Sailor Trek: The Next Generation

Un Borg da ricordare...

Capitolo 6 - in nome della Luna...

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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Space -- The final frontier.
These are the voyages of the starship Enterprise.
It's continuing mission - 
 to explore strange new worlds...
 to seek out new life and new civilizations...
 to boldly go where no one has gone before.


                Sailor Trek: The Next Generation
                     Un Borg da ricordare...

               Capitolo 6 - In nome della Luna...

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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   L'osservatrice si appoggio' al proprio bastone, mentre controllava
lo scorrere del tempo. Ora che la battaglia era ripresa nel suo
universo, poteva osservare gli eventi direttamente invece di dover
aspettare le informazioni di Q.
   E cio' era un bene, perche' il momento cruciale si stava
avvicinando...

   Erano fermi, in piedi, scioccati dalla visione di Sailor Moon
assimilata.
   Tuxedo Kamen perse il controllo. "CHE COSA LE HAI FATTO!!" urlo'
contro Rubeus. Gli scaglio' una salva di rose, e salto' verso di lui.
Rubeus blocco' l'attacco con una serie di campi di forza, e scaglio'
una scarica di energia contro Tuxedo Kamen. Il ragazzo mascherato
colpi' il muro duramente, e rimase li' per un attimo, confuso.
   Questo galvanizzo' le senshi che entrarono in azione. La stanza fece
eco agli urli dei loro attacchi quando scagliarono tutti i loro
attacchi piu' potenti contro Rubeus, mentre gli ufficiali della flotta
aggiungevano i loro phaser nella mischia. Il loro sforzi non
produssero nulla, visto che ogni attacco veniva bloccato da un campo
di forza.
   Rubeus stava in piedi, ridendo all'inutilita' dei loro sforzi. "La
resistenza e' inutile!" Come se stessero attendendo quel segnale,
droni Borg entrarono nella stanza e avanzarono verso l'away team.
   In mezzo a tutto cio', Sailor Moon rimase dov'era, silenziosa ed
inespressiva, come ogni Borg attorno a lei... eccetto per una singola
lacrima che le scendeva lungo la guancia.

   "Troi a Riker."
   Riker involontariamente si sedette piu' ritto nella sedia. Il fatto
di contattarlo direttamente, senza passare attraverso Beverly, doveva
essere qualcosa di estremamente importante. "Dimmi Deanna."
   "Will, ho appena ricevuto un rapporto telepatico da Sailor Mars."
Guardo' Luna. "Secondo quanto mi ha detto, Sailor Moon e' stata
assimilata."
   Artemis non capi' subito cosa voleva dire, ma in qualche modo
sapeva che non era nulla di buono. Anche O'Brien e Ro si irrigidirono
quando sentirono l'annuncio di Troi, e Riker assunse uno sguardo scuro.
   "Che vuol dire?" senti' Luna chiedere, con la voce confusa.
   In plancia, Troi e Crusher si scambiarono uno sguardo, visto che
entrambe non volevano accettarlo. Sentendo una lunga pausa
dall'interfono, Riker penso' che toccasse a lui. "Significa che e'
diventata una Borg ormai."
   Ci volle un attimo perche' Luna capisse, ma quando lo fece, esplose
in un urlo di dolore. Si rivolse a Q, con l'espressione chiaramente
arrabbiata. Dal canto suo, Q sembrava annoiato. "Q!! E' colpa tua se
adesso e' in quelle condizioni! Riportala qui e falla tornare normale!
ORA!"
   "Mi spiace, ma non posso farlo." rispose l'entita', scegliendo per
qualche motivo di farlo dalla sezione a curvatura. "Ho le mie
istruzioni per non intervenire in questo caso."
   Sul ponte di battaglia, Riker diede un'occhiata tagliente a Q. "Da
chi?"
   "E' cio' che, come dicono loro, io posso sapere e voi dovete
scoprire."
   Luna si riprese, preparandosi ad attaccare Q, senza curarsi delle
conseguenze. Ma prima di poterlo fare, una mano la trattenne. "Non
servirebbe a nulla" le disse Beverly. "Comunque, se l'away team
potesse portarla indietro, potrei riuscire a guarirla." 'Spero'
aggiunse silenziosamente. "Qual'e' la posizione della navetta?"
   Luna si sforzo' di concentrarsi sul tattico che stava controllando.
"E'... Sta manovrando per arrivare in posizione, sta usando solo i
razzi." La sezione a disco tremo' sotto il fuoco delle armi mentre
stava dando il suo rapporto.
   Riker vide la sezione a disco subire il colpo. "Beverly, qual'e' la
tua situazione?"
   La voce di Crusher suono' strana, quando rispose un momento piu'
tardi. "Abbiamo perso gli scudi, e il motore ad impulso uno. I phaser
sono ancora operativi."
   Riker annui' nel momento in cui anche la sezione a curvatura venne
scossa dal fuoco del nemico. "Hai fatto tutto quello che dovevi,
Beverly. Ritira la sezione a disco a distanza di sicurezza. Tocca a
noi, ora."
   Ci fu una breva pausa dall'altra parte. "Ricevuto. Buona fortuna,
Will." La sezione a disco viro' e si allontano' dalla battaglia.
   "Scudi al settantacinque percento." disse O'Brien. Controllo' le
letture dei sensori, aggiungendo altre cattive notizie. "I Borg hanno
appena ristabilito il campo EM. Il teletrasporto e' impossibile.
Stanno aumentando anche la potenza degli scudi."
   Riker annui'. Era il momento di giocare le loro carte... e sperare
che Rubeus non avesse scambiato i mazzi. "Iniziare la carica del
deflettore, capo. Pronti al fuoco al mio comando."

   All'interno la battaglia era terminata. Ogni membro dell'away team
era trattenuto da un Borg, ad eccezione di Worf e Jupiter, per i quali
erano necessari due droni a testa. Nonostante cio', sembrava che
avrebbero potuto liberarsi, se i Borg fossero stati piu' deboli.
Sparsi al suolo, c'erano i corpi dei droni che erano caduti nella
battaglia, e la forma senza vita di Data.
   Era stata breve, penso' Picard guardando lo sguardo di Rubeus. Era
stata semplicemente una questione di numero. C'erano troppi Borg per
loro da combattere.
   Si erano adattati ai phaser troppo velocemente, portando i membri
dell'Enterprise al combattimento corpo a corpo. Questo andava bene per
Worf e Data, ma Picard venne immobilizzato facilmente. Worf usava il
suo mekh'leth con successo, ma alla fine fu sopraffato da due droni
che lo presero mentre era alle prese con un terzo.
   Le senshi e Tuxedo Kamen durarono di piu'. Rubeus non capiva come
mai i Borg non erano stati in grado, per qualche motivo, ad adattarsi
ai loro poteri, e ne trassero vantaggio. Ma ne arrivavano piu' di
quanti ne riuscivano ad abbattere, e ad una ad una le senshi vennero
fermate.
   Ma anche cosi' avrebbero potuto avere una possibilita' se Data non
fosse stato disattivato. L'androide stava andando verso il drone che
teneva Mercury, considerando che la nebbia avrebbe potuto permettergli
di liberare gli altri senza problemi e quindi avere la possibilita' di
cambiare l'esito della battaglia. Un Borg lo intercetto', distraendolo
per un secondo. In quel secondo, Rubeus si teletrasporto' dietro di
lui e premette in una piccola fessura che si trovava nella sua
schiena. Data cadde a terra come una marionetta a cui vengono tagliati
i fili. Il capitano si acciglio' quando capi' come faceva Rubeus a
sapere come disattivare Data. Picard conosceva la posizione
dell'interruttore dell'androide e, a causa della sua precedente
assimilazione, anche i Borg lo sapevano. Ed evidentemente
quell'informazione era disponibile anche a Rubeus.
   Picard cerco' di divincolarsi quando un altro drone gli si
avvicino' con due artigli che si estendevano dal dorso della sua mano.
Gli torno' il terrore di venire assimilato una seconda volta.
   Per il momento, quel destino gli veniva risparmiato. "Non ancora,
amici miei." disse Rubeus. Il Borg si allontano'. "Ci sara' tempo per
questo piu' tardi. Ma prima..." Due pannelli dietro di lui
tremolarono, e mostrarono le immagini delle due sezioni
dell'Enterprise. La sezione a curvatura stava facendo ancora fuoco
incessantemente, ma la sezione a disco stava ritirandosi dalla
battaglia. "Prima che ti riunisca al collettivo, Picard, avrei pensato
di mostrarti la distruzione della tua inutile nave stellare." Prima
che qualcuno potesse dire qualcosa, si rivolse a Sailor Moon. "Sailor
Borg..." Tuxedo Kamen ringhio' a quel nome. "... distruggi
l'Enterprise. Inizia con la sezione a disco."
   Non rispose, ma una luce comparve dalla spilla che conteneva il
cristallo d'argento, e si intensifico' velocemente. Un raggio parti' e
colpi' la punta del cristallo del nodo di distribuzione piu' vicino,
e questo inizio' ad illuminarsi, assieme ad altri.
   Mercury osservava attraverso il visore, che era ancora attivo,
raccogliendo dati. Il raggio passava attraverso il sistema di energia
dei Borg, usando l'intera nave come conduttore per l'arma. E inoltre
poteva affermare che il cristallo d'argento non stava assorbendo
l'energia vitale da Sailor Moon, ma la stava assorbendo da tutto il
collettivo Borg, prendendone una minuscola parte da ogni menbro,
fino a farlo diventare un'impressionante quantita'.

   Riker guardo' lo schermo quando vide la nave Borg emettere di nuovo
quel bagliore biancastro. Prima di poter dare qualsiasi ordine, un
intenso raggio di energia usci dalla nave, e colpi' la sezione a
disco. Quando lo schermo torno' attivo, fu quasi sorpreso di rivederla
ancora. "Riker a Crusher. Rapporto!"
   "Stiamo bene, Will." rispose il dottore. "Q ci ha protetto, come
aveva detto."
   "Avrei potuto mentire?" disse la voce di Q dall'interfono.
   Riker si stupi' e guardo' Q che stava di fronte a lui. Q ritorno'
lo sguardo, con la solita espressione. "Che c'e', Riker? Non puoi
credere che mi possa trovare in due posti alla volta?" Finito di
parlare, i Borg colpirono di nuovo, questa volta la sezione a
curvatura, e sempre senza effetto. "Oh! E smettetela!" disse irritato.

   Rubeus guardo' gli schermi quasi in preda ad un colpo apoplettico
di rabbia. La sua arma finale aveva fatto fuoco due volte e aveva
colpito entrambe le sezioni della nave stellare. Ma in qualche modo,
inesplicabilmente, entrambe erano ancora integre. "Come puo' essere?"
borbotto'.
   "Problemi, Rubeus?" chiese Picard, con un leggero tono di
divertimento. Quando vide entrambe le sezioni emergere intoccate dai
due attacchi, si senti' meglio. Forse c'era ancora una possibilita',
dopotutto. Se non per loro, almeno per la sua nave e per il suo
equipaggio.
   Da parte sua Rubeus stava combattendo per tratterere la sua rabbia.
Entrambe le sezioni di quella nave stellare avrebbero dovuto essere
polvere ormai... Anzi, meno di polvere! Non c'era una spiegazione che
desse come risultato questa possibilita', a meno che... Annui'. Si',
doveva essere quella la ragione. In qualche maniera, in qualche modo,
una piccola parte di Sailor Moon stava resistendogli.
   Prese un attimo per decidere cosa fare. Dopotutto non voleva che
gli resistesse ad ogni passo che lo portava al suo trionfo. Doveva avere
un totale controllo su di lei, corpo e mente. La sua volonta' di
resistere, il suo spirito, dovevano venire piegati senza possibilita'
di tornare indietro. E sapeva come fare. Si volto' verso Sailor Borg e
le diede un silenzioso comando attraverso il collettivo.
   Mars guardo' Usagi girarsi lentamente e camminare verso Tuxedo
Kamen, che rimase in silenzio quando quella grottesca parodia della sua
amata si avvicino'. Stava pensando a tutti i tipi di inferno che
avrebbe voluto far visitare a Rubeus per questa atrocita'. Nella sua
mente, senti' Deanna che la invitava a restare calma, ma ignoro' il
consiglio, cercando invece di focalizzare le sua forze per liberarsi
dalla presa del Borg che la tratteneva. Sfortunatamente, non ebbe
miglior fortuna delle altre nella sua azione.
   Si fermo', tutti i suoi pensieri di fuga sparirono quando vide cosa
voleva fare Rubeus. Sailor Moon si era fermata di fronte a Tuxedo
Kamen, e aveva steso il suo braccio destro, prendendolo alla gola e
chiudendo la mano. Rubeus voleva che Usagi uccidesse Mamoru. "NO!
Usagi! Non lo fare!!"
   "Cerca di liberarti, Sailor Moon!" grido' Jupiter. Anche Mercury e
Venus si aggiunsero.

   *Deanna, aiutami a raggiungere la sua mente!*" Rei grido'
mentalmente. *Ti prego!*
   *Ci provero' Rei.* le rispose il consigliere. Non era convinta di
poterla raggiungere con le sue abilita' psichiche cosi' limitate, ma
senza pensarci ci provo'. *Sailor Moon! Ascoltami!*

   "Non ha importanza se la tua nave e' stata distrutta o meno" disse
Rubeus, in maniera discorsiva. Avrebbe anche potuto discutere del
tempo, invece di guardare uno dei suoi nemici che stava strangolandone
un altro. "Presto questa nave partira', e l'Enterprise non sara' in
grado di seguirla."
   "E dove vorresti andare?" chiese Picard.
   "Non dove, Picard, ma quando."
   Mercury smise per un attimo le sue urla verso Sailor Moon. "Vuoi
portare questa nave a Crystal Tokyo! Nel tuo tempo!"
   "Corretto. Le capacita' di viaggio nel tempo della mia nave vennero
distrutte quando arrivai nell'universo di Picard, ma i Borg hanno il
loro metodo, che e' molto piu' efficiente."
   Picard senti' un gelo nel petto. "I Borg possono viaggiare nel
tempo?" chiese. Ma avrebbe dovuto aspettarselo. A volte sembrava che
non ci fosse nulla di impossibile per i Borg.
   "Oh, si', Picard." disse ridendo "Noi lo possiamo fare..."

   "Signore, i Borg stanno emettendo particelle cronometriche" disse
O'Brien. "Stanno creando un vortice temporale."
   "Un viaggio nel tempo" disse Riker. Non aveva previsto questa
possibilita'. Dovevano essere veloci prima che fosse troppo tardi.
Guardo' Artemis. Al gatto era stata affidata una console tattica
libera del ponte di battaglia e stava dicendo a Riker cio' che Luna
aveva appena detto a Crusher. "La navetta...?"
   "E' in posizione!" rispose il gatto.
   "Allora procediamo, Artemis!" Era ora di giocare il primo jolly.
"Far detonare la navetta."
   "Con piacere!" Artemis premette un controllo con la zampa e parti'
un segnale verso la navetta. A bordo della navetta robot, chiamata
ironicamente "Einstein", una serie di controlli vennero bypassati e il
campo di contenimento del piccolo nucleo a curvatura della nave venne
disattivato. Contemporaneamente i blocchi magnetici dei contenitori di
antimateria iniziarono a perdere consistenza, e una serie di cariche
esplosive vennero fatte esplodere. L'unione di diversi chili di
antimateria con la materia genero' una reazione materia/amntimateria
massiva ed incontrollabile, causando una esplosione piu' potente di
un qualsiasi siluro fotonico... senza contare l'energia rilasciata dal
nucleo a curvatura.
   Lo schermo principale si oscuro' quando il computer cerco' di
compensare l'apparizione di un piccolo sole sullo scafo del cubo Borg.

   La nave Borg si scosse violentemente. "No!" grido' Rubeus, quando
gli pervenirono direttamente nella mente le stime dei danni dal
collettivo. La peggiore di queste era che il salto temporale doveva
venire abortito. "Non puo' essere!" Guardo' la sezione a curvatura
dell'Enterprise sullo schermo. Le sua armi non erano in grado di
causare tutto questo, percio' che era successo? Focalizzo'
l'attenzione direttamente sui droni che stavano iniziando a riparare
il cubo. Una volta completate, avrebbe schiacciato quella
insignificante nave stellare come un insetto.
   Picard guardava Rubeus e Sailor Moon. Se ci fosse stata
un'opportunita' di raggiungerla, per riuscire a liberarla dal
controllo mentale di Rubeus, quello era il momento. "Combatti, Sailor
Moon." le disse. "Non lasciare che sia Rubeus a controllarti! Puoi
rompere l'unione che il collettivo Borg ha su di te. Io ci sono
riuscito, percio' anche tu puoi farlo!"

   Deanna chiuse piu' forte i suoi occhi, cercando disperatamente di
raggiungere la personalita' soppressa di Usagi. Sfortunatamente, non
aveva molta fortuna. Le sue capacita' psichiche erano troppo deboli
per forare il controllo dei Borg.
   Senti' una piccola forma saltarle in grembo. "Sta cercando di
raggiungere Usagi telepaticamente, vero consigliere?"
   "Si', ma non sto avendo molta fortuna."
   "Forse la posso aiutare io." Il simbolo della mezzaluna sulla sua
fronte inizio' ad illuminarsi. "Posso aggiungere le mie capacita'
psichiche alle sue, e forse insieme la raggiungeremo." Un raggio
parti' e tocco' la fronte di Troi, formando l'unione.
   La coscienza combinata chiamo' *Usagi!*, All'inizio sentirono solo
la cacofonia di una moltitudine di voci che arrivavano dal collettivo
Borg. Ma dietro di questo, sentirono una debole voce lontana.
   *Aiutatemi!*
   *Siamo qui, Usagi. Combatti contro la mente unica dei Borg.*
   *Luna? Sei tu?*
   *Si', Usagi. E anche il consigliere Troi.*
   *Aiutatemi!* grido' disperatamente. *Mi vuol far uccidere Mamoru.
Non riesco a fermarlo!*
   *Si' che puoi* le risposero le due, rassicurandola. *Ti guideremo,
ma devi avere la forza di volonta' di riuscirci. Se non per te stessa,
fallo per Mamoru.*

   Le senshi aggiunsero le loro voci a quella di Picard, cercando di
convincere Usagi a resistere. Picard si fermo' di colpo. Non ne era
sicuro, ma penso' di aver visto che la presa della ragazza su Mamoru
era diminuita... e quello nei suoi occhi era un briciolo di
coscienza? Stava riuscendo a rompere il legame?
   Mamoru riusci' a respirare. La presa stava diminuendo? La guardo'
negli occhi, e vide della coscienza fluire attraverso essi.
   Sbatte' le palpebre. "Mamoru?"
   "Combattili, Usagi. Combatti i Borg. Liberati!"
   "Zitti, voi tutti!" Rubeus aveva capito le loro intenzioni. "E'
completamente sotto il mio controllo. Sailor Borg, te lo comando:
uccidi Tuxedo Kamen!"
   Sbatte' nuovamente le palpebre, e mollo' la presa piu' chiaramente.
Con una voce appena percettibile disse una parola: "No!"

   "Penso che tutto questo abbia attirato la loro attenzione." noto'
Riker con soddisfazione. L'esplosione materia/antimateria aveva creato
un grosso foro nel fianco della nave Borg. Diverse punte di cristallo
che emergevano da quella parte erano state distrutte.
   "Molto impressionante" osservo' Q, non sembrando affatto
impressionato. "E adesso, qual'e' il tuo prossimo trucco?"
   "Osserva. Capo...?"
   O'Brien annui'. "Quasi pronti, signore. Il deflettore sara' a piena
potenza a momenti."

   L'osservatrice annui' a se stessa. Ora era il momento critico. La
vittoria o la sconfitta dipendevano dai prossimi minuti.

   Sailor Moon grido' quando Rubeus le addosso' tutto il peso della
mente unica Borg nella sua testa. Lotto' per non venir sommersa di
nuovo, ma il peso del collettivo era troppo per chiunque.
   *LO DISTRUGGERAI, SAILOR BORG!*
   *NO!* grido' mentalmente. *Non lo faro'! Io sono Sailor Moon!*
   Gli altri la chiamavano per incoraggiarla, ed era tutto quello che
potevano fare, tenuti stretti dai Borg. Improvvisamente Picard si
accorse che la presa dal drone che lo teneva era diminuita. Se avesse
voluto, si sarebbe potuto liberare facilmente. Ma da quanto vedeva,
questo non era lo stesso per gli altri. E non c'era molto che potesse
fare da solo. I Borg si erano gia' adattati ai phaser, ma se avesse
potuto raggiungere il mekh'leth di Worf...
   *Locutus.*
   Si spavento'. Lo aveva sentito nella sua mente? Si', c'era
qualcosa, una specie di mormorio nel profondo della sua testa.
   Improvvisamente capi'. In qualche modo sapeva che parte del
collettivo stava cercando di resistere al controllo di Rubeus. Ed era
questa parte che gli stava dando l'opportunita' di liberarsi, di fare
qualcosa. Ma cosa? Senza volerlo, un'immagine gli apparve nella mente.
   Non gli importo' da dove provenisse quella nuova informazione.
Decise di agire: liberarsi e colpire a Rubeus.
   Rubeus si volto', distratto. "Che stai facendo, Picard?!?"
   "Questo!" il capitano sferro' un pugno con tutta la forza che aveva
proprio sul naso di Rubeus, facendolo barcollare. Non gli fece troppo
male, ma ebbe l'effetto desiderato.
   Sailor Moon ansimo' quando la pressione che Rubeus le stava
portando svani' improvvisamente. "Il mio nome *NON* e' Sailor Borg."
Le sua mani raggiunsero il cristallo d'argento.
   "MOON HEALING... ESCALATION!"

   L'osservatrice si permise un sorriso. Anche se qualcosa aveva
interferito nello scorrere del tempo, ora tutto sarebbe continuato
normalmente.
   Q non pensava che sarebbe riuscita a liberarsi dal collettivo. Ci
sarebbe voluto molto per pagare quella scommessa.

   "Signor O'Brien, fu..." La vode di Riker svani', confuso. "Che
diavolo?!?" La ragione della sua confusione era chiara. La nave Borg
era stata avvolta da una diffusa aura bianca. Era simile alla luce che
aveva visto prima che la super arma sparasse, ma questa sembrava avere
un aspetto non pericoloso, quasi curativo. Un raggio di energia emerse
dalla luce e raggiunse la sezione a disco.

   "Manovra evasiva!" ordino' Crusher, vedendo il raggio di energia
avvicinarsi.
   "Annullare l'ordine!" Beverly guardo' duramente il consigliere. Sia
lei che Luna sembravano stanche dalla loro fusione mentale, ma i loro
occhi erano lucidi. "Non e' un attacco, Beverly. Infatti, credo che
sara' di giovamento per una delle tue pazienti."
   La dottoressa torno' a guardare lo schermo. Il raggio di energia
era ormai su di loro. "Spero che tu abbia ragione, Deanna."
Istintivamente si preparo' per l'impatto, ma non ci furono scosse.
Passo' semplicemente attraverso lo scafo.

   L'infermiera Ogawa rimase sorpresa e si allontano' quando una luce
bianca entro' dal soffitto ed avvolse l'ensign Harris. La luce la
nascose dalla vista per alcuni secondi, ma quando svani', la sua pelle
era tornata del normale colore, e non c'era segno degli impianti Borg.
   Ogawa immediatamente apri' il tricorder medico e la controllo'.
"Non ci posso credere!" borbotto', premendo il comunicatore. "Ogawa a
dottor Crusher."
   "Avanti, Alyssa.'
   "Dottore, non so come, ma tutte le nanosonde Borg sono state
rimosse dal corpo dell'ensign Harris. E' tornata completamente
normale."

   In plancia, Luna annui' soddisfatta. "Ce l'hai fatta, Usagi."

   Picard si fece largo nella luce, con gli occhi quasi accecati, per
trovare Data. Gli altri stavano cercando di proteggersi gli occhi in
qualche modo dalla luce, ma poterono fare ben poco, visto che erano
ancora saldamente nella presa dei droni, ad eccezione di Rubeus, che
guardava Sailor Moon con grande sorpresa. Raggiunto l'androide, Picard
premette l'interruttore di attivazione, e Data si sedette
immediatamente.
   In quel momento la luce svani', e una voce esclamo' "Io sono Sailor
Moon!" Le senshi sorrisero mentre Picard noto' con sorpresa che il
colore della sua pelle era tornato normale e che non c'era segno degli
impianti Borg che aveva pochi istanti prima.
   "Interessante." disse Data. "Sembra che gli eventi siano proceduti
velocemente mentre ero disattivo." Si volto' verso il suo capitano,
con uno sguardo interrogativo. "Stiamo vincendo?"

   Il silenzio regnava sul ponte di battaglia mentre l'equipaggio
guardava il cubo Borg. Tutte le proiezioni cristalline erano state
eliminate dall'ondata di energia. Ora sembrava un tipico cubo Borg al
quale erano abituati, con un grosso buco su un lato.
   O'Brien fu il primo a parlare. "Che diavolo e' stato?"
   "Sui due piedi, direi che e' stata Sailor Moon." disse Q.
"Probabilmente con quel 'Moon healing' qualcosa."
   "Pero'! Ha un cervello!"
   Q guardo' Artemis e sbuffo'. "Vorresti andare a trovare Spot di
nuovo, gatto?"
   "Non ora, Q" disse Riker. "Se sono stati in grado di liberare
Sailor Moon, e' il momento di tirarli fuori da li'. Capo, riesce ad
avere una posizione per il teletrasporto?"
   O'Brien controllo' il tattico. "No, signore. Il campo EM dei Borg
e' ancora attivo. Aspetti... Ricevo una chiamata."
   Riker si acciglio'. "Sentiamo."
   Sentirono ancora una volta quella fredda, atona, voce collettiva.
"Noi siamo i Borg."
   "Uh, oh!" esclamo' Artemis.
   "Gia'!" concordo' O'Brien. "Sembrano alquanto arabbiati."

   La stessa voce si senti' nel cubo. "Sarete assimilati. Aggiungeremo
le vostre caratteristiche biologiche e tecniche alle nostre. La
resistenza e' inutile."
   Picard e Data non attesero la fine della litania dei Borg, e
neppure le proteste di Rubeus. Il capitano prese il mekh'leth di Worf
dal pavimento e corse a liberare la Sailor Senshi piu' vicina a lui,
ovvero Sailor Jupiter. Non esperto come Worf nell'uso di quell'arma,
riusci' a maneggiarla e colpi' il Borg che la teneva. Il secondo colpo
che voleva dare venne fermato dall'altro Borg che gli prese la mano e
lo fermo'. Combatte' per liberare il braccio armato e vide che il Borg
aveva gia' alzato l'altro braccio, con gli artigli estesi.
   Improvvisamente il Borg cerco' di colpire, ma venne sollevato da
Jupiter. Con un urlo, la senshi sollevo' il drone sopra la testa e lo
lancio' con tutta la forza, mandandolo contro quello che teneva Venus.
   Nel frattempo, Data si mosse velocemente per liberare Mercury,
terminando quello che stava facendo prima di venir disattivato. Il
Borg si mosse per fermarlo, ma nonostante fosse piu' forte di un essere
organico, non c'era storia contro un androide e venne disattivato
velocemente.
   "SHABON SPRAY!"
   Rubeus andava a tentoni nella nebbia della stanza. Non poteva
vedere piu' nulla, ma senti' Venus che stava lanciando il suo attacco,
probabilmente per liberare Mars, seguita a breve dalle altre senshi.
Naturalmente, visto che non controllava piu' Sailor Moon, non era piu'
in grado di seguire la battaglia, visto che il legame che la univa ai
Borg era stato distrutto. Ma si poteva supporre che ormai fossero
tutti liberi. "Accidenti a te, Sailor Moon!"
   "Parla per te, Rubeus." Giro' la faccia verso la sorgente della
voce. La nebbia si stava alzando, permettendogli di vedere i
lineamenti di Sailor Moon. "Mi hai usata per cercare di uccidere i
miei amici, per uccidere l'uomo che amo. E per questo, la pagherai!"
   "Lo vedremo!" le rispose, facendo un passo verso di lei. Prima di
poter proseguire, si trovo' la strada bloccata da una rosa.
   "Si', lo vedremo!" disse Tuxedo Kamen, mettendosi di fianco a
Sailor Moon. Picard le si affianco' dall'altra parte, mentre gli altri
si posero dietro il trio.
   "E' finita, Rubeus." disse Picard.
   "Gia'! Tu sei finito!" aggiunse Mars.
   "Credete di farmi paura?" rispose con rabbia Rubeus. "Sono stato in
grado di affrontare tutte le senshi prima. E senza i Borg. Posso
ancora..."
   "Oh, *taci!*" gli disse Picard, sparandogli col phaser. Stavolta
non ci fu un campo di forza a fermare il raggio, ma non fece altro che
farlo barcollare.
   "Mi piace il suo stile, capitano." disse Tuxedo Kamen. "Penso che
sia ora di buttar via la spazzatura, giusto Sailor Moon?"
   "Giusto!" disse, estraendo il Moon Scepter. "Ci hai causato un
sacco di guai, Rubeus! In nome della Luna..."
   "... Mercurio..."
   "... Venere..."
   "... Marte..."
   "... e Giove..."
   "... e della nave stellare Enterprise." disse Data, entrando nello
spirito delle cose e ricevendo uno sguardo assassino da Worf. Picard
sorrise.
   "... ti puniremo!" finirono all'unisono.
   "MOON PRINCESS HALATION!" Il raggio bianco si diresse verso Rubeus,
nascondendolo. Quando svani', era sparito.
   "Ti sei dimenticata che mi posso teletrasportare?" disse una voce
dietro di loro. Girandosi, videro Rubeus in piedi, con una sfera di
energia nera che gli nascondeva una mano. "Qualche ultimo desiderio?"
   "Si'" disse Data. "Attento dietro."
   "Androide, e' il trucco piu' vecchio del mondo. Pensi proprio che
ci possa casca.. gak!" Rubeus fu sorpreso da una mano cibernetica che
lo prese alla spalla. Lo lascio' pochi secondi dopo, lasciandogli
credere per pochi istanti di essere salvo. Poi senti' le nanosonde che
erano entrate nel suo corpo, che stavano alterandogli la biochimica e
cadde al suolo. Stava venendo assimilato. "NO! Non puo' succedere! Io
sono Rubeus!!"
   Diversi Borg lo passarono, avanzando verso le senshi, e la voce del
collettivo disse "Rubeus e' irrilevante."
   "Per una volta, sono d'accordo coi Borg" disse Picard.
   "Gia', ma c'e' ancora lavoro per noi" disse Venus.
   "Allora finiamolo!" dissa Sailor Moon, e le urla d'attacco
risuonarono nella zona, assieme ad una salva di rose.
   "MOON PRINCESS HALATION!"
   "BURNING MANDALA!"
   "SHINE AQUA ILLUSION!"
   "CRESCENT BEAM!"
   "SPARKLING WIDE PRESSURE!"

   La sezione a curvatura sussulto' quando i Borg ripresero il loro
attacco. "Ci hanno presi con un raggio traente. Stanno assorbendoci
gli scudi." grido' O'Brien.
   "Diamo loro una lezione, capo." rispose Riker. Era tempo di giocare
il secondo jolly. "FUOCO!"

   Geordi guardo' il nucleo a curvatura con apprensione quando
aumento' il flusso di materia e di antimateria attraverso di esso,
superando i limiti delle specifiche. Tutta l'energia venne canalizzata
verso il deflettore di prua.
   "O la va o la spacca..."

   Riker trattenne il respiro aspettando l'inizio della scarica di
energia dal deflettore principale. L'ultima volta che l'ebbero usato,
i Borg erano pronti per l'ondata EM ad alta energia e semplicemente
questa rimbalzo' sui loro scudi. C'era una piccola probabilita' che
anche questa nave se la poteva aspettare e fosse preparata, ma c'era
anche la possibilita' che non sarebbero stati in grado di
assorbire l'ondata questa volta.
   Se avessero avuto la potenza di deviare il raggio... Riker
cancello' quel pensiero. Se fossero stati in gradi di deviarlo, non
c'era molto da pensare per il dopo.
   Il raggio parti' dal deflettore e colpi' il cubo nel centro del
buco lasciato dall'esplosione della navetta. Per un breve secondo
venne trattenuto da un campo di forza. Ma i Borg erano a corto di
energia per il passaggio fra i due universi, e per la battaglia con
l'Enterprise, e il campo di forza cedette. Il raggio penetro' nel cubo
e Riker pote' vedere esplosioni secondarie su ogni faccia del cubo.

   All'interno, le cose stavano diventando caotiche. La nave rollava
violentemente, rendendo difficile, ad eccezione di Data, lo stare in
piedi. Almeno, l'unica cosa buona era che i Borg arretraveno,
improvvisamente piu' concentrati nella riparazione della nave. Picard
guardo' senza simpatia come Rubeus, assimilato, si muoveva per fare la
volonta' del collettivo. "Che succede?" grido' Jupiter.
   "Direi che l'Enterprise ha aperto il fuoco col deflettore
principale." rispose con calma Data.
   Mercury guardava attraverso il visore. "Ha ragione. I sistemi
energetici tanno andando fuori controllo." Non era difficile da
credere, visto che tutto intorno i condotti di energia e i nodi di
distribuzione stavano esplodendo sovraccaricati dall'attacco
dell'Enterprise. "Sta per esplodere!"
   "Sembra che sia ora di andarcene." noto' Picard, premendo il
comunicatore. "Picard a Enterprise." La nave ebbe un forte scossone, e
sarebbe caduto se Venus e Mars non lo avessero aiutato a stare in
piedi. Lo stesso stava facendo Jupiter con Worf. Le senshi riuscivano
in qualche modo a stare in piedi, anche grazie alla loro forza.
   Nel dubbio di aver mancato la risposta, Picard riprovo'. "Picard a
Enterprise." Nessuna risposta. "Qualcosa interferisce con le
comunicazioni!"
   Mercury fece un rapido aggiustamento mentale al visore. "I Borg
stanno ancora disturbando le comunicazioni. Il loro campo EM sta anche
bloccando le funzioni del teletrasporto."
   "Merde" disse Picard. Lo sguardo stupito che ricevette da Venus,
significava che aveva capito cio' che aveva detto. "Dobbiamo andarcene
da qui. Suggerimenti?"
   "Un Sailor Teleport?" propose Venus.
   Mercury annui'. "Si'. L'energia che lo impediva doveva venire dalle
modifiche fatte alla nave da Rubeus, e Sailor Moon le ha distrutte."
   Jupiter sembrava dubbiosa. L'unica volta che avevano portato
qualcuno col Sailor Teleport, l'avevano fatto con una persona. Questa
volta avevano Picard, Data, Worf e Tuxedo Kamen. "Ce la faremo a
portarli tutti?"
   "Non c'e' scelta!" disse Sailor Moon "Ci dobbiamo provare!" Le
Senshi formarono un cerchio, con gli altri in piedi nel mezzo. Picard
senti' i pochi capelli della nuca raddrizzarsi e si abbraccio' a Data,
cercando di stare piu' o meno in piedi.

   "Rilevo massive fluttuazioni nella griglia di potenza dei Borg."
disse O'Brien. Era capibile. La superficie del cubo era ravvivata da
scariche di energia casuali e da diverse eplosioni. "Sta per
scoppiare!"
   "Riesce a localizzare l'away team?" chiese Riker nuovamente.
   "No, signore. Quel dannato campo EM e' ancora li'. Ma anche se non
ci fosse, ci sono troppe scariche di energia per poter focalizzare il
teletrasporto con tutte quelle interferenza."
   Riker non provo' neanche a chiedere a Q. Era stato chiarissimo,
prima, che il suo aiuto sarebbe consistito solo nella protezione
dell'Enterprise. Poteva cercare di convicere l'entita' ad aiutarli, ma
non c'era tempo. La prima priorita' era la salvezza della nave.
"Interrompere il fuoco. Ensign, ci porti il piu' lontano possibile
dalla nave Borg alla massima velocita'."
   "Si signore." Ro e O'Brien risposero dopo una leggera esitazione.

   Guinan era in piedi di fronte alla finestra del Ten Forward. Come
civile, non aveva posto di combattimento. Infatti avrebbe dovuto
essere nel suo alloggo ora, come il resto della popolazione civile
della nave. Ma non era mai stata una che si ritirava nell'alloggio
durante le battaglie, e non era il momento di iniziare a farlo.
   Comunque, la battaglia era finita. La sezione a disco si era
ritirata da un pezzo, e guardo' cercando di vedere la sezione a
curvatura che stava ancora affrontando i Borg. Dato che era fuori dal
campo visivo, poteva solo immaginare cosa stesse succedendo.
   Si volto' di scatto, e guardo' nella stanza, sentendo qualcosa.
Anche cosi', si spavento' all'apparizione di una sfera luminosa. Nove
persone erano apparse improvvisamente nel Ten Forward.
   Le senshi cercavano di tenersi in piedi, e ansimavano, come senza
fiato. "Whoa! Questo teletrasporto mi ha svuotata!" disse Jupiter fra
un respiro e l'altro.
   Venus annui'. "Beh... Non abbiamo mai trasportato tanta gente
prima."
   "E' stato un modo interessante di viaggiare." osservo' Picard.
"Anche se, mi perdonerete, preferisco il teletrasporto
dell'Enterprise."

   La sezione a curvatura fuggi' via dalla nave maledetta, cercando di
mettere piu' spazio possibile da essa. Dato che il disco deflettore
principale era stato messo fuori uso dall'ondata, doveva andare a
potenza di impulso, e anche cosi' non poteva andare alla massima
velocita'. Improvvisamente, apparvero degli squarci lungo le superfici
del cubo e, con un'immenso lampo, la nave Borg esplose.

   Crusher si volto' al suono delle porte del turbolift che si
aprivano, e noto' con sollievo che Data, Worf e Picard sembravano in
buone condizioni. Ma prima di poter dire qualcosa, le porte del
turbolift di dritta si aprirono, rivelando...
   "USAGI!" arrivo' l'urlo gioioso di Luna nel vederla salva. Salto'
sulla ringhiera della plancia e copri' la distanza che la separava da
lei con un balzo quasi prodigioso.
   Sailor Moon la abbraccio' gentilmente. "Sto bene, Luna."
   Picard guardo' lo schermo. Poteva vedere che l'ondata d'urto aveva
gia' raggiunto la sezione a curvatura, ma che era stata assorbita dagli
scudi. E stava proseguendo la sua marcia inesorabile verso di loro.
"Stato degli scudi?"
   "Sono andati" rispose Crusher. Quindi, all'interfono collegato con
tutta la nave "A tutta la nave! Pronti all'impatto!" Dopo pochi
secondi, sentirono il pavimento scuotersi violentemente al passaggio
dell'ondata di energia.
   "Ma non eravamo appena andate via da questa festa?" mugugno'
Jupiter, rialzandosi dal pavimento.
   "Beh, ti aveva avvertita" le rispose Mars, che si era aggrappata
alla ringhiera della plancia.
   "Rapporto danni!" ordino' Crusher.
   "Entrambi i motori ad impulso sono andati, e abbiamo delle brecce
nello scafo sui ponti dodici e tredici" disse Steiner. "Campi di forza
di contenimento in azione. Possiamo manovrare con i razzi."
   "Sembra che siamo stati fortunati." disse Picard.
   "Molto." rispose Crusher, alzandosi dalla sedia di comando. "E'
tutta tua di nuovo, Jean-Luc. Sara' meglio che vada in infermeria."
   "Non cosi' veloce, dottore. Quello puo' aspettare finche' non avremo
riunito la nave."
   Sorrise. "Beh, se lei insiste, *signore*." e si sedette. "Timoniere,
manovrare per il rendezvous con la sezione a curvatura."
   "Allora e' finita?" chiese Sailor Mars.
   "La nave Borg distrutta e Rubeus con essa." rispose Picard. "Io
direi che e' finita." Guardo' verso le senshi, e vide gli sguardi di
sollievo e di gioia nei loro occhi. Anche Sailor Moon sorrise quando
lei e Tuxedo Kamen si abbracciarono.
   Troi guardava, non convinta. Poteva sentire che non era tutto a
posto per Sailor Moon. Guardo' la ragazza di nuovo, e questa volta
vide uno strano sguardo nei suoi occhi. Il consigliere sospiro' fra
se'. Aveva gia' visto quello sguardo negli occhi del capitano proprio
un anno prima.
   Non era ancora finita...

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TO BE CONTINUED


Un Borg da ricordare... - 5

Un Borg da ricordare... - 7
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