11° Puntata – La guerriera della vendetta
Le ragazze, con Zeross, escono in strada, tutto è vuoto, non c’è nessuno. “Come temevo…” borbotta il demone, attirando l’attenzione delle guerriere, che gli domandano a cosa alludesse. “E’ facile…” spiega Zeross “Sailor Moon non c’è più, e quindi, siccome Crystal City verrà creata da lei, ora tutti gli abitanti stanno sparendo, per azione dei nemici che, oltre a cancellare Crystal City dalla storia, si stanno letteralmente[Musica: Aurora.mod – 0:00]il tempo, facendo sparire anche l’attuale Tokyo.” “Ma… e’ terribile!” Esclama sconcertata Amy. “Quanto rimane a Tokyo? E quindi a noi?” s’informa Rea. Zeross: “Circa settanta ore.” Morea: “Quindi tutta questa storia dovrà essere conclusa entro 70 ore.” Marta: “Ragazze… credo che queste saranno le settanta ore più lunghe della nostra vita, e anche di tutto l’universo. Quindi, mettiamoci al lavoro. Dobbiamo mettere insieme il cristallo infinito e trovare Bunny, solo allora potremo sconfiggere i nostri nemici. Sarete con me?” Amy: “Si, ci puoi contare” Rea: “Salveremo l’universo ancora una volta!” Morea: “Distruggeremo i nemici, anche io sono con voi.” Marta: “E tu, Zeross?” Zeross: “Che domande… certo, sono stato io a mettervi al corrente…” Marta: “Bene, allora possiamo andare. Amy, dove è stato rilevato il maggior grado d’energia?” Amy: “Vicino all’aeroporto.” Marta: “Bene, allora andremo li.” Le ragazze si dirigono quindi verso l’aeroporto correndo “Marta… non ti ho mai visto così determinata.” Domanda Rea. “E’ che mi è venuta un idea…” Risponde fredda la ragazza. Intanto, nel trentesimo secolo, su Plutone due ragazze stanno cercando i frammenti del cristallo infinito, o meglio, stanno aspettando che la battaglia tra Sailor Moon, Serenity e Mexis avvenga. Queste ragazze sono Sailor FutureMoon e Sailor Xenobos. Si trovano quindi nel passato del futuro, o meglio, nel futuro rispetto al v entesimo secolo ma poco prima della battaglia. Da un'altra dimensione stanno guardando gli avvenimenti. Chibiusa: “Ecco quando muoio io…” Sailor Xenobos: “(^__^) Per fortuna…” Chibiusa: “Ecco quando Sailor Saturn si sacrifica…” Sailor Xenobos: “Bah… che stupida…” Chibiusa: “Scusa… ma queste scene le ho già viste miliardi di volte… non si potrebbe andare un attimino avanti?” Sailor Xenobos: “(^^;;) Purtroppo no… rischiamo di perdere l’attimo…” Chibiusa: “Fa niente… comunque, ti ricordi il piano?” Sailor Xenobos: “Certo. E’ molto semplice. Siccome questo è l’unico momento per recuperare i frammenti, e non dobbiamo nemmeno cambiare la storia, allora aspetteremo l’esplosione della stella purificatrice per infilarci in essa e fregare i cristalli che ci servono…” Chibiusa: “(^_^) Brava… vedo che hai capito…” Sailor Xenobos: “Ecco! La fontana si apre! E’ Mexis!” Chibiusa: “Gran bell’uomo, vero?” Sailor Xenobos si china su se stessa, e una lacrima le riga il viso. “Cos’ hai ora?” Domanda Chibiusa. “Non ti sei mai chiesta perchè mi chiamo Sailor Xenobos?” risponde la ragazza, cercando di far capire a Sailor FutureMoon perché piange. Chibiusa: “Io… beh… non so… so solo che Xenobos era quel pianeta distrutto da Serenity…” La ragazza alza la testa guardando implorante Chibiusa. Dal suoi occhi escono copiose le lacrime. “Perché se Serenity non avesse prima distrutto Xenobos, e poi non avesse fatto uccidere Mexis, io e lui ci saremmo sposati! Altro che guerriera Sailor!” Chibiusa china anch’ella la testa: “Scusa… io no lo sapevo…” sussurra la ragazza. “Ti rendi conto? Tua madre mi ha distrutto l’esistenza e l’ha distrutta alla persona che amavo, e che amo ancora… Sai, a volte, io viaggio nel tempo fino ad arrivare al mio pianeta, prima della guerra, per rivederlo… ma posso solo ammirare me stessa tra le sue braccia… cosa darei per potergli dire ancora una volta ti amo, per farmi stringere ancora…” Chibiusa: “…” Sailor Xenobos: “Io ho visto le guerriere Sailor che usavano i loro poteri contro il mio popolo, ho visto i loro corpi della mia gente dimenarsi avvolti dalle fiamme, ho visto il mio migliore amico che mi difendeva morire davanti a me infilzato dalla spada di Sailor Uranus, sputare nelle sue ultime parole sangue sulla mia veste! Tu non sai cosa vuol dire questo! Tu non lo sai! Non puoi capire la sofferenza che provato!” Sailor Xenobos scoppia definitivamente in pianto, mentre è quasi il momento di agire. Chibiusa gira e tira un sospiro, “Io… scusa… hai ragione, io non posso capire, e quindi non posso nemmeno aiutarti, cerca di rimetterti, sappi che una guerriera Sailor deve contare solo sulle sue forze.” La ragazza scompare nel nulla, Xenobos nel buio piange amaramente.
Stanza di cristallo, la donna avvolta dalle tenebre sta seguendo tutti i vari avvenimenti, ed è pronta ad elaborare un nuovo, e definito piano. “Zeross si è liberato dalle tenebre, Sailor FutureMoon e Sailor Xenobos stanno per recuperare la maggior parte dei frammenti del cristallo infinito, e Sailor Moon, che mi serviva, è morta… la situazione non è certo delle migliori…” commenta la donna. “Però Sailor Sun è ancora in mano mia…” continua compiaciuta. “E finche è io ho lui le altre non potranno fare molto…”. Le tenebre calano sulla stanza ancora di più di quanto già lo fosse, la poca luce riflette sull’armatura di Sailor Sun, crocifisso sopra il portone, ormai debolissimo e in fin di vita… Al centro della stanza si disegna un cerchio rosso fuoco, che sprigiona una colonna di lue che va a disperdersi esattamente nel foro sul soffitto che da sul cielo scuro e ombroso, “Giocherò quindi la mia ultima arma…” sussurra la donna guardando la colonna di luce, e da questa colonna, come risposta alle sue parole, si alza una figura femminile, Sailor Galaxia. Ella apre lentamente gli occhi, guardando con espressione neutra la sua padrona, colei che la aveva in pugno e che poteva controllarla: ???. ???: “Sailor Galaxia. Ho la missione più importante da affidarti.” Sailor Galaxia senza cambiare affatto il suo viso, risponde con tono monotono: “Ai vostri ordini, mia regina.” “Bene!” Incalza la donna. “Dato che nessuna guerriera Sailor può intervenire in questo momento la tua missione è quella di eliminare le quattro guerriere Sailor che sono con Zeross. Pensi di farcela?” continua. “Si.” Risponde fredda Sailor Galaxia. “Non mi interessa come, quando o in che modo, voglio solo che tu le elimini, e come prova mi porterai le loro teste.” Afferma sicura la donna. Galaxia: “Eseguo subito.” Sailor Galaxia rientra nella luce ed essa scompare. “Speriamo che almeno questa non vada a vuoto… anche se di poco… sono ancora io in svantaggio…” sussurra preoccupata la donna. Le guerriere Sailor sono sul posto, Amy attiva i visori ottici ed accende il computer. L’energia è discreta, ma comunque limitata. “Bah… questo posto non ci serve a molto…” commenta sconsolata Amy. Il grado di energia si impenna, è energia Sailor. Sull’asfalto si disegna un cerchio rosso e si alza una colonna di luce di eguale colore, esattamente come nella stanza di cristallo, da questa colonna esce Galaxia, e la luce sparisce. Le ragazze si mettono in assetto da combattimento, Zeross si allontana. Senza dire nulla Galaxia tende il braccio verso di loro e apre la mano, emettendo un raggio rosso fuoco, che le Sailor evitano caparbiamente. Non servono parole, basta passare al contrattacco. Sailor Mars sfodera la freccia di fuoco, ma essa viene facilmente parata. Galaxia risponde al fuoco, le ragazze vengono colpite cadendo a terra sanguinanti. La donna si avvicina lentamente, Morea alza la testa: “Dov’è Bunny?!” Esclama. “Cosa vuoi che ne sappia. Io devo solo eliminare voi.” Risponde crudele la guerriera nemica, emettendo dalle mani una scarica elettrica che pervade le ragazze. Le guerriere Sailor urlano disperatamente di dolore, ma Morea apre faticosamente un occhio, alzando tremante la testa.[Musica: Savage-_Garden_Traccia6.mp3]
(Sono 4,5 Mb… forse è meglio che vi dia il titolo della canzone… ^^;; ndArtemis) “Do-dovresti sapere che… che a me… la scossa fa m-meno male che alle altre…” afferma faticosamente. “AH, AH! Intanto stai per morire come le altre!” Risponde Galaxia. Morea: “No… ti sbagli…” La ragazza usa tutta la sua forza per sollevarsi, e poi per tornare in piedi nonostante il potere che gravava di lei. “Io sono Sailor Jupiter, la guerriera della vendetta, ho in me tutto il potere del fulmine, non devi sottovalutarmi.” Esclama sofferente ma sicura di se. Alza un braccio e lo tende verso la donna, indicandola con l’indice. Intorno a lei si illumina un alone verde, tutte le scosse che la pervadevano cominciano a confluire sulla punta del suo dito, fino a che ella non si è liberata di tutta l’elettricità. Di fronte al suo dito fluttua una pallina bianca luminosa, ella la prende e la stringe in mano. Galaxia: “Ma… non è possibile!” Morea: “Invece si, e ora vedrai di cosa sono capaci le guerriere Sailor!” Morea spicca un altissimo salto, Galaxia la segue con lo sguardo. “Grande Giove, donami tutta la forza del fulmine e del vento! TEMPESTA DI FULMINI, AZIONEEEE!” Ella apre la mano e la palla esplode in un immensa luce avvolgendola: Il colore della sua armatura diventa da bianco a oro, le spalline si allungano, le scarpe diventano stivali alti fino al ginocchio verdi con il bordo dorato ed il simbolo di Giove impresso in verde sulla parte dorata, il fiocco dietro la schiena si allunga, formando due veli che le arrivano ai piedi, sul suo diadema di imprima il simbolo di giove in verde, e esso di allunga formando due ali intorno alla testa. Infine dalla cintura che separa il costume dalla gonna si allungano due veli verdi che la coprono lateralmente. Prima che atterri sul suo dito si riforma la pallina bianca, che parte verso Galaxia, emettendo un’immensa esplosione. Morea atterra illesa, mentre il fumo si dirada. Le altre guerriere alzano la testa guardando stupite la loro amica. “Ecco cosa voleva dire Sailor Sun quando ci ha dato i poteri…” sussurra Amy. Rea: “Perché? Cosa voleva dire?” Amy: “Lui aveva detto che i nostri poteri si sarebbero sviluppati con la nostra forza di volontà… ma fino a poco fa i le uniche evoluzioni erano quelle dovute ai frammenti del cristallo infinito che andavano a Bunny, mi segui?” Rea: “S-si…” Amy: “Ora è successo che lui aveva detto, senza nessun aiuto esterno Morea ha più che raddoppiato i suoi poteri, è stata la sua voglia di vivere e il suo affetto per Sailor Moon che hanno permesso l’evoluzione. E’ incredibile.” Rea: “Ciò vuol dire che potremmo riuscirci anche noi…” Amy: “In teoria, si… ma non penso sia facile…” Rea: “Dobbiamo provarci…” Amy: “Il potere che sprigiona Morea è immenso. Sprizza di energia positiva da tutti pori, è carica fino al limite, penso che se liberasse tutta la sua potenza potrebbe annientare Galaxia semplicemente schioccando le dita…” Morea si avvicina lentamente a Galaxia a terra sofferente, a sua espressione è furiosa. Galaxia si alza in ginocchio, ma la ragazza le punta il dito indice sulla fronte. “Tu hai tentato di eliminarci, e hai tentato di distruggere il mondo. Sappi che io non ho pietà per chi commette tali errori, specialmente se per la seconda volta.” Afferma. “Ma… ma io…” Implora Galaxia. “Io non ho pietà per te, mi fai solo schifo…” Continua decisa. La punta del suo dito si illumina di una luce accecante. Galaxia: “No… ti prego…” “SCARICA ESPLOSIVA, AZIONE!” esclama Morea. Le due vengono inghiottite da una grande cupola bianca per un istante, poi la tremenda esplosione. Le altre guerriere vengono sbalzate dall’onda d’urto a metri di distanza, guardano impietrite le scena che si staglia di fronte ai loro occhi: Il fumo si dirada e di Galaxia non esiste più nulla. C’è solo un grosso buco nell’asfalto, e, al centro di questo, c’è Sailor Jupiter immobile. La sua divisa scompare, e regredisce al solito stadio. Si lascia andare, cadendo a terra sfinita. Le ragazze corrono in suo soccorso, ancora shockate per l’impressionante potenza che ella era riuscita a manifestare, ai danni della sola Sailor Galaxia. Forse le guerriere Sailor hanno compiuto un passo in più arrivare a scoprire la verità e la vera natura dei loro nemici. FINE 11° PUNTATA
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