"Diario del capitano. Data stellare 48405.1. Due componenti del Sailor Team sono state contaminate da qualcosa durante la loro missione nell'installazione Borg. I loro dati al momento sembrano essere tornati alla normalita' dopo una nottata di riposo, ma il Dr Crusher non ha ancora sciolto la prognosi. Data sta elaborando al computer un piano per distruggere l'installazione." -------------------------------------------------------------------------- The Bosk XXI Century Productions proudly presents Musica introduttiva della serie ST:TNG Space, the final frontier... These are the voyages of the StarShip Enterprise... It's continuing mission, to explore strange, new worlds... To seek out new life and new civilizations... To boldly go where no one has gone before... La musica cambia e parte il ritornello di Sailor Stars Song Sailor Trek Episodio 3 - La minaccia dei Borg Parte 4 - Un aiuto insperato -------------------------------------------------------------------------- In infermeria, nella stanza isolata, Haruka ha passeggiato nervosamente avanti e indietro per tutta la notte. Michiru invece si e' addormentata ed ha fatto un lungo sonno senza interruzioni. Nell'ufficio attiguo, il Dr Crusher stava monitorando costantemente le due ragazze. I monitor segnalavano il ritorno alla normalita' dei valori e gli esami davano tutti esiti negativi. Il Dr Crusher si alzo' e ando' verso le ragazze. Haruka vedendo la dottoressa arrivare, quasi istericamente si rivolse a lei in malo modo. "Allora, dottore. Per quanto dovremo stare ancora qui dentro?" "Diciamo... il tempo di togliere il campo di forza." rispose sorridendo Crusher, quindi ordino' "Computer, rimuovere il campo di forza. Autorizzazione Crusher Beta Omega quattro otto" "E' finita allora?" chiese Haruka "Si'." rispose il dottore, facendo un'ultima scansione col tricorder medico "I vostri valori sono di nuovo normali. Se qualcosa vi ha contaminato, lo ha fatto in maniera superficiale e non e' andato piu' in profondita'. Comunque continuo le analisi." Spostandosi dall'entrata della camera isolata continuo' con un consiglio: "Andate nel vostro alloggio, e tu, Haruka, fatti almeno un pisolo. Sei rimasta in piedi tutta la notte!" Cambiando tono di voce, meno aggressivo, Haruka rispose "Grazie, dottore. Mi scusi per il mio modo di fare." Scuotendo dolcemente Michiru "Michiru, sveglia!" Assonnata nel dormiveglia, Michiru chiese: "Che succede?" "Che andiamo nel nostro alloggio. La quarantena e' finita." "Si'... Ho bisogno di darmi una rinfrescata!" Haruka e Michiru uscirono dall'infermeria, incrociando Picard che stava entrando. Le ragazze salutarono e si allontanarono. Picard entro' in infermeria e ando' verso l'ufficio della dottoressa. "Beverly, tutto bene?" "Si', Jean-Luc. Niente di grave." "Cioe'?" "Gli esami fatti ogni quarto d'ora nelle ultime due ore hanno dato esiti negativi. Per me Haruka e Michiru sono a posto. Le ho congedate." "Ho capito. Le altre?" "Ogni ora facevo fare un'analisi a distanza dal computer su Minako e Makoto, ma loro erano a posto. Quindi per me, il gruppo e' in perfetta salute." "Beh, e' una buona notizia. Facciamo colazione?" "Vado un attimo nel mio alloggio a rinfrescarmi. Ci vediamo nel tuo alloggio fra un quarto d'ora, va bene?" "Va bene, Beverly. Ci vediamo fra un quarto d'ora." ** Nell'alloggio di Usagi, Chibiusa si era svegliata ormai da un po' e si era gia' vestita, mentre Usagi stava ancora dormendo profondamente. -Ma guarda questa qui!- penso' la bambina -Il mondo e' in pericolo e questa dorme come se niente fosse... La sveglio o non la sveglio?- Chibiusa guardo' Usagi e prese la sua decisione. -La sveglio!- Imitando goffamente la voce della mamma di Usagi, Chibiusa urlo' "Usagi, sono le otto e mezza! Sveglia!" "Hmmmm... Ancora un poco..." rispose da sotto le coperte Usagi "Sono le otto e mezza!" "Si' ho capito, sono le otto..." realizzando di colpo quello che aveva appena sentito "LE OTTO E MEZZA? SONO IN RITARDO!" Usagi salto' giu' dal letto e, convinta di essere in camera sua, ando' a sbattere contro lo stipite della porta del bagno dell'alloggio. Chibiusa era piegata in due dal ridere. "Uh uh uh... Usagi!" "Bello scherzo, Chibiusa!" disse Usagi, ormai sveglia. Il campanello dell'alloggio suono' in quel momento. "Chi e'?" chiese Usagi "Ensign Mitzuno, Kino, Hino e Aino." rispose la voce di Ami dall'interfono. "Avanti, ragazze." La porta dell'alloggio si apri' e le ragazze, pronte in divisa, entrarono. Subito Ami apostrofo' Usagi: "Ma sei ancora in pigiama?" "Dovresti saperlo, Ami." rispose con un tono sarcastico Rei "COSA VORRESTI DIRE?" "Dai su." disse Minako "Vatti a cambiare che intanto noi prepariamo per la colazione. Ti va?" "E qui c'e' una bella torta!" disse Makoto "Fatta da me, non dal replicatore!" "E come hai fatto?" "E' un segreto!" Usagi ando' in bagno a lavarsi e a cambiarsi, mentre le amiche prepararono la tavola. Una volta pronta, si sedettero e fecero colazione, ma l'umore non era dei migliori. "Dovremo attaccare tutte assieme stavolta." disse Usagi, interrompendo il silenzio. "Si'." disse Ami "Ma bisognera' dosare gli attacchi e non sprecare neanche un colpo. Ma tu, Usagi, come farai, senza l'Eternal Tier?" "Ecco cosa mi ero dimenticata!" disse Chibiusa, alzandosi di scatto da tavola. La bambina ando' a prendere il suo zaino, dal quale estrasse un'altra Eternal Tier. Tornando al tavolo, si avvicino' ad Usagi, porgendogliela. "Ero tornata anche per questa, Usagi. La mamma... cioe' tu... Si', va beh, credo che tu abbia capito... Tieni." "Grazie Chibiusa!" esclamo' sorpresa usagi "Finalmente ho di nuovo un'arma!" ** Nel frattempo, nell'alloggio di Michiru e Haruka, questa, seguendo il consiglio della dottoressa, si era buttata sopra il letto, vestita, e subito aveva preso sonno, mentre Michiru era sotto la doccia. Quando Michiru fini', entrando nella stanza vide la sua compagna rannicchiata nel letto e decise di coprirla. Avvicinansodi al replicatore, ordino' una tazza di caffe' caldo. Mentre stava sorseggiando la bevanda, il campanello dell'alloggio suono'. "Chi e'?" "Sono io con Hotaru." rispose la voce di Setsuna. "Avanti." Le altre due ragazze entrarono nell'alloggio. Subito Setsuna chiese ragguagli. "Allora, come state?" "La dottoressa ha detto che dovremmo essere a posto." rispose Michiru "Io stanotte ho dormito, ma Haruka e' rimasta sveglia. Si e' appena appisolata." "Lasciala dormire per un po'." disse Hotaru "Non sara' certo una o due ore di differenza che potranno cambiare la sorte del pianeta." "Lo spero... Ma avreste dovuto vedere cosa c'e' laggiu'" "Abbiamo visto." "No, avete visto solo quel poco che le telecamere potevano riprendere. Questa razza e' davvero pericolosa!" "Lo so... E in questo tempo, solo noi possiamo contrastarli." "Si'" interruppe il dialogo la voce di Haruka, che nel frattempo si era svegliata "Ma credo che stavolta abbiamo gia' commesso un errore!" "Haruka!" esclamo' Michiru "Perche' sei gia' sveglia?" "Mi sono svegliata quando mi hai coperto. Ma non fa nulla. Tanto mi bastano dieci minuti per tirare avanti per oggi." "Bene. Visto che siamo pronte, andiamo dalle altre?" "Dammi due minuti e arrivo." rispose Michiru, andando verso la poltrona dove aveva appoggiato la divisa per indossarla. ** Nell'alloggio di Usagi, la colazione era terminata. Nel frattempo Data si era unito a loro ed aveva appena acceso il computer dell'alloggio per spiegare la situazione e il piano che era stato pensato nella notte. Il campanello dell'alloggio suono'. "Avanti!" disse Usagi. Le porte dell'alloggio si aprirono e le altre quattro ragazze entrarono. "Avete gia' iniziato?" chiese Haruka "No, ho solo acceso lo schermo del computer." rispose Data "Bene, allora non ci siamo perse nulla. Cominciamo." disse Setsuna, accomodandosi. "Iniziamo dallo scudo difensivo." inizio' la relazione Data "E' uno scudo di protezione simile a quello dell'Enterprise. Il nostro teletrasporto non puo' funzionare attraverso di esso, quindi" "Dato che il Sailor Teleport puo' passare attraverso quello scudo, scenderemo in questo modo." lo interruppe Ami. "Esatto, Ami." riprese Data "Per quanto riguarda l'installazione, siamo riusciti ad identificare tre fonti di energia, disposte a triangolo. Una di queste e' quella che avete cercato di attaccare voi direttamente dall'interno senza successo. Al centro del triangolo troviamo l'obiettivo principale. E' stato calcolato che per far scendere lo scudo e permettere ad una nostra squadra di appoggiare la vostra azione, bisogna far saltare almeno uno dei generatori. Visto pero' che, nel momento in cui Uranus e Neptune hanno concentrato la loro energia per scagliare il colpo, si sono attivate le difese, proporrei l'utilizzo di tradizionali cariche al plasma, almeno per il primo generatore." Mostrando un grafico della base, Data indico' uno dei tre generatori individuati "Sembra che il generatore piu' a monte sia il meno difeso, forse anche perche' e' il piu' protetto dalla natura, oltre che dallo scudo. Quindi direi che il punto di inizio dell'operazione sia proprio il generatore a monte." "Si'! Ho capito!" disse Usagi, estasiata dalla spiegazione "Cosa hai capito?" le chiese Rei "Che e' un gran casino!" rispose in una risatina "Lo sapevo!" disse Rei, arrabbiandosi "Cosa intendi dire?" "Ferme!" intervenne Ami per fare da paciere "Non e' il momento di litigare!" "Quando si comincia?" chiese Makoto, alzandosi e sbattendo il pugno contro il palmo dell'altra mano. "Per me anche subito!" disse entusiasta Minako. Rivolgendosi alle altre "Per voi?" [BGM: Sailor Team no theme] Setsuna si alzo' e impugno' il suo henshin stick. Quasi sussurrando aggiunse: "Henshin yo!" "PLUTO PLANET POWER... MAKE UP!" "URANUS PLANET POWER... MAKE UP!" "NEPTUNE PLANET POWER... MAKE UP!" "SATURN PLANET POWER... MAKE UP!" "MOON ETERNAL... MAKE UP!" "MOON PRISM POWER.. MAKE UP!" "MERCURY CRYSTAL POWER... MAKE UP!" "MARS CRYSTAL POWER... MAKE UP!" "JUPITER CRYSTAL POWER... MAKE UP!" "VENUS CRYSTAL POWER... MAKE UP!" Quando le ragazze terminarono le trasformazioni, Data prese la parola: "Sailor Senshi, il capitano voleva parlarvi prima della partenza." premendo quindi sul comunicatore "Data a capitano Picard. Il gruppo Moonlight e' pronto. Vuole venire nell'alloggio di Tsukino?" "Arrivo, signor Data." Dopo pochi minuti, Picard assieme al Dr Crusher e a LaForge arrivo' nell'alloggio di Usagi. Vedendo che le ragazze erano gia' pronte per entrare in azione, inizio' a parlare. "Volevo solo dirvi... In bocca al lupo, Sailor Senshi." "Crepi!" risposero all'unisono le ragazze "La squadra d'assalto e' gia' pronta a raggiungervi nel momento in cui farete cedere lo scudo. Dottore, a lei" "Ho analizzato i residui di gas e ho creato questo antidoto. L'iniezione che sto per farvi, vi rendera' immuni al gas per tre ore. Dopodiche' dovrete abbandonare il campo di battaglia." "Allora quel gas... cos'era?" chiese Sailor Uranus "Una specie di gas allucinogeno. Dato che ne avete respirato solo poche boccate, non ha fatto un grosso effetto. Ma diciamo che una esposizione per piu' di 15-20 secondi puo' mantenere l'effetto per circa dodici ore. E per i Borg sono piu' che sufficienti pochi secondi con la vostra guardia abbassata." "Grazie, dottore." disse Sailor Neptune Ad una ad una, le senshi si avvicinarono alla dottoressa che inietto' loro l'antidoto all'altezza della base del collo. Una volta fatta l'ultima iniezione, le ragazze si disposero a cerchio, pronte a partire. "Un momento." disse Picard "La Forge?" "Si signore." disse LaForge, che mostro' una valigetta che aveva in mano "Qui dentro e' contenuta la carica al plasma per far saltare il primo generatore. E' collegata ad un timer e ha un comando di emergenza a distanza. Ami, la affido a te." "Va bene." disse Sailor Mercury "Pronte?" chiese Sailor Moon "Andiamo!" disse Sailor Uranus Le ragazze ripresero la formazione circolare e ognnuna si concentro', richiamando il potere del porprio pianeta. Quando le varie aure colorate si fusero un un'unica aura biancastra, eruppe il grido "SAILOR... TELEPORT!" e le senshi svanirono dall'Enterprise. "Vado in plancia a coordinare il tutto." disse Picard "Beverly..." "Si', ho capito. Io metto l'infermeria in preallarme." "Bene. Si comincia!" ** Dopo un breve viaggio, le senshi penetrano all'interno dell'installazione Borg. Un lieve ronzio accompagnato da alcuni passi pesanti in lontananza era tutto cio' che si poteva sentire. Sailor Mercury, guidata dal suo computer e dai dati scaricati dal computer dell'Enterprise, guidava il gruppo, affiancata da Sailor Jupiter. Sailor Pluto e Sailor Saturn erano di retroguardia. Dopo qualche minuto, Sailor Mercury si fermo' di fronte ad una porta metallica. Premendo una sequenza di tasti sul pannello che vi si trovava di fianco, la apri'. "Ecco il generatore." disse "Il visore non capta protezioni di sorta attivate. Io vado a piazzare la carica." "Stai attenta." le disse Sailor Moon. Sailor Mercury si avvicino' con prudenza alla base del generatore di energia. Il ronzio generato da quest'ultimo era l'unico rumore che si riusciva a percepire in tutta la stanza, assieme al rumore dei passi di Sailor Mercury che gli si avvicinava. Scelto il punto per piazzare la carica, la depose e attivo' il timer a 30 secondi. Quindi prese il comando a distanza di emergenza, si alzo' e si allontano' in tutta fretta. Uscita dalla camera, invito' le compagne a fare altrettanto "Presto, via da qui! Tra meno di 30 secondi salta tutto!" Le senshi corsero il piu' lontano possibile. Il timer raggiunse lo zero e una grossa esplosione squarcio' il generatore di energia della stazione Borg. Una seconda esplosione segui' a breve distanza la prima, indicando che l'operazione aveva avuto successo. "Data, il generatore e' saltato!" disse Sailor Mercury, premendo il comunicatore. "Confermo Ami" rispose Data "Lo scudo si e' dissolto. Possiamo passare alla fase due." "Squadra di assalto!" disse Picard "Scendere a terra ed appoggiare l'azione!" Intanto, nel silenzio della base Borg, si incominciarono a sentire i passi pesanti dei Borg, sempre piu' vicini. "Stanno arrivando!" disse Sailor Uranus "Preparatevi, ragazze! aggiunse Sailor Pluto "Abbiamo da fare!" La battaglia all'interno dell'installazione ebbe inizio. I primi Borg si avvicinarono alle senshi. "Vediamo se avevi ragione, Ami... Neptune!" disse Sailor Uranus "Si'!" "WORLD... SHAKING!" "DEEP... SUBMERGE!" I due ki di energia si diressero verso un gruppo di droni, ma causarono solo lievi perdite. La maggior parte dell'energia generata dai due colpi venne assorbita. "No! Non e' possibile!" esclamo' Sailor Moon "Era da prevedere." disse Sailor Mercury "Mi raccomando, colpi precisi e solo se necessari." "Questi due me li lavoro io allora!" disse Sailor Venus "CRESCENT BEAM... SHOWER!" Il raggio multiplo di SailorVenus colpi' i Borg che rimasero a terra esanimi. Una scarica di energia verdastra arrivo' contemporaneamente al colpo dal fondo del corridoio. "Attente!" urlo' Sailor Pluto, scansando le compagne, ma piu' pronta fu Sailor Saturn, che invoco' il proprio potere difensivo "SILENCE... WALL!" La staticita' della posizione delle senshi, pero' fece in modo di farle rimanere involontariamente intrappolate a meta' del lungo corridoio. Entrambe le vie di uscita erano bloccate da droni in arrivo. "Non perdete la calma!" disse Sailor Pluto, sentendo che le sue compagne stavano per perdere il controllo. "dead... scream!" Il potente attacco di Sailor Pluto arrivo' in mezzo alla pattuglia che stava sopraggiungendo, e li' esplose in tutta la sua potenza. Quando il fumo si dirado', erano solo visibili dei droni esanimi. Intanto Sailor Mercury aveva analizzato la reazione dei Borg ed era giunta ad una conclusione: "Credo che il loro tempo di adattamento nei confronti dei nostri colpi sia piu' lento rispetto alle armi ad energia convenzionali. Pluto, prova anche contro l'altro gruppo!" Senza dir nulla, Sailor Pluto si volto' e nuovamente un sussurro usci' dalla sua bocca "dead... scream!" Come aveva previsto Sailor Mercury, il secondo colpo di Sailor Pluto ebbea successo ed anche l'altro gruppetto venne disintegrato. La via era libera. Subito le senshi si misero a correre verso gli altri due punti da distruggere, fermandosi ogni tanto per liberarsi dei droni che arrivavano loro incontro. Le urla degli attacchi seguiti dalle esplosioni causate dai loro poteri erano sempre meno frequenti, ma, pur riuscendo a compiere la loro missione con i generatori di energia, Sailor Mercury si era accorta che la resistenza degli ultimi droni al loro potere era maggiore: i Borg si erano adattati. ** "Faccio risalire la squadra!" disse la voce di Picard dai comunicatori "Ormai si sono adattati anche ai cambi di frequenza dei fucili-phaser!" "Ricevuto, capitano!" "Ci rimane il planet attack!" disse Sailor Mercury "Ormai si sono adattati anche a noi. Il nostro obiettivo e' quella spessa parete di duranio. Non so se riusciremo ad abbatterla, ma proviamoci!" Le ragazze, stanche per la prolungata battaglia, si disposero nuovamente a cerchio, invocando ciascuna il potere del proprio pianeta. Quando l'aura di energia fu al massimo, dieci voci all'unisono urlarono. "SAILOR SOLAR PLANET... ATTACK!" L'ennesima esplosione causata dal sailor planet attack squarcio' in parte la parete esterna, rivelando una ulteriore parete sempre di duranio. L'onda d'urto spinse le senshi fuori dall'installazione e le scaglio' ad una cinquantina di metri. Per pochi secondi, rimasero ferme a terra, quasi senza fiato, ma un bagliore verdastro che si abbatte' a pochi centimetri da loro, diede loro la forza di riprendersi. La piu' lesta fu Sailor Saturn, che immediatamente chiamo' nuovamente il suo potere difensivo. "SILENCE WALL!" Lo scudo di Sailor Saturn riusci' a fermare i colpi ad energia dei Borg, ma la situazione rimaneva comunque disperata. "Non possiamo farcela!" disse sconsolata Sailor Moon "Ormai abbiamo usato tutti i nostri poteri!" "Io non mi arrendo!" esclamo' Sailor Venus "Io ci riprovo lo stesso!" "VENUS! LOVE AND BEAUTY... SHOCK!" Il colpo di Sailor Venus diretto verso un drone si infranse su uno scudo che si era generato nel momento in cui stava per arrivare a destinazione. Anche Sailor Venus capi' che non c'era piu' possibilita' di vittoria: "Non c'e' piu' niente da fare!" disse cadendo in ginocchio, stremata "E tra poco potranno riprendere la costruzione di quel marchingegno, e quando si mettera' in funzione... E' la fine!" "No!" disse Sailor Pluto, che si era ripresa "Ragazze, preparatevi per un altro planet attack. Stavolta non avranno il tempo di reagire!" "Non vorrai per caso..." disse Sailor ChibiMoon, che aveva intuito cio' che l'amica stava pensando "Esatto, Piccola Lady" rispose Sailor Pluto con un sorriso "L'unico modo e' fermare il tempo lo stretto necessario perche' il vostro planet attack arrivi a destinazione!" "Ma dopo che ne sara' di te?" chiese Sailor Moon "Saro' esiliata dal mondo degli esseri umani per un certo periodo di tempo... Ma non vi preoccupate. E' gia' successo e sono tornata" Le senshi si guardarono per un attimo, cercando nel frattempo di recuperare le energie per poter sferrare nuovamente l'attacco. "Ragazze... si comincia!" disse Sailor Mars "Dobbiamo sincronizzare l'attacco! avverti' Sailor Mercury "Un millisecondo di anticipo e il loro scudo rientrerebbe in azione." Nel silenzio che era calato sul campo di battaglia, interrotto solo dal rumore delle armi al plasma dei droni che continuavano a sparare, improvvisamente, si senti' lo schioccare delle dita di una mano. "Ferme! E' un sacrificio inutile! Ora tocca a noi!" disse una voce -Cosa?- penso' Sailor Moon, voltandosi verso la sorgente della voce -Ma questa voce...- Sailor ChibiMoon si giro' e vide tre silouettes in controluce: "E chi sono queste ?" "Yoru no kurayami tsuranuite" {Attraverso l'oscurita' della notte} "Jiku no taiki kakenukeru" {percorrendo i cieli piu' liberi} "Mitsu no nagareboshi!" {giungono tre sacre stelle cadenti!} "Sailor Star Fighter!" "Sailor Star Maker!" "Sailor Star Healer!" "Sailor Starlight stage on!" Con una certa sorpresa, Sailor Moon si mosse verso le tre senshi che erano apparse "Ragazze! Ma come mai siete qui?" "Eravamo tornate per venirvi a dare delle buone notizie, ma a quanto pare..." inizio' Sailor Star Fighter "... dobbiamo darvi una mano, come al solito" termino' Sailor Star Maker, strizzando l'occhio "Credo che per le chiacchiere avremo tempo dopo!" ammoni' Sailor Star Healer "Ora diamoci da fare!" "STAR... SERIOUS... LASER!" "STAR... GENTLE... UTERUS!" "STAR... SENSITIVE... INFERNO!" I tre ki di energia delle Starlights si fusero in un unico raggio che riusci' ad oltrepassare le ultime difese dei Borg e a raggiungere l'esterno del nucleo centrale dell'installazione. Questo pero' riusci' a sopportare l'attacco, subendo danni minimi, ed adesso la decisione che doveva essere presa era grave. "Non ce l'hanno fatta neppure loro!" esclamo' il proprio disappunto Sailor Moon "Grazie, Starlights" disse Sailor Pluto "Ma ora non ci rimane altro!" rivolgendosi alle compagne le invito' a prepararsi "Ragazze! Unite i vostri poteri!" Le senshi. seguendo l'invito di Sailor Pluto si rialzarono e stavano per iniziare la preparazione dell'attacco comune, ma uno strano, forte e caldo vento improvvisamente si levo' sul campo di battaglia. "No! Ferme... Sto sentendo qualcosa..." disse Sailor Neptune "Percepisco... una presenza... molto potente!" aggiunse Sailor Mars Il vento cesso' dopo pochi secondi e, in controluce, un'altra silouette conosciuta prese la parola. "Ferme, guerriere!" risuono' la voce dalla figura "Di nuovo? E chi e' stavolta?" chiese stizzita Sailor Uranus "L'angelo della galassia disceso sulla terra aveva trovato una senshi il cui cuore puro ha permesso di vincermi senza armi. Questa senshi non puo' arrendersi cosi'! Credevo che ti fossi rafforzata, Sailor Moon, ma a quanto vedo, non abbastanza!" -Ma questa voce- penso' Sailor Moon -la conosco!- Cercando di capire se i suoi sospetti fossero fondati, si mosse verso la sorgente della voce "Non puoi essere tu!" "Si', sono proprio io, Usagi. Ti devo un favore per avermi liberata da Chaos, e sono qui per questo! Io sono la senshi leggendaria, io sono Sailor Galaxia!" "Galaxia? Non puo' essere!" esclamo' Sailor Mercury "Come e' arrivata qui?" "Ho seguito le Starlights quando sono passate vicino al mio pianeta, e sono arrivata dietro a loro. Ma adesso voglio pagare il mio debito verso di te, Sailor Moon." -Galaxia- Penso' Sailor Moon, con gli occhi pieni di commozione -e' tornata la guerriera leggendaria di un tempo!- e poi con la voce leggermente tremula dall'emozione, rispose alla senshi leggendaria "Tu non hai debiti verso di me, Galaxia. Se non ci si aiuta fra di noi, non vedo cos'altro si debba fare! Il tuo aiuto comunque e' ben accetto!" "Queste tue parole provano la tua purezza d'animo, Sailor Moon, ma ne riparleremo piu' tardi. Ora abbiamo da fare!" "Si'!" grido' Sailor Moon, con alcune lacrime di gioia che le stavano solcando il viso. Sailor Galaxia fece apparire la propria spada, e inizio' a concentrarvi la propria energia. Smorfie di dolore causate dall'accumulo del potere fra le mani iniziarono a formarsi sul suo volto, finche' una potente scarica di energia scaturi' dalla spada e si allargo' a cono, avvolgendo tutto cio' che si trovava sul suo cammino. L'ultimo scudo di protezione dell'installazione cedette e il potere raggiunse il nido. Non potendone assorbire il potere, i droni evaporarono, e il nucleo centrale dell'installazione esplose. Una densa colonna di fuoco e fiamme si levo' dalle macerie. "Ce l'abbiamo fatta!" esulto' Sailor Mercury "Si'" disse Sailor Moon, che subito ando' verso Sailor Galaxia "Ce l'abbiamo fatta, anche grazie a te, Galaxia! Grazie!" "Mi hai insegnato ancora qualcosa oggi, Sailor Moon." rispose Sailor Galaxia, sorridendo "Torniamo sulla nave?" chiese Sailor Uranus "Si'!" rispose Sailor Neptune "Ami, a te!" "Ami a Data." "Ami. Che succede? I sensori sembrano impazziti! E' apparsa improvvisamente una grandissima fonte di energia Sailor." "Non avrete usato il Sailor Crystal Power spero!" chiese preoccupato Picard "No, capitano" rispose la voce tranquilla di Sailor Moon "Anzi! Ho ritrovato un'amica!" continuo' guardando Sailor Galaxia "Una cara amica!" "Rapporto!" intervenne Ami "Installazione distrutta. Nessun Borg sopravvissuto. Minaccia sventata. Risaliamo. Teletrasporto multiplo... siamo in... Un attimo, che ho perso il conto... Dieci piu' quattro... fanno quattordici... Quattordici da far risalire, Data!" "Quattordici?" "Gia', quattordici!" rispose Sailor Moon "Ci sono tre vecchie conoscenze e una senshi che ho conosciuto ed aiutato... tre mesi fa!" "Sale teletrasporto 3 e 4. Agganciare le fonti di energia Sailor." disse la voce di Data, che subito venne seguita da quella di Picard "Teletrasporto in infermeria. Energia!" Il fascio di energia prelevo' le senshi e le porto' sull'Enterprise. ** In infermeria, l'allegria regnava sovrana. Il Dr Crusher aveva appena finito di fare una visita a tutte le senshi, che aveano sciolto le trasformazioni. "State benissimo, a parte qualche graffio!" disse soddisfatta Crusher "Io vado a fare rapporto al capitano. Vi consiglio di andare a riposarvi!" Detto questo, il dottore usci' dalla stanza. "Allora, Odango!" disse Seyia "Dobbiamo venire sempre a toglierti le castagne dal fuoco eh?" "Ma dai!" rispose Usagi "Se non fosse stato per Galaxia..." "Sailor Moon!" la voce di Galaxia interruppe il dialogo "Ormai quello che e' successo non puo' essere cancellato, ma..." "Galaxia..." le rispose Usagi, andando verso di lei e abbracciandola affettuosamente "Lascia perdere quello che e' successo tre mesi fa... Ormai e' tutto finito!" "L'importante anche e' l'aver ritrovato lo spirito combattente che sopiva in Usagi... " constato' Makoto "Non me la ricordavo cosi' decisa da tanto tempo..." aggiunse Minako "Taiki" interruppe i pensieri delle compagne Ami "La vostra principessa?" "Sta bene... E a quanto vedo anche voi non avete perso il vostro spirito di gruppo... Sempre assieme!" "Yaten, che ne dite di una bella cantata stasera al bar di prora?" chiese Makoto, memore dei successi dei tre ragazzi "Perche' no? Michiru!" disse Yaten "Dimmi" "Hai con te il violino?" "No, ma posso procurarmene uno!" "Che ne dite? Come quella sera in cui qualcuno aveva sbagliato l'autobus?" chiese Yaten strizzando l'occhio e guardando Usagi "E perche' no?" rispose Michiru "Allora e' deciso!" disse Seyia "Stasera... si torna a cantare!" ** Calava la sera su Tokyo... Su un'astronave in orbita si stava per dare un altro concerto dei Three Lights affiancati da Michiru al violino. In prima fila Usagi con in fianco Galaxia e le altre ragazze erano al massimo dell'eccitazione. Seyia prese il microfono: "Si comincia!" Le note di "Nagareboshi He" iniziarono a suonare nel bar di prora. La calma che regnava, sembrava poter portare queste note fuori dall'astronave, fin sulla terra... ** "Diario del capitano. Data stellare 48406.1. La minaccia dei Borg in arrivo nel XX secolo e' stata sventata anche grazie alle Sailor Senshi. Stiamo per salutare il gruppo che sta per tornare sulla Terra. Per la loro impresa, ho ritenuto opportuno insignire loro l'onorificenza United Federation of Planets Medal of Honor e nominarle membri onorari dell'equipaggio dell'Enterprise, con il grado di Ensign." In Sala teletrasporto 3, le ragazze, pronte per lasciare la nave, mostravano un certo imbarazzo per l'onorificenza appena ricevuta. Le divise che tenevano piegate sotto il braccio completavano il loro ingresso ufficiale come membri dell'equipaggio della nave. Il capitano aveva appena finito di consegnare l'ultima divisa, e Usagi sentiva un certo imbarazzo: "Mi sento... strana." "E' la stessa cosa che mi e' successa piu' di un anno fa, ricordi?" le disse Ami, sorridendo "Vedrai, passa presto." "Capitano, ma era davvero necessario tutto questo ?" chiese Rei "Si' Rei. Almeno per quello che mi riguarda. In due missioni avete dimostrato molto coraggio, che raramente puo' venire trovato in ragazzi della vostra eta', anche nel mio secolo." "Grazie capitano" disse Makoto "Credo che sia ora di andare, no?" "Ehhh... Purtroppo si'!" disse in un sospiro Minako "Dottore..." "Dimmi, Haruka." Dopo un istante, Haruka non riusci' a dire nient'altro che "Niente, solo grazie." "Haruka!" disse Michiru "Guarda che sono gelosa!" e si apri' in un sorriso. "Ehm... Ne riparliamo" rispose un'imbarazzata Haruka. "Dove volete atterrare?" chiese Picard "Noi quattro dobbiamo atterrare dietro la nostra scuola" disse Ami "Oggi c'e' il compito in classe. Rei non so." "IL COMPITO IN CLASSE??? NOOOOOoooo!!!" urlo' Usagi Sorridendo, Picard si rivolse all'addetto del teletrasporto "Va bene. Pronto, capo?" "Coordinate gia' inserite, signore." "Arrivederci, Ami." disse Data "Ciao, Data. Capitano, arrivederci." rispose Ami "Arrivederci, Sailor Senshi." disse Picard. Quindi rivolgendosi all'addetto Picard stava per dare l'ordine, ma la voce di Usagi lo interruppe: "Capitano! Possiamo dirlo noi?" "Ma certo!" Le ragazze si guardarono e ad un cenno di Usagi urlarono assieme "ENERGIA!" Il fascio di energia avvolse le quattro ragazze, nella divisa del liceo Juuban, e le teletrasporto' a terra. Le altre vennero teletrasportate sulla terra subito dopo. "Sono andate." disse Picard "Non so perche', ma mi sento in debito con loro." "E cosa vorresti fare?" gli chiese Crusher "Per loro, quelle onorificenze sono solo medaglie d'oro, senza altro valore se non quello materiale. Vorrei ricompensarle con qualche cosa d'altro." "Sono sicura che il modo lo troverai!" "Gia'." disse Picard "Signor Data, rientriamo nel nostro tempo." "Si signore." Data e Picard uscirono dalla sala teletrasporto e andarono verso la plancia comando. Dopo alcuni istanti l'Enterprise spari' dall'orbita terrestre e torno' alla sua linea spazio-tempo. ** Al Liceo Juuban, nell'aula della 1-I si stava svolgendo l'esame trimestrale di inglese. Usagi, al solito, si trovava in difficolta'. Con la penna stretta fra i denti, Usagi cercava di sforzarsi per cercare di strappare la sufficienza. Ami, tranquilla, dopo che era trascorsa un'ora e mezza delle due a disposizione, consegno' il compito ed usci' dalla classe. Allo scoccare della seconda ora, tutti gli studenti consegnarono il proprio compito ed uscirono dall'aula. Ami, Usagi, Minako e Makoto formarono subito un crocchio. "Uff... E' finita la tortura!" sbuffo Usagi "Ma almeno sei riuscita a combinare qualcosa?" chiese Ami, quasi con un tono di rimprovero "Ho provato a rispondere a tutto... Vedremo il risultato" "Era particolarmente difficile oggi!" aggiunse Minako "Vero." disse Makoto "C'erano vocaboli un po' difficili. Speriamo di aver fatto giusto!" ** Il giorno dopo, al liceo, vennero esposti i tabelloni con i risultati del compito di inglese. 1. Mitsuno Ami: Punti 100/100 2. Tsukino Usagi: Punti 98/100 Minako e Makoto si erano fermate a 67 e 78/100. Davanti al tabellone, Usagi non credeva ai suoi occhi. "Mako-chan!" disse Usagi incredula "Dammi un pizzicotto! Non ci credo!" "Non ci credo neanche io! Chi mi sveglia?" aggiunse Makoto "Non e' che hai copiato, Usagi?" chiese Ami "Lo sai che non lo farei mai! Come non lo faresti nemmeno tu!" le rispose Usagi. La discussione venne interrotta da un pizzicotto. "AHIO!" urlo' Usagi, girandosi verso Minako "Mi hai fatto male!" "Ma non l'hai chiesto tu?" chiese Minako strizzandole l'occhio "Ma allora sono proprio sveglia!" Usagi torno' a guardare il tabellone "yyyYYYATTTAAAA!!!! NOVANTOTTOOOOooo!!!!" "E' andata..." commento' Ami, coprendosi la faccia. "No, e' solo euforica!" disse Makoto "Credo che sia la prima volta che supera il 70!" La campanella dell'inizio delle lezioni interruppe il crocchio ** Dopo le lezioni, le ragazze si ritrovarono a casa di Makoto per studiare. Ma l'atmosfera non era proprio delle piu' adatte per mantenere la concentrazione. Nel silenzio della stanza, mentre le altre quattro stavano facendo esercizi di trigonometria, Usagi si stese a terra e inizio' a pensare a voce alta. "I Borg!" penso' a voce alta Usagi "Esisteranno altre razze terribili come questa?" "Eh?" "Cosa?" chiesero le altre "Eh? Scusate!" disse Usagi "Pensavo a voce alta." Giochicchiando con la matita, Minako aggiunse "Io ho rivisto anche il diario di bordo di quando ci siamo fatte cancellare la memoria." "E cosa hai visto?" chiese Rei "Una cosa tremenda" rispose "Una specie di buco nero vivente... Abbiamo rischiato molto..." Stendendosi continuo' "Ehhh... Forse era meglio che non l'avessi visto... ma una piu' o una meno... ormai le abbiamo passate tutte... o quasi..." "Gia'!" inizio' Rei "Prima gli yoma, poi i droidi..." "... i daemon, i lemuri..." continuo' Makoto "... il ritorno di Nehrenia e le Sailor Animamates..." termino' Usagi, che si alzo' e prese in mano il comunicatore della Federazione: "Pero' e' stato eccitante combattere a fianco degli uomini dell'Enterprise... Chissa' se li rivedremo ancora!" "Usagi, non ti pare il caso di smettere di sognare?" disse Ami, cercando di far tornare la concentrazione sullo studio. "Si', hai ragione." le rispose Usagi, che torno' a sedere, prese in mano il quaderno e assieme alle altre ritornarono a concentrarsi sui libri. ** [BGM - Moonlight Destiny] Calava la sera su Tokyo. La citta' illuminata offriva uno spettacolo stupendo. Dalla Torre di Tokyo, Usagi guardava il panorama della citta' e piu' in lontananza il monte Fuji, visibile ad occhio nudo per la stupenda serata limpida, in cui una leggera brezza teneva pulito il cielo. Sembrava che fosse passato chissa' quanto tempo, eppure solo due giorni prima, aveva messo a repentaglio se' stessa assieme alle sue compagne per sconfigere l'ennesima minaccia. Ma nuove avventure attendevano le sailor senshi e l'Enterprise... -------------------------------------------------------------------------- THE END --------------------------------------------------------------------------
La minaccia dei Borg (revised) - 3 |