--------------------------------------------------------------------- Sailor Trek: Deep Space Nine A Sailor Paradox Capitolo 6 - Sotto sorveglianza Storia originale di Bill Harris Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani --------------------------------------------------------------------- "Diario del capitano. Data stellare... sconosciuta. Le riparazioni a bordo della Defiant sono state completate e ci siamo portati in un'orbita vicina alla Terra in occultamento. Abbiamo messo in atto il piano del maggiore Kira per proteggere Sailor Moon, e percio' diversi membri dell'equipaggio stanno mantenendo un controllo continuo su di lei e le altre due Senshi. Il conestabile Odo sta facendo uso delle sue abilita' uniche per mimetizzarsi in diversi oggetti ed animali nelle vicinanze... ed ho notato che, per ragioni ignote, non tollera i corvi. Chiaramente Sailor Mercury e Sailor Mars non sono contente del fatto che ho vietato loro di far parte del gruppo di sorveglianza, nonostante le loro richieste. Capisco come si sentano, ma al momento preferisco tenerle come riserve. Sailor Pluto ha rifiutato, anche se secondo me con riluttanza, di essere coinvolta negli eventi, per evitare eventi drastici nella timeline. Data la sua superiore conoscenza in fatto di eventi temporali, non le posso dare torto." Jadeite fece un mezzo sorriso mentre si trovava alla presenza di Queen Beryl e guardava lo sconforto di Nefrite. Beryl aveva iniziato la sua riunione congratulandosi con Nefrite per aver catturato il mutaforme e i soldati Jem'Hadar, ma il sorriso svani' dalla sua faccia quando inizio' a maltrattarlo per la perdita delle tre navi spaziali aliene... E per il suo fallimento nel tentativo di catturare o distruggere l'altra nave sconosciuta. Forse la sua rabbia per il risultato di Nefrite sarabba stata sufficiente per dimenticare il proprio ultimo incontro con le Sailor Senshi. "... e per quanto ti riguarda, Jadeite..." Ogni traccia di sorriso svani' dalla sua faccia e tremo' internamente da tanto era glaciale il tono della voce. Beryl non aveva evidentemente sfogato tutta la sua rabbia con Nefrite. Infatti, sembrava piu' arrabbiata di prima. Poteva essere peggio di quanto avesse pensato. "Ancora una volta, hai incontrato le Sailor Senshi..." la sua voce si fece piu' alta e stridula "... e hai fallito miseramente! Il fallimento di Nefrite e' grave, ma i tuoi continui insuccessi stanno diventando intollerabili!" Si piego' in avanti e la sua voce divenne bassa e minacciosa. "Mi puoi dare una buona ragione perche' io non ti debba condannare al sonno eterno immediatamente?" Jadeite si inchino' profondamente, cercando di dare una sensazione di calma nonostante il terrore che pervadeva il suo corpo. "Mi scuso per il mio fallimento, Queen Beryl" disse "Ma ho un piano..." La sua mente cerco' di inventarsi un piano, qualsiasi piano, che potesse appagare la monarca della Negaverse. E che potesse salvare il suo collo. "... che dovrebbe avere come risultato la distruzione delle Sailor Senshi." "Ma va?" La voce di Beryl poteva aver preso un tono di piacere, ma la sua espressione prometteva un destino peggiore della morte. "Hai gia' fatto queste affermazioni nel passato. Perche' dovrebbe essere diverso questa volta?" Jadeite noto' lo sguardo di Nefrite quando Beryl parlo'. Evidentemente l'altro Generale pensava che qualunque fosse il piano che aveva in mente Jadeite, sarebbe stato destinato a fallire. Come avrebbe voluto rimuovere quel sorriso dalla faccia del suo rivale... Come un lampo, gli venne l'ispirazione. Il piu' tranquillamente possibile si rivolse a Beryl. "Perche' questa volta abbiamo il mutaforma come nostro alleato." La frase di Jadeite ricevette uno sguardo tagliente da Nefrite, e lo convinse a non fermarsi. Evidentemente l'altro Generale aveva altri progetti per il mutaforma... piani che Jadeite aveva appena fatto saltare. "Capisco" disse Beryl, guardandolo freddamente. "Dimmi di piu', Jadeite. Se questo piano ha delle potenzialita', potresti redimerti." Nefrite si accigliio' quando senti' il piano di Jadeite. Se non fosse stato per l'interferenza dell'altra nave, la Defiant, avrebbe rimpiazzato Jadeite. Ma sembrava che il suo rivale avesse tirato fuori il classico coniglio dal cappello, e sembrava che Beryl stesse per approvare il suo piano. Nella sua testa, ripercorse cio' che era successo in quella operazione. Una delle sue creature delle costellazioni doveva essere sufficiente per distrugere quella nave, nonostante le loro armi avanzate. Due avrebbero dovuto spezzarla in due in pochi secondi, e l'avrebbero fatto... Se non ci fossero state quelle Sailor Senshi sulla nave. Questo era l'aspetto piu' inquietante della storia. Sailor Mars e Sailor Mercury erano impegnate sulla Terra dall'ultimo piano di Jadeite, ma le aveva viste attraverso gli occhi di Centaurus. Come potevano essere in due posti contemporaneamente? E poi, c'era anche quella Senshi misteriosa che aveva combattuto con Aquila. Da dove era arrivata? E chi era? Qualsiasi fossero le risposte, non osava rivelare queste informazioni alla regina. L'apparizione di ogni nuova Senshi la aveva molto irritata. La notizia dell'apparizione di altre tre senshi poteva portarla ad un livello di furia... che lui avrebbe fatto svanire pagando con la sua vita. "Diario del capitano, supplemento. Stando alle indicazioni della timeline alternativa, le forze della Negaverse dovrebbero colpire oggi. Spero che le nostre forze combinate siano abbastanza per evitare che questo giorno si tramuti in un disastro una seconda volta." Pluto guardo' il monitor dalla sua sedia alla stazione scientifica. "Si comincia." disse a bassa voce. Sisko lascio' la poltrona di comando e si mosse verso la parte anteriore del ponte per affiancarla. Dato che Pluto sapeva bene cosa cercare, le aveva dato il compito di esaminare le comunicazioni sulla Terra per scoprire se la Negaverse avesse dato il via al proprio piano. "Hai trovato qualcosa?" "Si', capitano." rispose "Ci sono diverse notizie sui media di Tokyo di molte sparizioni allo stadio del baseball. Come e' gia avvenuto. Non ci sono dubbi che Luna vorra' vederci chiaro e usera' le Semshi per investigare." Si volto' verso Sisko. "Succedera' oggi." "Molto bene" rispose Sisko a denti stretti. "E' quasi l'alba laggiu'. Dobbiamo iniziare la fase uno immediatamente." Mars corse lungo il corridoio con Bashir vicino a lei e si fermo' dopo aver girato l'angolo. "Dannazione!" esclamo' vedendo il corridoio vuoto di fronte a lei. "Non e' qui!" Bashir apri' un tricorder con una mano, mentre nell'altra aveva un phaser bajoriano. Il dispositivo inizio' le sue scansioni automaticamente. "I campi di forza di emergenza sono ancora attivi alla giunzione del corridoio e nei condotti di ventilazione." disse esaminando le letture. Guardo' la porta alla loro destra mettendo via il tricorder. "C'e' solo una strada che poteva percorrere." Mars annui' e attivo' il comunicatore bajoriano che indossava. "Mars a Mercury. Lo abbiamo intrappolato in sala macchine." "Il capo ed io siamo alla porta di dritta." arrivo' la risposta. "E' bloccata, percio' non e' potuto uscire da qui." Mars sorrise soddisfatta. "Allora l'abbiamo messo all'angolo." e si mosse verso la porta. "Aspetta" la avviso' Bashir mettendosi da un lato della porta. "L'abbiamo messo all'angolo, ma non l'abbiamo ancora preso." Mars annui' all'avviso e i due entrarono con cautela in sala macchine, con la porta che si richiuse dietro di loro. Quasi nello stesso momento, l'altra porta si apri', e il capo e Mercury entrarono. "Deve essere qui." disse Mars, guardando la stanza, mentre Mercury faceva altrettanto col suo visore. "Lo sento." Mercury scansiono' la stanza, mentre i due ufficiali colpivano le superfici con raggi phaser a bassa intensita'. "Si', Mars." disse la compagna. "Rilevo la sua presenza, ma non riesco ad identificarlo." "Tenete gli occhi aperti" disse O'Brien continuando a sparare. "Si fara' vedere presto." Mars annui' andando verso la porta, ancora guardandosi in giro. Senti' Bashir urlare all'improvviso "Dietro di te!" quando senti' un lieve tocco sulla sua spalla destra. "Sei morta" le disse Odo. Si volto' verso il mutaforma, mezzo formato, con ancora parte di esso attaccato al muro, poi guardo' O'Brien. "Pensavo che avesse controllato il muro!" "L'ho fatto!" le rispose difendendosi. "Lo ha fatto" confermo' Odo. "Infatti, mi ha mancato di due millimetri." "Due millimetri!" Mars si appoggio' al muro quando Odo si riformo' completamente. O'Brien e Bashir si scambiarono uno sguardo, mentre Mercury spegneva il visore sospirando. "Deduco che il Conestabile abbia vinto ancora?" chiese una voce dall'alto. Il gruppo guardo' verso la terrazza della sala macchine, e vide Sisko in piedi con Pluto in fianco a lui, che erano entrati dalla porta superiore. "Vincitore ed imbattuto." confermo' Bashir. "Non e' un gioco, dottore." disse Odo con disapprovazione. "Questi esercizi di allenamento sono necessari se volete essere pronti per affrontare il Founder che la Negaverse controlla." "Si', lo sappiamo. Ma mi piacerebbe poterla catturare almeno una volta." rispose Mars. "L'abbiamo fatto otto volte, e lei e' stato in grado di 'uccidere' uno di noi ogni volta." "Non ti abbattere cosi'" la rassicuro' O'Brien. "Odo vince sempre a 'Caccia il Mutaforme'". La risposta di Odo fu uno sbuffo di insofferenza. "Vorrei darvi il tempo per una rivincita, ma credo che non ce ne sia il tempo." Sisko guardo' Sailor Mars. "Vai da Dax nella sala teletrasporto. E' ora di iniziare la fase uno. E capo... Venga da me quando ha finito laggiu'. Ho un compito anche per lei." "Si' signore" disse O'Brien. Mars annui' e si diresse verso la porta. Appena uscita, Mercury chiese "Capitano, ha notizie di Luna?" "No" ammise. "Ma non mi preoccuperei. Sono sicuro che Luna sa come badare a se stessa. E non e' sola laggiu'." In quel momento, Luna era su un albero fuori dalla residenza Tsukino. Per un gatto, era un punto di osservazione ideale per tener d'occhio la camera di Usagi. Ma anche un gatto si puo' sentire scomodo dopo essere stato fermo diverse ore su un albero. Luna cambio' la sua posizione per stiracchiarsi, come aveva fatto diverse volte durante la sua guardia. Si acciglio' alla vista delle sue zampe, con la pelliccia che le copriva in un colore dorato come quello della sua mezzaluna sulla fronte. Essere camuffata era una condizione che Sisko aveva imposto per poter far parte del gruppo di sorveglianza di Usagi, e le sue varie capacita' svanivano quando aveva la sua mezzaluna coperta in qualche modo. Percio' rimaneva solo la possibilita' di cambiare colore completamente alla pelliccia per nasconderla. Nonostante fosse necessario, lo odiava. Comunque, sarebbe finito presto, e sarebbe ritornata al suo colore naturale. Un lieve tremore dell'albero la riporto' al presente. Si guardo' attorno per cercare cosa succedesse, e si trovo' faccia a faccia con... se stessa. Improvvisamente fu molto contenta di essere camuffata. "Bene" le disse la sua controparte. "Non so chi tu sia, ma sei stata su questo albero durante le ultime due notti. Ora, voglio sapere che succede." Luna sbatte' gli occhi, non sapendo cosa fare, visto che intui' che non era quello il momento di rivelarsi. Invece, scese in silenzio dall'albero e corse lungo la strada, raggiungendo il nascondiglio di Kira. Gli occhi di luna si rimpicciolirono al vedere lo strano gatto scappare. 'Ha qualcosa di familiare quel gatto.' penso'. Scese dall'albero e passeggio' per la strada per essere sicura che tutto fosse regolare nella zona prima di tornare nella stanza di Usagi. Sedendosi di fianco a lei, ripenso' a quanto successo. 'C'e' quancosa di strano qui attorno. E voglio scoprire cos'e'!' La questione era come. Luna salto' sulla spalla di Kira dopo essere arrivata al punto di osservazione del maggiore. "Che e' successo?" chiese sussurrando. "Diciamo che ho appena avuto un incontro ravvicinato di tipo temporale." rispose Luna, mantenendo la voce bassa allo stesso modo. Kira alzo' un sopracciglio. "Oh, la tua controparte ti ha trovata?" La gatta sospiro'. "Ho paura di si'. E devo dire che l'ho trovato abbastanza sconfortante." "So cosa provi." le rispose Kira, ripensando al suo incontro con l'Intendente Kira Nerys nell'universo dello specchio. "Mi e' successa una cosa del genere." Mercury guardo' Bashir preparare un kit medico da usare in caso di necessita' per la missione che stava per partire. Odo aveva terminato le esercitazioni, visto che non erano piu' necessarie, considerando che nel vicino futuro si sarebbe entrati in azione. La Senshi sperava che le cose potessero andar meglio rispetto alle esercitazioni. "Dottore, mi puo' rispondere ad una domanda?" gli chiese. "Certo" le rispose, esaminando un tricorder modificato per avere un aspetto Bajoriano. "Chiedi pure." "Capisco la necessita' per voi di usare abiti civili nelle missioni, ma mi puo' dire perche' state usando armi, comunicatori e..." indicando il kit medico "...equipaggiamento medico Bajoriano?" "Beh, come ormai sai, le Senshi incontreranno l'Enterprise di Kirk, e piu' tardi quella di Picard. Percio' visto che dobbiamo fare di tutto per eliminare questo paradosso temporale..." "... non ne volete creare un altro nel processo." fini' la frase. "La conoscenza dell'esistenza della Flotta Stellare potrebbe causare cambiamenti nella timeline." "Esattamente" commento' Bashir, mettendo via un rigeneratore di tessuti. "In questo modo non sapreanno molto quando incontreranno l'Enterprise D." Esito' e la guardo' "Si spera." Era l'alba al tempio, e Rei era di fronte al fuoco sacro. Era un rito che faceva ogni giorno prima di andare a scuola. Era concentrata, ma non tanto intensamente da non accorgersi che qualcuno si avvicinava da fuori. Ando' verso la porta e l'apri' "Mi spiace, ma..." La voce si spense quando vide bene chi c'era in piedi fuori. Una era un'alta femmina, con una strana serie di tatuaggi su entrambi i lati della fronte che scendevano fino al collo ed oltre, ma fu l'altra che la stupi'. L'altra persona era lei. Un'altra Hino Rei. "Chi siete?" riusci' a chiedere. "Io sono Jadzia Dax" disse la piu' alta "E questa e'..." "Penso che sappia chi sono, Jadzia" disse il suo doppio. Rei ando' verso la sua controparte e la esamino', girandole attorno, studiandola intensamente. Pur avendoci provato intensamente, non riusciva a trovare nulla che potesse indicare che era un falso. Tutti i suoi sensi, sia fisici che psichici, le stavano dicendo che era un'altra se stessa. "E' impossibile." Il suo doppio scosse la testa. "Non quando viaggi nel tempo." "Viaggio nel tempo?" "Gia'! Sono venuta con la sua nave" disse indicando Dax. Rei si rivolse all'altra donna. "Va bene. Allora, da dove venite?" "Vengo anche io dal futuro, ma anche da un altro pianeta. Il mio popolo si chiama Trill." Rei scosse la testa. Gente da un altro pianeta, viaggiatori nel tempo... Quella giornata stava gia' diventando strana, ed era appena cominciata. "Va bene. Assumendo per un momento che quello che state dicendo sia la verita', perche' siete qui? Perche' viaggiare indietro nel tempo?" "Perche' qualcosa e' andato male nel mio passato." le rispose la sua controparte. "E sta per succedere nel tuo futuro prossimo, oggi per la precisione, e riguarda Usagi." "Usagi? E che ha fatto la testolina buffa?" chiese Rei, incredula. La sua controparte la fisso' intensamente, "*E' morta*". Dopo quasi un'ora, una Rei Hino molto confusa guardava la sua controparte futura e la donna chiamata Dax che uscivano dal cortile del tempio. Appena sparite dalla visuale, si volto' al fuoco che bruciava ed inizio' il rituale della lettura. Mentre la maggior parte della sua mente si concentrava sulla fiamma, la parte rimanente stava ripensando a quello che Dax e il suo doppio le avevano detto: che Luna le avrebbe portate ad investigare cio' che sembrava un'altra operazione della Negaverse, simile al trucco nel parco giochi. Ma questa volta era semplicemente un piano per portar li' le Senshi ed ucciderle. Ma l'altra volta erano riusciti solo ad uccidere Usagi. Quel pensiero spavento' Rei piu' di quanto osasse ammetterlo. Comunque, mentre erano state in grado di darle un vago avvertimento, non le avevano dato molti dettagli. "Devi capire" le disse Dax "Dobbiamo essere molto prudenti nel dirti qualcosa. Il nostro obiettivo e' prevenire la morte di Sailor Moon. Ma se ti dessimo troppe informazioni, potremmo modificare la timeline in maniera peggiore." "Perche' non mi dite come si camuffera' il mutaforme?" chiese. La sua controparte scosse la testa. "Non andrebbe bene. E come qualcuno mi ha fatto notare, il mutaforme potrebbe letteralmente essere qualsiasi cosa o qualunque persona. Ho scoperto in cosa si era camuffato solo prima che attaccasse." "Inoltre abbiamo gia' fatto dei cambiamenti nella timeline." aggiunse Dax. "Percio' gli eventi da qui in avanti potrebbero essere diversi da quanto e' accaduto prima." "La cosa migliore e' controllare tutto." Rei si lamento' "Tutto?!?" "E tutti." la sua controparte le fece un lieve sorriso. "Mi spiace, ma e' tutto quello che possiamo dirti." "Non ti preoccupare." aggiunse Dax, cercando di rassicurarla "Ci sono altri che saranno attorno a controllare. E terremo un occhio anche su Usagi. Percio' non pensare che tutto dipenda da te. Tutto cio' che ci serve da parte tua e' che tu stia attenta e pronta per quando sara' il momento." Durante tutto il dialogo, Rei si era concentrata sulle due donne intensamente, cercando di scoprire quanto fossero veritiere. Sperando che ci fosse qualche menzogna nella loro storia. Sfortunatamente, tutti i suoi sensi le dicevano che tutto cio' che le stavano dicendo, era vero, anche se non le stavano dicendo tutto. Ritorno' al fuoco. Dopo diversi minuti, un'immagine si formo' all'interno della fiamma, in risposta ai suoi tentativi. Rei si spavento nel vederla, terrorizzata. Era un'immagine della Morte. Dax premette il suo comunicatore quando furono a distanza dal tempio "Dax a Kira. Stiamo arrivando da te." "Ricevuto" rispose il maggiore. "Fate con calma. Ci vorra' un po' di tempo prima che vada a scuola. Prendetevela pura comoda per venire qui. Kira chiudo." Dax e Rei continuarono in silenzio per un po, prima che Rei chiedesse "Come pensi che sia andata?" Dax alzo' le spalle. "Abbastanza bene, direi. Ma lei e' te. Come pensi che l'abbia presa?" "Meglio di quanto ci aspettassimo." rispose. "E' frustrata perche' non le possiamo dire di piu', ma capisce le nostre ragioni. Penso che sara' pronta per quel mutaforma." "Lo spero" disse Dax. "Secondo Kira, non e' stato facile convincere Benjamin ad autorizzare questo incontro." "Assolutamente no!" esclamo' Sisko Rei istintivamente si protesse al tono, ma Kira gli tenne testa. Emissario o no, aveva gia' avuto queste discussioni con lui, e non era stato in grado di tenerle testa. "Capitano, io penso che lei dovrebbe riflettere." "Maggiore, e' diventata matta?" Sisko giro' attorno alla scrivania e si avvicino' alla Bajoriana. "Se Rei incontrasse se stessa nel passato, sarebbe una violazione diretta del..." "Al diavolo le direttive sui viaggi nel tempo!" rispose Kira. "Non vanno bene per questo caso!" Rivolse uno sguardo a Pluto, che stava da parte e non aveva ancora detto nulla, anche se stava seguendo la discussione con grande interesse. "Capitano, quelle direttive sono state pensate per preservare le timeline. Ma in questo caso stiamo parlando di cambiare questa timeline deliberatamente, e secondo un piano ben preciso. Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile." "Come avete detto voi due" disse Rei a Sisko e a Pluto, "abbiamo solo una possibilita'. Allertare una delle Senshi di questa timeline potrebbe essere l'aiuto che cerchiamo per evitare che le cose vadano male." "Sono delle buone motivazioni" disse Sisko. "Ma non penso che..." "Hanno ragione, capitano." intervenne Pluto. Sisko la guardo'. "Pensavo che tu fossi stata l'ultima persona che avrebbe approvato questo piano." "Di solito, no... ma come ha detto il maggiore Kira, questa non e' la situazione tipica di viaggio temporale." Si fermo' e guardo' Rei. "Naturalmente dovra' essere sicura di non dir nulla alla sua controparte riguardo a cio' che accadde oltre quel giorno." "Non ti preoccupare" le promise Rei. "Non voglio fare qualcosa che peggiori la situazionne.' Sisko passeggio' per la stanza, pensando. "Non sarebbe meglio Luna?" chiese alla fine. "No" rispose Rei, scuotendo la testa. "Luna non sarebbe mai in grado di nascondere qualcosa del genere ad Usagi, e se lo sapesse, allora ci sarebbero davvero problemi. Inoltre non abbiamo la possibilita' di contattarla da sola. Lo stesso vale per Ami. Inoltre, facendolo all'alba, la mia doppia dovrebbe essere da sola abbastanza a lungo per poterci parlare." "Molto bene" disse Sisko, accettando il piano con riluttanza. "Non sono sicuro che mi piaccia l'idea, ma visto che il nostro esperto temporale e' d'accordo, do il consenso." "Si sta facendo tardi." noto' Dax mentre si avvicinavano alla casa di Usagi. "Kira non avrebbe dovuto gia' chiamare per farci sapere che Usagi e' uscita per andare a scuola?" Rei sorrise. "Voi la avete controllata per due giorni e non la conoscete ancora. Ricorda: per tutto il tempo che l'ho conosciuta, Usagi non e' mai stata in orario per nulla." Poi le discese uno sguardo addolorato sul viso. "Eccetto per il suo funerale. Era fin troppo in anticipo per quello." Dax la rincuoro' battendole la spalla. "E' per questo che siamo qui, ricordi?" Rei annui', ma prima che potesse rispondere, un alto urlo arrivo' da casa Tsukino. Immaginando cio' che stava per succedere, Rei sposto' Dax dal centro del marciapiede, fuori traiettoria e fuori dalla vista, proprio prima che un uragano biondo le passasse di corsa. Mettendo fuori la testa, videro Usagi che correva a scuola, con Luna dietro di lei. "Usagi." sussurro' dolcemente, e una raffica di emozioni la pervase alla vista dell'amica ancora viva. Scosse la testa e sbatte' gli occhi per resistere alle lacrime. Non c'era tempo per quello. Non notata, la Luna camuffata si avvicino'. "Dai, Dax. Sara' gia' difficile star loro dietro cosi'." "Dov'e' Kira?" chiese Dax. "Qui dietro" rispose la gatta. "Ora muoviamoci!" Corse all'inseguimento di Usagi, e Dax la segui'. Rei ando' dall'altra parte e trovo' Kira che stava districandosi abbastanza dolorosaamente da un cespuglio di rose. Kira la guardo' quando cerco' di trattenere una risata senza successo. "Oh, sono sicura che sia molto divertente!" commento', con un tono che diceva l'opposto. "Dipende dai punti di vista, maggiore." Il sorriso di Rei si fece piu' grande al pensiero della reazione di Sisko quando avrebbe sentito di questo. Kira stava pensando la stessa cosa. "Non ne fare parola... OW!" Kira si piego' quando cerco' di mettere il peso sul piede destro. Evidentemente si era anche stortata la caviglia. "... con nessumo." fini'. "E' un ordine." Rei le diede una mano. "Peccato... Non sei un mio ufficiale superiore." le rispose andando verso un punto nascosto. "Potrei sempre dire a Odo di metterti ai ferri." la minaccio' Kira, ma Rei poteva dire che non stava dicendo sul serio. "Kira a Defiant... due da portar su." Rei senti' la sensazione ormai familiare del raggio del teletrasporto che la prendeva, e Tokyo svani' dalla vista, per essere rimpiazzata dalla sala teletrasporto della Defiant. Senti' Kira lamentarsi leggermente quando videro Sisko che le stava aspettando. Sisko alzo' un sopracciglio alla vista dei vestiti strappati di Kira quando Rei la aiuto' a scendere dalla piattaforma. "Che le e' successo?" chiese quasi retoricamente, con un leggero sorriso sul volto. "Usagi." disse a denti stretti, consegnandosi all'inevitabile. "Visto che stava facendosi tardi, pensavo che stesse a casa da scuola ammalata. Poi ho sentito un grido, cosi' alto che avrebbe spaventato i Profeti, che urlava dicendo di essere in ritardo. Meno di un minuto dopo, questo ciclone biondo esce di corsa dalla porta, arriva sul marciapiede e mi sbatte a terra." Sisko rise leggermente, come Rei, allo sconforto di Kira. "Non penso che sia molto divertente!" "Dice? Se ricordo bene, lei pensava che fosse estremamente divertente ieri... quando e' successo quasi la stessa cosa a me." "Si' signore" rispose. Sisko lascio' passare un momento prima di tornare agli affari. "Lasciamo perdere, per ora. Penso che Usagi sia arrivata a scuola senza prolemi." "E' per strada" disse Rei. "Luna... la nostra Luna, la sta seguendo, assieme a Dax. Dovrebbero essere qui presto." "Bene. Lasceremo la guardia a Odo tra un paio d'ore, mentre ci prepariamo. Se abbiamo ragione, il momento critico sara' oggi pomeriggio." Sisko le lascio' andare con un gesto, e Rei aiuto' Kira ad arrivare in infermeria. "Sembra tutto a posto" disse Dax. Assieme a Luna stavano controllando la zona della Juban Junior High School dopo essere state sicure che Usagi fosse arrivata senza problemi, anche se un po' in ritardo. "Era ora" osservo' Luna, sbadigliando. "Devi essere esausta" osservo' Dax. "Odo dovrebbe essere qui fra un paio d'ore a rilevarti. Ti riposerai dopo." "Non ti preoccupare." disse la gatta. Dax annui'. "Va bene. Torno sulla nave. Ci vediamo su." Luna annui' prima di saltare dalla spalla di Dax per trovare un buon punto di osservazione. Dax stava per dirigersi al punto per il teletrasporto, quando senti' "Pensavo che lo facesse solo la testolina buffa. O tutti i proprietari di gatti ci parlano assieme aspettandosi che rispondano?" L'ufficiale si volto' per guardare chi parlava, ma sapeva gia' chi era. Worf e Mercury erano stati molto chiari nelle riunioni, coprendo tutto, fino alle voci delle persone che si trovavano li' attorno. Percio' non fu cosi' sorpresa di trovarsi di fronte a Mamoru. Una delle porte del ponte verso poppa si apri' per far entrare O'Brien. "Ecco, signore." Sembrava strano vestito in abiti civili sul ponte, ma era comprensibile, visto il compito che gli aveva dato Sisko. "Biglietti per la partita di oggi per tutti... eccetto Luna e Odo, naturalmente." Sisko sorrise quando prese i biglietti. "Bel lavoro, capo." "Non ha avuto problemi con quelle riproduzioni dei soldi, vero?" chiese Bashir. "Riproduzioni?" chiese Ami stupita. "Volete dire che erano soldi falsi?" "Beh, non esattamente. Voglio dire, non era denaro vero, ma non c'e' modo di poterlo distinguere." O'Brien alzo' le spalle. "Visto che abbiamo usato un replicatore, praticamente e' denaro vero." "Spero che avremo il tempo per vederci la partita." disse Sisko. "Ed e' un male che tutto questo non sia successo nel Nord America. Sarebbe stato bello poter vedere i giocatori della Major League di questo periodo... Cal Ripken, per esempio." "Oppure Nolan Ryan?" suggeri Kira. Sisko sorrise. "Ha studiato, maggiore. Ma credo che abbia sbagliato di qualche anno di troppo." Tutto sembrava andare secondo i piani, pensava Rei mentre camminava lungo il corridoio. La porta della sala mensa si apri' automaticamente per farla entrare, ed ando' verso il replicatore. Noto' che Dax e Worf erano seduti ad un tavolo, stranamente silenziosi. Qualcosa le disse che stavano parlando, ma si erano fermati appena era entrata. Prendendo il raktajino che aveva ordinato, si avvicino'. "Sapete, credo che questa roba stia iniziando a piacermi." disse. "Mi e' sempre piaciuta." diss Dax alzando il proprio bicchiere. Rei noto' che Worf stava bevendo il solito bicchiere di succo di prugna, e evito' di alzare le spalle mentre si sedeva. "Allora, mi volete dire di che stavate parlando voi due quando sono entrata?" "E chi dice che stavamo parlando di qualcosa?" chiese Dax. "Eddai. Tu sei il tipo che raramente sta zitta, Jadzia. E ho la sensazione che stavate discutendo quando sono entrata." Rei si appoggio' allo schienale e guardo' i due ufficiali. "Stavate parlando di Mamoru, vero?" Dax si sorprese, ma Rei vide solo una leggera soddisfazione in Worf. "Gliel'avevo detto che era sensitiva" disse il Klingon. "Beh, non c'era niente di psichico." ammise Rei. "E' stata solo una buona intuizione." "Una buonissima intuizione." disse Dax. "Ma hai ragione. Stavamo parlando di lui. L'ho incontrato mentre ero a terra." "Avrei voluto incontrarlo io." brontolo' Rei. "Presto," disse Worf, "secondo cio' che dice Pluto, la Negaverse si muovera'. La battaglia sara' oggi pomeriggio." Rei annui', ma si rivolse a Dax. "Beh, che stavi dicendo di lui?" Dax si acciglio'. "Stavo solo dicendo che mi e' sembrato... sulle sue." "Deriva dal fatto che era un orfano. Crescendo in un orfanotrofio, trova difficile confrontarsi con la gente. Percio' la tiene a distanza." Rei si fermo', ricordando il tempo passato con lui. "Una volta che lo conosci, e' facile andarci d'accordo." "Forse sono solo io." disse Dax. "Ma non capisco cosa ci hai trovato... O cosa Usagi ci trovera'." "E' dovuto molto al fatto che non sa chi e cosa sia." disse Worf. "L'ho incontrato dopo che aveva riacquistato la memoria. Mi era chiaro che l'amava profondamente." Rei non capi' cosa stesse per fare Dax, ma la Trill sorrise e le fece l'occhiolino. "Worf, sei un romanticone!" "Non lo sono!" nego' il Klingon. Sarabbe andata avanti per un po', ma ci fu una chiamata dal sistema di comunicazione. "Attenzione. A tutti i membri dell'away team. Rapporto in sala teletrasporto. E' ora di iniziare la fase due." Sisko, col maggiore Kira di fianco, spiavano da dietro i cespugli e guardavano Ami e Rei del passato dal loro punto di osservazione al tempio. Ami era seduta, calma, sui gradini della scalinata, leggendo un libro, mentre Rei stava passeggiando avanti e indietro. Era ovviamente impaziente. E non era la sola. Sisko guardo' Luna. "Dov'e'? Pensavo che avessi detto che Usagi doveva essere qui adesso." Luna scese dai rami dell'albero, col suo colore dorato. "No, le ho detto che *avrebbe dovuto* essere qui a quest'ora. Con Usagi e' una bella differenza." "Beh, ma *dov'e'*?" chiese Kira. "E' importante per la sua sicurezza!" "Probabilmente e' per strada." rispose con calma la gatta. "Non vi preoccupate. Odo ha detto che la avrebbe tenuta d'occhio. E da quanto ho visto, e' molto abile." Si acciglio' pensando a come era andata col Conestabile quando l'aveva sostituita. Stava fuori dalla scuola di Usagi, quando Odo era arrivato presso di lei, imitandola alla perfezione! 'Non sara' capace di imitare gli umani, ma e' molto abile con gli animali', penso'. Luna ebbe un tuffo al cuore pensando che la sua controparte l'avesse scoperta e le si fosse avvicinata senza percepirla. Ma era quasi svenuta quando Odo le parlo in quella forma, con la sua voce maschile. "Se ci fossero stati problemi, penso che avrebbe gia' chiamato." Sisko non era il solo preoccupato per il ritardo di Usagi. "Sara' qui a momenti." disse Rei al grosso umano che l'accompagnava. Guardava la se stessa del passato passeggiare nervosamente avanti e indietro, poi guardo' l'uomo che era impaziente allo stesso modo. "Stai tranquillo, Worf. Abbiamo ancora tempo prima dell'attacco." Il Klingon camuffato si irrigidi'. "Non userei i tuoi ricordi come una guida di questo futuro. Abbiamo gia' fatto delle modifiche alla timeline. La distruzione delle navi dei Jem'Hadar da parte della Defiant potrebbe avere delle ripercussioni nel corso degli eventi." "Lo so." gli rispose. Ci fu uno strano silenzio, prima che chiedesse "Worf, pensi che i cambiamenti che abbiamo fatto saranno sufficienti per evitare la distruzione dell'Enterprise?" "Almeno all'inizio." rispose. "Ma senza la presenza di Sailor Moon, non penso che potrebbero sopravvivere all'incontro con le forze di Beryl." "Beh, Jadeite non ha mai scoperto chi eravamo, percio' lei dovrebbe essere al sicuro, a meno che non si trasformi di fronte a lui." Worf grugni' non concordando e tornarono al loro compito. Ma Rei parlo' di nuovo. "Worf, ti posso chiedere una cosa?" "Sicuro." "Ami ha trovato qualcosa riguardo al Klingon Death Owl e me ne ha parlato. Ma Makoto non era Klingon. Perche' hai urlato alla sua morte?" Worf si acciglio' e penso' di non rispondere alla domanda, ma gli sembro' disonorevole. "E' stata... una questione di famiglia." "Rei lo guardo' confusa. "Non credo di capire." "Quando le Senshi visitarono l'Enterprise D, ho stretto un'amicizia con lei. Ed era un'amicizia molto stretta. Non nel senso romantico, ma diciamo che era quasi come se fossimo fratello e sorella. Percio', prima che le Senshi partissero, ho deciso di formalizzare il legame, ed ho accettato Makoto nella mia famiglia. E' diventata un membro della Casa dei Mogh." Worf decise di non parlare di come la Casa dei Mogh fosse stata disonorata di recente per aver contrastato le azioni del Cancelliere Gowron. Lo avrebbe spiegato piu' tardi. "Ma la Makoto che io conosco, non e' mai stata sull'Enterprise. Percio' perche'..." "Non importa." la interuppe Worf. "Il principio rimane lo stesso. *Io* lo sapevo e questo importava. E cio' si estende alla promessa che le hai fatto." "Cosa?" "Makoto ti ha chiesto di fermare Beryl, e tu l'hai promesso. E rimettendo a posto la timeline, questo sara' possibile. E come capo della Casa dei Mogh, l'ultimo suo desiderio mi lega allo stesso modo. Percio' io *devo* essere sicuro che riusciremo, non importa quanto possa costare." "Anche se dovessimo morire?" Worf annui'. "Oggi e' un buon giorno per morire!" "Voi Klingon siete dei fatalisti." le disse Rei, guardandolo di nuovo. "E' strano vederti cosi', Worf. Mi ero abituata a vederti normalmente." Worf la guardo', ricordando. "Sei stata tu." "No, e' stata un'idea di Ami." "Tu ci hai messo lo zampino." Erano riuniti in sala mensa, mentre Kira spiegava il piano che avevano studiato per proteggere Sailor Moon. Quando fu chiaro che tutto il gruppo sarebbe stato impegnato, Worf sbuffo' leggermente. Sisko chiese "Cosa c'e', signor Worf?" "E' il pensiero di dovermi sottoporre alla chirurgia per sembrare umano, signore." Incrocio' le braccia e si acciglio'. "Non e' una cosa che mi piace, ma mi ci sottoporro' se la missione lo richiede." "Mi dispiace, signor Worf." rispose Sisko. "Ma con la possibilita' che ci siano soldati Jem'Hadar presenti, abbiamo bisogno della gente migliore. E senza dubbio lei e' uno dei migliori combattenti che ho sotto mano." "Si', signore" rispose il Klingon. Ami sembrava dubbiosa. "Ho una soluzione." disse. Porse a Worf uno strano dispositivo, a forma di penna. "Abbiamo usato questo nel passato per camuffarci." Rei annui' approvando. "Buona idea, Ami." Worf prese il dispositivo e lo guardo' dubbioso. Ne aveva sentito parlare, ma non l'aveva mai visto usare. "Come funziona?" Rei rispose "Di' soltanto 'Moon power trasformami in..' e quello in cui vuoi camuffarti." "State scherzando." Rei sorrise a denti stretti. "Per nulla." "Ci provi, comandante" disse Sisko. Worf si acciglio', ovviamente piu' incerto di prima. "Si', signore. MOON POWER! Trasformami in... un umano!" quasi si strozzo' dicendo l'ultima parola. La magia della penna usci' ed avvolse Worf, oscurandolo alla vista per diversi secondi. Quando svani', Worf sembrava molto umano. Un umano molto robusto. Ma dopotutto, umano. Dax sorrise. "Sta molto bene!" Worf rispose solo con uno sguardo tagliente. Un forte rumore riporto' Worf al presente. Sia lui che Rei guardarono alla sorgente del suono, ma si rilassarono quando sentirono la voce di Dax che aveva aperto il comunicatore. "Benjamin, abbiamo localizzato Usagi." La sua voce era divertita. "Julian... e' appena stato investito." "Usagi colpisce ancora" osservo' Rei a bassa voce, e Worf annui'. Dax guardo', di fianco, mentre Bashir e Usagi si rialzavano da terra. Un gatto nero molto familiare era seduto di fianco a loro, con un'espressione che sembrava sconcertata sul muso. "Mi dispiace!" disse Usagi per la quinta volta con una voce leggermente preoccupata. "Va tutto bene." le rispose Julian, dolorante, rassicurandola di nuovo. Per la verita' l'aveva sentita arrivare, ma non aveva previsto la sua forza. E sfortunatamente aveva anche giudicato male la velocita' a cui andava, e il risultato fu la collisione. "Nessun danno permanente. Stai bene, um...?" la sua voce si spense, come se non sapesse chi aveva di fronte. "Oh, il mio nome e' Usagi." rispose "Bashir. Julian Bashir." rispose il dottore. "Se posso chiederlo, come mai sei cosi' di fretta?" "Oh, sto andando ad incontrare delle amiche" disse velocemente. "Sono arrivata tardi a scuola, e sono stata messa in punizione. Sono appena uscita e ora sono in ritardo all'appuntamento con loro, e Rei sa essere cosi' permalosa..." Bashir annui' simpaticamente. "Si', l'ho visto." disse. "Huh?" Usagi lo guardo', confusa. Come poteva saperlo? "Conosce Rei?" Un sorriso si apri' lentamente sul suo viso, e poi disse di nuovo "Oh, allora e' il suo ragazzo?" Era raro che Dax si trovasse senza parole. E non era la sola. Ma Rei era una che non rimaneva senza parola per molto. "Ragazzo?!?" urlo' appena senti' un click dal comunicatore che indicava la chiusura del collegamento. "Lui?" "Ti suggerisco di tenere la voce bassa" la avviso' Worf. La sua espressione rimase normale, ma i suoi occhi brillavano divertiti. "Non dobbiamo attrarre l'attenzione." Rei si volto' e guardo' arrabbiata, a braccia incrociate, un albero li' vicino. Continuo' a borbottare, ma a voce piu' bassa. "Quella piccola testolina buffa..." Bashir balbetto' un attimo. "No, non lo e'." Decise che cambiare argomento per coprire il suo lapsus fosse la strategia migliore. "E chi e' il tuo amico a quattro zampe?" Usagi guardo' verso terra, dove Luna stava guardando impazientemente verso di lei. "E' la mia gatta... si chiama Luna." Bashir si piego' e gratto' Luna. "Sembra intelligente..." Luna inizio' a lisciarsi il pelo. "Per un gatto, intendo." Luna si alzo' di colpo, guardando il dottore. "Per un gatto?" chiese Usagi, incerta se fosse stata offesa. "Si', anche se non ne sono sicuro... Mi piacciono di piu' i cani." Luna torno' a guardare Usagi, e le diede un colpetto con la zampa sotto il ginocchio. Usagi guardo' la gatta, e le si allargarono gli occhi. "Oh, no! Il tempo!" Comincio' a correre per la strada, poi si fermo' e si giro'. Ci vediamo! Bye" Dopo aver fatto un ultimo cenno con la mano, corse lungo la strada per il tempio, con la gatta che la seguiva. Dopo pochi istanti un piccolo cane nero apparve da dietro l'albero li' vicino e, dopo aver rivolto uno sguardo ironico ai due ufficiali, le segui' lungo la strada. "E' duro da credere che il destino di questa Terra e quello della Federazione dipendano da lei." commento' Bashir, quando la vide iniziare a salire le scale del tempio. Dax tocco' il comunicatore, riaprendo il canale, poi ando' da Bashir. Un osservatore avrebbe visto uno sguardo aguzzo nei suoi occhi. "Allora, tu e Rei siete una coppietta adesso?" "Jadzia!" "Non pensi che sia attraente?" "Naturalmente lo e'!" esclamo'. "E' solo che..." si fermo' a meta' della frase realizzando cosa stava combinando Dax. "E' solo che cosa?" chiese pericolosamante una voce dal comunicatore prima che il dottore potesse pensare ad una risposta, ed impallidi'. Non era saggio offendere, anche accidentalmente, qualcuno che letteralmente poteva comandare il fuoco. Fortunatamente, fu salvato da un ulteriore imbarazzo. "Manteniamo la testa sulle cose serie, signori" avviso' Sisko. "Dax?" "Usagi sta salendo le scale, signore." riporto', seriamente. "Odo e' in posizione, come pianificato.' "Bene. Tenete gli occhi aperti. Le cose da qui in avanti accadranno velocemente." Rei rimprovero' Usagi appena arrivo', con le mani piantate sui fianchi. "Era ora! Che hai fatto? Ti sei fermata ad ogni gelateria che hai incontrato sulla strada?" Ami la guardo' confusa, come Luna. Di sicuro Rei aveva un modo tutto suo di parlare con la gente, con Usagi in particolare, ma era piu' tesa del solito. La risposta era che Rei stava percependo gli osservatori intorno al tempio. Ma visto che non sentiva nulla di malvagio, penso' che fossero gli altri che Dax e la sua futura le avevano menzionato. Questo significava che il pericolo che le avevano preannunciato si stava facendo vicino, e la tensione che stava accumulando la stava facendo impazzire. "No!" rispose Usagi. "Sono arrivata qui dritta dalla scuola! Anche se mi sono scontrata con quel bel ragazzo..." Gli occhi si rimpicciolirono e guardo' Rei piu' maliziosamente. "... che sembrava conoscerti... Per caso, e' il tuo ragazzo?" "Huh? di chi stai parlando? Io non ho il ragazzo!" rispose Rei ritirandosi un pelino. "Oh, ecco perche' sei cosi' acida, allora!" ribatte' Usagi. Rei stava pensando ad una ulteriore risposta, quando qualcosa attiro' la sua attenzione nella borsa di Usagi. La raggiunse e tiro' fuori il manga. "Oh, certo che sei venuta qui direttamente! DOPO aver investito la fumetteria!" "Rei, ridammelo! E' mio!" Rei senti' un nodo alla gola nel vedere la discussione fra Usagi e la sua controparte. Si era dimenticata quanto le mancavano tutte quelle discussioni molto frequenti che aveva con Usagi. Ancora una volta si ritrovo' a respingere le lacrime sbattendo gli occhi, e la sua faccia si fece piu' determinata. Questa volta, Usagi non sarebbe morta, per nessuna ragione al mondo. O'Brien si guardo' attorno, da un posto sicuro. Lui ed Ami erano stati fra i primi ad entrare nello stadio, e diversi venditori stavano ancora preparando tutto. "Sembra tranquillo" le disse. La ragazza guardo' il suo computer seminascosto. "Ho paura che non durera' a lungo." "Stai rilevando qualcosa?" chiese, facendo una rapida scansione col tricorder, cercando di tenerlo nascosto. "Perche' io non rilevo nulla." "Perche' il suo tricorder non e' sensibile alle attivita' della Negvaerse come il mio computer." Ami guardo' subito allo stand che sarebbe stata la causa dei guai. "Ora che so cosa devo cercare, posso rilevarli subito." Si acciglio'. "L'attivita' dello youma. Eccola qui. Pero' non ho ancora trovato il mutaforma." "Molto bene" disse O'Brien. "Dovremo aspettare." Guardo' in alto e vide che c'erano diverse aperture tra le travi che potevano rivelarsi dei buoni punti di osservazione. E visto che doveva coprire le Senshi, era meglio farlo fuori dalla visuale. "Stai qui. Cerco un posto nascosto e mi faccio teletrasportare lassu'." Rei e Usagi vennero interrotte da un piccolo cane nero che si avvicino' loro ed inizio' ad abbaiare. Era lungo quaso mezzo metro, con il pelo completamente nero e un piccolo nodo dove doveva esserci la coda. "Oh, che carino!" disse Usagi, facendo cenno al cane di avvicinarsi. Lo fece, annusandola per un po'. La ragazza comincio' ad accarezzarlo sulla testa, e lui compenso' la mancanza della coda con cui scodinzolare, mettendo le zampe anteriori sulle sue ginocchia richiamando ulteriori attenzioni. Gli occhi di Rei si rimpicciolirono mentre esaminava il cane. Non poteva metterci un dito addosso, ma sentiva che c'era qualcosa di sbagliato. Ancora, non sentiva nulla di malvagio. Poteva essere uno degli osservatori di cui Dax le aveva parlato? Scosse la testa e cerco' di rilassarsi. Sarebbe stata contenta quando quella giornata fosse finita. Tutte queste preoccupazioni le stavano facendo venire un'ulcera... Ed era troppo giovane per questo! "Sembra che a Odo piaccia questo compito." osservo' Sisko. "Non lo ammettera' mai" rispose Kira. "Dira' solo che stava facendo la sua parte." "Fino in fondo." "Usagi, lascia stare quel cane!" insistette Luna. "Abbiamo affari Sailor piu' urgenti!" Usagi guardo' la gatta, che stava cercando di tenere Ami fra se' e il cane. "Smetti di essere una gattina paurosa, Luna! E cosa ti fa pensare che la Negaverse cerchera' di fare qualcosa? Li abbiamo appena sconfitti al parco giochi!" "Oh, davvero!" le disse Rei. "E tu pensi che non faranno altro dopo di quello, testolina buffa?" Usagi guardo' Rei e stava per replicare, ma Ami intervenne. "Luna potrebbe aver ragione. Potrebbero essere gia' pronti per qualcos'altro." "Io penso che lo siano gia'!" disse Luna. "Ho trovato un articolo su un giornale che parlava di gente che scompariva nei pressi dello stadio del baseball." "Oh, non ancora!" borbotto' Usagi. Luna annui'. "Ho paura di si', Usagi. Dovremmo invest.. Ehi! Smettila!" l'ultima frase era rivolta al cane, che aveva iniziato ad annusarla. "Oh! Io odio i cani!" Odo annui' a se stesso, soddisfatto del fatto che quella fosse la vera Luna. Finora, non c'erano stati segni della presenza del mutaforme. Sarebbe apparso allo stadio, come prima. Nel frattempo, le tre ragazze ridacchiavano alla vista. "Sono contenta che troviate tutto questo divertente." disse Luna, con un tono che indicava tutt'altro. "Adesso andiamo!" Si volto' per andare, e le tre ragazze la seguirono. Sentendo che c'era qualcosa che le seguiva, Luna si volto' e vide il cane che era a pochi passi da loro. "Oh no, tu no! Usagi, di' a quel cane di restare qui!" Usagi sospiro' "L'hai sentita. Fermo li'!". Il cane la guardo' con uno sguardo compassionevole, poi inizio' a latrare e a guaire. "Non credo che voglia stare qui, Luna." "Non lo possiamo portare con noi." disse Ami. "Potrebbe essere pericoloso." "Ho un'idea." Rei corse dentro e torno' con un paio di metri di corda. Lego' velocemente il cane ad un albero, ignorando i suoi guaiti con difficolta'. "Ecco. Cosi' dovrebbe trattenerlo!" Le tre ragazze e la gatta tornarono sulla loro strada, con il cane che le guardava finche' non furono fuori dalla vista. Quando sparirono, la pelle del suo collo si altero' e divenne una gelatina color caramello, che colo' attorno alla corda. La corda cadde al suolo e il cane segui' le Senshi. La controparte di Rei annui' a Worf. "Stanno andando." Premette il suo comunicatore quando furono a distanza. "Mars a Sisko. Sono per strada." "Le vediamo. A tutti gli altri: dirigersi verso lo stadio. Kira ed io le seguiamo lungo la strada." Pluto si alzo' dalla stazione delle comunicazioni sul ponte, dove stava controllando le trasmissioni dell'away team. Finora, tutto sembrava andare come pianificato. Ma il momento critico doveva ancora venire. E c'era anche un altro dettaglio da sistemare. L'equipaggio era concentrato sul salvare Sailor Moon da ignorare cosa fare con il secondo flusso quantico. Bisognava sistemarlo, per evitare che l'Enterprise lo rilevasse fra qualche mese. Fortunatamente, lei e Q ne avevano discusso. Ando' verso la stazione di ingegneria. "Signor Muniz..." L'ingegnere si volto'. "Si'?" "Ho un compito per lei." Gli diede un padd. "Ho bisogno che lei modifichi un siluro quantico secondo questi parametri." Muniz esamino' i dati, poi guardo' il tenente Glynn, che era in comando. Dato che il capitano aveva dato istruzioni di collaborare pienamente con Sailor Pluto, annui'. Muniz si alzo' "Va bene. Mi metto subito al lavoro." "Che succede, Luna?" chiese Usagi preoccupata. La gatta si era fermata quando erano ormai vicine allo stadio, con l'espressione confusa. Infatti, si era guardata intorno durante tutto il tragitto. "Non ne sono sicura." rispose. "Ma sento qualcosa di strano qui attorno. E' come se fossimo seguite." Rei si irrigidi'. Aveva ancora la sensazione di essere osservata, ma era come al tempio. Non c'era niente di malvagio, percio' era dovuto ancora agli altri che Dax e la sua controparte le avevano detto. Velocemente, penso' di avvisare Usagi e Ami su cio' che era successo quella mattina, ma scarto' l'idea subito. Dax era stata chiara che avrebbe dovuto permettere che gli eventi fluissero normalmente, altrimenti la Negaverse avrebbe potuto rinunciare al piano e ricominciarne un altro, e questa volta, non potevano esserci Dax e gli altri ad evitare che potesse riaccadere. "Sei sicura, Luna? Non sento nulla di malvagio." disse ad alta voce. "Beh, questo chiarisce tutto." disse Usagi. "Luna sta diventando paranoica!" "Non e' vero!" rispose la gatta. "C'e' qualcosa qui attorno. Ci scommetto le mie zampe!" "Come vuoi." le disse Usagi. "Prima mi vieni fuori con questa idea che la Negaverse attacchera' in uno stadio di baseball, che direi e' uno strano posto, e ora mi dici che hai delle strane sensazioni che neanche Rei sta sentendo. Luna, per me sei matta." Luna guardo' la bionda. "Se sono diventata matta, e' solo grazie a te, Usagi." le rispose prima di riprendere il cammino. "Hey!" urlo' Usagi prima di seguirla. "Luna, e' gia' abbastanza che debba comprare un biglietto qui che dissanguera' le mie mance! Non ho bisogno che mi parli cosi'!" "Se tu smettessi di comprare tutti quei manga, risparmieresti di piu' sulle mance, testolina buffa." le disse Rei. "Oh, gia'! Senti chi parla di non comprare i manga!" le rispose Usagi. Ami sospiro'. Stava per essere una lunga giornata... Sisko alzo' lo sguardo dal volantino che aveva preso. Le tre Sailor Senshi erano vicine, abbastanza da poter sentire i loro discorsi. "Penso che Luna abbia ragione." stava dicendo Rei. "Ho una cattiva sensazione da quando siamo entrate." "Questo viene da una ragazza che aveva deciso che *io* ero un diavolo e che mi ha colpita con un okami in fronte dopo pochi minuti che ci conoscevamo?" disse Usagi. "Non mi fa sentire davvero meglio di quanto mi e' toccato sborsare delle mie mance per il biglietto." Gli occhi di Rei si rimpicciolirono, ma Ami intervenne prima che potesse dire qualcosa. "Dovremmo dividerci per coprire piu' spazio. Luna e io andremo di qua, mentre voi due controllerete dall'altra parte." "Aspetta un attimo! Io voglio venire con te, Ami. Luna puo' andare con la brontolona!" disse Usagi. "A me va bene." disse Rei, causando una serie di sguardi stupiti dalle altre. "Andiamo, Usagi." Rei prese la borsa che nascondeva Luna da Usagi e la diede ad Ami, poi prese la bionda per un braccio e inizio' a muoversi verso l'atrio. Luna e Ami stavano ancora guardando stupite, mentre Sisko e Kira seguirono le due ragazze. Ami guardo' dal suo punto di osservazione quando Usagi e Rei passarono per l'atrio. Appena passate, si mosse nella direzione opposta, andando dove stava andando la sua controparte. "Stanno arrivando." noto' Bashir. Dax annui', ma non rispose. Lei e Bashir avevano preso posto presso lo stand che doveva essere quello di fianco a quello della Negaverse, se le cose stavano procedendo come l'altra volta, ma non troppo vicini in modo da evitare di essere all'intermo del campo illusorio. La Rei del presente e Usagi si stavano avvicinando, come dovevano fare. Sullo sfondo Dax poteva vedere Benjamin e Kira che le seguivano, ma non aveva idea di dove si trovassero Worf e Rei. Fu in quel momento che Usagi vide i prezzi, e si mise subito in coda. Rei la prese per un braccio. "Che credi di fare?" Dax senti' Rei che le parlava, con la voce bassa ma non abbastanza. "Siamo qui per lavoro, Usagi, ricordi? Inoltre, potrebbe essere pericoloso!" "Pericoloso?!?" Usagi chiese incredula. "Qui? Rei, stai diventando peggio di Luna. Lasciami andare!" Con quello diede uno strattone e si libero' il braccio. Rei stava per fermarla di nuovo, ma intravide Dax nelle vicinanze. La Trill le diede un cenno rassicurante, indicandole che tutto l'aiuto necessario era attorno. Si rilasso' un attimo e segui' Usagi in coda. Nel momento in cui Rei prese posto in fila, la cattiva sensazione che aveva si intensifico' improvvisamente. C'era qualcosa di malvagio nelle vicinanze. I suoi occhi si rimpicciolirono e sposto' lo sguardo dovunque nel tentativo di localizzare qualcos 'Si comincia!' penso'. Luna sporse la testa fuori dalla borsa dove era nascosta. "Trovato qualcosa, Ami?" "Niente di concreto" rispose. Premette alcuni tasti sul computer e si acciglio'. "Finora non ci sono indicazioni di attivita' della Negaverse, ma sto rilevando qualcosa di anomalo. Inclusa una cosa che..." "Che e' proprio sopra di te?" Ami si giro' per vedere da dove veniva la voce, ma rimase di stucco. Anche Luna fu sorpresa allo stesso modo. La ragazza che aveva parlato loro, era vestita differentemente da Ami, ma in tutti gli altri aspetti era identica a lei. "Il tuo computer sta rilevando me e il mio computer." Fece un cenno al proprio computer, che Ami vide essere identico al suo. "Chi sei tu?" chiese Ami appena riusci' a ritrovare la voce. "Sono te. Quasi un anno piu' vecchia, ma te. Puoi confermarlo scansionandomi." Si fermo' mentre Ami inizio' le scansioni, esaminando sia il suo doppio che il computer. "La ragione per cui non rilevi attivita' della Negaverse, e' perche' si sono mascherati dietro ad un campo illusorio." "Come lo sai?" chiese Luna. "Perche' io ho gia' vissuto questo giorno, Luna. E sono qui... per evitare che vada male ancora." Prima che Luna potesse fare altre domande, un beep arrivo' dal computer di Ami. "Lei e' me." confermo'. "A parte nove mesi di crescita, in tutti gli aspetti siamo identiche... anche fin nel DNA. E il suo computer e' esattamente lo stesso che ho io." "Naturalmente" rispose il suo doppio. "Sono te, solo un po' piu' vecchia." Fece dei cenni, indicando la direzione dove erano andate Rei e Usagi. "Ora andiamo. Ho bisogno di voi quando inizieranno i problemi." Si mosse, e Ami la segui' quasi subito. Corse per raggiungerla. "Che vuoi dire riguardo ai problemi?" "Luna aveva ragione. Questa e' una operazione della Negaverse." spiego' la Ami piu' vecchia. "Ma non e' solo un'operazione per racimolare energia. E' anche una trappola. E se non staremo attente, Sailor Moon potrebbe venire uccisa... di nuovo." O'Brien guardo' in basso, ai vari stand, tamburellando sul suo fucile phaser. Tutto sembrava normale da quanto poteva vedere, ma il suo tricorder gli stava dicendo che stava per succedere qualcosa. Improvvisamente il campo illusorio svani', e O'Brien pote' vedere il caos che si stava manifestando laggiu'. La gente stava correndo via, urlando terrorizzata, mentre lo youma, Rybite era il suo nome da quanto si ricordava, stava al banco. "Non ci posso credere!" borbotto' quando lo vide "Assomiglia ad un Cardassiano." Poi diversi movimenti attrassero la sua attenzione. "Che diavolo...?" Entrambe le Ami videro il caos che si stava formando. "Oh, diavolo." esclamo' la Ami del futuro, lasciando sorpresa la sua controparte. "E' gia' iniziata." "Allora faremo meglio a muoverci!" disse Luna. La gatta stava facendo del suo meglio per nasconderlo, ma era scossa dal racconto dell'altra Ami di quanto era successo nel passato nei minuti che seguivano. "Devi scoprire dov'e' il mutaforma." "Pensavo fosse quel cane." disse Ami mentre si sbrigavano. "No, quello era Odo. E' dalla nostra parte." la controparte rispose. "Lui..." Un beep arrivo' dal computer, seguito da un beep identico da quello di Ami. "Oh no! Sono qui." borbotto' leggendo i risultati. Premette un medaglione che indossava sul petto, sotto la spalla sinistra. "Mitzuno a Sisko. Ho appena rilevato..." "Lo vediamo" rispose una voce dal medaglione. "Torna qui in fretta." Ami annui' a se stessa, portando con se' la sua controparte. La fase tre era iniziata. O'Brien vide apparire dal suo nascondiglio tre ombre molto familiari ed armate seguire la folla in panico. "E' proprio quello che ci voleva, maledizione!" borbotto' "Jem'Hadar!" ---- TO BE CONTINUED
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