9° Puntata – Il tradimento
Galaxia, per quanto si sforzi, da quella posizione non arriva a prendere il frammento. Dopo un attimo di indecisione però Sailor Moon si rende conto che deve prendere quel frammento, ed inizia a correre verso esso. Sono lunghi istanti. La nemica è immobilizzata e non può fare niente per impedire a Bunny di prendere il frammento, ed ella, per quanto corra sembra non arrivare mai. Bunny si tuffa sul frammento, la sua mano è a pochi centimetri da esso, ma all’ultimo istante un ombra le schizza davanti portando via il cristallo. La ragazza appoggia le mani a terra, si da lo slancio girandosi in aria per riatterrare in piedi, si volta subito nella direzione dell’ombra che scopre essere Chibiusa. “Chibiusa, cosa fai!” Esclama Bunny. “Questo frammento non te lo posso dare, è troppo pericoloso.” Risponde Chibiusa con l’aria triste. Poi, senza dire niente, lo lancia a Sailor Xenobos, che lo afferra al volo. Le altre Sailor circondano la ragazza, ma ella spicca un salto e ripassa il frammento a Sailor FutureMoon, che si sposta a distanza di sicurezza dalle altre ragazze. “Se volete questo frammento venite a prenderlo, ma io non ve lo darò!” ammonisce. Bunny: “Ma perché!” Chibiusa: “Limitati a ciò che dico: questo frammento non te lo posso dare, e non ho voglia di combattere contro le mie migliori amiche.” Bunny: “Ma si può sapere da che parte stai?” Chibiusa: “Io sto dalla parte del bene. Sei tu, Sailor Moon, che non puoi sapere la verità, tu non sei una guerriera Sailor.” Detto questo, Sailor Xenobos e Sailor FutureMoon scompaiono nel nulla. Sailor Moon guarda allibita il vuoto, chiedendosi cosa volesse dire Chibiusa con quelle parole, così glaciali, così nemiche. Ma non c’è tempo per pensare, Bunny è richiamata alla realtà da Galaxia, che si sta rialzando, ma senza avere nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo, Amy, alle sue spalle, spara la sua freccia di ghiaccio congelando in un blocco la donna. Bunny si gira stupita. “Ne avrà per un po’…” avvisa Amy. Sailor Moon guarda per qualche istante le sue amiche, con sguardo malinconico, poi una lacrima le riga il viso, poi si volta ancora verso Galaxia. “Voi… voi non vi rendete conto di essere inutili?” sussurra con la voce tremante. “No…” risponde Rea senza capire cosa provasse Bunny. Bunny: “Come, non l’avete ancora capito? Noi siamo tutte inutili. Sailor Sun, Sailor Xenobos, e anche Chibiusa… tutti ci stanno manovrando… e noi non serviamo a niente…” Ella stringe i pugni e china la testa, mentre le lacrime percorrono il viso e cadono a terra. Amy: “Ma no… lo sai che non è vero…” Bunny: “No…tutti, perfino Galaxia, sanno più di noi… noi non serviamo a niente… non serviamo nemmeno a Chibiusa… mi viene un dubbio… ma chi siamo noi?” Marta: “Bunny… dai, non fare così… andiamo via…” Bunny: “Perché devono morire persone innocenti? Per questo fantomatico cristallo infinito? Ma che cos’è il cristallo infinito? Perché lo dobbiamo mettere insieme?” Marta: “Sailor Sun ci ha detto di formare il cristallo infinito per sconfiggere i nostri nemici…” Bunny: “Ma chi sono i nostri nemici? Che cosa vogliono? CHI E’ SAILOR SUN?” Marta: “Beh… ecco…” Bunny: “Chi è Sailor Xenobos? Perché sembra essere così amica di Chibiusa? E Chibiusa… perché si rivolge a noi in quel modo così freddo? Non era mai successo…” La ragazza scoppia in lacrime, adagiandosi in ginocchio con le mani sul viso. Le altre la guardano, sapendo di non poter far niente per consolarla. In tutto l’aeroporto c’è un silenzio assoluto, interrotto solo dal pianto di Bunny, che nel frattempo ha sciolto la trasformazione. Ella si rialza, strofinando la manica sugli occhi si asciuga le lacrime e solo allora di volta verso le sue compagne, la sua espressione è determinata ma racchiude una profonda infelicità. “Basta. Ho deciso che arriverò in fondo a questa storia, a qualunque costo.” Amy: “(O_o;;) Ma… ma che vuoi fare?”[Musica: EternalMoonMakeUp.mid]
Bunny: “Voi tornate a Tokyo, io ho altro da fare. POTERE ETERNO DEI PETALI DI STELLE, VIENI A ME!” La trasformazione finisce. Le altre la guardano stupita cercando di capire cosa avesse in mente, inutile. Bunny fissa negli occhi le sue amiche per qualche secondo, poi svanisce nel nulla senza dire alcunché. “D-dove è andata?” sussurra Rea stupita. Intanto, in una dimensione senza senso, dove tutt’intorno è nero, compare Sailor Moon. Non sa perché, ma è garantito che li troverà Chibiusa, ne è certa. “Chibiusa! Sono qui per scoprire la verità!” Urla Bunny. Dopo il suo urlo solo il silenzio. Nessuno risponde alle sue parole. La ragazza compie quindi un passo in avanti, ma viene fermata da una voce: “Fermati!” dice essa. Davanti a Bunny compare Chibiusa, la sua espressione racchiude tristezza, preoccupazione, ma anche rabbia. “Bunny… perché sei venuta qui?” esordisce Chibiusa. “Per scoprire la verità, tutta la verità.” Risponde determinata Bunny. Chibiusa: “Ah… è questo che vuoi? No.” Bunny: “COSA?” Chibiusa: “Ho detto di no. Tu sei ancora fuori da questa storia, stanne fuori, ti prometto che non ti accadrà nulla.” Bunny: “A me non importa nulla di morire. Voglio sapere per cosa combatto! Solo quello!” Chibiusa: “Ciò che chiedi è troppo… all’inizio ci servivi, ma ora sei solo un peso, dal momento che anche io so usare il cristallo infinito.” Bunny: “Chibiusa… ma a cosa vuoi arrivare?” La ragazza china la testa ed accenna un dolce sorriso, poi la rialza con gli occhi lucidi e pieni d’amore per chi le sta di fronte. “Salvare l’universo.” Sussurra. Bunny: “Ma io ti voglio aiutare!” Chibiusa: “Non puoi… tu non sei una guerriera Sailor…” Bunny: “Lo hai detto anche prima! Ma cosa vuoi dire con questo?” Chibiusa: “E’ troppo presto perché tu lo sappia…” Bunny: “Perché è troppo presto?” Chibiusa: “E’ troppo presto perché tu lo sappia…” Bunny: “Ma insomma basta! Devi dirmi tutta la verità!” Chibiusa: “No… io non ti devo dire proprio niente.” Ella si stringe un pugno sul petto e si gira di colpo, per non guardare in faccia Sailor Moon, per non doverle dire ciò che sapeva, perché prima o poi non avrebbe più resistito al suo viso, che le era così caro. Ma se avesse detto tutto avrebbe condannato a morte Bunny, e si sarebbe uccisa da sola… Così invece… lei era salva, e forse avrebbe assicurato l’esistenza anche a se stessa, forse. “Sailor Moon, vattene, non voglio ucciderti.” Ammonisce Chibiusa Bunny: “No, io non me ne andrò!” Chibiusa: “Se devo ucciderti lo farò senza esitare. Sappi che la vita dell’ umanità vale molto di più della tua.” Bunny: “Ma…” Chibiusa si gira si scatto, i suoi movimenti fanno chiaramente capire che ella rasenta la crisi di nervi. Con atteggiamento quasi isterico le dice: “Se non la smetti di mettermi i bastoni tra le ruote ti ucciderò senza esitare! E non pensare che ti risparmi la vita SOLO perché sei mia mamma! DANNAZIONE!” Bunny: “Chibiusa… no…” La ragazza stende le braccia verso Bunny e sui palmi si forma una sfera rossa. Ella gira la testa di lato mentre le lacrime le scendono copiose sulle guance rosee. Bunny: “CIHIBIUSA NON FARLO!” Chibiusa: “Dann… BUNNY VAI AL DIAVOLO! FULMINE ROSSO!”[Musica: MoonKingdomAftermath.mid]
Il raggio investe in pieno Bunny che viene scaraventata lontano. La sua armatura si incrina per poi spezzarsi in tanti minuscoli pezzi. Il suo corpo viene ferito in più punti, ed ella perde molto sangue. La ragazza di avvicina camminando al corpo straziato di Sailor Moon, la guarda attentamente con uno sguardo terribilmente freddo, poi si volta: “Spero che sia morta! Dopotutto non ho perso molto… l’ho già fatto…” esclama mentre se ne va. Bunny non né morta, ma poco ci manca, la sue ferite sono molto profonde, ed ella ha perso molto sangue. E’ ancora cosciente, e , nonostante il dolore intenso, cerca di non svenire, perché sa che se avesse perso i sensi sarebbe stata la fine. Chibiusa scompare nel nulla. Bunny è ferita, è vero. Ma non sono quelle le ferite che fanno più male. Il vero dolore sta dentro. Colpita da dalla persona che più ama al mondo, dalla persona per cui darebbe la sua vita senza esitare. Quella stessa persona che l’ha colpita a tradimento senza farsi scrupoli. Perché? Era una bambina così dolce, così carina, pestifera, è vero, ma nel suo cuore c’era sempre tanto amore. Ora no. Le cose sono cambiate, in peggio. Chibiusa è così impermeabile ai sentimenti, così fredda, spesso malinconica, forse perché è immersa in questa storia. Cosa le sarà successo? Non sembra tenere a nessuno in modo particolare, nemmeno a colei che l’ha creata, che le ha donato la vita e che gliela cederebbe se necessario. Nemmeno a colei che farebbe qualsiasi cosa per vedere un sorriso impresso sulle sue piccole e rosee labbra. Bunny sente che è la fine. La fine di tutto. Forse per la prima volta in vita sua ha fallito la sua missione, ha mancato l’obbiettivo che si era prefissata, annientata dalla proiezione della sua anima, quasi da se stessa, da sua figlia. Ella inclina di lato la testa sporca di sangue e fissa per un istante il vuoto, il vuoto in cui sta per andare, per sempre. Chiude lentamente gli occhi e rimane immobile per qualche secondo, poi una lacrima le riga il viso, spegnendosi sul pavimento nero e lucente. Intanto a Tokyo Zeross, con il suo abbigliamento sobrio, sta ancora pedinando Marzio. Egli prende un vicolo vuoto per tagliare la strada. Zeross entra quindi in azione. Zeross: “Scusi… ha da accendere?” Marzio: “Eh… no, mi spiace, non fumo.” Zeross: “Mi scusi, ma pagherà con la vita di non avere un fiammifero, principe Endymion!” Marzio: “EH?” Zeross viene avvolto da un vortice nero, che dopo qualche secondo scompare lasciando il demone nei suoi classici abiti. Marzio: “Chi sei?” Zeross: “Il mio nome è Zeross…” Marzio: “Che cosa da me?” Zeross: “(^_^) Mi spiace… ma si tratta di un segreto! Limitati a sapere che ti devo portare con me.” Marzio: “Oh, no!” Zeross: “Lance di luce, in azione!” Intorno a Marzio compare uno scudo che lo protegge dal colpo. Lo scudo svanisce nel momento in cui da dietro Zeross giunge una voce ben riconoscibile. Voce: “Sono la paladina della legge, la combattente che veste alla marinara, sono la figlia della leggendaria Sailor Moon che difese arditamente la terra nel XX e XXI secolo…” Zeross si gira di scatto. “No! Non puoi essere tu!” Esclama. Voce: “Io sono Sailor FutureMoon, e sono venuta fin qui per punirti in nome della luna!” Zeross: “Sailor FutureMoon! Allora l’hai fatta fuori Sailor Moon poi?” Chibiusa rimane sorpresa e allo stesso tempo impaurita dalle affermazioni di Zeross. Tuttavia sul suo viso si dipinge subito un espressione determinata, rispondendo altrettanto seccamente a Zeross: “Taci!” Esclama. Zeross si mette in posizione di combattimento, altrettanto fa Chibiusa puntando verso il demone il suo lungo scettro. Ella inizia a correre, Zeross fa altrettanto. I due spiccano un lungo salto, Marzio osserva scioccato la scena. Oramai i due sono a poca di distanza l’uno dall’altro, quando Chibiusa fa comparire nella sua mano un piccolo pugnale dalla lama bianca. Zeross si accorge di ciò che Chibiusa ha fatto: “EHI COSI’ E’ SCORRETT… AHHHHHH!!!” Chibiusa infilza Zeross in pieno petto. I due riatterrano, ma il demone si accascia a terra sofferente lanciando agghiaccianti urli, poi si polverizza. Chibiusa lo guarda morire mentre rotea disinvoltamente lo scettro con la mano destra e sul suo viso è dipinto un sorriso beffardo. Quando Zeross è scomparso del tutto ella ferma lo scettro in verticale e lo appoggia a terra facendogli emettere un suono metallico. “Lo so, non è corretto… ma dopotutto l’unico nemico leale eri tu… sai, Zeross, non si sa mai con chi si ha a che fare…” esclama. Ella supera Marzio che era ancora fermo a guardare il punto in cui poco prima c’era il demone. Chibiusa e suo “padre” sono schiena a schiena, a pochi centimetri di distanza l’una dall’altro, ma non si guardano. La ragazza, mantenendo il suo sorriso beffardo gli parla: “Stai attento Marzio. Ho già ucciso Bunny, ucciderò anche te se oserai mettermi i bastoni far le ruote.” Ammonisce. Poi, senza dire altro, scompare nel nulla. Marzio è immobile con lo sguardo sbarrato nel vuoto. “Se ciò che ha detto fosse vero… Bunny… BUNNY!” Il ragazzo si volta di scatto correndo verso la strada, gira l’angolo e si ferma alla prima cabina telefonica. “Devo chiamare Amy…” pensa mentre compone il numero del suo telefonino. Intanto, a Roma, le ragazze che preoccupate si stanno apprestando a prendere l’aereo con Hawk, dato che si può fare altro, sentono suonare il telefono di Amy. La ragazza risponde. Marzio: “Pronto Amy!” Amy: “MARZIO! Come mai quel fiatone?” Marzio: “Come sta Bunny?” Amy: “Non lo so… ecco… vedi… è scomparsa cinque minuti fa teletrasportandosi per inseguire Chibiusa…” Marzio: “Oh, no! Ciò che mi ha detto Chibiusa non può essere vero!” Amy: “Cosa ti ha detto Chibiusa?” La linea cade, o meglio, la scheda telefonica che Marzio stava usando è finita. Egli appoggia la fronte sul vetro della cabina e chiude gli occhi. “Non può essere vero…” continua a ripetere tra se. Deve trovarla, deve fare qualcosa per aiutarla… ma cosa? Non sa dove è, ma deve trovarla per forza, a tutti i costi. Ha bisogno di nuovi poteri, poteri più potenti. Ritorna nel vicolo di prima, dove nessuno può vederlo. Sente in se una nuova forza. Una potenza superiore alla solita scorre nelle sue vene. E’ la forza dell’amore, un amore che rischia di spezzarsi. Marzio alza al cielo la mano destra e apre il palmo verso il cielo.[Musica: LaSoldier.mid]
“POTERE PROTTETTORE DELLA TERRA, SOCCORRIMI!” esclama. Sul suo petto si forma un armatura color zaffiro che gli copre tutto il torace e l’addome, e dotata di larghe spalline. Sugli avambracci si formano i polsini, inoltre viene protetto anche il lato esterno delle gambe. E infine, il tocco finale. Sulla fronte si disegna un diadema color zaffiro con raffigurati al centro due cerchi concentrici. I pantaloni e la maniche sono di tela nera, come il normale costume di Milord. Marzio si è trasformato. E’ diventato Sailor Earth. FINE 9° PUNTATA
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