Sailor Trek: Deep Space Nine

A Sailor paradox

Capitolo 7 - Non c'e' amore piu' grande...

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

Nota: Visto che in questo capitolo appaiono due Sailor Mars e due
Sailor Mercury, le due Senshi provenienti dal futuro verranno
indicate solo con Mars e Mercury, lasciando il prefisso Sailor per
le due della timeline del presente.

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                Sailor Trek: Deep Space Nine
                      A Sailor Paradox

           Capitolo 7 - Non c'e' amore piu' grande...

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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   Usagi si guardo' attorno confusa quando apparvero i Jem'Hadar fra
la folla. "E chi sono questi?!?" urlo'. "Hanno le pistole!"
   "Guarda meglio, testolina buffa. Non ho mai visto quel tipo di
pistole." le disse Rei guardando i tre alieni, notando che ne' Dax ne'
la sua controparte ne avevano fatto menzione.
   Usagi cambio' umore, da terrorizzata ad arrabbiata, e urlo' a Rei
"Smetti di chiamarmi TESTOLINA BUFFA!"
   Non notato a causa del panico della folla. lo youma Rybite era
ancora fermo al bancone, borbottando qualcosa di incomprensibile. Ma
sembrava per lo piu' irritato perche' i Jem'Hadar avevano interrotto
la sua operazione.
   Era cosi' distratto dalla vista dei guerrieri del Dominion che non
si accorse di una figura con l'uniforme sailor rossa che era atterrata
alle sue spalle, seguita da altre due con un costume sailor blu.
Mercury diede un calcione al petto a Rybite nel momento in cui
atterro', facendolo finire seduto sulla griglia. Lo youma urlo' di
dolore cercando comicamente di scappare via. Le sue urla ricevettero
lo sguardo dei Jem'Hadar, e il piu' vicino lo colpi' col calcio della
sua arma, facendolo svenire.
   Mars alzo' un dito accusatorio contro i soldati alieni. "Questo e'
un posto dove la gente si vuole divertire, non perche' voi rubiate
loro l'energia! In nome di Marte..."
   "... e di Mercurio..." urlarono all'unisono le due.
   "... vi puniremo!" finirono assieme.
   "Huh?" Usagi guardo' le tre Senshi, poi a Rei che le era di
fianco, e poi torno' a guardarle. "Un'altra Sailor Mars? *Due* Sailor
Mercury? Che succede?" poi si accorse che... "E mi hanno rubato la
battuta d'entrata!"
   I Jem'Hadar non fecero domande, preferendo come sempre l'azione.
Puntarono le armi verso le tre Senshi ed iniziarono a fare fuoco.
Mentre si scansavano per evitare i colpi, la folla inizio' a correre
al riparo. Rei prese vantaggio dalla confusione e prese Usagi per un
braccio, trascinandola dietro un angolo dove Luna si avvicino' a loro.
"Che succede?" chiese di nuovo Usagi.
   Rei ignoro' la domanda per il momento, controllando la battaglia.
La sua controparte aveva gia' tostato uno degli alieni che lei e Dax
non avevano opportunamente menzionato. O forse piu' semplicemente, non
sapevano che sarebbero apparsi, penso'. "Avrei dovuto immaginare che
anche il doppio di Ami sarebbe stata qui." borbotto'. "Non c'e' ancora
segno del mutaforma, pero'."
   "Che cosa?" chiese Usagi. "Rei, sai qualcosa che io non so?"
   "Un sacco di cose" le rispose automaticamente. Allo sguardo di
Usagi, aggiunse "Ma ora l'importante e' che loro hanno bisogno di
noi." indicando la battaglia. Mars aveva gia' bruciato i primi tre
Jem'Hadar, ma ne stavano apparendo altri. "Ce ne sono altri di quei
vermi."
   "Si'" aggiunse Luna. "Trasformatevi! Ma state attente, specialmente
tu, Usagi."
   "Huh?"
   Rei alzo' la sua Transformatio Pen al cielo. "MARS POWER... MAKE
UP!" Quando la trasformazione fu completa, Sailor Mars guardo' Usagi.
"Beh? Che stai aspettando?"
   "Smettila di darmi ordini" brontolo'.
   "Usagi!" la ammoni' Luna.
   "E va bene... MOON PRISM POWER... MAKE UP!"

   Sisko trattenne Kira con la mano, visto che stava per sparare. "Non
ancora, maggiore". E premendo il comunicatore "A tutto il gruppo: non
sparate."
   "Ma signore!" protesto' Worf
   "E' un ordine, signor Worf. Dobbiamo aspettare finche' il mutaforma
non si riveli prima di poterci muovere. Se ci facciamo vedere troppo
presto. il mutaforma potrebbe andarsere e non sapremo dove o quando
colpira' di nuovo." Guardo' il campo di battaglia e si acciglio'. "Non
mi piace quanto a lei, ma Mars e Mercury sanno badare a loro stesse.
Inoltre" annui' ad un piccolo cane che aveva preso posto vicino al
bancone "Odo puo' dar loro una mano nel frattempo."
   Kira annui', concordando con riluttanza quando un movimento venne
percepito con la coda dell'occhio. Sailor Moon ora si trovava sul
bancone, con un'altra Sailor Mars al suo fianco. "Va bene. Non so chi
siano quelle due Sailor Senshi in piu', ma io sono Sailor Moon, la
paladina della legge! Raddrizzo i torti e trionfo sui malvagi!"
Indico' il Jem'Hadar piu' vicino. "E questo vuo dire voi!... ooffff!"
I Jem'Hadar non rimasero impressionati dalla sua entrata, e uno di
loro stava per spararle, quando Mars spinse via la bionda facendola
cadere dietro al bancone. La scarica di energia colpi' dietro di lei.
"Owie..." Si rimise in piedi, massaggiandosi la testa dolorante e
guardo' entrambe le Senshi del pianeta rosso. "Grazie mille, Mars."
   "Ma certo! Prenditela con me!" rispose Sailor Mars.
   "Scusami, ma stavo solo SALVANDOTI LA VITA!" esclamo' Mars nello
stesso istante.
   Sailor Moon stava pensando ad una risposta quando si accorse che
gli alieni avevano smesso di sparare. Fu subito ovvio, per un'alta
figura mascherata che stava in piedi fra lei e i Jem'Hadar. "Non e'
gentile interrompere una signora." ammoni' gli alieni, che sembravano
incerti e stavano arretrando esitando.
   Sailor Mars guardo' Tuxedo Kamen, ma esito'. Non poteva toccarlo,
ma qualcosa le stava dando una strana sensazione.
   Mars si acciglio'. Tuxedo Kamen non era apparso cosi' presto
l'altra volta. Poteva anche essere il risultato dei cambiamenti che
avevano fatto, ma c'era qualcosa che non quadrava.
   Da parte sua, Sailor Moon era felicissima. "Tuxedo Kamen! Sei
arrivato!"
   Si volto' e le rivolse un sorriso. "Naturalmente, Sailor Moon."
Stava per muoversi verso di lei, quando un piccolo cane nero salto' e
gli morse la mano. "Huh?"
   Sailor Moon fu sorpresa allo stesso modo, forse anche di piu'. Non
ne era del tutto certa, ma qual cane sembrava in tutto e per tutto
quello che avevano lasciato al tempio. Ma come poteva essere li'? Rei
l'aveva legato!
   O no?
   Lascio' perdere per un momento, cercando di concentrarsi su cio'
che accadeva di fronte a lei. "Cagnaccio!" urlo', dandogli una forte
pacca sul sedere. "Tuxedo Kamen e' nostro amico!" Il cane sembro' non
reagire se non mordendo piu' in profondita' e forse guardandola, ma
prima che lei potesse fare qualsiasi cosa, ci fu un lampo rosso
davanti ai suoi occhi. Sailor Moon salto' indietro di mezzo passo, e
rimase senza fiato quando vide il terreno.
   C'era una rosa rossa impiantata.

   Sisko si tese quando Odo fece la sua mossa verso Tuxedo Kamen.
Sapeva che il Conestabile non avrebbe fatto una mossa se non avesse
sentito qualcosa. Forse...
   "Benjamin!" chiamo' Dax dal comunicatore. "Guarda sopra di te!"
   Guardo' in alto, e immediatamente vide fra le travi quello che
voleva dire Dax.

   Sailor Moon guardo' in alto, al punto da cui era partita la rosa.
In piedi sul parapetto, con il mantello ondeggiante, c'era Tuxedo
Kamen. Un altro! Guardo' i due ragazzi mascherati, ovviamente confusa.
"Attenta, Sailor Moon! Non so chi sia quello, ma non sono io!"
   Odo scelse quel momento per cambiare forma, tornando alle sue
sembianze umanoidi. Aveva una presa ferrea attorno al polso del 
falso Tuxedo Kamen. "Apprezzerei che non mi colpisca ancora." le disse
guardandola. "Sto cercando di aiutarvi." e rivolgendosi al falso
"Entrambi."
   "Non ho bisogno del tuo aiuto, Odo!" sbuffo' il mutaforma. Poi
aggiunse ai Jem'Hadar "Uccideteli!"

   "Il mutaforma e' allo scoperto. Intervenire!" ordino' Sisko quando
altri Jem'Hadar, all'incirca una dozzina in tutto, apparvero. Meta' di
loro caddero quando l'equipaggio della Defiant apri' il fuoco. Da parte
sua, Odo stava lottando col mutaforma, con le loro forme che si
mischiavano durante il combattimento.
   Un Jem'Hadar apparve vicino a Sailor Moon, con l'arma puntata su di
lei. Ma prima che potesse fare qualcosa, O'Brien fece partire un colpo
dalla sua posizione e lo colpi' in pieno. Nonostante questo, l'arma
dell'alieno fece fuoco cadendo. Si senti' un urlo di dolore, che
veniva da Sailor Moon.
   "NO!" Mars corse dove era caduta Sailor Moon, ma Bashir in qualche
modo l'aveva anticipata ed era saltato oltre il bancone. Mars si
sporse da sopra, vedendo l'amica in ginocchio, tenendosi il braccio
sinistro.
   "Fammi dare un'occhiata." le disse Bashir, quando inizio' le sue
scansioni col tricorder medico. Ebbe la conferma della sua analisi
iniziale della ferita. Guardo' Mars. "E' tutto a posto." disse alla
Senshi preoccupata. "E' solo un graffio." Mars sospiro', chiaramente
di sollievo.
   Kira si uni' a loro, e si apposto' dietro al bancone. "Continua. Li
copro io." disse a Mars. Mars annui' e torno' alla battaglia.
 
   C'e' un vecchio adagio militare che recita: i piani di qualsiasi
battaglia non sopravvivono oltre il primo contatto col nemico. E
questo era sicuramente vero in questo caso. Il piano di Kira prevedeva
che l'equipaggio della Defiant avrebbe sparato ai Jem'Hadar dal
coperto, mentre Mars e Mercury avrebbero cooperato con le altre Sailor
Senshi. La sorpresa fece si' che il piano funzionasse per cinque
secondi, e una dozzina di soldati del Dominion erano stati abbattuti,
o dai phaser o dalle fiamme delle due Mars.
   Ma i Jem'Hadar erano abili guerrieri, e quindi si adattarono alle
circostanze. Dopo l'attacco iniziale, i menbri dell'away team si
trovarono molti Jem'Hadar che apparivano nelle loro vicinanze, e il
combattimento corpo a corpo divenne l'ordine del giorno.

   Bashir cerco' il rigeneratore di tessuti nel kit medico, cercando
di ignorare il rumore della battaglia che infuriava attorno. "Non ti
preoccupare. Non e' una brutta ferita." rassicuro' la sua paziente.
Estrasse lo strumendo dal kit, lo attivo' e inizio' a farlo scorrere
sulla ferita. "Qualche istante e sara' come nuova."
   Sailor Moon sorrise mentre il dolore svaniva, poi riconobbe chi le
stava di fianco. "Ancora tu?"
   Bashir sorrise. "Si', ancora io. Non ti preoccupare, sono un
dottore."
   Sailor Moon sembrava dubbiosa. "Non ho mai visto un dottore usare
uno strumento come quello!"
   Esito' prima di rispondere. "E'... E' una luna storia."
   "Gliela raccontera' poi, dottore." disse Kira, abbassandosi di
fronte al fuoco in arrivo. Si alzo' per rispondere quando il suo
bersaglio cadde a terra, con una rosa conficcata nella gola.
   Sailor Moon guardo' Kira attentamente mentre Bashir continuava il
suo lavoro. C'era qualcosa di familiare in lei, ma non sapeva che
cosa. "Che e' successo al tuo naso?"
   Kira ando' alla copertura che aveva messo sul naso per non far
vedere le increspature tipiche dei Bajoriani. "Um... Me lo sono rotto"
disse, trasalendo internamente. 'Avresti dovuto pensare ad una scusa
migliore' penso'.
   Sailor Moon si acciglio' "Hey, se tu sei davvero un bravo dottore,
perche' non metti a posto anche il suo naso?" chiese a Bashir.
   "Beh, potrei..." inizio' a parlare Bashir, ma Kira lo interruppe.
   "Dottore, se lei *pensasse* di toccarmi il naso, le potrei rompere
il suo."
   "Capito, maggiore."
   "Gee! Ha un cattivo carattere come Mars!" osservo' Sailor Moon.
   "Io *non* ho un cattivo carattere!!" arrivo' una risposta in stereo
da qualche parte in mezzo alla battaglia.
   Sailor Moon trasali' alla bordata vocale. Venir sgridata da una
Mars era gia' abbastanza, ma era infinitamente peggio in stereo!
 
   Luna osservava preoccupata mentre Bashir interveniva su Sailor
Moon, e senti' presto un'altra presenza. Un gatto dalla pelliccia
dorata si era avvicinato a lei. Infatti... "Ancora tu!"
   L'altra gatta si spavento', poi la guardo' "Ti aspettavi qualcun
altro?"
   Luna sbatte' gli occhi, incredula nel sentire la propria voce
uscire da un'altra gatta. Comunque fece una rapida deduzione. "Sei la
mia controparte, vero?"
   "Si'" rispose. "Li ho aiutati a tener d'occhio Usagi."
   "Posso capire il perche'. Ma che e' successo alla tua pelliccia?
Perche' cambiarla in quel colore?"
   La sua controparte si rannicchio' leggermente dopo aver guardato la
sua pelliccia, ma prima che potesse parlare, lo fece Bashir. "Forse
voleva vedere se le bionde potevano essere piu' attraenti." disse
esaminando il suo lavoro. Stava annuendo soddisfatto, quando un
improvviso dolore lo fece trasalire e porto' istintivamente la mano al
collo. Quando la tolse, era colorata di rosso dal sangue che usciva
dai graffi.
   "Dottore, curati!" disse la gatta dorata, riponendo le unghie.
   "Ben fatto!" disse Luna complimentandosi con la sua controparte.

   Diversi metri sopra di loro, O'Brien miro' con precisione di nuovo
e premette il grilletto. Un altro Jem'Hadar era a terra. Finora era
riuscito a fornire una buona copertura dal suo punto, ma quando la
battaglia si fece piu' intermittente, doveva perdere troppo tempo nel
scegliere il bersaglio. Visto che solo un'arma regolata per uccidere
aveva effetto con i Jem'Hadar, colpire qualcuno dei propri poteva
essere disastroso.
   Ma non ci volle molto perche' i Jem'Hadar capissero che c'era un
cecchino fra le travi. Tre di loro iniziarono a sparare nella sua
direzione, colpendo tutta la zona dove si trovava. O'Brien stette giu'
il meglio che poteva, ma il fuoco in arrivo causo' una piccola
esplosione che lo mando' a volare via dal nascondiglio.
   E la strada per la terra era lunga.

   Sisko guardava impotente O'Brien che cadeva verso terra, per un
impatto che sarebbe stato sicuramente fatale. Quando arrivo' a
mezz'aria, un'ombra nera lo intercetto'. La cosa che vide Sisko dopo,
fu O'Brien che era tornato a terra salvo con Tuxedo Kamen.

   O'Brien sbatte' gli occhi, sorpreso di essere ancora vivo. Tuxedo
Kamen rimase vicino a lui per un momento, poi torno' senza dire nulla
nella mischia. "Uh, grazie." disse a malapena il capo, poi ando' a
cercare un altro punto da cui sparare. Questa volta, penso', voleva
tenere i piedi ben saldi a terra.

   "Ow!" Mars fece una smorfia quando un Jem'Hadar la prese per i
capelli. Vedendola presa, Sisko carico' contro il soldato del
Dominion, usando la spalla per colpirlo, come se stesse cercando di
spostare un catcher che bloccava casa-base. Il Jem'Hadar dovette
mollare la presa su Mars, ma velocemente rotolo' a terra tornando in
piedi, e punto' l'arma verso li capitano.
   "FIRE SOUL!" grido' Sailor Mars, mandando un'ondata di fiamme al
Jem'Hadar, trasformandolo in un mucchietto di cenere. Ma prima di
potersi scambiare ringraziamenti, ne apparvero altri due davanti al
trio. "Da dove escono questi qui?" chiese Sailor Mars.
   "Sono tutti attorno a noi, solo invisibili" spiego' Mars alla se
stessa piu' giovane nel momento in cui i Jem'Hadar vennero abbattuti
da Tuxedo Kamen, che stava usando il suo bastone eccellentemente.
"Ricordati! Dobbiamo tenerli lontani da Sailor Moon. Non importa
come!"

   Kira guardava la battaglia che si svolgeva, facendo fuoco
quandunque un Jem'Hadar si avvicinava troppo alla sua posizione. Da
quanto poteva dire avendo ascoltato a sprazzi, ormai Bashir aveva
quasi finito di medicare Sailor Moon. Una parte di lei voleva che la
tirasse piu' alla lunga. Visto che la vita di Sailor Moon era il
catalizzatore per la sopravvivenza della timeline, sarebbe stato piu'
facile se fosse stata fuori dalla battaglia.
   Vide un rapido movimento alla sua sinistra. Voltandosi, vide lo
youma Rybite che tremava sui suoi piedi. La vide nello stesso momento,
e le sibilo' qualcosa di incomprensibile.
   Tranne che Kira sembrava averlo capito. I suoi occhi si allargarono
e carico' lo youma, saltando oltre il bancone. "Brutto..." Lasciando
perdere l'arma, lo colpi' col palmo della mano in faccia e continuo'
con una rapida serie di colpi che lo fecero barcollare. Poi lo prese
ai capelli e gli sbatte' violentemente la testa contro l'angolo del
bancone. Al sesto o al settimo colpo, lo lascio' andare cadere al
suolo, immobile. "Zitto! Stai *ZITTO*!"
   Bashir e Sailor Moon si sporsero leggermente dal bancone e
guardarono la scena increduli. "Kira, che aveva detto?" le chiese il
dottore. "E come facevi a capirlo?"
   "Stava parlando con un forte accento cardassiano." spiego',
riprendendo fiato. "E mi creda, lei *non* vuole sapere cosa ha detto!"
   Diede un altro calcio allo youma per sicurezza, poi senti' un forte
dolore quando un Jem'Hadar la colpi' da dietro. Urlando, cadde in
avanti per l'impatto del colpo alla spalla.
   "Kira!" Bashir striscio' verso di lei, senza curarsi della propria
sicurezza. Infatti, il Jem'Hadar che aveva colpito Kira, stava mirando
a lui. Comunque...
   "MOON TIARA... ACTION!"
   Il disco di energia volo' sopra la testa del dottore e divise in
due il Jem'Hadar, lasciando dietro di se' solo un mucchietto di
polvere. "Polverizzato!"

   Worf era al corpo a corpo con un Jem'Hadar. Comunque, nessuno dei
due riusciva a prevalere, ed il risultato era uno stallo. "Sei forte
per essere un umano." disse il Jem'Hadar. Worf evito' di sbuffare
per essere stato confuso per un umano, cercando invece di focalizzare
la propria attenzione alla battaglia. "Ma presto cadrai come il resto
della tua patetica razza. E la Negaverse trionfera'!"
   "La Negaverse?" sbuffo' Worf. "Non volevi dire il Dominion?"
   Il Jem'Hadar sembro' confuso, ma cio' non influi' sulla presa. "E
tu come fai a saperlo?"
   "So molte cose" rispose Worf. "E tra le altre... che oggi e' un
buon giorno per morire!" Appena fini' di parlare, Worf assesto' una
violenta testata. Il Jem'Hadar fu preso completamente impreparato e,
stordito, arretro'.
   Worf stava per finirlo, quando il soldato del Dominion fu finito da
un colpo di phaser. Worf annui' il suo ringraziamento a O'Brien,
riprendendo la propria arma e cercando un altro bersaglio.

   Dax cadde a terra, ansimando per il dolore della ferita alla gamba.
Nonostante il dolore, poteva vedere il Jem'Hadar che l'aveva colpita
che stava preparandosi per un altro colpo.
   Un colpo che non sarebbe mai arrivato, visto che Mercury si
materializzo' come dal nulla e lo colpi' con un calcio alla testa.
   Mercury si acciglio' quando il guerriero si rimise in piedi. Pluto
aveva avvertito lei e Mars di non usare i loro nuovi poteri, se non in
caso di estrema emergenza, altrimenti si sarebbe potuta alterare la
timeline. Ma Dax era ferita malamente ed immobile. Poteva solo...
   "SHABON... SPRAY!" urlo' Sailor Mercury, e il campo di battaglia fu
invaso da un denso banco di nebbia. Il Jem'Hadar si guardo' attorno,
improvvisamente incapace di vedere alcunche'. Mercury sfrutto'
l'occasione e sferro' un altro calcio, mentre la sua controparte lo
colpiva nelle parti basse. Il Jem'Hadar cadde al suolo ancora, e venne
colpito da un raggio di phaser mentre cercava di rialzarsi. Mercury
guardo' indietro e vide che Dax era stata in grado di recuperare
l'arma. Attorno a loro, l'equipaggio della Defiant stava
avvantaggiandosi per l'improvvisa incapacita' dei Jem'Hadar di vedere,
colpendone il maggior numero possibile, e le due Mars fecero altrettanto.
   Mercury si chino' su Dax e immediatamente la scansiono', con Sailor
Mercury che vedeva la scena da dietro la spalla. "Come sta?"
   "Potrebbe stare meglio." ammise Mercury. "Sta sanguinando malamente
dalla arteria principale della gamba."
   "Vuoi dire dall'arteria femorale?"
   "Non e' umana, percio' non penso che sia lo stesso termine." disse
a Sailor Mercury, che annui'. Mercury premette il comunicatore di Dax.
"Mercury a Defiant. Emergenza medica. Uno da portar su." Dopo alcuni
secondi Dax svani' nel raggio del teletrasporto.

   La nebbia si dissolse quando il fuoco delle armi cesso'. L'away
team della Defiant e le Sailor Senshi si guardarono attorno, ma tutto
cio' che potevano vedere erano i corpi immobili dei soldati Jem'Hadar
che erano a terra. Sisko ne conto' circa una ventina. Era stato
fortunato ad avere solo due feriti. Non era sicuro delle condizioni di
Dax, ma Kira era ancora in grado di muoversi. Bashir le aveva medicato
la spalla alla buona, ma il maggiore resisteva alle sue insistenze di
ritornare sulla nave. Sapeva bene che era difficile convincerla.
   Kira aveva le sue buone ragioni, visto che rimaneva un ultimo
aspetto della battaglia che rimaneva da risolvere: ovvero Odo che
combatteva col mutaforma. A quel punto era impossibile distinguerli.
Senza poter fare altro, guardarono semplicemente la lotta. Alla fine,
i due mutaforma si lasciarono. Odo ci mise un attimo a
rimaterializzare la propria sembianza umana.
   Alcuni metri piu' in la', un altro Odo si era formato.
   Mars guardo' i due. Da quanto poteva vedere, erano identici. Non
c'era modo di distringuerli. "Capisco quando Odo diceva che poteva
essere chiunque."

   O'Brien guardo' i due Odo dal suo nascondiglio e senti' una
sensazione di deja vu. "Non ancora!" borbotto'. Gli era gia' successo
nella sala macchine della Defiant. "Odio giocare a 'Scegli il
mutaforma'!"

   Tuxedo Kamen guardo' i due mutaforma. Aveva una rosa pronta, ma non
era sicuro contro quale dei due lanciarla. "Come li distinguete?"
   "Non siamo ancora in grado di dire se qualcuno e' un mutaforma o
no." ammise Sisko. "Decidilo tu."
   "Grande."
   Odo guardo' la sua controparte. "Sono io Odo, capitano. Lui e' il
mutaforma!"
   "Non lo ascolti, capitano." rispose Odo. "Sono io Odo."
   Mars cammino' fra i due, cercando di trovare qualche segno che li
potesse distinguere. Sfortunatamente non c'era nulla di diverso fra i
due. E neanche le sue sensazioni psichiche potevano aiutarla. Il
mutaforma aveva imitato Odo alla perfezione. Uno sguardo verso Sailor
Mars le fece capire che neanche lei aveva molto successo.
   Entrambe le Mercury avevano attivato i visori e stavano
scandagliandoli. "Rilevo delle microdifferenze fra di loro" disse
Sailor Mercury a Mercury. "Ma non so quale dei due sia quello vero.
Non ho una base di dati per un confronto."
   "Non ti preoccupare" le disse Mercury, sorridendo a denti stretti.
"Io ce l'ho." Aggiunse silenziosamente a se stessa 'Spero'. Lavoro'
velocemente al computer e accedette ai dati che aveva accumulato nelle
scansioni precedenti di Odo. Li comparo' con le letture che stava
rilevando, sperando che in qualche modo cio' che manteneva il
controllo del mutaforma da parte della Negaverse lasciasse qualche
traccia che potesse usare per distingere Odo dall'altro.
   Non ci volle molto. Dopo un momento, punto' l'Odo di destra. "Tu!
Tu sei l'impostore!"
   La forma del mutaforma cambio' cercando di volar via, ma Odo era
pronto a quello, usando le proprie abilita' di mutaforma per
aggrapparsi ad esso e mischiarsi nuovamente a lui. Il mutaforma
lottava violentemente, ma Odo lo tratteneva, nonostante la sua faccia
mostrasse un grosso sforzo nella lotta.
   "Lo riesce a tenere, Odo?" chiese Kira
   "Per un po' si'" rispose con una voce affaticata. "Dobbiamo trovare
il modo di bloccarlo."
   Sisko premette il comunicatore. "Sisko a Defiant. Puntare il
teletrasporto su Odo e il mutaforma. Trasportateli in una cella di
sicurezza."
   "Ci sto provando, signore." arrivo' la risposta dopo alcuni
momenti. "Ma non riesco ad avere una lettura precisa su nessuno dei
due. C'e' una specie di interferenza."
   Sisko si acciglio'. Sembrava che rimanesse solo una possibilita'. Ed
era una cosa che non sarebbe piaciuta ad Odo. "Odo, quando lo dico,
lasci la presa. Nello stesso momento, aprite tutti il fuoco."
   "Capitano!" protesto' Odo. "Ci dev'essere un altro modo!"
   "C'e'." Tutti guardarono Mars. "Credo di poter espellere qualsiasi
cosa che sta usando la Negaverse per controllare il mutaforma."
   "Sei sicura?" chiese Sisko.
   "C'e' solo un modo per scoprirlo." Mars si avvicino' al mutaforma,
preparando un okami. Una parte di lei le stava dicendo di incenerirlo,
per evitare che le cose andassero ancora male. Comunque, Odo le aveva
salvato la vita due volte, ed era importante per lui che non venisse
ucciso il mutaforma. Gli doveva almeno un tentativo. Piazzo' l'okami
sulla massa informe "AKURYOO... TAISAN!"
   Il risultato fu immediato. Il Founder lancio' un alto urlo
inumano, e un'aura di energia nera lo circondo' prima di lasciarlo. Ma
non volo' nell'aria, come si aspettava Mars, ma viaggio' attraverso
l'unione dentro Odo. Ora era il Conestabile che urlava, lasciando la
presa sul mutaforma, che cadde al suolo informe.
   "Odo!" esclamo' Kira raggiungendo il suo amico. Odo sbuffo' e la
colpi', scagliando il maggiore a diversi metri di distanza. Si
acciglio' dal dolore, essendo caduta sulla spalla ferita.
   "No!" esclamo' Odo quando capi' cosa aveva fatto. Mercury si
avvicino' a Kira, che le indicava di stare bene, anche se scossa. Si
rialzo' con l'aiuto di Mercury. "State indietro... tutti! Sta cercando
di usarmi per uccidervi tutti. Sto resistendo... per ora..."
   "Non era quello che avevo in mente" borbotto' Mars. Salto' verso
Odo, cercando di atterrargli alle spalle ed usare un altro okami. Ma
il conestabile sembro' anticipare la sua mossa, e la colpi' prima che
atterrasse. Mars cadde contro un pilone duramente, e Sailor Moon si
chino' su di lei immediatamente.
   "Tocca a me!" disse Sailor Mars, preparando un okami. Si preparo'
per correre verso il mutaforma posseduto, ma prima... "Coprimi,
Mercury!"
   "Ricevuto!" risposero entrambe le Mercury. "SHABON... SPRAY!"
   Un altro banco di nebbia scese sulla zona, piu' denso di prima.
Sailor Mars corse in avanti, avvantaggiandosi della copertura,
incantando l'okami. Saltando gli ultimi metri che le rimanevano, mise
l'okami sulla fronte di Odo. "AKURYOO... TAISAN!"
   Lo spirito della Negaverse urlo' di nuovo, trovandosi obbligato a
cercare un altro corpo. Questa volta non c'era altra possibilita' se
non materializzarsi come una nuvola scura minacciosa sopra di loro.
"Ora, Sailor Moon!" urlo' Luna.
   "Va bene!" rispose, prendendo il diadema. "MOON TIARA... ACTION!"
Ci fu un ultimo urlo disperato dello spirito quando venne colpito dal
disco di energia, poi si formo' un mucchietto di polvere a terra.
   Kira raggiunse Odo, che era caduto stremato in ginocchio. "Odo?"
   "Sto bene, maggiore." esito' per un momento, sembrando imbarazzato.
"Spero... di non averla ferita."
   "Lasci stare" lo rassicuro'.
   Odo annui', poi rivolse la sua attenzione a Sailor Mars e a Sailor
Moon. "Grazie." Senza attendere la loro risposta, si rivolse a Mars "E
grazie anche a te. Non dovevi rischiare per salvare il mutaforma." lo
guardo' ancora immobile "Ma sono contento che tu l'abbia fatto."
   "Mi creda, una parte di me non voleva far altro che incenerirlo. Ma
glielo dovevo."
   "No." la corresse Odo. "Ora sono io che ti devo qualcosa."
   Sisko stava controllando la zona mentre la nebbia di Mercury si
alzava. C'erano i corpi dei Jem'Hadar caduti tutti attorno, ma
sembrava tranquillo. Forse era finita.
   Lo stesso pensiero passo' per la mente di Mars. Guardo' ancora il
Founder immobile, poi Sailor Moon. "Ce l'abbiamo fatta." disse a bassa
voce, sentendo delle lacrime di gioia che si stavano formando. "Non
l'ha uccisa. E' viva!"
   "Va bene" inizio' Sailor Moon. "Ora che sembra che tutto sia
finito, voglio sapere perche' ci sono due Sailor Mercury, due Sailor
Mars, perhe' c'erano due Tuxedo Kamen per un momento, non che mi
dispiacesse, e poi cosa sono quelli" indicando Odo e il mutaforma "e
chi siete voi." Fece un lungo respiro. "Insomma, qualcuno mi vuol dire
che succede?!?"
   "E' una lunga storia" rispose Sisko, cercando di non sorridere
troppo vistosamente. "Ma ti diro' cio' che posso..." si fermo'
sentendo un rumore.
   Il rumore di un Jem'Hadar che stava facendo svanire il suo campo di
camuffamento.
   Sentendo lo stesso suono, Sailor Moon si volto' a vedere il
Jem'Hadar apparire a non piu' di tre metri da lei, sbattendo a terra
Worf.
   La sua arma era puntata su di lei.

   Pluto si spavento' e strinse il suo bastone. Nella sua mente,
poteva vedere solo due risultati. Il futuro sarebbe stato
ripristinato, o...
   Non voleva pensare all'alternativa.

   Sisko si volto' e stava prendendo la mira, ma poteva vedere che il
Jem'Hadar stava gia' tirando il grilletto dell'arma.

   "No!" urlo' Odo. Data la recente lotta, c'era ben poco che potesse
fare. Sperava che l'obbedienza ai mutaforma programmata geneticamente
nei Jem'Hadar lo potesse fermare solo con un ordine. "Abbassa l'arma!"
   Non lo fece.

   Kira preparo' l'arma, ma Sailor Moon era fra lei e il Jem'Hadar. Si
mosse velocemente, ma sarebbe finito prima di poter sparare.

   Tuxedo Kamen lancio' una rosa contro l'arma del Jem'Hadar.

   Le due Luna saltarono contro il soldato del Dominion in un tentativo
disperato.

   O'Brien vide il Jem'Hadar apparire e prese subito la mira. Aveva un
buon colpo, gli serviva solo...
   Una figura in uniforme della sicurezza dell'impianto si mise
davanti a lui. "Che crede di fare?" chiese.
   O'Brien lo colpi' tanto violentemente quanto poteva fare un
Irlandese, e lo sbatte' a terra. "Fuori dai piedi, maledetto idiota!"
Riprese la mira, ma vide che era troppo tardi. La punta del suo fucile
si abbasso' lentamente. "Oh, mio Dio."

   Sailor Moon fece un passo indietro, capendo che non era stata
colpita ma che qualcuno si era messo in mezzo fra lei e il Jem'Hadar.
Un momento dopo capi' chi era. "MARS!"
   Mars resistette all'impatto, dopo aver preso due colpi in pieno
petto, ma voleva stare in piedi. Ma un terzo colpo la colpi' e cadde,
mentre i due gatti avevano raggiunto la faccia del Jem'Hadar. Ma anche
acciecato, sparo' un altro colpo. Ma questa volta, Mercury si era
messa sulla linea di fuoco e venne colpita al fianco, mentre cercava
di invocare il suo potere.
   Il Jem'Hadar non ebbe un'altra possibilita', visto che in quel
momento la sua arma fu colpita da una rosa, e lui venne colpito da
quattro raggi phaser. Cadde immobile al suolo.
   Sailor Moon non lo vide cadere, ne' le interessava se stesse ancora
combattendo. L'unica cosa che sapeva era che aveva una Mars fra le
braccia gravemente ferita. Sailor Mercury e Sailor Mars la raggiunsero
alle spalle, con uno sguardo scioccato. "Rei..." sussurro' Sailor
Moon.
   Bashir si inginocchio' presso di loro, dopo aver controllato
Mercury. Anche se era seriamente ferita, era stabile per il momento.
Comunque non gli serviva il tricorder per vedere che non si poteva
dire lo stesso per Mars. Appena fatta la scansione, la sua mente si
mise rapidamente al lavoro, cercando la cura migliore. Gli occhi di
Mars si aprirono, e Bashir sopprimette lo stupore nel vederla
cosciente, oltre che ancora viva.
   Mars guardo' in alto. Quando vide Sailor Moon, sorrise nonostante
il dolore delle ferite. "Non... ho esitato... questa... volta..."
riusci' a dire. Si senti' un sibilo dall'hypospray che Bashir le stava
somministrando, e il dolore diminui'.
   "Perche'?" chiese Sailor Moon in lacrime.
   "Ti ho vista morire una volta." rispose Mars, che riusciva a
parlare piu' facilmente. "Ed e' stato abbastanza..."
   "Che vuoi dire?" chiese Sailor Moon, con lo sguardo confuso.
   "Voglio dire che arrivo dal futuro, testolina buffa." le rispose.
"Un futuro dove sei morta. Non volevo farlo succedere ancora... Non
importa cosa..." Mars si inarco' per poi cadere svenuta.
   "Accidenti!" urlo' Bashir quando il tricorder segnalava quasi tutto
piatto. "La sto perdendo. Devo riportarla sulla Defiant!"
   Sisko annui' e cerco' di spostare Sailor Moon. Cerco' di
combattere, ma fortunatemante Sailor Mercury e Sailor Mars lo
aiutarono.
   "Bashir a Defiant. Energenza medica. Tre..."
   "Faccia quattro" disse la Luna dorata.
   "Er. Quattro da portare direttamente in infermeria." Svanirono
quando il raggio del teletrasporto li catturo'.
   Sailor Moon guardo' il punto dove si trovava pochi secondi prima
prima di rivolgersi a Sisko. Dal modo in cui il dottore aveva parlato,
sembrava evidente che era lui a capo del gruppo. "Che succede? Chi
siete?" chiese fra le lacrime.
   "Amici" disse Sisko, cercando di spiegare come poteva. "Da un altro
mondo e un altro tempo."
   "Volete dire che venite dal futuro? Come M..Mars ha detto?"
   "Corretto" disse Odo. Si era messo vicino al mutaforma per tenerlo
d'occhio. "E' successo qualcosa che ha alterato il modo in cui
dovevano procedere le cose qui, in modo da modificarle anche nel
nostro mondo."
   Sisko apri' la bocca per aggiungere altro, ma un suono lo fece
girare improvvisamente, assieme agli altri, pronto per combattere. Ma
non c'erano altri Jem'Hadar che apparivano dal nulla. Rimaneva solo lo
youma Rybite, che si era ripreso.
   Kira fece un passo minaccioso verso di lui, come se volesse
attaccarlo di nuovo nonostante la spalla ferita. "Ne vuoi ancora?" Lo
youma le sibilo' e sputo' un globo corrosivo. Kira si butto' sulla
destra e l'evito'.
   Prima che qualcun altro potesse nuoversi, si senti' "MOON TIARA...
ACTION!" e al posto dello youma rimase un mucchietto di polvere.
   Sisko controllo' ancora la zona. Non c'era altro segno di
Jem'Hadar, e sembrava che diversi poliziotti si stessero avvicinando.
Noto' che Tuxedo Kamen era gia' sparito. Lo prese come segno che il
pericolo era finito. "Penso che questo chiuda la questione."
   "Aspetti." disse Sailor Moon. "Prima che ve ne andiate, mi potete
dire se Rei stara' bene?"
   "Scusami, Sailor Moon, ma io sono qui." esclamo' Sailor Mars.
Nonostante le sue parole, Sisko poteva dire che lei, e Sailor Mercury,
erano scosse dagli eventi recenti. Era comprensibile... Non vedi te
stesso colpito tutti i giorni.
   "Non ne sono sicuro" si intromise per evitare un'altra battaglia
verbale fra le due. "Ma il dottor Bashir e' molto abile e fara' tutto
cio' che puo' per lei."
   "Signore, dobbiamo andare" disse Worf.
   Sisko annui'. "Vorrei stare di piu' e spiegarvi, ma non e'
possibile. Buona fortuna, Sailor Moon. A tutte voi." Attivo' il
comunicatore. "Sisko a Defiant. Portar su l'away team." Svanirono in
un raggio di luce, seguiti dopo pochi secondi dai corpi dei Jem'Hadar
che svanirono allo stesso modo.

   Beryl sbatte' il pugno sul bracciolo del trono guardando Jadeite.
"Allora, Jadeite" disse alla fine "il tuo meraviglioso piano e'
fallito. E cosi' tu hai fallito." Si alzo' dallo schienale
"*Ancora!*"
   "Solo a causa dell'interferenza dell'equipaggio della nave
stellare" protesto'. "Se Nefrite l'avesse distrutta come doveva fare,
non avrebbero interferito. O forse se ci avesse informato delle Sailor
Senshi che erano a bordo, non avrebbero ostacolato il piano!" Rivolse
lo sguardo verso l'altro Generale.
   Nefrite fece uno sguardo innocente. "Che Sailor Senshi?"
   "E da dove potevano venire, Nefrite?" chiese.
   "Non so di che tu stia parlando, Jadeite."
   "Menti..."
   "Basta, voi due!" disse Beryl. "Non mi interesse quale sia stata la
causa del tuo fallimento, Jadeite. So solo che e' stato un fallimento.
Ora vattene mentre pensero' al tuo destino."
   Non osando dire altro, Jadeite si volto' e usci' dalla sala del
trono. Una volta fuori, chiuse il pugno e lo scosse nell'aria. "Io
*odio* quelle Sailor Senshi!"

   Pluto incontro' Sisko fuori dall'infermeria. "Ce l'ha fatta,
capitano."
   "Oh?"
   "E' riuscito a prevenire la morte di Sailor Moon. Percio' la
missione e' un successo completo."
   "Ho avuto solo un piccolo ruolo nel prevenirla." rispose Sisko,
forse troppo duramente. "La persona responsabile del nostro successo
e' qui dentro." indicando la porta dell'infermeria, "ed e' possibile
che stia morendo mentre parliamo. E questo fatto da solo non qualifica
la missione come un completo successo." Fece un passo ed entro' in
infermeria. Pluto esito' un momento prima di entrare.
   Bashir, assistito dall'infermiera Reilly, stava lavorando
febbrilmente su Mars ad un bioletto. Mercury si trovava sull'altro,
assistita da Dax. La ferita della Trill era gia' stata vista, ma
zoppicava ancora quando appoggiava il peso sulla gamba.
   "Se mi vuole scusare, capitano, torno sul ponte." disse Pluto
sottovoce e lascio' la stanza. Sisko la guardo' uscire senza
commentare. Non ne era sicuro, ma gli era sembrato di vedere una
lacrima sul suo viso quando la Senshi stava uscendo.
   Forse era stato troppo duro con le sue parole prima.

   Pluto rientro' sul ponte, muovendosi verso una delle stazioni
posteriori.
   "Notizie di Rei?" senti' chiedere. Forse Kira.
   "No. Il dottor Bashir sta ancora lavorandoci." rispose
automaticamante. Ma dentro di se', sapeva cosa sarebbe successo.

   Sisko si porto' di fianco a Dax. "Come va?" le chiese sottovoce.
   Lei scosse la testa. "Non bene, Benjamin." sussurro'. "E' sotto
supporto vitale completo, ma anche con quello..." la sua voce si
spense.
   Sisko la guardo' attentamente mentre parlava. Conoscendo Dax da
molto tempo, prima come Curzon e poi come Jadzia, era diventato capace
di leggerne le espressioni. E da quello che aveva visto dalla sua
faccia, "Non buono" sembrava la risposta esatta.

   "Dottore, le connessioni sinaptiche stanno cedendo."
   Bashir si distolse dal suo tentativo di rimettere insieme il danno
al sistema circolatorio di Mars e vide che Reilly aveva ragione.
"Stimolatore corticale." ordino', preparando un hypospray. Reilly
mise l'apparecchio sulla fronte di Rei mentre Bashir le iniettava il
composto alla base del collo. "Ora!." Il corpo di Rei salto'
sul lettino sotto lo stimolo. Bashir controllo' il monitor. C'era stato
un picco nelle funzioni cerebrali, ma aveva gia' iniziato a calare.
Fece un rapido aggiustamento allo stimolatore. "Ancora!" ordino', e un
altro impulso le venne iniettato nel cervello, con gli stessi
risultati. Bashir sudo' e controllo' il supporto vitale. Sembrava
funzionare, prendendosi carico di sostituire cuore e polmoni. Il
problema era evitare che il suo cervello cedesse. "Incrementare la
potenza dello stimolatore del cinquanta percento."
   "Dottore, siamo gia' al massimo. Se..."
   "Lo so" rispose "Lo faccia!"
   "Si' dottore."

   Sisko e Dax stavano in silenzio mentre guardavano Bashir al lavoro,
mentre combatteva per farla sopravvivere anche dopo che era chiaro che
ormai era finita. Alla fine sospiro' e si arrese. "Annotare l'ora
della morte sul diario di bordo." disse a Reilly prima di andare verso
l'altro bioletto. "Mi dispiace, e' andata." disse alla compagna mentre
iniziava meccanicamente a controllarle le ferite.
   Mercury non rispose, ma rimase ferma a guardare Rei. Luna si mosse
lentamente e cerco' di confortarla stusciandosi contro di lei, che la
gratto' fra le orecchie, assentemente. "Capitano, ce l'abbiamo..."
   "Si'" rispose Sisko. "Pluto mi ha detto che la missione e' stata un
successo. Le timeline di entrambi gli universi sono state
ripristinate."
   Annui'. "Almeno e' qualcosa." Poi le corse un pensiero per la
mente. "Ma se cio' e' vero, com'e' che sia io che Luna esistiamo
ancora? Il nostro passato e' stato modificato!"
   "Capiamo poco dei meccanismi temporali, ma ci sono molti aspetti
che ci sfuggono." disse Dax. "Potrei tirare ad indovinare che i
Profeti vi abbiano protette durante il cambiamento, come lo hanno
fatto con noi durante la situazione del paradosso."
   "Puo' essere" concordo' Mercury. "Beh, Luna, sembra che non abbiamo
piu' una casa dove andare."
   "Oh, penseremo a qualcosa." cerco' di rassicurarla la gatta.
   "Vi posso aiutare io." disse Sisko. "C'e' un posto per voi due su
Deep Space Nine. Se lo volete."
   Lo guardarono sorprese. "Cosa?" chiese Luna.
   "Potete venire con noi quando torneremo a casa." spiego' Sisko. "E
potrete stare sulla stazione quanto vorrete. O potrete andare dovunque
vogliate nella Federazione. o su Bajor. Sta a voi."

   Gli altri guardarono in attesa quando Sisko e Dax entrarono sul
ponte, ad eccezione di Pluto. Kira fece la domanda che tutti volevano
fare. "Rei?"
   Sisko scosse la testa. "Non ce l'ha fatta." rispose a mezza voce.
   Il disappunto e il dolore fu evidente nelle varie reazioni. Kira
chiuse gli occhi e inizio' a parlare sottovoce in Bajoriano. Sisko
pote' capire solo poche parole, ma senti' abbastanza da capire che
stava rivolgendo una preghiera ai Profeti in favore della morta.
   O'Brien aveva borbottato qualcosa, ma non sembrava essere una
preghiera. Il capo aveva visto molte volte questo tipo di morte,
ricordando i raid Cardassiani su Setlik Tre.
   Worf era stoico, al solito, ma sembrava in contemplazione. Il suo
aspetto umano gli fece sentire dolore per la morte della Senshi, ma il
suo spirito Klingon desidero' il bene per lei, visto che aveva
guadagnato senza dubbio un posto fra i morti onorevoli.
   Al solito, Odo era il piu' difficile da comprendere, e infatti
sembrava piu' solitario del solito. I suoi pensieri erano pieni di
rimpianto per non essere stato in grado di aiutare Mars, anche se 
non era colpa sua. La ragazza aveva messo da parte il suo odio per i
mutaforma, e l'aveva aiutato a salvare il Mutaforma che la Negaverse
stava controllando. Ora sembrava che non sarebbe piu' stato in grado
di ritornarle il favore.
   Sisko si rivolse a Sailor Pluto, notando che non aveva reagito alla
notizia... almeno, non lo dava a vedere. "Ora, se non ti dispiace,
vorreri riportare la mia gente a casa."
   "Naturalmente, capitano." rispose. "Indovino se Sailor Mercury e
Luna vi accompagneranno?"
   "Corretto. E' un problema?"
   "No, non lo e'." Sorrise. "Infatti, scoprirete che saranno dei
validi alleati negli eventi a venire."
   Sisko si acciglio'. "E che vuoi dire con cio'?"
   "Ah, questo si vedra'. Ora, riguardo al wormhole..." la sua voce
svani' e guardo' lo schermo.
   "Capitano, i sensori rilevano una sorgente neutrinica." disse
O'Brien.
   "Sullo schermo." ordino' Sisko, guardando lo schermo. L'immagine
del wormhole che si apriva apparve. La sfumatura rossa che aveva
dominato l'ultima apparizione era sparita, rimpiazzata dal normale blu
e bianco. Sisko sapeva senza ombra di dubbio che il passato del suo
universo e di quello delle Sailor Senshi era stato risistemato. Anche
se ad un prezzo molto alto.
   "Questo vi riportera' a Deep Space Nine pochi minuti dopo che
eravate partiti." gli disse Pluto. "Una volta che sarete tornati,
riprendera' il suo comportamento normale."
   Sisko la guardo' di nuovo. "E il flusso quantico? Lo dobbiamo
lasciare aperto verso il Quadrante Gamma?"
   "Avevo la sensazione che me l'avrebbe chiesto." Ando' verso la
console degli armamenti e inseri' rapidamente una serie di coordinate.
"Mi sono presa la liberta' di far modificare uno dei vostri siluri
quantici mentre eravate sulla Terra. Se lo sparerete nel flusso su
questa traiettoria, dovrebbe redirigere il flusso quantico lontano dal
Quadrante Gamma."
   "E poi che succedera'? chiese Sisko. "Non voglio che qualcun altro
attraversi questo flusso ancora."
   Pluto alzo' un sopracciglio. "Sono... abbastanza esperta in materia
temporale, capitano. Le assicuro che non verranno danneggiate le
timeline dei due universi. Ma ci saranno delle ripercussioni."
   "Del tipo?"
   "Mi spiace, ma non posso discuterne con lei. Consideri
semplicemente che... la storia mettera' tutto a posto."
   Sisko la guardo' per un attimo, cercando di capire le sue parole.
Ma non c'era scelta. Non voleva lasciare il flusso in quella
posizione, visto che il Dominion avrebbe potuto inviare altre navi per
investigare. E chissa' che poteva succedere. "Proceda, signor Worf."
L'ufficiale Klingon annui', e premette il controllo di fuoco. Il
siluro parti' dalla nave e svani' appena entro' nel flusso. Meno di un
secondo dopo, ci fu un lampo per la sua detonazione all'interno del
flusso.
   Dax controllo' i risultati. "E' andato. Il flusso e' stato
rediretto."
   "Buona fortuna, capitano." disse Pluto. "Ora, se mi vuole scusare,
devo controllare delle cose. Ma tornero' presto." Detto cio', svani'.
   "Che voleva dire con questo?" chiese Odo.
   "Non so" rispose Sisko. "Ma non ci sono dubbi che lo scopriremo
presto."
   "Allora" disse Kira dopo un attimo. "abbiamo vinto. Tutto e' come
doveva essere. La loro storia e' tornata sulla via che doveva
prendere. E cosi' la nostra." Guardo' sul ponte gli altri ufficiali.
"E allora, perche' non sento di aver vinto?" chiese retoricamente, con
la voce piena di dolore.
   Nessuno le rispose. La ragione era ovvia a tutti.
   Alla fine Dax interruppe il silenzio. "Devo tracciare una rotta per
il wormhole, capitano?"
   Sisko capi' cosa voleva dire Pluto sul fatto di tornare. "Non
ancora, vecchio mio." rispose. Guardo' lo schermo, ancora con
l'immagine del wormhole aperto. Era tentato di far andare la nave
subito dentro di esso, ma... "C'e' ancora una cosa che dobbiamo fare
qui."

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TO BE CONTINUED


A Sailor paradox - 6

A Sailor paradox - 8
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