Sailor Trek: Deep Space Nine

A Sailor paradox

Capitolo 2 - La nuova battaglia al Polo Nord

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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                Sailor Trek: Deep Space Nine
                      A Sailor Paradox

         Capitolo 2 - La nuova battaglia al Polo Nord

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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   Sisko tamburellava nervosamente col dito sul bracciolo della sua
poltrona, attendendo la conferma che Kira e il suo gruppo fossero
atterrati. Dopo cio' che sembrava un'eternita', ci fu una chiamata
dalla stazione di ingegneria. "Teletrasporto completato, signore."
riporto' O'Brien.
   'Era ora' penso' Sisko, stirandosi nella poltrona, allungandosi
inconsciamente la maglia della divisa. Guardo' il timone, dove il
dottor Bashir aveva preso il posto di Dax. Il dottore sembrava non
sentirsi a suo agio, ma Sisko sapeva che sarebbe stato un buon
sostituto, visto che l'aveva gia' fatto nel passato. "Dottore, tracci
una rotta verso quella chiamata di emergenza e ci porti la' a massimo
impulso."
   "Si, signore." rispose Bashir, e inizio' a manovrare il timone.
Rispondendo ai suoi comandi, la Defiant accellero' attorno alla Terra
e si diresse verso la Luna.
   Appena lasciarono il pianeta, O'Brien inizio' le sue scansioni
verso il luogo da dove era partita la chiamata. "Sembra che siamo
arrivati tardi." riporto'. "Rilevo detriti e una nuvola di plasma in
espansione sul luogo da dove e' partita la chiamata." Scosse la testa.
"Sembra che il loro nucleo a curvatura abbia subito una frattura. Dal
decadimento dell'energia, direi che e' scoppiato nel momento in cui
abbiamo perso il segnale."
   "Qualche segno di vita, capo?"
   "No, signore. Chiunque fossero, sembra che tutto l'equipaggio sia
morto nell'esplosione." Scosse ancora la testa. "Sembra che quei
poveri diavoli non abbiano avuto nessuna possibilita'."
   Sisko si irrigidi', ma cerco' di mettere da parte i propri
sentimenti. Non c'era piu' niente da fare per quell'equipaggio, ma per
ora sapeva che il suo era salvo. "Indizi sui loro nemici?"
   O'Brien controllo' nuovamente i sensori. "Niente. Ma il campo di
plasma potrebbe interferire coi sensori. Ma sto rilevando il segnale
della scatola nera."
   "Molto bene." disse Sisko. "Avviciniamoci per poterla portare a
bordo. Almeno potremo sapere chi erano... e chi li ha attaccati.
Mantenere l'occultamento, e mettere tutte le sezioni in allarme
giallo."

   "Ferme!"
   Venus si fermo' e si giro' verso l'amica. "Che c'e', Mercury?"
   L'altra ragazza aveva il visore attivo e stava guardando la zona
circostente. "Sto rilevando diverse forme di vita che si avvicinano."
   Jupiter si preparo' a combattere e si guardo' attorno, come le
altre. Erano su una piattaforma relativamente pianeggiante della
banchisa, e c'era ben poco che il nemico potesse usare per nascondersi
per almeno cinquanta metri di distanza. Nonostante tutto, non vide
nulla. "Sei sicura? Non vedo niente."
   "Sono la'" insistette Mercury. Tiro' fuori il computer, usandolo
in congiunzione col visore. "Ma per qualche ragione non riesco a
capire la distanza. Posso ipotizzare che non siano a piu' di venti
metri. Una... forse due dozzine in tutto."
   Guardarono la zona, cercando di vedere cio' che Mercury aveva
rilevato. "Non vedo ancora niente." rimarco' Jupiter.
   "Non li vedo, ma posso percepirli attorno a noi." disse Mars.
"Devono essere invisibili."
   "Si'" concordo' Mercury. "Hanno una specie di campo che serve loro
come camuffamento. E mi impedisce di trovarli."
   "Luna, Artemis, andate al riparo." ordino' Venus. "Ragazze, schiena
contro schiena." I gatti si mossero velocemente, mentre le ragazze
formarono un quadrato difensivo.
   "Dieci metri." disse Mercury, appena prima che il primo Jem'Hadar
si disoccultasse e facesse fuoco, seguito da diversi altri. Un attimo
dopo, l'area risuono' degli urli degli attacchi delle senshi.

   Kira guardo' l'area che circondava il punto di atterraggio
dell'away team, ringraziando l'equipaggiamento polare che stavano
indossando. Che lei, Worf e Dax stavano indossando, si corresse
mentalmente. Odo naturalmente non aveva bisogno di protezione contro
il clima, grazie alla sua fisiologia unica. Guardo' ancora dubbiosa il
buco nero nella banchisa. "E' un portale verso un'altra dimensione?"
   "E' piu di un'altra dimensione. E' una che e' leggermente sfasata
rispetto a questa." la corresse Dax analizzando col tricorder.
L'ufficiale scientifico Trill stava scansionando l'aera, mentre Kira e
Worf stavano guardandosi attorno, con le armi spianate. Odo stava
anch'esso controllando, ma senza armi. "E da queste letture, direi che
e' stato costruito artificialmente secoli... no, millenni fa."
   Kira annui', abbastanza impressionata. "Il portale? Interessante,
ma abbiamo visto cose come questa prima."
   "No, non il portale." rispose Dax. "L'altra dimensione."
   "Cosa?" Kira lo trovo' difficile da digerire. Poteva credere che il
Tempio Celeste, il wormhole, fosse di natura artificiale, ma che
qualcosa potesse creare un'intera altra realta'... Era davvero
qualcosa di diverso.
   Un rumore che sembrava un tuono lontano la riporto' al presente.
Dax modifico' velocemente il tricorder, allargando il campo di
scansione. "Rilevo grosse scariche di energia, assieme a cio' che
sembra essere fuoco da armi ad energia. Raggio: appena oltre un
chilometro."
   Worf annui'. "Le Sailor Senshi." disse. "Non ci sono dubbi che
stiano combattendo i Jem'Hadar che abbiamo rilevato in orbita."
   "L'energia delle armi sembra essere quella tipica dei Jem'Hadar"
confermo' Dax.
   "Allora andiamo!" disse Kira. "Hanno bisogno del nostro aiuto contro
i Jem'Hadar. Odo, ci preceda."
   "Va bene, maggiore." Il Mutaforme cambio' forma in quella di un
falco delle nevi corvaliano e volo' via. Gli altri si mossero sulla
banchisa alla massima velocita' possibile.
   "Non credo che le Senshi abbiano bisogno del nostro aiuto,
maggiore." commento' Worf.
   "Spero che lei abbia ragione, Worf."
   "Ne sono sicuro." rispose il Klingon. I tre rimasero in silenzio
mentre si dirigevano sul luogo della battaglia. Ancora i suoni dei
tuoni interrompevano il silenzio, anche se l'intervallo fra due tuoni
diventava sempre piu' lungo man mano che si avvicinavano. Non era
strano, visto che il numero dei Jem'Hadar stava diminuendo, penso'
Worf.
   "Dovrebbero essere dopo quel dosso." disse Dax, ancora col
tricorder attivo. "Proprio fra circa cento metr... Aspettate!" Dax
diede una rapida sequenza di comandi sullo strumento cercando di
capire i dati che stava leggendo. "C'e' una specie di anomalia
spaziale che si sta formando."
   "Oh oh... Cosa abbiamo qui?" i tre si girarono per rivolgersi verso
la sorgente della voce, che si materializzo' in una nuvola di petali
di ciliegio, sostando nell'aria a tre metri di altezza sopra di loro.
"Di sicuro, voi tre siete fuori posto."
   "Zoicite" borbotto' Worf, rispondendo alla domanda che non era stata
posta dalle altre.
   "Ci conosciamo?" chiese Zoicite. "Ne dubito, visto che sembra che
due di voi non sono nativi di questo pianeta. Specialmente quello
grosso li'." disse, indicando Worf. Il Klingon sbuffo', ma fu Dax a
rispondere.
   "Parli male per essere una signora... se davvero lo sei."
   "Cosa?" rispose Zoicite
   "Mi hai sentito. Per essere una donna, lasci molto a desiderare."
Questo fece digrignare i denti a Zoicite, e la sua faccia inizio' a
diventare rossa. Kira diede uno sguardo strano a Dax, ma controllo' il
generale della Negaverse con la coda dell'occhio.
   "Che stai dicendo, Dax?"
   "Non lo vedi?" chiese la Trill. "Ho visto molte donne in trecento
anni di vita, e questa difficilmente lo e'."
   Kira torno' a guardare Zoicite. "A me sembra ragionevolmente
femminile."
   Dax scosse la testa. "Worf?"
   "Non esprimo opinioni al riguardo."
   "Smettetela voi due." disse Dax. "Se fosse una donna, allora... le
mancano molti attributi."
   Zoicite li guardo' e sbuffo' di rabbia. "Voi... voi... pagherete
per questo!" Mosse la mano verso di loro, mandando decine di lame di
cristallo. I tre ufficiali si scansarono, ognuno dirigendosi da una
parte.

(Nota del traduttore: La versione USA, come quella italiana, prevede
che Zoicite sia una donna. Ecco il perche' di questo scambio di
battute volute dall'autore)

   Contando sui riflessi guadagnati in anni di resistenza Bajoriana,
Kira rotolo' al suolo, miro' e fece fuoco in un unico gesto. Worf e
Dax la imitarono subito dopo, facendo fuoco con le proprie armi. Il
generale della Negaverse rimase scosso dall'impatto dei colpi dei
phaser, e svani' allo stesso modo con cui era apparso.
   "E' stato facile" osservo' Dax.
   "Facile?" esclamo' Kira. "I nostri phaser erano a livello otto.
Avrebbero dovuto ucciderlo!"
   "Il mio era a livello sedici." disse Worf, ottenendo uno sguardo
stupito dalle altre due.
   "Sedici!" Kira scosse la testa. Un phaser a quel livello era in
grado di vaporizzare diversi metri cubici di roccia.
   "Siamo stati fortunati, visto che l'abbiamo sorpreso." disse Worf.
"Non possiamo piu' contare sul fatto di poterci riprovare. La prossima
volta, sara' pronto per le nostre armi."
   Kira annui. "Muoviamoci. Se si e' teletrasportato dove le Sailor
Senshi stanno combattendo contro i Jem'Hadar, Odo avra' bisogno di
aiuto. Molto aiuto." Iniziarono a correre, non sentendo il freddo
attorno a loro.

   Sisko osservo' il campo di detriti che passava lentamente sullo
schermo mentre la Defiant lo attraversava. Si volto' impazientemente
verso O'Brien. "Allora, Capo?"
   Il capo lo guardo' scusandosi. "Mi spiace, signore. E' difficile
localizzare la scatola nera in questo campo di plasma. E rimanendo
occultati non migliora la situazione." Si interruppe quando un avviso
sulla console suono', e sparo' una vecchia bestemmia irlandese. "Lo
temevo. Il campo di plasma sta interferendo col dispositivo di
occultamento. Dobbiamo disattivarlo prima che si sovraccarichi."
   Sisko pondero' brevemente la situazione. Anche se non occultati
fossero stati scoperti ad un attacco, allo stesso modo sarebbero stati
piu' rapidi nel rispondere. "Va bene. Disattivere l'occultamento." Le
luci sul ponte tornarono alla massima intensita' quando il dispositivo
di occultamento venne disattivato.
   Dopo un momento, O'Brien annui' con soddisfazione. "Trovato. Lo sto
portando a bordo adesso."
   "Bene. Timone, usciamo da questo campo di plasma. Voglio tornare in
occultamento il prima possibile."
   "Si signore" rispose Bashir.
   Sisko si rivolse all'ingegnere. "Capo, c'e' qualche traccia del
tipo di nave che e' stata distrutta?"
   O'Brien prese un momento per analizzare i detriti attorno a loro.
"Dai materiali presenti, sembra che lo scafo esterno fosse di una lega
di tritanio... Era una nave stellare della Federazione." Un allarme
suono' nella testa di Sisko. Aveva il presentimento di sapere quale
fosse la nave. "Si puo' ipotizzare una classe Miranda... o forse una
Constellation. Troppo piccola per essere una Excelsior. Sto
analizzando il decadimento dell'energia per stabilire quale fosse
l'armamento che l'ha attaccata." Si stupi' quando lesse i risultati
sul monitor. Se l'aspettava in qualche maniera, ma vedendolo gli
confermava i sospetti. "Sembra che l'attaccante abbia usato dei raggi
phaser polarizzati."
   Sisko annui'. "Il Dominion." Visto che avevano rilevato dei
Jem'Harad sulla Terra, questa non fu una grossa sorpresa per Sisko,
ne' per nessun altro sul ponte. Ma servi' a complicare le cose.
   "Si, signore" rispose il capo. E subito un altro allarme sensoriale
suono' al tattico.
   L'ufficiale tattico guardo' il capitano. "Signore, abbiamo rilevato
due navi d'attacco Jem'Hadar in rotta di intercettazione. Dovevano
essere dall'altra parte del campo di plasma quando ci siamo entrati."
   "Posti di combattimento." disse automaticamente Sisko. Attorno a
loro le luci dell'allarme iniziarono a lampeggiare, assieme al suono
della sirena. "Capo, possiamo rioccultarci prima che ci raggiungano?"
   "No, signore." rispose l'ingegnere. "Ci intercetteranno prima di
poter uscire dal campo di plasma."
   Sisko si irrigidi', anche se si aspettava quella risposta. "Allora
staremo qui. Prua verso il nemico, massimo impulso." La Defiant si
mosse in avanti quando i motori si attivarono. La piccola nave viro'
verso le navi Jem'Hadar, ruotando per evitare il fuoco in arrivo.
"Puntare coi phaser sulla nave di testa. Fuoco!" Diverse scariche
partirono dai phaser ad impulso, colpendo la nave Jem'Hadar di testa.
I primi colpi vennero assorbiti dagli scudi, ma i successivi
penetrarono e fecero breccia nello scafo. Il vascello del Dominion si
trasformo' in una grossa sfera di gas in espansione.
   Il ponte si scosse e diversi pannelli sprizzarono scintille quando
il vascello rimasto fece fuoco contro la Defiant. Come sempre, le armi
del Dominion passarono attraverso gli scudi, colpendo direttamente lo
scafo. "Manovra evasiva delta!" ordino' Sisko. Quando Bashir completo'
la manovra, continuo' "Rapporto danni!"
   "L'armatura ablativa e' scesa al trenta percento." rispose O'Brien,
alzando la voce per farsi sentire. "E abbiamo un condotto del plasma
che e' saltato sul ponte tre."
   "Timone, virata stretta." ordino' Sisko. "Rientriamo nel campo di
plasma, massimo impulso." La Defiant fece una virata a tribordo, e
torno' nella nuvola di gas. Il vascello Jem'Hadar la segui',
continuando a far fuoco.
   Lo schermo inizio' a tremolare." Signore, a questa velocita'
perderemo temporaneamente i sensori." disse O'Brien, cercando di
avvisare il capitano. "Saremo ciechi come i pipistrelli Tiberiani."
   Sisko annui'. "Anche loro. *Dopo* che saremo passati." rispose.
O'Brien sorrise comprendendo cosa aveva in mente il capitano, mentre lo
schermo mostrava solo statica quando l'interferenza divenne troppa
perche' il computer la potesse compensare. "Dottore, una volta fuori,
virata stretta e arresto totale. Pronti i siluri quantici."
   Sotto la guida di Bashir, la Defiant esegui' un'altra virata
stretta e si fermo'. La nave Jem'Hadar, temporaneamente cieca,
continuo' la sua rotta precedente.
   "Fuoco!" ordino' Sisko.
   Due siluri quantici vennero lanciati verso la nave nemica.
Rilevando il fuoco in arrivo all'ultimo momento, cerco' di evitarlo,
ma era troppo tardi per reagire. Le armi colpirono, e la nave del
Dominion esplose.
   Sisko semti' una certa soddisfazione e guardo' il suo ufficiale
ingegnere. "Il dispositivo di occultamento e' operativo?"
   "Si', signore." rispose O'Brien, dopo aver fatto un rapido
controllo.
   "Bene. Attivare l'occultamento e portiamoci dove potremo recuperare
l'away team." La Terra riempi' gradualmente lo schermo man mano che vi
si avvicinarono. "Capo, appena le riparazioni saranno completate,
voglio che mi faccia un'analisi di quella scatola nera."

   "CRESCENT BEAM!" grido' Venus, rilasciando il suo attacco verso
quello che le sembrava essere la centesima volta in pochi minuti, e il
Jem'Hadar che aveva mirato cadde al suolo. Tutto attorno alle Senshi,
giacevano i corpi dei guerrieri del Dominion, all'incirca una ventina
in tutto. Ne rimaneva solo uno un piedi, che miro' Jupiter e fece
fuoco.
   La senshi si piego' e rotolo' alla sua destra, evitando la scarica
di energia come aveva fatto gia' prima. L'odore dell'ozono era
percepibile quando richiamo' il suo potere. "SUPREME THUNDER!" la sua
mira fu buona, e l'ultimo Jem'Hadar cadde.
   Rimasero in piedi, cercando di riprendere fiato guardandosi
attorno. Vedendo che la zona era pulita per ora, i due gatti uscirono
allo scoperto. "Stai bene, Mars?" chiese Artemis. Tutte avevano delle
piccole ferite, causate piu' che altro dai pugni dei Jem'Hadar, ma
Mars era stata colpita alla spalla da una scarica di energia.
   "Si' sto bene. Non e' poi..." la sua voce si tramuto' in un sibilo
di dolore quando Mercury controllo' la ferita.
   "Certo che stai bene" le disse. "L'ho appena sfiorata. Stai ferma
finche' non avro' fermato l'emorragia." Mars annui' e Mercury si
concentro' sulla ferita mentre le altre stavano di guardia. Vide con
sollievo che le arterie principali non erano interessate, ma stava
sanguinando copiosamente. Una parte di lei si chiese come mai, visto
che un'arma ad energia avrebbe dovuto cauterizzare la ferita.
Lasciando quel pensiero nel fondo della mente, si concentro' per
fare un bendaggio di emergenza. Fortunatamente, con tutti i corpi che
giacevano attorno, non c'era mancanza di materiale per farne uno,
presumendo che le uniformi fossero ragionevolmente pulite. Un
controllo veloce indico' che cio' era vero, e strappo' alcune
strisce dalla divisa di un cadavere.
   Mars cerco' di restare ferma per permettere a Mercury di finire, ma
non era facile da quanto dolorava la ferita. Ma mercury fece un buon
lavoro, e aveva quasi finito quando senti' un campanello d'allarme
nella sua testa. Guardandosi attorno, avviso' le altre. "Sta arrivando
qualcosa!"
   Kunzite si materializzo' dopo pochi secondi dal suo allarme, ma
sembrava non dar peso alle Senshi. Invece stava guardando i corpi dei
Jem'Hadar. "Peccato. Pensavo che avrebbero combinato qualcosa di
meglio."
   "Ti sei sbagliato ancora, testa dura." sibilo' Mars, appena Mercury
fini' di legare il bendaggio. "E tu sei il prossimo!"
   Il generale si giro' e guardo' le quattro Senshi. "Non penso
proprio."
   "Prendiamolo, Jupiter!" urlo' Venus. "CRESCENT..."
   "SUPREME..."
   "... BEAM!"
   "... THUNDER!"
   I due attacchi si combinarono, colpendo direttamente Kunzite.
Guardo' il colpo in arrivo con uno sguardo arrogante sulla faccia. Uno
che era giustificato, visto che era protetto da un campo di forza.
   Mars si mosse per richiamare il suo potere contro il generale della
Negaverse, ma qualcosa la colpi' al fianco, buttandola a terra. "Che
diav...? Guardo' cosa l'aveva colpita, e fu sorpresa nel vedere un
grosso uccello in fianco a lei con una delle lame di cristallo di
Zoicite conficcata nell'ala.
   "Stupido uccello!" senti' la voce di Zoicite. "Hai rovinato il mio
attacco..." la voce di Zoicite svani' confusa, e la battaglia si
interruppe momentaneamente, quando tutti guardarono cosa l'aveva
stupita.
   L'uccello era diventato una grossa massa gelatinosa, trasformandosi
in un umanoide vestito con una uniforme marrone. "E' stato un
piacere." disse con calma, facendo cadere la lama di cristallo sul
ghiaccio.
   Mars si trattenne dal rimanere a bocca aperta. L'uomo era il
mutaforme che aveva visto nella sua visione.
   Da parte sua, Zoicite stava fremendo di rabbia. Prima quei tre
alieni che l'avevano umiliato e costretto a ritirarsi. Ora questo
mutaforme che era apparso dal nulla, rovinando un perfetto colpo che
aveva scagliato contro Mars. "Goditela finche' puoi, mutaforme. E'
l'ultima volta che lo farai!" Odo rilasso' il suo corpo nella forma
gelatinosa, ma la forza del colpo di energia fu sufficiente a farlo
arretrare diversi metri, facendolo cadere su un mucchio di neve.
Zoicite rise sguaiatamente. "Beh, penso di averlo messo al fresco."
   "Posso fare lo stesso con te!" grido' una voce alle sue spalle.
Zoicite si giro' quando senti' gridare "SHABON SPRAY... FREEZING!"
Un'ondata di gelo intenso prese Zoicite e si acciglio' al dolore.
Solitamente avrebbe sopportato quell'attacco, ma era ancora indebilito
dalle armi ad energia degli alieni. Poteva solo sparire. Una pioggia
di petali di ciliegio lo circondo', preparandosi a teletrasportarsi.
   "Oh no! Non ce la farai!" grido' Mars. "FIRE SOUL... BIRD!"
L'uccello di fuoco avvolse il generale della Negaverse e il forte
calore che si era sprigionato oltrepasso' le sue difese, e urlo' in
agonia.
   Fu un breve urlo di agonia.
   "ZOICITE!" Kunzite ando' verso di lui, ma era gia' troppo tardi.
Tutto cio' che rimaneva di Zoicite era un mucchietto di cenere che
veniva spazzato dal vento. "La pagherete per questo!" urlo'.
Allargando le braccia, lancio' due potenti scariche di energia alle
Senshi che aveva piu' vicine: Venus e Jupiter. Le due Senshi furono
sbattute sulla distesa ghiacciata, e rimasero immobili.
   "MINAKO!" con un urlo di dolore, Artemis si diresse verso Kunzite
senza pensarci. Il generale della Negaverse sbuffo', e colpi' il gatto
bianco. Artemis cadde al suolo, di fianco a Venus.
   "NO!" Mars lancio' una potente palla di fuoco verso Kunzite, ma
semplicemente venne assorbita dal suo campo di forza, come accadde
all'attacco congelante di Mercury.
   "Due andate, due da sistemare. Addio, Sailor Senshi!" Kunzite
raccolse l'energia per un colpo finale. Ma prima di poterlo fare, il
ghiaccio sotto di lui inizio' a muoversi, Improvvisamente il terreno
si apri', e una roccia apparve. Si alzo' e si spinse verso Kunzite,
facendolo cadere. Odo cambio' nuovamente forma, cambiando da una Horta
nuovamente nella forma umanoide, lasciando pero' le braccia in uno
stato gelatinoso per mantenere la presa su Kunzite.
   "Sembra che Nefrite abbia mentito, quando aveva detto che c'era
solo un mutaforme." disse Kunzite quasi stesse facendo salotto.
   "Ne hai visti altri come me? E chi e' Nefrite?" chiese Odo.
   "Te lo faro' incontrare." replico' Kunzite, sparando una scarica di
energia verso Odo, facendolo barcollare ed obbligarlo a lasciare la
presa. Kunzite alzo' le sue braccia e mando' un'altra scarica di
energia, prendendo il Conestabile in pieno questa volta. Odo volo' di
nuovo, e cadde addosso a Mars e a Mercury. Kunzite si rialzo'
lentamente dal ghiaccio, con gli occhi carichi di rabbia. "Ora
morirete, Sailor Senshi." Stava per rilasciare una scarica verso di
loro, quando una mano gli prese il polso.
   "Errore." disse Jupiter debolmente. Un odore di ozono era
percettibile quando richiamo' il suo potere "SUPREME... THUNDER!". La
senshi e il generale urlarono alla scarica di energia di Jupiter, con
lei presa dal ritorno del suo potere. Jupiter cadde al suolo senza
conoscenza, mentre Kunzite cadde in ginocchio, indebolito.
   "Mako!" Mars cerco' di liberarsi da Odo, come stava cercando di
fare Mercury, ma era come cercare di uscire da una piscina piena di
melassa, visto che Odo stava cercando di recuperare i suoi pezzi. Se
avesse potuto liberarsi prima che Kunzite si fosse ripreso, avrebbe
avuto l'occasione di metterlo fuori gioco.
   Ma Kunzite si riprese troppo velocemente, rimettendosi tremando sui
suoi piedi. Guardo' il corpo di Jupiter. "Bel tentativo, ragazza"
disse recuperando fiato "ma non abbastanza."
   "Se non riesci al primo colpo, colpisci il cattivo ancora." Kunzite
si volto' verso la sorgente della voce e fu sorpreso di vedere Venus
che stava in piedi vicino a lui, con l'indice puntato alla sua
fronte.
   Minako si stava sforzando di rimanere in piedi, cosciente. Il
dolore delle sue ferite la stava per sopraffare, ma senti' che aveva
dentro di se' abbastanza energia per un buon colpo. Un colpo
sufficiente a far fuori Kunzite, spero', perche' non avrebbe potuto
aiutare Mars e Mercury di nuovo. Doveva finirlo in quel momento, per
dar loro una possibilita' di prendere Beryl. Non importava altro.
   Venus si avvicino' prima che Kunzite potesse reagire, toccando con
la punta dell'indice la fronte del generale. "Hasta la vista, baby!
CRESCENT BEAM!"
   Il ritorno del raggio del suo attacco acceco' quelli che stavano
guardando per un secondo, ma quando svani' la luce, videro solo Venus
a terra. Non rimaneva traccia di Kunzite, ad eccezione di un
mucchietto di sabbia.
   Mercury si alzo', aiutata dal fatto che Odo era stato in grado di
recuperare tutto il suo corpo. Ma prima che potesse andare dalle
compagne ferite, una donna che non aveva mai visto prima accorse e si
inginocchio'.
   Mars guardava attentamente Dax che stava usando il suo tricorder.
"Che sta facendo?"
   "Penso che stia facendo delle scansioni, ma non ho mai visto un
apparecchio del genere."
   Mars aveva altre domande, che furono subito dimenticate quando
arrivarono altre due figure. Entrambi avevano sembianze che le
indicavano come non umane, ma non era quello che l'aveva stupita.
Ognuno di loro, includendo il mutaforma e la donna che stava
controllando Jupiter e Venus, erano apparse nella sua ultima lettura
dal fuoco. Ma che voleva dire? Erano alleati? O nuovi nemici?
   Kira aiuto' Odo ad alzarsi. "Sta bene, Odo?"
   Il Conestabile annui'. "Un po' scosso, ma sto bene, maggiore. La...
forza nemica era piu' pesante di quanto avessi previsto."
   "Zoicite?" chiese Kira.
   "E Kunzite." confermo' Odo. "Queste due se la sono vista con
Zoicite, mentre loro" indicando le due senshi ferite "sono state in
grado di fare fuori l'altro." Kira annui', ma cio' che stava per dire
le mori' in gola, quando diede la prima vera occhiata al campo di 
battaglia e vide la ventina di corpi dei Jem'Hadar a terra che
venivano coperti dalla neve.
   Worf noto' lo stupore sul suo volto. "Pensa ancora che avessero
bisogno di aiuto con i Jem'Hadar, maggiore?"
   "Kira!" Dax la chiamo' prima che potesse rispondere. Kira si giro'
e vide Dax prendere un gatto svenuto. Si era tolta la giacca, cercando
di tenere al caldo Venus. "Queste due sono messe male. Dobbiamo
portarle a bordo della Defiant se vogliamo che abbiamo qualche
possibilita' di sopravvivere." Tremo' aggiungendo "E prima che io mi
congeli del tutto!"
   "Vada" ordino' Kira.
   "Un momento!" esclamo' Mars. "Andare dove?"
   "Abbiamo una nave stellare in orbita." cerco' di spiegare Dax, poi
tremo' di nuovo. "E' una lunga storia, e non c'e' tempo per loro..."
Premendo il comunicatore "Dax a Defiant."
   "Avanti" rispose Sisko.
   "Emergenza medica. Quattro da teletrasportare direttamente in
infermeria." Un secondo dopo, una luce blu-azzurra avvolse le quattro
forme, e sparirono.
   Kira si giro' verso le Senshi rimaste. "Bene, presentazioni rapide.
Io sono il maggiore Kira Nerys, quello e' il tenente comandante Worf e
avete gia' incontrato Odo. Ora voi due potreste dirci che sta
succedendo qui."
   Mars rispose duramente. "Penso siate voi a dovermi spiegare che ci
fate qui. E specialmente con quello!" si volto' e alzo' un dito
accusatorio verso Odo.
   "Che hai contro Odo?" chiese Kira, stupita.
   Mars non rispose, se non continuando a guardare il Conestabile. Da
parte sua, Odo rispondeva allo sguardo con la stessa intensita'. Dopo
alcuni instanti, disse "Prego."
   La senshi fu presa di sorpresa. "Huh?"
   "Per averle salvato la vita."
   "Ha ragione, Mars." intervenne Mercury "Se non era per lui, Zoicite
ci avrebbe uccise."
   "Gia', e' vero." concordo' Mars.
   Odo sbuffo'. "La sua gratitudine e' entusiasmante."
   Mercury mise una mano sulla spalla dell'amica per trattenerla. "Non
ora, Mars." Attese finche' la tempra di Mars si calmasse un poco, poi
si rivolse a Odo. "Cerchi di capire, ma lei non e' il primo mutaforma
che incontriamo, e quello non fu... un piacevole incontro per noi. Una
nostra cara amica e' stata uccisa dall'altro."
   "Volete dire che avete incontrato altri Mutaformi prima?" chiese
Odo.
   "Ah, e' cosi' che vi chiamate?" chiese Mercury, inserendo i dati
nel suo computer. "Si, diversi mesi fa. Mi ero sempre chiesta se ce
fossero stati altri attorno... e sono lieta che non siete tutti come
quello."
   "Io non sono come gli altri del mio popolo." disse Odo.
   "Buono a sapersi." alzo' lo sguardo dal computer. "Sapete come vi
siete evoluti?"
   Prima che Odo rispondesse che sapeva poco su come si erano evoluto
i Mutaformi, Kira intervenne. "Potra' essere interessante, ma vorrei
sapere che diavolo sta succedendo qua attorno!" Guardo' le due
criticamente, notando le loro uniformi per la prima volta. "E perche'
diavolo non state congelando vestite in quel modo?!?"
   "Gli effetti della trasformazione ci proteggono dalle intemperie
climatiche." rispose automaticamente Mercury.
   "Non abbiamo tempo per questo." disse Luna. "Dobbiamo fermare Beryl
prima che risvegli la Negaforce. Cercheremo di rispondervi piu' tardi,
maggiore." Se ci sara' un dopo, aggiunse mentalmente.
   "Luna ha ragione" disse Mars. "Andiamo, Mercury. Tocca a noi ora."
Le due Senshi rimaste e Luna corsero verso il portale dimensionale.
L'away team si guardo', e le segui'. Avevano fatto pochi passi quando
una figura apparve di fronte a loro, sbarrando la strada. Era vestito
con un'armatura nera e argento, completa con un mantello, ed aveva una
spada in mano. "Lo sapevo che quei due avrebbero fallito. Ma non
illudetevi, Sailor Senshi... Non passerete."
   "E chi e' adesso?" chiese Kira a Worf.
   Mars rispose prima del Klingon. "Mamoru." sussurro'.
   La sua faccia si fece confusa. "Mamoru? Ti sbagli! Io sono il
Principe Endymion."
   "Oh, gia'." disse Odo, ruotando gli occhi. "C'e' una grossa
differenza. Non capisco come tu ti possa confondere."

(Nota del traduttore: Nella versione USA, il nome di Mamoru e' Darien,
mentre il Principe Endymion, e' stato tradotto come Prince Darien.
Cio' spiega la frase di Odo.)

   Sisko guardava con apprensione lo schermo visto che tutte le
postazioni sensoriali erano in allarme. Il campo di energia
nell'artico che stavano monitorando, era cresciuto esponenzialmente
negli ultimi minuti, portando come risultato uno scambio dimensionale.
In breve tempo, le forze della Negaverse sarebbero state in grado di
invadere la Terra. Tremo' al pensiero della distruzione che sarebbe
avvenuta, dato che avevano dimostrato una buona resistensa alle armi
della Flotta Stellare nel passato. Una Terra con solo le armi del
ventesimo secolo non aveva possibilita'.
   O'Brien guardo' lo schermo dalla sua postazione, ma era meno
preoccupato. Dopotutto aveva visto le Senshi sconfiggere i Borg, e
*avevano* sconfitto Beryl prima del loro viaggio sull'Enterprise D,
percio' dovevano esserne in grado anche ora... almeno lo sperava.
"Sailor Moon dovrebbe interrompere il tutto con il cristallo d'argento
a minuti."
   "Non penso, capo." I due si voltarono verso la porta di dritta, da
dove Dax stava entrando. Si mosse verso il timone, dove rilevo'
l'ufficiale che aveva sostituito Bashir. Il dottore era corso nella
piccola infermeria della Defiant nel momento in cui Dax aveva chiamato
l'emergenza medica. "Ho visto solo quattro Senshi mentre ero giu'. E
non c'era Sailor Moon fra loro."
   "Che..." O'Brien borbotto'. "Ci doveva essere!"
   "Non c'era."
   "Mi corregga, se mi sbaglio, ma se non c'e' Sailor Moon, quindi non
c'e' neanche il cristallo d'argento." disse Sisko.
   "Si'. E senza di esso, non hanno modo di sconfiggere Beryl."
aggiunse Dax.
   Sisko si acciglio'. "Se e' davvero cosi', allora tocca a noi.'
   O'Brien guardo' il suo capitano come se avesse perso la ragione.
"Noi?!?"
   Dax non sembrava ottimistica. "Benjamin, non so come potremmo
realisticamente fermarli."
   "Lo so, vecchio mio. Ma non voglio star seduto qui e vedere che la
Terra, qualsiasi Terra, sia sopraffatta. Voglio che trovi il modo di
prevenire lo scambio dimensionale... e velocemente!"

   "Non passerete da qui" ripete' Mamoru, ignorando il sarcasmo di
Odo.
   "Lo vedremo" rispose Worf, alzando il phaser e facendo fuoco. E lo
avrebbe colpito, se Mars non gli avesse spostato il braccio.
   "No!" Non gli faccia del male!"
   Worf la guardo'. "Il mio phaser era settato per stordirlo! Non
sarebbe stato ferito!." riprese la mira, solo per vedere una rosa nera
conficcata nell'arma.
   Mamoru sorrise, puntando la sua spada verso Worf. "Come ho detto,
non passerete."
   Worf butto' l'arma inutilizzabile e si avvicino', estraendo il suo
mek'leth. Mamoru tiro' un fendente, ma Worf fu abile a pararlo e a
rispondere con un contrattacco.
   "Continuate, voi tre." ordino' Kira mentre guardava i due che
combattevano. "Lo terremo occupato cosi' che potrete fare cio' che
dovreste fare." Lei e Odo si avvicinarono ai due combattenti, cercando
l'occasione di aiutare Worf.
   "Giusto." rispose Luna. "Andiamo!" Corse verso il portale, seguita
dalle due Senshi rimaste.
   Fecero solo pochi passi, quando una massa di energia nera erutto'
dal portale, nascondendo la vista del pallido sole polare. In pochi
secondi il livello della luce calo' fino a sembrare notte. Nello
stesso momento, Queen Beryl apparve di fronte a loro, con una grande,
demoniaca forma dietro di lei.
   "Siamo arrivate tardi!" sussuro' Luna con un tono di orrore.
   "Bene, Sailor Senshi. Avete definitivamente fallito. Nonostante i
vostri sforzi, la Negaforce e' stata liberata! E ora il mondo, e
presto l'universo, sara' mio!" Butto' indietro la testa ed esplose in
una risata.
   Kira guardo' indietro, nel momento in cui appari' Beryl, e vide la
forma della monarca. "Non mi piace proprio." borbotto' Kira. "Mi
ricorda un Cardassiano."
   "Penso che lei sia stata troppo dura coi Cardassiani." disse Odo.
   "Non hai ancora vinto, Beryl! Almeno finche' saremo vive!" grido'
Mars in tono di sfida.
   "E questo potra' essere corretto in fretta, Sailor Mars" le rispose
trionfalmnete Beryl.
   Worf ebbe un vantaggio della distrazione di Mamoru quando apparve
Beryl, deviando la sua lama verso il basso col mek'leth, seguendo con
un colpo al mento di Mamoru, col retro della sua mano destra. Mamoru
barcollo' all'indietro e Worf stava per sfruttare il proprio
vantaggio, quando venne spinto via da Odo. La ragione del gesto del
Conestabile fu chiara quando una sfera di energia passo' dove prima si
trovava il Klingon. Worf annui' il suo ringraziamento ad Odo. "Dov'e'
il Principe Endymion?"
   "Si e' teletrasportato in qualche modo" rispose Odo rialzandosi.
   Beryl grugni' a quella piccola opposizione. "Distruggeteli!
Distruggeteli ora!" Ci fu un alto urlo demoniaco quando la Negaforce
carico'. Kira fece fuoco sulle entita' che stavano accorrendo, ma non
ebbe effetto. Premette disperatamente il comunicatore. "Kira a
Defiant! Teletrasporto di emergenza! Sette da portar su! ORA!!"
   "Abbiamo fatto del nostro meglio, Mars"
   "Ma non e' bastato, Mercury. Ma grazie lo stesso." Le due amiche
annuirono e si prepararono per l'ultima battaglia.
   In quel momento, il raggio del teletrasporto prese tutto il gruppo
che venne portato sulla Defiant.

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TO BE CONTINUED


A Sailor paradox - 1

A Sailor paradox - 3
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