapporto Riker. Picard si mosse verso la poltrona di comando, si aggiusto' la maglia della divisa, e si sedette. "Numero Uno, ci porti fuori da qui." "Rotta, signore?" "Usciamo dal sistema solare, poi a discrezione." "Sissignore." rivolgendosi agli ufficiali di plancia, Riker imparti' gli ordini per la partenza "Navigatore, uscire dal bacino. 1/4 di potenza di impulso, quindi rotta per l'uscita dal sistema solare, 3/4 di impulso poi alla via cosi'." "Si signore. Rotta calcolata ed impostata." "Bene. Engage!" L'Enterprise usci' dal bacino e si mosse verso il sistema solare esterno lasciandosi alle spalle la Terra. ** Ormai la minaccia di Chaos era stata sconfitta. Usagi stesa a letto, cercando di ripassare la lezione per il giorno successivo, stava ripensando a quelle tragiche ore dell'ultima battaglia. Il dolore per le amiche che le erano svanite fra le braccia, la conversione di Galaxia, sconfitta senza utilizzare alcuna arma, la propria gioia quando si sono rimaterializzate le planetar senshi dai loro Star Seed, l'abbraccio con Mamoru ormai considerato perduto e il saluto a Kayuu Hime e alle Starlights quando hanno lasciato la terra per ritornare al loro pianeta. Non poteva immaginare che i tre mesi di tranquillita' trascorsi erano gia' fin troppi per lei e le sue compagne, ormai inseparabili amiche per la vita e per la morte. Ogni tanto sul giornale si leggeva la notizia di qualche prodigioso intervento di Minako, tornata nel fuku di Sailor V, nella lotta contro la criminalita', ma Usagi aveva detto basta a quella vita da guerriera, da paladina della legge, e aveva rinchiuso in un quadretto, appeso alla parete della sua stanza, il Moon Article e il Communicator watch, assieme al comunicatore dorato della Federazione Unita dei Pianeti che il Capitano Picard aveva lasciato a ciascuna senshi come ricordo delle loro precedenti missioni. Ma la minaccia che stava sopraggiungendo non poteva rimanere ignorata. Il Sailor Team sarebbe dovuto tornare unito per affrontare l'ennesima, dura battaglia. -------------------------------------------------------------------------- The Bosk XXI Century Productions proudly presents Musica introduttiva della serie ST:TNG Space, the final frontier... These are the voyages of the StarShip Enterprise... It's continuing mission, to explore strange, new worlds... To seek out new life and new civilizations... To boldly go where no one has gone before... La musica cambia e parte il ritornello di Sailor Stars Song Sailor Trek Episodio 3 - La minaccia dei Borg Parte 1 - Un balzo imprevisto -------------------------------------------------------------------------- Nonostante l'ora tarda, il telefono che stava sulla scrivania della camera di Usagi, si mise a squillare. Stancamente Usagi si alzo' dal letto e prese in mano il ricevitore "Hai! Moshi moshi?" "Usagi!" la voce di Rei dall'altro capo del telefono era sovraeccitata "Ho appena fatto una lettura dal fuoco. E' terribile!" "Rei! Ma che hai visto?" "Non te lo posso spiegare per telefono. Le altre stanno gia' venendo al tempio. Potresti venire anche tu?" "Rei, lo sai che fra tre giorni ho un compito in classe e forse dovrei studiare?" rispose usagi con un tono alquanto alterato "Ma se le altre hanno detto che tutto quello che c'era da studiare per quel compito avresti dovuto saperlo due settimane fa! Al solito ti riduci all'ultimo minuto eh?" le rispose Rei dal telefono. "Rei! Pensa agli affari tuoi! Comunque arrivo! Non riuscirei a digerire altro di questa dannata materia per stasera!" "Porta anche gli attrezzi... potrebbero servire" "Attrezzi? Quali attrezzi?" "Il quadretto che hai in camera, no?" "NO! Di nuovo? Non voglio combattere ancora!" "E' solo una precauzione... forse non servira'" "Va bene! Due minuti ed esco." Usagi depose il ricevitore del telefono. Prese la sedia, vi sali' sopra e stacco' dalla parete il quadretto. -Pero' non lo apro!- penso' Usagi -Sara' una delle sue solite visioni- Si vesti' in fretta, prendendo le prime cose che le capitarono in mano aprendo il guardaroba, ovvero un maglioncino grigio a manica lunga e un paio di jeans. Usci' dalla sua camera e scese le scale. Al vestibolo si mise le scarpe, saluto' i genitori che erano in salotto a guardare la televisione ed usci'. Mentre era sull'autobus che la portava al tempio di Rei, Usagi vide apparire nel cielo una colonna di energia, dal colore vagamente rosa, che si materializzo' nel parco. Istintivamente strinse a se' il quadretto fra le braccia, quasi a proteggerlo. Spinta da uno strano istinto pero' si alzo' e scese alla fermata del parco e si avvicino' prudentemente alla colonna di energia. Lentamente la colonna di energia lascio' intravedere quattro figure, che sembravano bambine dell'eta' approssimativa di dieci, forse dodici anni, vestite succintamente con dei costumi a due pezzi. Il bagliore diminui' ancora e Usagi si nascose dietro un albero, abbastanza vicina pero' da poter sentire il loro dialogo. "Sei sicura che siamo nel posto giusto JunJun?" disse una prima voce "Sembrerebbe di si'." rispose la seconda figura. "Va bene" disse la terza figura "avvisiamo la nostra principessa nel futuro che il posto e' tranquillo." "Principessa" disse la quarta figura "il posto e' libero. Puo' venire senza problemi!" -Principessa? JunJun? NEHRENIA! No... non puo' essere!- questo pensiero baleno' immediatamente nella mente di Usagi. Presa da un attimo di panico, lascio' cadere il quadretto. Il vetro che copriva gli oggetti in esso contenuti si ruppe, ma il frastuono di una nuova colonna di energia ne copri' il rumore. Usagi si accovaccio' appoggiando la schiena all'albero, la sua mente rifiutava cio' che poteva succedere di li' a poco: -No! Non voglio! Ho detto basta a questa vita di battaglie!- La colonna di energia aumento' di intensita', ma il rumore non venne sentito da Usagi, assorta dai suoi pensieri: -Ma d'altronde, non c'e' altro da fare! E' ritornata!- A questo pensiero, Usagi prese la sua decisione, e ruppe la promessa che si era fatta. Prese da terra il Moon Article, lo apri' mentre si alzava e sfiorando il cristallo a forma di stella che si trovava all'interno, si trasformo': "MOON ETERNAL... MAKE UP!" Mentre nella colonna di energia si iniziava ad intravedere un'altra forma umanoide, Sailor Moon usci' allo scoperto, e si avvicino' alle quattro figure, che molto probabilmente gia' conosceva: "Ferme dove siete! Come osate venire dal futuro a turbare la tranquillita' del nostro tempo? Ve la faro' pagare! Ai to seigi, sailor to bishojo senshi, Sailor Moon!" Le quattro figure al bagliore della colonna luminosa, si rivelarono essere l'Amazoness Quartet, che si giro' stupito e, nel momento in cui vide Sailor Moon, invece di avere intenzioni ostili, come invece si aspettava Usagi, si inginocchio' di fronte a lei. JunJun prese la parola. "Tsuki ni kawatte..." "Ciao Sailor Moon! Oh scusami! I miei ossequi, futura Regina Serenity." "Non siamo venute per turbare il passato..." continuo' ParaPara "... ma per avvisarvi di un nuovo nemico e accompagnare la nostra principessa." fini' la frase VesVes. "Come sta vostra altezza?" chiese CereCere Ferma a meta' della posa finale, Sailor Moon fu leggermente confusa dal comportamento del quartetto, e riusci' solo a balbettare qualcosa "Ehm... Bene grazie. Ma chi e' la principessa che..." Concentrata sull'Amazoness Quartet, Sailor Moon non si era accorta che la colonna di energia nel frattempo era svanita. Improvvisamente un paio di mani coprirono gli occhi di Sailor Moon che rimase stupita. Una dolce vocina la sfido': "Cucu'! Indovina chi e'?" "Non ci posso credere!" e togliendo delicatamente le mani che le coprivano gli occhi, si giro': "Chibiusa! Ma... non capisco... cosa ci fa qui l'Amazoness Quartet? E cosa ci fai tu qui?" "Guarda!" le rispose Chibiusa. Rivolgendosi verso il quartetto, ordino' loro: "Minna! Hensin yo!" Le quattro ragazze si trasformarono in quattro nuove guerriere Sailor, e Chiubiusa continuo', rivolgendosi a Sailor Moon: "Queste sono le Asteroid senshi. Ognuna prende il nome ed il potere da uno dei quattro asteroidi maggiori del sistema solare che le protegge." "Ho capito." "E sono anche la mia guardia personale. Ma tu che ci fai qui nel parco?" "Stavo andando da Rei, che ha letto qualcosa nel fuoco. Venite anche voi?" "Io di sicuro! Andiamo dai! Mi devi raccontare un sacco di cose!" e rivolgendosi al quartetto, Chibiusa disse: "Voi tornate nel futuro. Ormai sono in buone mani!" concludendo la frase con un sorriso. "Come vuole, principessa." disse Sailor Juno "Arrivederci, Sailor Moon." saluto' Sailor Pallas La colonna di energia si riformo' e le asteroid senshi vi rientrarono per tornare al futuro. ** Al tempio, l'inaspettato ritardo di Usagi stava oscurando leggermente l'animo di Rei. Le altre amiche erano gia' arrivate, e il ritardo di Usagi stava scaldando l'animo di Rei: "Mai una volta che sia puntuale. Neanche adesso che doveva solo uscire e prendere un autobus che passa ogni 5 minuti!" "Calmati Rei" disse Minako "Avra' visto qualche bel fusto e si sara' persa dietro di lui." "Minako!" esclamo' Ami, ma la discussione fu interrotta da una voce che veniva dall'esterno: "Ferme, siete circondate!" Alzandosi di scatto, Makoto credette di riconoscere la voce che stava fuori dalla porta: "Ma questa voce io la conosco! Anzi! La conosciamo benissimo tutte!" La porta si apri' e apparve una chioma rosa. La porta continuo' lentamente ad aprirsi lasciando intravedere in controluce la figura di Chibiusa. "Mirai tsuki ni kawatte... oshioki yo!" disse Chibiusa con voce giocosa "Ciao ragazze, come state?" "Chibiusa!" disser quasi all'unisono, le quattro amiche "Eccomi qui!" disse Usagi, entrando nella stanza "Scusa il ritardo Rei, ma credo che questo... imprevisto lo possa giustificare no?" "Oh, beh! Giustificatissimo direi!" "Come mai sei qui?" chiese Minako "Come fareste a sopportare la monotonia di tutti i giorni senza una rompiscatole come me ?" rispose Chibiusa "E poi avevo una gran voglia di rivedervi!" Mentre i convenevoli si svolgevano all'interno, una macchina si fermo' alla base delle scale che portavano al tempio. Due figure femminili scesero e salirono lentamente la scala, fino ad arrivare a bussare alla porta. Non aspettando visite, Rei chiese "Chi e'?" "Possiamo entrare?" disse una voce da dietro la porta, che si apri' "Haruka! Michiru! Come mai qui?" chiese Usagi "Abbiamo visto quel raggio di energia e..." disse Haruka che subito fu bloccata da Michiru che aveva notato l'ospite: "Chibiusa! Che sorpresa!" "Ciao ragazze! Ma Hotaru dov'e'?" saluto' Chibiusa "Non lo so. Comunque, veniamo al nostro incontro. Vedo che siete tutte qui, deduco che Rei ha avuto una visione giusto?" "E' proprio quello che e' successo!" disse una voce fuori dalla porta "I biondi codini sono di nuovo in pericolo..." aggiunse una seconda voce. Due sagome entrarono nella stanza e Chibiusa, alla loro vista, si alzo' e si butto nelle loro braccia felice: "Puh! Hotaru!" "Piccola Lady, e' un piacere rivederti." disse Setsuna "Chibiusa, come stai?" chiese Hotaru "Calma, calma!" disse Rei, cercando di tornare all'argomento dell'incontro "Non mi aspettavo tutta questa gente! Ma visto che siamo tutte qui, ecco quello che e' successo. Oggi ero in meditazione davanti al fuoco, quando in una fiammata ho visto la terra. Ma era diversa... L'aria aveva un colore diverso, non c'erano nubi. Non sono riuscita a vedere altro." "Un segno simile l'ho visto nello specchio" disse Michiru "Non riesco a capire cosa voglia dire pero'" "L'unica cosa che sono riuscita a capire e' che la minaccia non arriva dal presente, ne' dal passato... ma dal futuro!" aggiunse Setsuna "Dal futuro?" chiese stupita Usagi "Si, ma prima dello splendore di Crystal Tokyo. Pero' se non riusciremo a fermarla, Crystal Tokyo non potra' esistere!" "So che non puoi darci troppi dettagli sul tempo, in quanto tu ne sei la guardiana, ma... potresti dirci da che epoca potrebbe arrivare?" chiese Minako, preoccupata "Non ne sono sicura, ma potrebbe arrivare all'incirca dal ventiquattresimo secolo." ** Al limite del settore 001, l'Enterprise stava procedendo a velocita' warp 6. Gli ingenieri in sala macchine stavano facendo le verifiche funzionali dei vari sistemi. LaForge, in plancia, dirigeva l'attivita' della sala macchine, tenendo sotto controllo tutti i sistemi. "LaForge, che ne dice di questi nuovi motori?" chiese Picard "Molto efficienti, hanno migliorato il flusso di canalizzazione per la reazione materia-antimateria... Rispondono a meraviglia." "Signore" interruppe Worf "Non sarebbe il caso di provare anche i nuovi sistemi difensivi?" "Giusto, Worf. Numero Uno, manovre di attacco simulato." "Si signore. Navigatore: passare ad impulso ed effettuare il piano di manovre simulate. Batterie a 1/100 di potenza." L'esercitazione mostro' una grande manovrabilita' dell'Enterprise, ma improvvisamente qualcosa apparve sul banco dei sensori: "Contatto dai sensori, signore." disse Worf "Nave non identificata." "Fa parte dell'esercitazione?" chiese Riker "No, non c'e' nel programma." rispose Picard, a conoscenza di tutti gli schemi di addestramento simulato "Confermo i dati dei sensori." disse Data "Nave sconosciuta in avvicinamento. E' in rotta di intercettazione. Ho un contatto video." "Sullo schermo!" Un'immagine di un cubo apparve sullo schermo. Subito Picard scatto' dalla poltrona di comando: "Allarme rosso! Posti di combattimento! Alzare gli scudi!" "Armare banchi phaser e siluri fotonici!" aggiunse Riker "Questa non e' un'esercitazione. Ripeto: questa non e' un'esercitazione!" "Avvisare il comando di flotta. Abbiamo bisogno di rinforzi!" disse Picard "La nave nemica e' ancora in rotta di intercettazione." disse Data "No... ha cambiato rotta." "Che rotta ha preso?" "Signore, se non cambieranno ulteriormente rotta, sono diretti verso il cuore del settore 001! Verso la Terra!" "Mettiamoci all'inseguimento! Massima velocita'!" "Il comando dice che siamo l'unica nave nel settore." disse Worf "La nave nemica e' a velocita warp 9.6." disse Data "A questa velocita', potremo mantenere l'inseguimento fino al settore 001, ma non riusciremo ad avvicinarci" "Mantenere la rotta. Vedremo cosa vogliono fare stavolta quando saremo nei pressi dell'orbita terrestre." ordino' Picard che aggiunse "Worf, avvisi il comando sulla rotta che ha preso la nave." ** "Lo sento... sta arrivando" disse Michiru, interrompendo la discussione "Cosa?" "Sento che il mare e' in tempesta. Qualcosa o qualcuno sta per arrivare nel nostro tempo, ma non sara' una visita amichevole questa volta!" ** La nave nemica era arrivata nei pressi dell'orbita terrestre con al seguito l'Enterprise. Le letture dei dati pero' stavano fornendo un nuovo pericolo: "Stanno generando un campo takionico." disse Data "Dai dati, sembrerebbe che vogliano tornare indietro nel tempo!" "Interferisca con un altro campo analogo!" disse Picard "Almeno li devieremo dal loro obiettivo primario!" "Sissignore. Attivo un campo takionico di interferenza nel loro flusso" Memore della sua esperienza coi Borg, Picard raggiunse la console di fuoco e ordino': "Worf, pronto a far fuoco al mio ordine su queste coordinate." "Campo takioniko di interferenza attivato, signore" disse Data "Ma siamo stati risucchiati anche noi nel vortice temporale!" "Scudi al massimo! Pronti alle turbolenze!" Le due navi si tuffarono nel corridoio spazio-tempo e dopo un breve viaggio riemersero nel passato. Prima che il cubo Borg potesse fare qualcosa, Picard ordino': "Fuoco a volonta'!" Una raffica di siluri fotonici parti' dai tubi dell'Enterprise e raggiunse la nave nemica, causando danni critici. Una navicella di emergenza si stacco' dalla nave-madre poco prima che questa esplodesse. "Bene." disse Picard "Seguire la rotta della navicella! Data, situazione." "Signore, siamo alla fine del ventesimo secolo, ma c'e' qualcosa di strano. Com'e' possibile che ci siano nove comunicatori della Federazione nel nostro ventesimo secolo?" "Data, faccia un'analisi del balzo takionico. Credo che oltre ad aver fatto un balzo temporale, siamo sforati nuovamente nella linea spazio-tempo dell'altra volta!" "Signore, la sua ipotesi e' corretta. Ho identificato le fonti di energia Sailor a Tokyo. Ma..." "Problemi, Data?" "No, niente. Dieci fonti di energia Sailor agganciate. E dagli schemi, sembrerebbe che sia tornata Chibiusa. Sono in un tempio." "I comunicatori sono vicini a qualcuna di queste fonti?" "Solo due. Se non erro uno e' quello di Usagi. L'altro e' quello di Rei. Provo a chiamare?" "Si'. Credo che le uniche che possano darci una mano in questo secolo, tanto per cambiare, siano ancora loro. E io che mi ero ripromesso di non volerle piu' chiamare in causa dopo i fatti nel quadrante Gamma!" disse Picard ** Nella stanza del tempio di Rei dove erano riunite le ragazze, il comunicatore che Usagi aveva in tasca trillo', e la voce di Data risuono' ovattata dalla tasca di Usagi: "Data a Usagi. Chiamata di emergenza. Mi sente?" "Da dove arriva questa voce?" chiese Rei "Dalla tasca di Usagi. Cos'hai li' dentro ?" disse Ami "Non lo so! Aspetta... Il Moon Article, il Communicator Watch, ma e' spento... e questo qui." nel tirar fuori il comunicatore della Federazione, Usagi lo attivo' "Il comunicatore dell'Enterprise" disse Makoto "Esatto, vedo che lo avete attivato." disse la voce di Data "Data?" chiese Ami, riconoscendo la voce dell'amico androide "Si' Ami, e' un piacere risentirti." "Data, che ci fate qui?" chiese Usagi, ma la risposta arrivo' dalla voce del capitano: "Involontariamente siamo rientrati nella vostra linea spazio-tempo, ma ci sono problemi. Aspettate, e' meglio parlarne di persona. Veniamo giu' io, Riker e Data. Picard chiudo." Le ragazze si guardarono in faccia, non nascondendo un certo stupore. Dopo due minuti, Picard, Riker e Data si materializzarono nella stanza. "Buonasera a tutte." disse Picard, appena la procedura di materializzazione fu terminata "Chibiusa! Ne e' passato di tempo! Come state?" "Capitano! Come sta?" disse Chibiusa "Non c'e' male, grazie." "Veniamo a noi, i convenevoli sono inutili." intervenne subito Setsuna "Stavamo attendendo una minaccia dal futuro e credo che il vostro arrivo confermi che sia arrivata." "Esatto Setsuna. Eravamo ai limiti del settore 001 quando una nave Borg ci ha intercettato, ma stranamente, invece di attaccare, si e' diretta verso la terra. Nei pressi dell'orbita ha generato un campo takionico per tornare indietro nel tempo. Noi abbiamo interferito con il nostro campo takionico e dev'essersi riformato il corridoio spazio-tempo che ci ha riportati qui." "Non credevo che arrivassero cosi' presto." aggiunse Michiru Intanto la TV, che era accesa nella stanza ma con il volume al minimo, stava trasmettendo un'edizione straordinaria del notiziario. Usagi si giro' verso la tv e vide un Borg: "E quello cos'e'???" "Ecco la minaccia che e' arrivata assieme a noi!" disse Picard Rei prese il telecomando ed alzo' il volume della televisione e la voce dello speaker fu l'unica che risuono' per la stanza. "... atterrata nella zona del monte Fuji, sembrerebbe per un'anomalia al loro sistema propulsivo, visto il racconto di come si e' svolto l'atterraggio proposto da alcuni testimoni che hanno parlato di un rumore intenso e di una palla di fuoco che si e' schiantata a terra. L'equipaggio, come potete vedere e' di razza umanoide, ma le autorita' hanno deciso di bloccare la zona con un cordone di sicurezza..." "Servira' a poco." intervenne Picard "Il tempo di riorganizzarsi e in breve tempo il pianeta sara' sotto il loro controllo. E noi non possiamo scoprirci!" Usagi guardava la tv e ascolto' in silenzio le parole di Picard. Poi rivolse lo sguardo a terra. Nonostante la promessa che si era fatta, prese coraggio ed esterno' la sua decisione alle altre. "Ragazze!" Le altre ragazze si girarono verso Usagi, che, seduta e con la testa rivolta verso il pavimento, alzo' lo sguardo. Uno sguardo deciso, con gli occhi carichi di energia, visti soltanto negli scontri decisivi. Usagi si alzo' e chiuse il pugno destro. Con un tono di voce altrettanto deciso inizio' a parlare alle altre, da vera leader del gruppo: "Torniamo a combattere! Non mi interessa chi siano e da dove provengano questi alieni, ma se il capitano Picard dice che sono pericolosi, dobbiamo difendere il nostro pianeta! Abbiamo gia' respinto altri invasori dallo spazio. Siamo abituate ormai! Non saranno certo questi a spaventarci. Non ci tireremo indietro! Capitano, conti pure su di me!" Le altre ragazze, stupite dall'insolito atteggiamento di Usagi, non riuscirono a proferire alcuna parola. Dopo un attimo Rei reagi': "Io non mi tiro indietro di certo!" "Io neppure!" la segui' a ruota Makoto "Finalmente si torna a combattere assieme!" disse Minako "Chiunque siano, dovranno vedersela con noi" aggiunse Ami "Principessa, il nostro dovere e' difenderti..." inizio' la frase Haruka "... e seguirti in ogni caso!" e la concluse Michiru "Io sono con voi, ragazze!" disse Setsuna "Di sicuro io non manchero'!" aggiunse Hotaru Usagi prese in mano il Moon Article e invito' le compagne alla battaglia: "Minna! HENSHIN YO!" "Un momento, Usagi." Picard fermo' l'impeto di Usagi "Credo sia meglio che veniate sull'Enterprise per poter analizzare il nemico. Non e' cosi' facile come potrebbe sembrare." "Mi ricordo di aver visto di sfuggita un'immagine di questa razza sul computer della nave" disse Ami "ma e' un ricordo vago, come se avessi lavorato per giorni sul computer... Ma mi ricordo solo di una nottata sull'Enterprise!" "Capitano?" disse Data, visto che non potevano restare segreti fra le ragazze e l'equipaggio "Si' Data" disse Picard, intuendo cio' che l'androide stava per fare "Glielo dica." "Vedi, Ami, e tutte voi, l'ultima volta che ci siamo visti, non e' stato quando ci avete aiutato a tornare nella nostra linea spazio-tempo, ma quando ci avete aiutato con una entita' nel quadrante gamma. Avete pero' deciso di voler cancellare la vostra memoria riguardo questo fatto, visto che vi aveva fatto conoscere le identita' delle Sailor Starlight. Probabilmente alcuni ricordi siano rimasti nel vostro subconscio." "Signore" disse Riker "Crede che sarebbe meglio far vedere loro il dossier completo sui Borg?" "Si', Numero Uno, risaliamo." "Ma perche' non interveniamo subito?" chiese Usagi che era in pieno fermento, pronta a tornare in azione "Conosci il tuo nemico prima di attaccare." le disse Ami, appoggiandole la mano sulla spalla "Giusto." aggiunse Haruka "Al solito, Ami, hai ragione. Senza di te, sarei ancora imprigionata nell'incubo di Nehrenia!" Picard premette sul comunicatore: "Picard ad Enterprise. Canale riservato con il signor Worf." "Qui Worf" "Teletrasporto multiplo. Tredici da portare su. Faccia preparare gli alloggi per le Sailor Senshi." "Ricevuto, signore" Il fascio di energia prelevo' l'away team e le ragazze, portandole sull'Enterprise. -------------------------------------------------------------------------- TO BE CONTINUED --------------------------------------------------------------------------
Mistero nel quadrante gamma (revised) - 4 |
La minaccia dei Borg (revised) - 2 |