Sailor Trek: Deep Space Nine

A Sailor paradox

Capitolo 5 - Ritorno al passato

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

---------------------------------------------------------------------

                Sailor Trek: Deep Space Nine
                      A Sailor Paradox

              Capitolo 5 - Ritorno al passato

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

---------------------------------------------------------------------

   Luna salto' dalla spalla di O'Brien e arrivo' sullo schienale della
sedia di Sisko. "Allora, vediamo se ho capito." disse. "Queste navi
che provengono da quello che voi chiamate Dominion sono state
trasportate accidentalmente nel nostro universo circa nove mesi fa.
Sono state in qualche modo catturate e controllate dalla Negaverse.
Hanno usato il mutaforma per cercare di uccidere le tre Senshi, ma
sono riusciti solo a... a uccidere Sailor Moon." la voce si
interruppe, e si fermo' un attimo al ricordo di quel terribile giorno.
Dopo essersi ripresa dalle emozioni, "E questo e' stato sufficiente
per alterare gli eventi nel nostro mondo. Poi ieri, quando Queen Beryl
stava per sferrare l'attacco finale e le Sailor Senshi l'hanno
affrontata, questa nave," annui' al video che mostrava ancora l'immagine
della nave, "l'Enterprise, e' arrivata qui dal vostro passato in
questo universo. Ed e' stata subito attaccata dalle navi del Dominion
e distrutta, modificando cosi' anche il vostro passato."
   "Sostanzialmete corretto" rispose Dax. "Solo che hai dimenticato
che ora ci sono due flussi quantici in questo sistema, mentre ce ne
dovrebbe essere uno solo."
   "Come posso dimenticare qualcosa se non ne sono a conoscenza?" le
chiese la gatta.
   Dax sorrise. "Scusa."
   "Sai qualcosa del secondo flusso, Dax?" chiese Sisko.
   "Lo puoi ben dire." Mostro' uno schema delle registrazioni dei
sensori sullo schermo. "Ho mandato una sonda attraverso il secondo
flusso, programmandola per ritornare una volta fatte delle rilevazioni
sensoriali. Il punto di uscita e' nel Quadrante Gamma. Le letture
astrometriche indicano che e' a diversi mesi da quando abbiamo
lasciato Deep Space Nine."
   "Mesi?" esclamo' Sisko.
   Dax annui'. "Si'. E le coordinate dove il flusso emerge nel
quadrante Gamma sono le stesse di dove la Defiant ha visto svanire tre
navi Jem'Hadar diversi giorni prima che lasciammo la stazione." Si
fermo' un attimo. "Stanti le cose, ho concluso che hanno attraversato
il flusso quantico poco prima che il wormhole ci portasse qui."
   "Ma non hai idea da dove arrivi il secondo flusso?" chiese Sisko.
   "Nessun indizio." ammise la Trill.
   "In ogni caso e' un punto controverso." disse Sisko. "Senza un modo
per viaggiare all'indietro nel tempo, non abbiamo il modo di
correggere le timeline."
   "Bene!" borbotto' Mars. "Allora siamo al punto di partenza!"
   "Ho paura di si'." concordo' il capitano.
   Dax si chino' per controllare un allarme che aveva iniziato a
lampeggiare sul suo video. "Sto rilevando una grossa emissione di
neutrini..." Alzo' lo sguardo, evidentemente sorpresa. "Benjamin, e'
il wormhole!"
   "Sullo schermo!" ordino' Sisko.
   Al comando, l'immagine del wormhole, ora aperto, apparve sullo
schermo principale. Sisko noto' ancora che aveva uno strano aspetto,
come la colorazione rossa.
   "E' incredibile." disse Mercury, con lo stupore evidente nella
voce.
   "Si'" concordo' Luna. "Lo e'"
   Mars avrebbe concordato anch'essa, ma stava sentendo qualcos'altro
che proveniva dal fenomeno. I suoi occhi si rimpicciolirono per
cercare di comprendere le impressioni che sentiva. "C'e' qualcosa di
strano, non e' vero?"
   "Si'" rispose Kira. "Non e' come lo conosciamo normalmente."
   Bashir diede voce ad una domanda che ogni membro dell'equipaggio
della Defiant si stava chiedendo. "Siamo stati qui per delle ore. Come
mai e' apparso solo ora?"
   Sisko pote' pensare ad una sola risposta. "E' un invito degli
alieni del wormhole." Si sedette sulla sedia di comando e guardo' lo
schermo. "E io intendo rispondere. Dax, disoccultiamoci e entriamo nel
wormhole."
   "Si signore" disse Dax, andando al timone.
   "Spero che lei sappia cosa sta facendo, capitano" disse Luna dalla
sua posizione proprio dietro la testa di Sisko.
   "Lo scopriremo presto" le rispose nel momento in cui la Defiant
entro' nel wormhole. All'inizio la nave venne scossa dalle distorsioni
gravimetriche che erano presenti nel corridoio spaziale. Tutti sul
ponte immediatamente si sedettero o si aggrapparono a qualcosa per
evitare di venir sbattuti.
   "Ferma tutto." ordino' Sisko dopo alcuni secondi. Dax tocco' un
controllo del timone e la Defiant rallento' fino a fermarsi nel
wormhole. Ma anche ferma, la nave rollava come in alto mare.
   "Non potete fare qualcosa? chiese Mars, iniziando ad assumere un
colorito verdastro.
   "Ci sto provando." disse O'Brien. "Ma le onde gravimetriche sono
tanto forti che gli smorzatori inerziali hanno difficolta'..."
   La nave svani' attorno a loro.
   "... a compensare." fini' incerto la frase O'Brien, quando vide
dove si trovava. Tutti gli altri ebbero lo stesso senso di stupore,
quando si trovarono apparentemente alle Operazioni di Deep Space Nine.
   Sisko sapeva bene che erano stati portati nella realta' degli
alieni del wormhole. Sembrava che avesse ragione riguardo all'invito.
E sembrava che questo fosse stato esteso a tutto l'equipaggio e alle
Sailor Senshi.
   Le Senshi e Luna eramo piu' confuse dell'equipaggio. Mars stava
guardando il posto, cercando di percepire qualcosa, mentre Mercury
aveva attivato il visore e si blocco'. "Non capisco. Non rilevo
nulla."
   "Non ti preoccupare" le disse Dax. "Se ho ragione, non siamo per
nulla nella realta' come la conosciamo."
   "E allora dove siamo?" chiese Luna.
   "Nel reame dei Profeti" disse Kira, con una voce riverente.
   "E' corretto" disse una nuova voce. Si voltarono tutti all'entrata
dell'ufficio di Sisko. Una donna stava li', in piedi, e Sisko la
riconobbe dall'ultimo passaggio attraverso il wormhole... Sailor
Pluto. "Siete nel reame dei Profeti. Comunque, al momento, non possono
salutarvi personalmente perche' sono occupati."
   "Occupati?" chiese Kira.
   "Si'" rispose, scendendo gli scalini ed arrivando al pavimento
delle Operazioni. "Vedete, non siete i soli ad essere stati colpiti
dalle modifiche nelle timeline. Anche i Profeti sono in pericolo. In
un pericolo mortale."
   Kira rimase a bocca aperta, ma prima che potesse dire qualcosa,
Mars chiese "Aspetta un momento. Tu chi sei?!?"
   "Posso rispondervi io." disse Sisko. "Signori, vi presento Sailor
Pluto."
   "Pluto?" disse Luna, sorpresa. "La guardiana della Porta del Tempo?"
   "Esatto, Luna" le rispose.
   "La conosci?" chiese Mercury alla gatta.
   "Si'" disse Pluto. "Ma e' passato molto tempo dal nostro ultimo
incontro. Durante i giorni del Silver Millennium, per essere precisa.
E il lungo tempo nella capsula ibernante a quanto pare non le ha fatto
perdere i ricordi."
   "Sono contento di incontratri finalmente." disse Sisko, andando
verso Pluto. "Ma cosa vuoi dire quando affermi che i Profeti sono in
pericolo?"
   Lo scenario di modifico' di nuovo, disorientando l'equipaggio. Ma
era molto familiare a Mars, Mercury e Luna. Si trovavano al tempio
dove Rei viveva e lavorava. Ma Pluto rispose a Sisko come se nulla
fosse cambiato. "Esattamente cio' che ho detto, capitano. Ma ci vorra'
un po' di tempo per spiegare. Come sapete, Beryl non si accontentera'
solo della Terra... o solo di questo universo. La sua sete di potere e
conquista e' praticamente illimitata. Inviera' le sue forze attraverso
il secondo flusso quantico che il comandante Dax ha scoperto,
invadendo il Quadrante Gamma. Rinforzate dalla Negaforce, le sue
truppe sconfiggeranno il Dominion in breve tempo." L'equipaggio della
Defiant rimase sorpreso a questa frase. Infatti, le truppe del
Dominion sembravano quasi inarrestabili. Il fatto che le truppe di
Beryl potessero conquistare il Quadrante Gamma cosi' facilmente,
sembrava incredibile. Pluto continuo' "E avra' ancora fame di altro...
E inviera' le sue forze attraverso il wormhole nel Quadrante Alfa."
   "La Federazione li combattera'!" affermo' duramente Worf.
   "Non possono." disse Pluto. "Perche' in questa timeline *non c'e'*
la Federazione."
   "Non ci sara' la Federazione?" Anche l'impenetrabile Odo sembro'
scioccato alla notizia.
   "Credo di capire." disse Sisko. "Senza l'Enterprise che ritorna
dalla sua missione quinquennale, non ci sara' nessuno in grado di
fermare V'ger subito dopo."
   Pluto annui'. "Esatto, capitano. La sonda avanzata ridurra' i
pianeti principali della Federazione a deserti senza vita prima di
ripartire, lasciando cio' che rimaneva della Federazione una facile
preda di un attacco Klingon/Romulano."
   La scena cambio' di nuovo, in quella di una sala riunioni di Deep
Space Nine. Erano tutti seduti al tavolo eccetto Pluto. Passeggiava
attorno al tavolo, continuando a parlare. "In questo Quadrante Alfa
alterato, ci sono tre forze che combattono per la supremazia: i
Romulani, i Klingon e i Cardassiani. Non rimane nulla della
Federazione se non qualche colonia isolata."
   Kira si spinse in avanti, ansiosa. "E Bajor?"
   Pluto la guardo' "Ho paura che sia ancora dominato dai
Cardassiani." In un batter di ciglia si ritrovarono sulla passeggiata.
"Questa e' la stazione com'e' in quello che voi chiamereste il presente."
Sisko, Kira e gli altri guardarono attorno, ma non c'era nessuna
uniforme della Flotta Stellare. Ne' uniformi della milizia Bajoriana.
Tutto cio' che si poteva vedere erano truppe Cardassiane... e schiavi
Bajoriani che si muovevano lungo la stazione. "Naturalmente, il nome
della stazione e' ancora Terok Nor."
   Kira sembro' terrorizzata. "Che i Profeti ci salvino."
   "Non possono." rispose Pluto. "Sta a voi salvarli dalla Negaforce."
Il tempio di Rei si riformo' attorno a loro, ma Kira sembro' non
accorgersi del cambio. Ando' verso Pluto e guardo' la misteriosa
Sailor Senshi.
   Quando parlo', la sua voce era bassa e tesa. "Come possono i
Profeti essere in pericolo contro la Negaforce?"
   Fu Mercury a parlare. "Quando Beryl invio' le sue forze nel
Quadrante Alfa attraverso il wormhole, mando' anche la Negaforce."
teorizzo'.
   "Corretto" confermo' Pluto. "E fu durante il passaggio che entro'
in conflitto coi Profeti." Torno' a guardare Kira. "Il loro potere
puo' essere grande, maggiore, ma anche loro hanno dei limiti. E la
Negaforce li supera. I Profeti *stanno* combattendo la Negaforce... Ma
e' una battaglia che stanno lentamente perdendo."
   "Allora quella e' la ragione dello strano comportamento del
wormhole... e dei cambiamenti del suo aspetto." disse Dax "E' il
risultato della battaglia in corso."
   "Corretto" disse ancora Pluto.
   "Dato che gli alieni del wormhole esistono fuori dal tempo lineare"
continuo' Dax, piu' che altro a beneficio di Mars, Mercury e Luna "una
battaglia fra loro ed un avversario alla pari ha ripercussioni in
tutto il tempo... passato, presente e futuro... E' lo stesso per
loro."
   "C'e' solo un'altra cosa che vorrei sapere." disse Sisko quando si
ritrovarono alle Operazioni di nuovo. "Come e' cominciato? So che le
navi dei Jem'Hadar che hanno attraversato il flusso sono state il
catalizzatore dei cambi nella timeline, ma da dove e' uscito quel
secondo flusso? Non puo' essere apparso cosi', dal nulla."
   "Ha quasi ragione, capitano." disse Pluto. "Non sono stati loro. Ma
se vuole sapere come e' apparso, dovrebbe chiederlo a Worf... visto
che ha partecipato alla sua creazione."
   Il Klingon apparve confuso. "Io?" Pluto annui'.
   "E' naturale!" disse Dax, realizzando il tutto. "L'avrei dovuto
capire prima."
   "Cosa avrebbe dovuto vedere prima?" chiese Odo.
   "Questo non e' un altro flusso quantico... E' lo stesso
attraversato dalle due Enterprise. Ma quando l'Enterprise D cerco' di
chiuderlo, tutto cio' che fecero i siluri fu di raddoppiarlo nel tempo e
nello spazio da entrambe le parti. Nel nostro universo, il flusso
venne spostato nel Quadrante Gamma, mentre qui e' stato spostato in un
punto fra le orbite di Marte e della Terra, un centinaio di anni
prima."
   "Essenzialmente corretto." confermo' Pluto. "Il desiderio di Picard
di chiudere il flusso era una buona intenzione, ma ha portato a questo
paradosso temporale in cui ci troviamo."
   "Oh mio Dio" borbotto' O'Brien. "Allora Q aveva ragione. Il
capitano Picard avra' un colpo quando lo sapra'."
   Worf si acciglio' al pensiero che Q potesse avere ragione su
qualcosa, poi si scosse quando una risata gli fece eco nella testa,
seguita da "Te l'avevo detto, Microcervello!"
   Pluto riprese "Q potra' mancare in qualcosa nei rapporti
interpersonali" disse guardando l'aria sopra di loro "ma dice la
verita'... Almeno, la maggior parte delle volte."
   "Sembra che lo conosca bene" osservo' Bashir.
   "Siamo stati... insieme per diversi secoli." rispose.
   "Secoli?" O'Brien guardo' da vicino Pluto. All'apparenza, sembrava
una ragazza di non piu' di venticinque anni. "Quanti anni hai?"
   Pluto alzo' un sopracciglio e la sua espressione si fece divertita.
"Sinceramente, capo O'Brien. Visto che e' sposato, da lei mi aspettavo
altro piuttosto che chiedere l'eta ad una signora."
   Lo scenario muto' nuovamente nel tempio, mentre O'Brien cerco' di
salvare le apparenze. "Comunque, cio' che deve essere fatto per
risistemare le timeline...'
   "... e' evitare che la Negaverse prenda il controllo delle navi del
Dominion." disse Sisko. "Cosi' facendo, eviteremo che venga modificato
il flusso della storia."
   "In breve, evitare che uccidano Sailor Moon" aggiunse Mercury.
   "Ed anche le altre" disse Worf.
   "Corretto" annui' Pluto.
   "Va bene. Ora sappiamo cosa fare." disse Mars. "Ma c'e' ancora il
piccolo problema del viaggio nel tempo. O hai gia' una soluzione?"
   "Posso far viaggiare nel tempo le persone" ammise Pluto. "Ma non ci
servirebbe molto, in quanto per evitare il tutto, voi... *Noi* abbiamo
bisogno della Defiant. E sarebbe difficile per me farlo da sola." Si
fermo' e sorrise. "Ma non quando qualcuno e' assistito dai Profeti."

   Sbatterono gli occhi, disorientati, quando si ritrovaroo sulla
Defiant. "Siamo usciti dal wormhole." disse Kira dopo aver controllato
le letture dai pannelli.
   "Capo, torniamo in occultamento. Dax, rapporto posizione. Sia
spaziale che temporale." Muovendosi per ubbidire agli ordini, O'Brien
attivo' il dispositivo di occultamento Romulano in prestito installato
sulla Defiant. Nello stesso tempo, Dax guardo' il computer di
navigazione.
   "Spazialmente, siamo ancora nel sistema Terrestre, esattamente dove
si era aperto il wormhole. Ma temporalmente..." Si fermo' a
ricontrollare le letture. "Siamo tornati indietro di circa nove mesi."
   "Confermo." disse Mercury, che stava controllando col proprio
computer. "Ora siamo quattro giorni prima..."
   "... prima che Sailor Moon venga uccisa." disse una voce dal
retro del ponte. Sisko si volto', ma non fu sorpreso di trovare Sailor
Pluto a bordo. "Ma un intero giorno prima che le navi Jem'Hadar
emergano dal flusso quantico in questo universo. Avete tutto questo
tempo per prepararvi ad incontrarle."
   "Molto bene." disse Sisko. "Ora..."
   "Aspetta un minuto. C'e' qualcosa che voglio sapere prima." Mars
ando' verso Pluto e la guardo'. "Hai appena detto che potevi portare
la Defiant in un qualsiasi punto nella timeline." la sua voce
diventava piu' alta man mano che parlava. "Cio' che voglio sapere e'
perche' diavolo non ci hai portati il giorno prima che Usagi venne
uccisa la prima volta?!?"
   "Penso di sapere io la risposta." disse Odo. Il conestabile si
avvicino' alle due Senshi. "In modo tale che non ci fosse alcun dubbio
sulla decisione dell'equipaggio della Defiant di interferire negli
eventi di questo universo."
   Mars sembro' stupita "Cosa?!?"
   "Ho paura che Odo abbia ragione." disse Pluto "Ogni volta che gli
ufficiali della Flotta Stellare si sono trovati nel passato, non hanno
voluto intraprendere azioni se queste non fossero state assolutamente
necessarie." Guardo' Sisko. "Non che sia sbagliato, comunque."
   "Ma perche'..." riprese Mars.
   "Mars, ti prego. Cerca di capire." le disse Pluto gentilmente. "Se
c'era un altro modo per farlo, l'avrei fatto. Ma devo fare tutto cio'
che e' in mio potere per correggere la timeline. Sarebbe stato
difficile convincerli che avrebbero dovuto intervenire se gli avessi
portati in un punto prima che il paradosso si formasse. E dato che
avremo solo una possibilita' di correggere la timeline, era un rischio
che non potevo permettermi di correre."
   "Ma..." cerco' ancora di insistere Mars.
   "Rei..." Pluto si fermo' prima di continuare. "Se il capitano Sisko
e i suoi uomini avranno successo, allora gli eventi che avete vissuto
dalla morte di Sailor Moon, comprese le morti di Makoto, Minako e
Artemis, non accadranno mai. E tutto procedera' come prima dell'arrivo
delle navi del Dominion. E la te stessa del passato non sapra' mai
cosa poteva accadere."
   "E noi eviteremo che accada." aggiunse Sisko. "Ma non abbiamo tempo
da perdere. Capo, Dax, Worf: Cominciate un controllo completo della
nave, e concentratevi sui sistemi tattici. Avremo compagnia fra
ventiquattr'ore e voglio essere pronto."
   Ognuno dei tre ufficiali annui' agli ordini. Ma O'Brien aggiunse
"Signore, solo per farglielo sapere: l'armatura ablativa di poppa e'
degradata del trenta percento nell'ultima battaglia. E non c'e' molto
che possa fare per ripararla senza le attrezzature di Deep Space Nine
o di una base stellare.
   "Ho capito, capo. Faccia cio' che puo'." Si rivolse a Kira.
"Maggiore, c'e' una possibilita' che possano oltrepassarci. Se dovesse
succedere, voglio che lei e Odo lavoriate con Mars, Mercury e Luna per
preparare un piano per proteggere Sailor Moon a terra... Se dovesse
servire."
   Kira annui'. "Si', signore."
   "E lei che fara'?" chiese Luna.
   "Faro' una lunga chiacchierata con la nostra ospite sul corso degli
eventi futuri." rispose il capitano, dando una lunga occhiata a Pluto.
"Potete andare."
   Gli altri si mossero per eseguire i propri compiti, ma Dax prese
Sisko da parte per un momento. "Benjamin, non so se questo potra'
servirti, ma penso che tu lo debba sapere."
   "Sapere cosa, Dax?"
   "Ho fatto una scansione di Pluto pochi momenti fa." Si fermo' un
attimo, sembrando incerta. "La maggior parte delle letture erano
congruenti con quelle delle altre Sailor Senshi eccetto per una cosa."
   "Cosa?"
   "La gemma sopra il suo bastone." Dax fece un'altra pausa. "Non sono
sicura del significato, ma le letture che ottengo da quella sono molto
simili a quelle delle Gemme dei Profeti."
   Sisko ci penso' su. "Data la natura dei suoi compiti come li ha
descritti Luna, non lo troverei troppo sorprendente."

   "Sara' una *lunga* nottata." disse Kira, dopo essere entrata in
sala mensa. Ando' al replicatore "Raktajino, molto forte." Appena
la tazza si materializzo', la prese, ne bevve un sorso e sospiro'
compiaciuta. "Posso dire tutto dei Klingon, ma di sicuro sanno come
fare un buon caffe'." Poi si rivolse alle ospiti della Defiant
"Servitevi prima che iniziamo. Abbiamo molto da discutere." Non bado'
a fare lo stesso invito a Odo... Sapeva che non aveva bisogno di cibo,
ne' di bere alcunche'.
   Mars attese che Mercury ordinasse un'altra cioccolata calda e un
piatto di crema di latte per Luna, poi esito' davanti al replicatore,
ricordando la vastita' della scelta per un the. "Hai dei suggerimenti
per un the?" chiese a Kira. "Qualsiasi cosa che non sia Earl Grey."
   "Provi il The Tarkaliano." suggeri' Odo. "Ho osservato che e' uno
dei favoriti fra gli umanoidi a Deep Space Nine.
   Dopo che Kira annui' confermando, Mars disse "Computer: The
Tarkaliano." In breve apparve la tazza. Ne prese un sorso e gli occhi
le si allargarono. "Grandioso!"
   "Ok. Iniziamo." disse Kira. "Mercury, perche' non scarichi tutte le
informazioni riguardo al giorno dell'uccisione di Sailor Moon nel
computer della Defiant?" La Senshi annui' e si mise al lavoro. "Odo,
quando avra' fatto, faccia un riesame con Luna della battaglia...
Preparazione tattica, la zona dov'e' avvenuto... Insomma, sa cosa
intendo."
   "Si', maggiore."
   "Intanto, noi tre vedremo di analizzare gli eventi fino a quel
punto, in modo da pianificare una copertura per Usagi e le vostre
controparti."
   "Non capisco perche' dobiamo fare tutta questa pianificazione."
disse Mars. "Sappiamo in cosa si era trasformato il mutaforme.
Lasciatemi solo dargli un buon colpo e lo uccidero' prima che si possa
trasformare."
   "Ci sarebbero due problemi" disse Odo, disturbato dalla frase di
Mars. "Uno, ha potuto sapere in cosa si era mimetizzato il mutaforma
solo prima che uccidesse Sailor Moon. Potrebbe essere qualsiasi altra
cosa."
   "Ha guadagnato un punto." disse Mars. "E qual'e' il secondo
problema?"
   "Vorrei evitare l'uccisione del mutaforme, se possibile."
   "Cosa?!? La vita di Sailor Moon e' molto piu' importante!"
   "Per la timeline, si'" disse Odo con calma. "Comunque, nella storia
del mio popolo, nessun mutaforme ha mai fatto del male a nessuno..."
Il suo sguardo si oscuro'. "Almeno, non di recente." Rimosse il
ricordo di quel giorno, diversi mesi prima, nella sala macchine della
Defiant, quando aveva ucciso inavvertitamente un altro mutaforma in un
corpo a corpo. Non gli aveva dato molte possibilita', ma ancora si
rimarcava per essere stato il responsabile della sua morte. "Non
voglio che questo venga ucciso... se puo' essere evitato."
   Kira intervenne prima che Mars potesse obiettare ancora piu' di
prima. "Ci proveremo, Odo. Dopotutto l'obiettivo e' di salvare Sailor
Moon, non uccidere il mutaforma." Guardo' duramente Mars finche'
questa non cedette, poi torno' a Odo. "Ma Odo, voglio che capisca. Se
dovesse succedere, se fosse una scelta fra il mutaforma e Sailor
Moon..."
   Il Conestabile annui'. "Capisco, Maggiore. Ripristinare la timeline
e' di primaria importanza."
   "Bene, ora che e' stato chiarito tutto... Al lavoro." Kira si
avvicino' ad un tavolo e si sedette con le due Senshi. Nel frattempo,
Odo ando' verso un monitor e ricavo' uno schema tattico che
raffigurava l'ultima battaglia di Sailor Moon. Si scosse nel sentire
qualcosa che gli saliva sulla spalla, e vide Luna che si era seduta
li'.
   "Scusi" disse la gatta, alzando le spalle "ma la visuale dal tavolo
non e' delle migliori."
   Prima che il Conestabile potesse rispondere, senti' lo scoppio di
una risata da dietro. Si volto' e vide Kira che stava sforzandosi di
trattenersi dal ridere incontrollabilmente. A fianco a lei, Mars e
Mercury stavano ridendo. "C'e' qualcosa di divertente, maggiore?"
   "Mi scusi Odo" disse, non molto sincera "Ma se si vedesse da
quest'angolazione..." Si fermo', cercando di controllarsi.
   "Non capisco cosa ci sia di divertente." disse Odo.
   "Neanche io!" aggiunse Luna.
   "Beh, io potrei dirlo" disse Mars. "Non e' vero, Mercury?"
   "Naturalmente"
   Odo sbuffo' e torno' al monitor. "Umanoidi! A volte non li capisco
proprio!"
   "Sono d'accordo con lei" disse Luna.

   Sisko condusse Pluto nel piccolo e quasi mai usato ufficio.
"Siediti." disse, prima di fare altrettanto dietro la scrivania.
   "Ho la sensazione di sapere cosa sta pensando, capitano" gli disse.
"Non pensa che sarebbe piu' saggio attaccare prima, invece che cercare
di negoziare con le navi del Dominion?"
   "Non e' abitudine per la Federazine attaccare a vista, almeno non
in tempo di pace." spiego' Sisko. "Se tutto puo' venir risolto senza
spargimento di sangue, allora devo provare questa strada."
   "Non sono molto ottimistica al riguardo."
   Sisko si acciglio'. "Conoscendo il Dominion, neanche io. Ma cio'
che ho bisogno di sapere da te e': ho la possibilita' almeno di
provarci?"
   "Forse" disse Pluto. "Originariamente, le navi del Dominion
rimasero qui per due ore prima che la Negaverse facesse qualsiasi
mossa con loro. Ma non conterei molto su questo, capitano. Il futuro
e' sempre in movimento."
   "Non ti preoccupare" disse Sisko, stendendosi sulla sedia. "Voglio
esser pronto per ogni evenienza."

   Circa ventiquattr'ore dopo, Sisko diede un rapido sguardo attorno
sul ponte, controllando che tutti i sistemi fossero pronti. Ma, come
al solito, il suo equipaggio era estremamente efficiente. La Defiant
era pronta, almeno per quello che avevano potuto fare.
   Giro' la sedia per guardare le tre Sailor Senshi. "E' quasi ora."
disse loro. "Meglio che aspettiate fuori prima che li contattiamo."
   "Spero che lei sappia cio' che sta facendo, capitano." gli disse
Mars. Aveva avuto un'accesa discussione quando le aveva informate del
piano per tentare di contattare i Jem'Hadar e rimandarli nel flusso.
"Io continuo a pensare che lei debba attaccare alla prima occasione."
   "Tatticamente parlando, hai ragione. Comunque, anche con l'elemento
sorpresa, le possibilita di tre contro uno contro navi del Dominion,
vorrei evitarle. E come ho detto a Pluto prima: Se c'e' una
possibilita' di risolvere tutto senza spargimento di sangue, la voglio
tentare." Torno' a voltarsi verso lo schermo principale "Ma non
preoccupatevi. Se ci sara' una battaglia, non sara' facile per loro."
   "Non ti preoccupare, Mars" la rassicuro' Pluto. "il capitano Sisko
conosce benissimo l'urgenza della situazione. Fara' tutto cio' che
sara' necessario."
   Un allarme sensoriale suono'. "Rilevo una sorgente takionica."
disse Dax. "Stanno arrivando."
   Sisko annui'. "Fuori dalla visuale, voi tre. Se la situazione
dovesse peggiorare, vi voglio come assi nella manica." In silenzio le
tre lasciarono il ponte mentre Sisko si sistemo' sulla poltrona. "Ci
siamo. Allarme rosso." Attorno al ponte, le luci dell'allarme si
accesero e le sirene suonarono. Probabilmente non era necessario,
visto che l'equipaggio era gia' al proprio posto.
   Sisko mantenne la sua attenzione sullo schermo, che era puntato sul
flusso quantico. Ci fu una breve luce che venne seguita da un effetto
ondulatorio, e tre navi Jem'Hadar apparvero come dal nulla. "Perfette
in orario."
   Worf controllo' gli scanner tattici e si acciglio'. "I loro scudi
si sono alzati appena usciti dal flusso. Inoltre i sistemi di energia
primari e le armi sono attivi e a piena carica."
   "Sia l'Enterprise che l'Enterprise D subirono un calo di potenza al
passaggio attraverso il flusso." noto' Bashir.
   "Sembra che non sia un problema per le navi del Dominion."
borbotto' O'Brien.
   "Considerando la differente tecnologia, non posso dire di essere
del tutto sorpresa" disse Kira.
   Sisko fece un lungo respiro. "Signor Worf, uscire
dall'occultamento. Maggiore, li chiami." I due ufficiali ubbidirono e
Sisko senti' che il campo di occultamento veniva disattivato. Dopo
alcuni secondi dalla chiamata di Kira, lo schermo tremolo',
inquadrando un Vorta.
   "Sono Fiden, capo Vorta per questo gruppo."
   "Capitano Benjamin Sisko, al comando della nave stellare della
Federazione Defiant."
   Il Vorta si apri' in un largo, e Sisko penso' totalmente bugiardo,
sorriso. "Capitano Sisko! E' un piacere conoscerla. Ma mi chiedo cosa
stia facendo qui, cosi' lontano da Deep Space Nine."
   "Siamo entrambi lontani da casa" rispose Sisko. "Un intero
universo di distanza."
   "Universo?" Fiden sembro' davvero confuso. "Mi spiace, ma non
capisco."
   "Posso spiegarglielo, ma meglio farlo in fretta." Sisko si
interruppe per fare effetto. "Se vuole che il Founder a bordo della sua
nave sopravviva."
   Il sorriso svani' dalla faccia del Vorta. "Le minacce non le
appartengono, capitano." disse Fiden, con una certa rabbia nella voce.
   Sisko alzo' un sopracciglio. "Non ne stavo facendo, infatti. Ma ho
una conoscenza di questo universo... che credo che lei fara' bene a
sentire."

   Mercury guardava Mars che passeggiava nel corridoio. "Rei, potresti
per favore fermarti? Mi stai facendo diventare nervosa!"
   "Non ci riesco." le rispose irritata Mars. "La morte o la vita di
Usagi dipende da quello che si stanno dicendo la' dentro. Non riesco a
stare ferma qui fuori!"
   Mercury sospiro' "Non ti servira'. Il capitano Sisko sa con chi ha a
che fare."
   "Mercury ha ragione" disse Pluto. "Ho parlato a lungo con lui sulle
tempistiche. L'altra volta, ci vollero due ore prima che Nefrite
prendesse il controllo del mutaforme. Dovremmo avere almeno un'ora
prima che possano fare qualsiasi mossa."
   Mars si fermo' e guardo' freddamente Pluto. "E se ti sbagli?"
   "Anche se fosse" disse Mercury, intervenendo "Avremo comunque tre
giorni prima che Usagi sia in qualche pericolo. E Kira ha preparato un
buon piano per proteggerla."
   "Lo so, lo so." disse Mars. "C'ero anche io, ricordi?" Ritorno' a
guardare la porta del ponte. "Io vorrei solo essere li' dentro."
   Come in risposta, la porta del ponte si apri', e Sisko e Odo
uscirono. Le tre Senshi li guardarono, aspettando. "Beh?" chiese Mars.
   "Il Vorta, Fiden, ha accettato di incontrarmi, per vedere le prove
che abbiamo sulla situazione." si rivolse a Pluto. "Vorrei che tu
venissi, visto che tu hai la miglior conoscenza di come deve procedere
la timeline."
   "Molto bene" disse la Senshi con riluttanza. "Se lo desidera."
   Sisko noto' lo sguardo infelice di Mars. "Non ti preoccupare." le
disse "Ho detto a Worf di far fuoco su di loro nel momento in cui
facciano qualsiasi mossa sospetta, o se tenteranno di avvicinarsi alla
Terra. Dato che ho chiuso il collegamento con loro, puoi andare a
guardare la situazione in plancia, se vuoi."
   Mars annui' e li guardo' mentre se ne andavano. "Spero che
funzioni." disse. "Forse le cose andranno meglio fra me e Mamoru nella
timeline reale."
   Mercury esito' sulla soglia prima di entrare in plancia. "Rei,
riguardo a quello..."
   "Cosa?"
   Ami si fermo' di nuovo, poi inizio' a smanettare sul computer. Ed
una immagine apparve sul video. "Penso che dovresti guardare qui
prima."
   Rei si acciglio', ma assecondo' la richiesta di Mercury. Ma dopo un
secondo, rimase stupita. Anche se non ne era del tutto sicura,
l'immagine che Mercury le mostrava arrivava dai diari dell'Enterprise
D, presa subito dopo che la nave Borg di Rubeus era stata distrutta.
Mostrava Tuxedo Kamen e tutte e cinque le Sailor Senshi. Ma non era
Mars che lui stava abbracciando. Era Sailor Moon. "Cos'e' questo?"
   "Ho letto molti diari di bordo riguardanti le Sailor Senshi
dell'Enterprise e dell'Enterprise D." rispose Mercury. "Da tutti
questi diari, sembra evidente che Tuxedo Kamen della timeline
originale era innamorato di Sailor Moon... e non di te."
   Mars scosse la testa. Lo trovava difficile da credere. "Perche'?"
   Ami esito'. "Luna, ti ricordi che ci dicevi sempre che una delle
nostre missioni primarie era trovare la Principessa della Luna?"
   La gatta annui' "Certo che si'"
   "Beh, l'abbiamo trovata. Secondo i diari dell'Enterprise di Picard,
Usagi e' la Principessa della Luna."
   "E dato che Mamoru era il Principe della Terra, erano innamorati
gia' nel Silver Millennium." concluse Rei. "In qualche modo, l'ho
sempre saputo che il suo cuore apparteneva a qualcun'altra." Si fermo'
e guardo' di nuovo l'immagine. "E ora so il perche'."
   "Rei, mi dispiace..."
   Scosse la testa. "Non e' colpa tua, Ami. E' solo cio' che doveva
essere." Entro' in plancia, e ando' direttamente da Worf. Il Klingon
la guardo'. "Lo sapevi." gli disse.
   Gli altri menbri dell'equipaggio si scambiarono degli sguardi
interrogativi, ma Worf le rispose semplicemente "Si'".
   "E perche' non me l'hai detto?"
   Worf non parlo' per un attimo. "Dovevi scoprirlo da sola.
Dopotutto, nella tua testa, tu eri il suo par'mach'al." Dax,
solitamente tranquilla, si volto' verso di lui, con entrambe le
sopraciglia alzate.
   "Eh? Puoi tradurre?"
   "Il termine umano piu' vicino e' amante."
   "COSA?!?" urlo' Luna, causando un forte arrossamento di Rei.
   "Non eravamo *cosi'* uniti." disse "Ma apprezzavo il sentimento. Ma
vorreste smetterla di parlarmi come se lo stessi perdendo? Voglio
dire, la mia controparte sulla Terra non avra' gli stessi sentimenti
se avremo successo." Si fermo', guardando lo spazio, poi aggiunse
dolcemente "Comunque, darei qualsiasi cosa per darle una possibilita'
di vivere."

   Pluto era in piedi, di fianco al grande monitor della sala mensa,
con l'espressione dubbiosa. "Mi sento a disagio nell'essere presente a
questa riunione, capitano."
   "Tutto cio' che mi serve e' che tu confermi cio' che io diro' loro
riguardo a quello che accadra', sia al Founder sulla loro nave, sia al
Dominion." Sisko la guardo' di traverso "Sempre che non causi dei
problemi nel flusso temporale."
   Pluto esito', considerando attentamente la propria risposta. "No,
non credo."
   "Perche' e' cosi' dubbiosa?" chiese Odo. "pensavo che lei
conoscesse il futuro."
   "Ho certe conoscenze riguardo gli eventi futuri nella giusta
timeline e come le cose sono progredite in quella alternativa."
rispose. Sospirando aggiunse "Comunque, mentre siamo impegnati in
questo processo per risistemare il tempo, sono all'oscuro degli eventi
futuri come voi."
   La porta si apri' prima che Odo potesse rispondere, facendo entrare
Fiden e Komentac'lan, scortati da due ufficiali della sicurezza. Sisko
li lascio' andare con un cenno. Fiden torno' a sorridere. "Capitano
Sisko, e' un piacere incontrarla, finalmente faccia a faccia." Si
volto' verso Odo e fece un mezzo inchino "E anche lei, Odo"
   "Piacere" disse Odo.
   Fiden si rialzo' e si avvicino' a Pluto. "E chi sarebbe questa
amabile giovane donna?" Pluto non disse nulla, ma alzo' un
sopracciglio quando Fiden la descrisse come giovane. "La sua...
uniforme non e' chiaramente Bajoriana, ne' della Flotta Stellare." Si
volto' verso Sisko. "A meno che non stiate pensando di cambiarle
ancora!"
   "E' un'ospite della Defiant" spiego' Sisko. "E' una residente di
questo universo alternativo in cui siamo entrati. Il suo nome e'
Sailor Pluto."
   "Sailor... Pluto?" Fiden la guardo' ancora, confuso. "Uno strano
nome."
   "Non per una Sailor Senshi" disse Pluto, parlando col Vorta per la
prima volta.
   "Lei e' la ragione per cui siamo tutti qui" disse Odo "In modo che
possiamo salvare le vostre vite, assieme alla vita del Founder che
avete a bordo."
   "Avete gia' fatto questa minaccia prima" sbuffo' Komentac'lan.
   "Non e' una minaccia" disse Pluto fermamente. "E' solo la
descrizione di cio' che accadra' se non tornerete al vostro universo."
   Sisko ando' al monitor. "Questo vi spieghera' tutto." Premette un
controllo e fece partire un diario visuale, estratto dal computer di
Mercury, della battaglia che ebbe come risultato la morte di Sailor
Moon.
   Fiden guadro' il filmato in silenzio. "Un bel filmato, ma non
capisco cosa..." la sua voce si spense quando il mutaforma si rivelo'
improvvisamente, e l'espressione sul suo viso cambio' in terrore
quando vide Mars che lo distruggeva. "Non puo' essere."
   "Puo' esserlo, e lo sara'"
   "Perche' mi state facendo vedere questa messinscena?" chiese
duramente.
   Pluto fece un passo verso di Fiden, e Komentac'lan appoggio' la
mano alla sua arma. "Non e' una messinscena. Questa registrazione e'
di un evento che *capitera'* fra tre giorni da ora, se non ritornerete
al vostro universo."
   "Questo lo dice lei."
   "Si, lo dico io. E inoltre, il vostro fallimento risultera' nella
veloce e completa distruzione del Dominion stesso."
   Fiden la guardo', impallidito. "Impossibile."
   "No, e' una certezza."
   "Il Dominion vive da piu' di duemila anni" protesto' Fiden. "E
continuera' anche dopo che la vostra civilta' sara' ridotta in
polvere!"
   Pluto fece un sospiro esasperato. "Me l'aspettavo. Alcuna gente
deve vedere, non basta un racconto." Rivolgendosi a Sisko, aggiunse
"Torneremo presto." Con quelle parole, lei e Fiden svanirono.
   Komentac'lan impugno' l'arma e guardo' nella stanza. "Che avete
fatto a Fiden?" domando'.
   "Non abiamo fatto nulla. E Pluto ha detto che torneranno." Sisko
guardo' il Jem'Hadar che continuava a cercare nella stanza. "Ora metta
via quell'arma."
   "Perche' dovrei?"
   "Perche' lo dico io" intervenne Odo, dirigendosi verso
Komentac'lan.
   Komentac'lan guardo' Odo, indeciso. Anche se la posizione di Odo
rispetto agli altri Founder era dubbiosa, in ogni caso lui *era* un
Founder, e Komentac'lan doveva ubbidirgi. Per ora. Riluttante, rimise
l'arma nella fondina.
   Fu in quel momento che Pluto riapparve con Fiden. Il Vorta aveva
un'espressione scioccata sulla faccia. "Incredibile. Semplicemente
incredibile."
   "Ma vero." rispose Pluto.
   Fiden annui' e si rivolse al capitano Sisko. "Non ho scelta che
credere a quanto Pluto mi ha fatto vedere. Torneremo attraverso il
flusso quantico."

   Nel cuore di una delle navi del Dominion, il mutaforma stava
riposando nel suo stato gelatinoso, ignaro della discussione che stava
avvenendo sulla Defiant. Gli affari dei solidi non gli interessavano.
L'unica sua preoccupazione era come la situazione corrente poteva
modificare i piani a lunga scadenza del Dominion. Questo nuovo
universo poteva rientrare nel piano?
   Un lampo di luce interruppe i suoi pensieri. In mezzo ad esso,
apparve un maschio umanoide, vestito con una uniforme grigia.
Immediatamente il mutaforma assunse una forma umanoide. L'apparizione
dell'umano era un fattore sconosciuto, e lo stava facendo pensare.
"Chi sei tu?" domando'.
   "Io sono Nefrite" rispose, alzando una mano che venne avvolta da un
globo luminoso. "Il tuo nuovo padrone!" La luce parti' dalla sua mano
e avvolse il mutaforme. Disperatamente cerco' di chiamare aiuto dai
Jem'Hadar sulla nave, ma si trovo' presto sottomesso. In pochi
secondi, l'incantesimo di Nefrite aveva posto il mutaforme sotto il
suo controllo.
   Nefrite esamino' la mente della creatura. 'Allora le creature di
queste tre navi onorano questo mutaforme come un dio, hmmm? Puo'
essere utile.' penso'. Ma vide anche che la Defiant non era sotto il
suo controllo. Infatti si era rivelata un valido avversario nel
passato. "Beh" disse in una risatina "Dovremo solo distruggerla. Il
mutaforme dovrebbe essere piu' che sufficiente per i nostri scopi." Si
concentro' un momento, richiamando il potere delle stelle. Centaurus e
Aquila, vi invoco!"

   Mars si irrigidi' guardando le navi del Dominion sullo schermo.
"C'e' qualcosa che non va. Sento delle strane vibrazioni da la'"
   Worf la guardo' prima di tornare al visore principale. Le navi dei
Jem'Hadar non si erano mosse, e finche' non l'avessero fatto, non
poteva far nulla contro di loro. Ma Mars si era rivelata una sensitiva
in passato. Infatti, in molti casi, le sue capacita' erano almeno alla
pari del consigliere Troi. "Capo?"
   "Nulla" rispose "Nessuna emissione di energia inusuale, niente che
indichi che stanno per attaccare."
   "Non mi interessa cio' che dicono i sensori. Sta succedendo
qualcosa." rispose Mars in malo modo. "Non rilevi nulla, Mercury?"
   "Mi e' sembrato di aver visto qualcosa pochi istanti fa, ma ora non
c'e' piu'" rispose.
   Dax venne distolta dalla conversazione che avveniva dietro di lei
dai sensori, che stavano indicando delle strane letture. Premette
alcuni tasti sulla console per affinare le letture. I suoi occhi si
allargarono allarmati quando vide che i sensori stavano indicando
un'anomalia spaziale che si formava in plancia.
   Prima che potesse avvisare qualcuno, un lampo di luce annuncio'
l'arrivo di uno dei mostri delle costellazioni di Nefrite, Centaurus.
Reagendo in fretta, Worf salto' via dalla sua sedia e porto' la mano
al phaser. Questa azione fu sufficiente a salvargli la vita, visto che
la freccia di fuoco del centauro passo' attraverso lo spazio che era
occupato dalla testa del Klingon un secondo prima. La freccia si
fermo' dall'altra parte del ponte, sfiorando Sailor Mercury.
   Kira fu la seconda a reagire, facendo fuoco col phaser. La creatura
sussulto' all'impatto col raggio, ma non ci furono altri effetti
evidenti. Centaurus grido' e arretro', lanciando le sue armi al
maggiore. Si chino' sotto l'attacco, e rotolo' dall'altra parte del
ponte.
   Mars si mosse per affrontarlo, richiamando il suo potere. "FIRE..."
   Non ando' avanti, visto che Centaurus lancio' un'altra freccia.
Worf reagi' nuovamente, e la spinse fuori dalla traiettoria della
freccia. Ma il suo braccio rimase sulla traiettoria. Il Klingon
strinse i denti al dolore della freccia che si conficco' nel braccio,
ma cerco' di ignorarlo il meglio possibile, e sparo' con la sua arma
contro l'intrusore. Il suo colpo ebbe lo stesso effetto di quello di
Kira.
   Mars diede a Worf un cenno silenzioso di ringraziamento, e si
preparo' per un altro colpo. "FIRE SOUL!"
   La palla di fuoco si diresse verso Centaurus, che si rivelo' molto
agile. Si sposto' alla sua sinistra in modo che l'attacco di Mars
fallisse, colpendo la parete del ponte. Il pavimento ed alcune console
presero fuoco, e subito suono' l'allarme. "Attenzione: Fuoco in
plancia." disse il computer. Diversi getti di vapore bianco vennero
sparati sulle fiamme, aggiungendo ulteriore confusione. "Sistemi di
estinzione attivati."

   Boretkat'lyn guardo' confuso il Founder. Aveva appena annunciato
che si sarebbero diretti verso la Terra, passando oltre la nave
stellare della Federazione. Gli fu diffile credere che stessero
lasciando una minaccia del genere dietro di loro. Non era da un
Founder fare un errore tattico di quella portata. "Perche' non
facciamo fuoco?!?" chiese. Guardo' Nefrite prima di parlare di nuovo
col Founder. "Se e' la distruzione della Defiant che lei vuole, lasci
che ce ne occupiamo noi!"
   "Basta!" esclamo' il Founder, guardando il Secondo. Boretkat'lyn si
mise immediatamente sugli attenti. "Ti devo ricordare chi comanda
qui?"
   "Naturalmente." rispose immediatamente Boretkat'lyn. "Tu sei il
Founder."
   "Vedo che te lo ricordi." sbuffo' il mutaforma. Boretkat'lyn
rivolse uno sguardo verso il Terzo. Il comportamento del Founder era
insolito. Ma non era compito dei Jem'Hadar obiettare riguardo le
decisioni dei Founder.
   "Come desideri" disse Boretkat'lyn, aggiungendo "L'obbedienza porta
alla vittoria."
   Il Founder annui', sembrando soddisfatto. "... E la vittoria e'
vita. Bene, ti ricordi ancora le lezioni che ti abbiamo impartito." Si
fermo' per un attimo, poi sorrise diabolicamente. "In ogni caso, non
ti preoccupare della Defiant. La sua distruzione e' gia' stata
assicurata." Il mutaforme concluse con una risata che fece tremare
Boretkat'lyn.
   E c'erano poche cose nell'universo che potesse spaventare un
Jem'Hadar.

   "...come gesto di buona volonta', capitano, vi scortero'
personalmente attraverso il Quadrante Gamma fino al wormhole." disse
Fiden.
   Da quanto sapeva del Dominion, Sisko trovava improbabile quella
proposta. "La ringrazio. Comunque c'e' ancora il problema del flusso.
Spero che lei capira' che vorrei eliminare qualsiasi possibilita' che
una qualche nave del nostro lato lo attraversi di nuovo.
   "Si', naturalmente." concordo' Fiden. "Ma posso assicurarvi che i
Founder..." Interruppe la frase a meta' quando suono' la sirena
dell'allarme, che avvisava il resto della nave che c'era fuoco in
plancia. Sisko stava per attivare il proprio comunicatore quando un
urlo risuono' nella stanza. Si voltarono e videro una grossa aquila,
alta almeno un metro e mezzo, dall'altra parte della sala mensa. Fiden
fu solo in grado di dire "Cos'e' quello?" prima di prepararsi
all'attacco.
   Nonostante la stazza, la creatura era veloce ed agile. Si lancio'
sopra di loro con gli artigli estesi prima che qualcuno potesse
reagire, con la sua attenzione rivolta al capitano Sisko. Pluto
riusci' a spingerlo da parte prima che lo colpisse, ma Fiden, che era
di fianco a lui, venne sventrato dalla creatura. Il Vorta ebbe il
tempo per un urlo strozzato prima di cadere.
   Komentac'lan estrasse la sua arma e fece fuoco due volte. Aquila
sembro' irritata e lo colpi' con un'ala, scagliando il Jem'Hadar
contro la gamba sinistra di Sisko. Il capitano cadde, stringendo i
denti al dolore che gli attraversava il ginocchio. La creatura torno'
ad avanzare verso di lui, ma la sua strada venne bloccata da Pluto,
pronta col suo bastone.
   Prima che i due si muovessero, Odo salto' sull'aquila, con le
braccia che erano tornate allo stato gelatinoso avvolgendole su
di essa. L'aquila urlo' frustrata quando il conestabile le blocco' le
ali e le zampe.
   A quel punto, Komentac'lan era riuscito a rialzarsi. Non volendo
colpire un Founder col fuoco di un'arma, carico' a breve distanza con
l'aquila e la colpi' al becco con tutta la sua forza.
   Nonostante Odo avesse bloccato l'aquila, questa era ancora in grado
di usare il suo becco, col quale prese il Jem'Hadar. Lo fece roteare
e lo lancio' contro il muro, dove cadde a terra, immobile. Era chiaro
a tutti che era morto, con l'osso del collo spezzato.
   Pluto entro' in azione. Non poteva usare il suo potere, visto che
avrebbe potuto uccidere Odo, percio' scelse una strada alternativa.
Porto' il proprio bastone sopra la testa di Aquila. Con la sua forza
piu' grande di quella di un Jem'Hadar, sferro' un colpo che fece
fermare l'essere. Continuo' con un altro colpo col bastone nel petto
dell'aquila. L'aquila stava volando nell'aria, colpendo il muro vicino
a dove si trovava il corpo di Komentac'lan. Si rialzo' scuotendo al
testa, ovviamente confusa. Prendendo vantaggio da questo, Odo
immediatamente torno' nella sua forma umanoide, lasciando campo
libero.
   Da terra, Sisko sbatte' gli occhi, cercando di schiarirsi le idee.
Vide Pluto che stava battendosi con la creatura, che la guardava,
essensodi ripresa. Lancio' un urlo e volo' verso la Sailor Senshi.
Nello stesso momento, Pluto fece ruotare il bastone di fronte a lei.
Nel suo stato di confusione, Sisko non ne era sicuro, ma poteva
giurare di averla sentita sussurrare qualcosa. Ma quello che segui',
era impossibile da dimenticare.
   Un'energia viola pervase il bastone quando Pluto si giro'. A meta'
della piroetta, una sfera di energia dello stesso colore parti' dalla
cima del bastone e colpi' in pieno la creatura della Negaverse. La
luce dell'attacco di Pluto la nascose alla vista di Sisko, ma la
poteva sentire urlare, questa volta di dolore. Quando la luce svani',
non vide altri segni che la creatura fosse stata li', se non un
mucchietto di polvere.
   Odo si riformo' vicino a Pluto e annui' "Ben fatto."
   "Grazie". Si rivolse a Sisko "Capitano, tutto bene?"
   "Ho le gambe che mi fanno un male diavolo, ma sono vivo." Indico'
il punto dove si trovava Aquila poco prima. "Pensavo che avessi detto
che ci volevano due ore prima che la Negaverse provasse qualcosa."
   "La avevo avvisata che poteva cambiare qualcosa." gli rispose.
"Comunque ammetto che non pensavo che si sarebbero mossi cosi' in
fretta."
   "Forse la presenza della Defiant li ha costretti ad una reazione
immediata." teorizzo' Odo.
   "Lo scopriremo piu' tardi." disse Pluto. "Ora dobbiamo assicurarci
che le navi non raggiungano la Terra."
   "Concordo." disse Sisko. "Con la Negaverse di mezzo, il tempo per
le parole e' terminato." Cerco' di rialzarsi, ma cadde dopo una
smorfia di dolore. "Aiutatemi ad andare in plancia." Pluto si mosse da
una parte di Sisko, mentre Odo si mise dall'altra, e insieme lo
aiutarono ad alzarsi e ad uscire dalla sala mensa.

   Mars digrigno' i denti. Il ponte era troppo piccolo per poter usare
il suo uccello di fuoco, a parte il fatto che Worf stava combattendo
corpo a corpo col centauro, nonostante il brccio ferito. "Abbiamo
bisogno di copertura!" disse alla compagna.
   Mercury annui'. "Sta arrivando. SHABON SPRAY!"
   Improvvisamente la temperatura dell'ambiente si abbasso' e una
spessa nebbia si formo' sul ponte. Dax noto' che la creatura sembrava
non poterli vedere, mentre lei, e presumibilmante gli altri, la
potevano ancora vedere. "Worf! Abbassati!" Il Klingon subito lascio'
la presa sulla creatura della Negaverse, e si butto' a terra. Da parte
sua, il centauro arretro' e lascio' partire una salva di frecce nella
stanza. Fortunatamente, nessuno venne colpito, sebbene diverse
stazioni vennero danneggiate.
   Mars prese vantaggio per un colpo franco. "FIRE SOUL!" Questa volta
la palla di fuoco colpi', e la creatura grido' di dolore mentre veniva
incenerito il suo arco.
   "Ora!" esclamo' Kira, e cinque raggi di phaser conversero sul
centauro, facendolo sobbalzare. "Mercury, Mars... di nuovo!"
   "Si'!" disse Mercury. Mentre il ponte era troppo piccolo per
l'attacco piu' potente di Mars, non lo era per il suo. "SHABON
SPRAY... FREEZING!"

   "FIRE SOUL!" urlo' Mars, colpendo simultaneamente con Mercury.
L'attacco gemello di fuoco e ghiaccio colpi' il centauro, mentre
l'equipaggio della Defiant manteneva il fuoco. La forza combinata di
tutto questi attacchi fu troppo per il centauro, e si disintegro' in
un mucchio di polvere assieme ad un urlo di dolore.
   "Polverizzato!" esclamo' Mercury quando la nebbia svani'.
   Kira si volto' verso Dax. "Dax, vedi se c'e' qualche altra creatura
sulla nave."
   "Ce n'era una in sala mensa" disse una voce dalla porta di dritta.
Tutti si voltarono a vedere Sisko che entrava saltellando, aiutato da
Odo e da Sailor Pluto. Lo aiutarono a sedersi nella poltrona di
comando. "Ma l'abbiamo sistemato." Sisko si acciglio' quando si
sedette. La sua gamba stava pulsando intensamente, ma c'erano altre
cose piu' importanti al momento. Poteva vedere tre navi che si
allontanavano sul visore, ovviamente dirette verso la Terra. "Dax...'
   Dax aveva gia' preso posto al timone e stava manovrando.
Fortunatamente la sua console era rimasta intoccata dalla battaglia.
"Ci sono gia', capitano. Siamo in rotta di intercettazione a pieno
impulso."
   Bashir parlo' dalla stazione tattica, dove stava curando Worf.
"Capitano, devo portare Worf in infermeria." attese che Sisko lo
guardasse "E anche lei. Le si devono essere distorti i legamenti in
quel ginocchio."
   "I miei legamenti possono aspettare finche' non avremo finito qui,
dottore" rispose Sisko. "Ma puo' cominciare con Worf."
   "Signore, posso mantenere il mio posto." protesto' il Klingon,
cercando di ignorare il dolore dal braccio ferito. Si volto' verso la
stazione tattica ma si fermo' quando vide una freccia conficcata nel
pannello. Il pannello lanciava delle scariche, indicando che la
stazione era stata danneggiata pesantemente.
   Lo vide anche Kira, e inizio' a lavorare alla sua console. "Sto
trasferendo il controllo armi alla mia stazione."
   "Non c'e' niente che lei possa fare qui, Worf. Si curi quel
braccio." Prima che Worf potesse obiettare, Sisko aggiunse "E' un
ordine."
   "Si', signore." disse Worf con riluttanza, lasciando il ponte con
Bashir. Sul visore, Sisko poteva vedere due delle navi del Dominion
rompere la formazione e dirigersi verso la Defiant.
   "Maggiore, quando saranno a tiro, voglio che apra il fuoco."
   "Si', signore." Kira fece attenzione all'indicatore della distanza,
aspettando che le navi arrivassero a tiro. In pochi secondi, le navi
si avvicinarono a poche migliaia di chilometri. "Sono a tiro...
Fuoco!"
   La batteria di phaser ad impulso della Defiant parlo', inviando una
salva di colpi ad alta energia verso la nave di destra. La prima
coppia venne assorbita dagli scudi, ma la successiva penetro', facendo
esplodere la nave del Dominion. La sua compagna viro' a destra,
affiancandosi alla Defiant, facendo fuoco.
   A bordo, la nave si scosse per i colpi ricevuti. Kira rispose con
le altre batterie phaser montate sulla nave, ma queste non erano
abbastanza potenti quanto i phaser ad impulso, e la nave Jem'Hadar fu
in grado di assorbire i colpi.
   "Dax, fa quello che puoi per evitare il fuoco, ma continua verso la
nave di testa. E' quella col mutaforme a bordo!" Dax annui' e
programmo' una serie di manovre evasive. Ma tenendo la Defiant in rotta
di intercettazione, fu in grado di evitare ben poco del fuoco in
arrivo. Fortunatamente, l'armatura ablativa sembrava reggere per il
momento.
   "L'armatura ablativa si sta degradando. Non durera' a lungo!"
grido' O'Brien nel rumore. Un altro colpo scosse la nave. "Ecco fatto.
L'armatura ablativa di poppa e' andata!"
   "Cerchi di tenerci insieme per qualche secondo, capo" gli disse
Sisko.
   Mercury ando' dietro a Kira, col computer aperto. "Maggiore,
secondo le mie analisi, i loro scudi sono piu' deboli nella parte
dorsale. Concentri il fuoco li'" suggeri'. Kira annui' e aggiusto' la
mira. Il suo colpo dalla serie di phaser superiori colpi' l'area
suggerita da Mercury, e penetro' negli scudi dell'altra nave,
danneggiandone lo scafo. Il vascello del Dominion interruppe l'attacco
ed inizio' una serie di manovre evasive, cercando di evitare altro
fuoco in arrivo.
   "Bel colpo!" si complimento' Sisko. Controllo' la situazione
tattica ancora e vide che la nave di testa era quasi a tiro. "Kira,
prepari una salva di siluri quantici."
   Kira annui'. "Siluti pronti e sul bersaglio."
   "A tiro!" annuncio' Dax.
   La Defiant sussulto' ancora, quando l'altra nave Jem'Hadar fece un
altro attacco. "Le armi di poppa sono fuori uso." riporto' O'Brien.
"Abbiamo danni anche al motore ad impulso."
   Sisko diede l'impressione di non aver sentito l'ingegnere se non per
un breve cenno. "FUOCO!" La Defiant si impenno' leggermente quando
quattro potenti siluri vennero lanciati. La nave di testa inizio' ad
ondeggiare, evitando due dei siluri. Ma altri due la colpirono a
babordo. Disegnati per poter penetrare negli scudi Borg, i siluri
passarono attraverso gli scudi della nave, tranciando la gondola di
sinistra. Improvvisamente sbilanciata, la nave roteo' su se stessa
diverse volte prima di esplodere. "Due andate, una da abbattere. Dax,
virata stretta! Kira, puntare i phaser e fuoco appena pronta."
   Libera dall'inseguimento, Dax fece una virata stretta, portando
velocemente la prua della nave verso il vascello rimasto.
Immediatamente, Kira fece partire una salva dai phaser ad impulso,
colpendo ripetutamente. L'ultima delle navi dei Jem'Hadar divenne una
palla di fuoco. "Torniamo occultati, capo." Se possiamo farlo,
aggiunse in silenzio.
   "Occultamento attivato" disse O'Brien.
   "Ce l'ha fatta!" grido' Mars. "Li ha presi!"
   "Aspetterei a festeggiare." disse Odo. Non avendo altre funzioni
durante la battaglia, il Conestabile aveva tenuto d'occhio i sensori.
"Ho rilevato un'anomalia spaziale che si era formata sulla nave di
testa prima che la distruggessimo."
   Dax si avvicino' e lesse i risultati. Nel frattempo, Mercury aveva
aperto il computer e inizio' velocemente a lavorarci. "Uh, oh" disse
Dax.
   "Non mi sembra buono, vecchio mio."
   "No, no va affatto bene" rispose apprensiva. "Ho rilevato una
lettura simile di anomalie spaziali poco prima che Zoicite apparisse
di fronte a noi, e un'altra simile quando il centauro e' apparso in
plancia. Penso che sia una specie di metodo di teletrasporto usato
dalla Negaverse."
   "Percio' alcuni o tutti possono essere stati portati via prima che
la nave venisse distrutta." disse O'Brien.
   "Veda se puo' trovare dove sono andati, capo" ordino' Sisko, anche
se aveva un sentore di sapere dove si trovassero.
   Mercury rispose prima che O'Brien potesse iniziare le scansioni.
"Trovati. Si sono teletrasportati nella regione artica." Si fermo' e
guardo' Mars. "Proprio al Polo Nord."
   "Dritti nella Negaverse" disse Dax.
   Kira si acciglio alla notizia. "Dannazione. Pensavo che li avessimo
presi."
   Mars sembro' e si senti' improvvisamente stanca. "Sta per succedere
di nuovo... Proprio come prima."
   "Cio' non deve succedere." disse Pluto. "Altrimenti, tutto sara'
perduto. Le timeline dei due universi rimarranno per sempre nel caos."
   Mars senti' qualcuno che le metteva una mano sulla spalla e si
volto' vedendo Sisko che stava in piedi dietro di lei nonostante la
gamba ferita, con una forte determinazione disegnata in viso. "Non
succedera' di nuovo, Rei. Non se io posso evitarlo." la rassicuro'.
"Qualsiasi cosa serva, non importa il costo, eviteremo che la storia
si ripeta."

----

TO BE CONTINUED


A Sailor paradox - 4

A Sailor paradox - 6
1