Episodio 3 - La minaccia dei Borg

Parte 3 - Missione fallita

by Bosk

I nomi dei personaggi sono quelli della versione originale

    "Diario del capitano. Data stellare 48403.5. Quattro componenti
del gruppo Sailor si sono trasformate in Borg grazie ad una penna di
Usagi e si sono teletrasportate sul pianeta all'interno 
dell'installazione Borg. Le altre sono pronte ad intervenire nella
sala teletrasporto tre, e stanno seguendo sui monitor l'evolversi
della situazione."
   Sailor Moon e Sailor Mercury erano in prima fila assieme alle altre
senshi, davanti al monitor, per seguire i movimenti delle ragazze
che sono sulla terra.
   "Ami! Hai visto?" chiese stupita Usagi, che non riusciva a
distogliere lo sguardo da quello che le microcamere stavano inviando
sulla nave.
   "Incredibile ritmo di lavoro!" disse Ami "Sara' un bel problema
affrontarli"
   "Proviamo ad entrare in quella sala sulla destra?" chiese Haruka
da terra
   "Si' Haruka" le disse Ami, che aveva preso l'incarico di seguire
tutta la strategia dell'operazione "sembra essere una specie di sala
macchine"
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                   The Bosk XXI Century Productions 

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Musica introduttiva della serie ST:TNG 
          
    Space, the final frontier... 
    These are the voyages of the StarShip Enterprise... 
    It's continuing mission, to explore strange, new worlds... 
    To seek out new life and new civilizations... 
    To boldly go where no one has gone before... 

La musica cambia e parte il ritornello di Sailor Stars Song 

                             Sailor Trek 
                   Episodio 3 - La minaccia dei Borg
                      Parte 3 - Missione fallita
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   "Niente, e' solo una stanza piena di alcove" disse Ami, dopo aver visto
una sequenza di postazioni con una strana apparecchiatura verdastra che
emanava scariche elettriche. "Riprendete lungo il corridoio di prima"
   "Va bene Ami" disse Haruka, che a sua volta si era assunta il ruolo
di leader dell'away-team.
   Proseguendo nell'installazione, le ragazze incontrarono diversi droni
che le lasciarono passare quasi senza notarle. Ad un certo punto arrivarono
ad un bivio e si fermarono per consultarsi su cosa fare.
   "Non e' il caso di dividerci?" propose Haruka
   "Per me va bene" rispose Makoto
   "Attenzione, mi raccomando." arrivo' la voce di Sailor Moon dai
comunicatori.
   "Tranquilla, Usagi!" rispose la voce squillante di Minako. Uno strattone
di Haruka la fece tornare a concentrarsi sul problema che stavano
affrontando. Sapendo di potersi fidare di Michiru, Haruka decise di
prendere con se' Minako guadagnando la via di sinistra.

   I corridoi percorsi dalle senshi erano fiocamente illuminati, e la
temperatura all'interno dell'installazione era quasi insopportabile. Altri
droni passarono di fianco a loro, e Minako non pote' starsene zitta
ulteriormente, forse per l'adrenalina che stava scorrendo ampiamente
nelle vene.
   "Mamma mia! Ognuno ha degli arti meccanici diversi dagli altri!"
   "L'ho notato anche io." le rispose quasi impassibile Haruka
   "E quello cos'e'?" chiese Minako, indicando un dispositivo
   "Sembrerebbe un pannello di controllo diverso da quello che abbiamo
incontrato fino ad ora... Ami, tu che dici?"
   "Avvicinatevi di piu', non riesco a vedere." disse dal comunicatore Ami
   "Va bene cosi'?"
   "Si', adesso l'immagine e' nitida"
   Vedendo un riflesso dalla console del pannello, Sailor Mars 
istintivamente grido' alle compagne "ATTENTE ALLE SPALLE!"
   Una pattuglia composta da tre Borg si avvicinava alle due ragazze,
che non poterono fare altro che allontanarsi dal pannello. Fortunatamente
i tre passarono oltre.
   "Fiuu! E' andata bene" disse Minako con un sospiro.
   "Meno male!" disse a sua volta rilassandosi Sailor Mars
   "Ok, fine break!" disse Haruka "Proseguiamo con questo pannello.
Che devo fare, Ami?"
   "Aspetta." Sailor Mercury aveva gia' attivato il visore e stava
tempestando la tastiera del suo palmtop "Dunque... spostati un poco a
sinistra che non riesco a vedere... ecco cosi'..."
   "Sbrigati Ami!" disse Minako
   "Un attimo." rispose impassibile Sailor Mercury "C'e' un sistema di
protezione complicato"

**

   Nel frattempo Michiru e Makoto erano arrivate in fondo ad un corridoio
chiuso da una porta metallica. A differenza delle precedenti, questa
non si era aperta automaticamente al loro avvicinarsi.
   "Credo che sia la strada sbagliata." disse Michiru "Questa porta non
si e' aperta come le altre."
   Dopo essersi guardata attorno, Makoto disse "C'e' un pannello li' di
fianco. Vediamo se magari Ami riesce a fare qualcosa."
   "Adesso no, Mako." disse Ami "Sto cercando di capire come penetrare un
pannello di fronte ad Haruka"
   "Michiru, da voi nessuna novita'?" chiese Haruka, visto che la
situazione era temporaneamente tranquilla.
   "No, solo qualche Borg che ci ha lasciate passare come se non
esistessimo." le rispose
   "Haruka" intervenne Ami "Da quella console non si puo' far molto.
Sembra essere solo un sistema periferico."
   "Ok, proseguiamo." 
   Terminata l'analisi del quadro precedente, Sailor Mercury pote'
dedicarsi all'altra coppia "Mako, avvicinati a quel pannello. Ecco, ferma
cosi'"
   Stavolta la chiave di accesso alla porta fu trovata con rapidita' dalla
senshi dai capelli blu, che la trasmise direttamente attraverso i
comunicatori."
   "Si e' aperta!" disse Michiru
   "Sempre grande, Ami!" disse Makoto "Noi proseguiamo!"

**

   Proseguendo per i corridoi dell'installazione Borg, ad un tratto le
due coppie si riunirono all'interno di quella che sembrava essere una
camera contenente un generatore di energia dell'installazione.

   "Ami, che dici? Ci siamo?" chiese Haruka, con voce quasi trionfale
   "Io dico di si'!" la risposta arrivo' da Makoto, che subito venne
doppiata da Sailor Mercury "Si', forse ci siamo. Non ci sono protezioni
di sorta visibili. Come volete procedere?"
   L'irruenza di Haruka si fece avanti: "E c'e' da chiederlo?"
   "URANUS PLANET POWER... MAKE UP!"
   "NEPTUNE PLANET POWER... MAKE UP!"
   "Ma non rischiate di attirare la loro attenzione?" chiese Sailor Moon
   "Dai corridoi non appare nulla!"
   "Forza, Haruka!"
   "DEEP..."
   "WORLD..."
   Ma mentre i ki di energia si formavano fra le mani delle senshi, si
cominciarono a sentire dei passi pesanti avvicinarsi alla sala.
Allo stesso tempo, il computer di Sailor Mercury identifico' una
fluttuazione di energia in arrivo
   "FERME!" cerco' di intervenire Sailor Mercury "Si e' attivato uno scudo!"
   "...SUBMERGE!"
   "...SHAKING!"
   "Troppo tardi!" disse sconsolata Sailor Mercury.
   I due colpi andarono ad infrangersi su uno scudo di protezione del
sistema. Una pattuglia Borg, contemporaneamente apparve all'entrata della
sala. Inoltre una strana sostanza gassosa di colore giallastro stava
invadendo la stanza.
   "Cos'e' questo gas?" disse Makoto, e nel cercare di capire da dove
provenisse, si volto' e vide... "Attente! I Borg!"
   Minako fu la piu' solerte ad attivare la procedura di emergenza
"Presto! Andiamocene!" e premendo sul comunicatore piu' volte aggiunse
quasi istericamente: "Portateci via da quiii!"

**

   Ricevuto il segnale, Sailor Mercury si rivolse all'addetto del
teletrasporto: "Presto! Le riporti su! In fretta!" Quindi premendo il
comunicatore che ognuna di loro aveva appuntato sul petto, sotto la
spalla sinistra, chiamo': "Dr Crusher, qui Mitzuno. Credo che non ce
ne sia bisogno, ma forse e' meglio sottoporre ad un controllo le
ragazze che stanno risalendo."
   "Ricevuto, Ami. Arrivo subito." rispose Crusher dall'interfono
   Sulla pedana del teletrasporto apparirono Sailor Uranus, Sailor
Neptune, Makoto e Minako, senza apparenti danni.
   "Prese al volo!" disse l'addetto "Tutto bene?"
   "Si', grazie." disse Haruka
   "Si sono allarmati... che si fa?" chiese Makoto
   "Non credi che... magari... sia il caso di... cambiare vestito?" disse
strizzando l'occhio alle due amiche Sailor Moon.
   "Vero! E visto che siete tutte pronte..."

   "VENUS CRYSTAL POWER... MAKE UP!"
   "JUPITER CRYSTAL POWER... MAKE UP!"
   "Ok" disse Sailor Mercury "Abbiamo qualche altro dato sottomano
adesso, ma credo che abbiamo sprecato due attacchi."
   "Cosa vuoi dire?" chiese Sailor Uranus
   "Non li abbiamo diretti verso uno di loro!" puntualizzo' Sailor Neptune.
   "Speriamo bene!" disse Sailor Mercury che torno' ai dati del computer
   "Al limite sono pronta ad affrontarli a mani nude!" disse Sailor Uranus
chiudendo il pugno.
   "No Haruka!" Intervenne la voce di Picard, che era appena entrato nella
sala teletrasporto, al seguito di Crusher "Dimenticavo una cosa: dovete
cercare di colpirli stando a debita distanza. Se vi mettono le mani addosso
e vi iniettano le loro nanosonde, per voi e' finita. Verreste assimilate
nel giro di pochi minuti, e non c'e' biofiltro del teletrasporto che vi 
possa aiutare a disfarvi degli innesti. Infatti arrivano ad agire a livello
cellulare, modificando profondamente il DNA."
   Intanto Crusher aveva iniziato a verificare le condizioni delle
ragazze risalite, ma i dati non quadravano: "Trasformate state dando dei
dati fuori norma. Sciogliete le trasformazioni e venite in infermeria."
   "Ma abbiamo poco tempo!" ribatte' Haruka.
   "Non mi interessa." rispose Crusher "Per un controllo completo non ci
mettero' piu' di cinque minuti a testa."
   "Haruka" disse Sailor Moon, appoggiandole la mano sulla spalla "Forse e'
meglio che andiate"
   "Non sappiamo cosa potete aver respirato laggiu'"
   "Mi hai convinto. Ma non piu' di cinque minuti."
   "Data a capitano Picard."
   "Qui Picard"
   "Rilevo uno scudo di energia attorno all'installazione" continuo' la
voce dell'androide "che si estende per un raggio di circa 300 metri dal
centro dell'installazione stessa. Il teletrasporto all'interno della zona
protetta, dalla nave, e' impossibile."
   "Grazie Data"
   "Data" intervenne Ami "Mi puoi fare un'analisi dello scudo e mandarmela
qui sul mio computer ?"
   "A che ti serve?"
   "Voglio vedere se puo' bloccare anche il nostro teleport."
   "Ho capito. Attiva il link del tuo computer. Ti mando subito i dati."
   In alcuni istanti, l'analisi dello scudo dei Borg era sul computer
portatile di Ami. Le quattro componenti del gruppo che erano andate
in ricognizione intanto erano in viaggio verso l'infermeria per i check-up.
   "Meno male. E' lo stesso scudo dell'Enterprise, piu' o meno." disse Ami
"Dovremmo riuscire a passare."
   "Sei sicura?" le chiese Usagi, un poco preoccupata.
   "Lo schema di energia e' quasi lo stesso. Possiamo attraversarlo"
   "Andiamo in infermeria a vedere come stanno le altre" propose Setsuna
"Poi se tutto e' a posto, partiremo da li'"
   "Mi sembra la cosa migliore da fare" disse Picard "Andiamo?"

**

   In infermeria, il Dr. Crusher aveva quasi finito le analisi delle
ragazze che erano tornate dalla missione. Haruka era l'ultima ad essere
sottoposta agli esami. I dati che il dottore stata rilevando, pero'
fornivano strane letture.
   "Ci sono dei valori che non sono normali. Cosa avete fatto laggiu'?"
   "Siamo entrate nella base trasformate in Borg" rispose Haruka, quasi
insofferente, "abbiamo guardato un po' in giro e abbiamo trovato una
specie di generatore. Poi io e Michiru ci siamo trasformate e abbiamo
cercato di distruggerlo. Perche'? Qualcosa non va?"
   "Sembra che tu e Michiru siate state contaminate da qualcosa." rispose
Crusher "Le altre due no, forse perche' hanno mantenuto l'aspetto Borg.
Devo fare delle analisi piu' approfondite. Ma per ora vi devo confinare
in questa camera, isolata anche dai campi subspaziali."
   "Dottoressa" disse Michiru, "se ci e' successo qualcosa, ce lo dica!
Non abbiamo paura della morte... L'abbiamo vista da vicino gia' due volte."
   "Lo so, ragazze, che non avete paura della morte. Ma forse avete
respirato un gas che in questo momento sta facendo effetto ed altera il
vostro metabolismo. E' solo una precauzione."
   Uscendo dalla sala di confinamento "Computer! Attivare un campo di
forza di tipo 2 attorno alla camera di quarantena." rivolgendosi alle
ragazze "Cercate di dormire e recuperare un po' di forze. Per questa
notte penso che non si combattera'. Almeno voi due."
   Lasciando con queste parole le ragazze in isolamento, Crusher ando'
a sedersi alla sua scrivania, dall'altra parte dell'infermeria. Il 
capitano Picard e le altre ragazze in quel momento entrarono in infermeria.
   "Allora, Beverly?" chiese Picard
   "Makoto e Minako non hanno nulla" rispose la dottoressa "Haruka e
Michiru hanno dei valori leggermente alterati. Le ho messe in isolamento
finche' non riesco a capire cosa abbiano."
   "E per quanto tempo le terra' la' dentro?" chiese preoccupata Usagi.
   "Almeno per tutta la notte. Il tempo di capire a cosa e' dovuta
l'anomalia nel loro metabolismo e scoprirne l'eventuale antidoto."
   "E fino ad allora che facciamo?" chiese Rei, che voleva agire al piu'
presto.
   "Prendiamo le registrazioni della ricognizione e vediamo che cosa
possiamo ricavare." disse Ami "Di sicuro ne sapremo di piu' di prima."
   "Credo che sia il caso che vi prendiate anche qualche ora di sonno." disse
Picard "Ormai e' mezzanotte. Il computer elaborera' i dati e domattina
cercera' di fornire una risposta. Ordinero' a Data di supervisionare il
lavoro."
   "Come vuole, capitano."
   Le ragazze andarono verso i propri alloggi, mentre il team medico si
prese cura di Haruka e Michiru. Picard ando' in plancia e subito chiamo' in
disparte Data: "Data, venga nel mio ufficio"
   "Si signore"
   Nell'ufficio, Picard mise al corrente Data della situazione e gli
ordino' di analizzare i dati della missione delle senshi per poter trovare
una strategia.
   "Vedro' che posso fare signore. C'e' altro?"
   "No, puo' andare. Mi tenga informato."
   "Certo, signore."
   Data usci' dall'ufficio. Picard, prese in mano un notepad con il
rapporto generale della giornata, ma dopo aver letto le prime righe
lo depose sul tavolo. Si alzo' andando verso la finestra di alluminio
trasparente. La Terra era di fronte all'Enterprise, e sullo sfondo
l'universo infinito.
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   TO BE CONTINUED
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La minaccia dei Borg (revised) - 2
 
La minaccia dei Borg (revised) - 4
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