--------------------------------------------------------------------- Space... The final frontier These are the voyages of the starship Enterprise It's five year mission: to explore strange, new worlds... to seek out new life and new civilizations... to boldly go where no man has gone befone. Sailor Trek - The Dilithium Dilemma Capitolo 3 - Benvenute a bordo, Sailor Senshi Storia originale di Bill Harris Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani --------------------------------------------------------------------- "Diario del capitano. Supplemento. Siamo riusciti a recuperare uno dei cristalli rubati. Abbiamo anche teletrasportato a bordo alcune... ospiti abbastanza interessanti che potrebbero avere informazioni vitali per la nostra ricerca. Le nostre domande pero' dovranno attendere finche' non verranno curate per le ferite ricevute nella battaglia per il recupero del primo cristallo." Sailor Mercury stava in piedi, a fianco dei bioletto dove giaceva Sailor Mars, con Sailor Moon sull'altro che si trovava dietro di lei. Il personale medico aveva risanato velocemente le sue ferite, spruzzando della pelle sintetica sulla bruciatura e usando quello che loro chiamavano un rigeneratore di tessuti. La tecnologia presente era oltre le sue conoscenze, ma le letture erano ancora abbastanza facili da comprendere. Le condizioni di Sailor Mars e di Sailor Moon erano buone, nella norma indicate dai pannelli, e non era troppo preoccupata per la loro prognosi. Avrebbe voluto saperne di piu' sulle condizioni di Jupiter e di Venus. Aveva controllato col computer prima, e aveva ricevuto la conferma che questa nave era l'origine delle letture di energia che aveva riscontrato in orbita. Non era ancora sicura chi fossero, ma era ovvio che non avevano connessioni con la Negaverse. Almeno erano amichevoli. Senti' qualcosa avvicinarsi da dietro. Voltandosi, vide uno degli uomini che erano nel parco. Ora era vestito come gli altri che aveva visto li': stivali, pantaloni neri e una maglietta azzurra che aveva un simbolo simile ad una freccia sulla sinistra del petto. Ma cio' che aveva attratto la sua attenzione erano le orecchie dell'uomo. Erano a punta. "La saluto" disse "Mi permetta di presentarmi. Io sono Spock, primo ufficiale dell'Enterprise." "Piacere, Sailor Mercury." L'uomo alzo' un sopracciglio. "Interessante. Ho notato durante la battaglia che vi chiamavate fra di voi usando nomi di pianeti o satelliti. E' cosi' per tutte?" "Si'" rispose annuendo "Noi siamo le Sailor Senshi. Quella e' Sailor Moon e questa e' Sailor Mars." Guardo' nella stanza nervosa. "Ma... non so dove siano Sailor Jupiter e Sailor Venus." "Le sue amiche sono in chirurgia, al momento." le disse Spock. Allo sguardo interrogativo della ragazza, aggiunse "Non mi preoccuperei. Il dottor McCoy e il dottor M'Benga sono eccellenti chirurghi, forse i migliori della flotta stellare. Sono ragionevolmente sicuro che Sailor Jupiter e Sailor Venus si riprenderanno completamente." "Spero che lei abbia ragione..." disse dolcemente. Dopo un attimo, Spock aggiunse "Se venisse com me, il capitano Kirk vorrebbe scambiare due parole con lei." "Non saprei..." Guardo' verso le due compagne svenute. "Non c'e' nulla che lei possa fare per le sue compagne rimanendo qui. Dal momento che stiamo ovviamente affrontando uno stesso nemico, la logica dice che noi dovremmo avere un rapido scambio di informazioni in modo da sviluppare una strategia comune." Vedendo che era ancora esitante, aggiunse "Se desidera, posso fare in modo di venir avvisati ad ogni cambiamento delle loro condizioni, non importa quanto lieve." Con riluttanza, la ragazza annui' e lo segui'. Sapeva in qualche modo che l'uomo aveva ragione, ma una parte di lei non voleva lasciare l'infermeria finche' sapeva che le sue compagne non fossero completamente a posto. Nel momento in cui segui' Spock, un altro pensiero si fece avanti. Cos'era successo a Luna e ad Artemis? Luna tocco' il campo di forza per provarlo, ed emise un breve urlo di dolore. Una delle guardie la guardo'. "Stai attenta, gattina. Toccare quel campo di forza potrebbe spellare le tue zampette." Di rimando lo guardo' in malo modo, e si ritiro' verso il fondo della stanza, dove Artemis stava tenendo il broncio. "Bene. Cosa devi dire a tua discolpa?" gli chiese a bassa voce. "Non e' colpa mia se siamo finiti qui" le rispose, tenendo la voce bassa allo stesso modo. "Non e' colpa tua??? Hai quasi strappato la mano a quell'uomo!" Artemis le fece cenno di mantenere la voce bassa. La guardia guardo' all'interno per un attimo, per poi rivolgersi nuovamente all'esterno. "Non gli ho fatto cosi' male!" "Male abbastanza per farlo reagire con quell'arma a energia. E hanno colpito pure me. Siamo stati fortunati che ci abbiano messo solo a dormire per un po'." sospiro' esasperata "Dovevi perdere il controllo in quel modo? Ora saremmo in quell'infermeria che hanno detto invece di stare qui." Il gatto bianco la guardo' "Hai sentito che volevano fare di noi. Stavano per tele...trasportarci giu', il che mi suggerisce che non saremmo stati piu' vicino alle ragazze. E credo che se fosse stata Usagi ferita in quel modo, ti saresti comportata allo stesso modo." Luna annui', incassando. "Forse hai ragione." Guardando la stanza, aggiunse "Almeno credo che queste persone non faranno alcun male alle ragazze. Non sento nulla di malvagio in questo luogo." Artemis usci' dal suo broncio e si guardo' intorno. "Hai ragione. Ma sento una specie di residuo, come se qualcuno dalla Negaverse fosse stato qui per un breve tempo." "Si'" confermo' Luna "Forse Kunzite. Probabilmente ha rubato quel cristallo da qui. Ma, dov'e' qui? E cos'era quel cristallo?" "Belle domande" rispose Artemis "Dobbiamo aspettare per le risposte." Il tecnico medico fece un ulteriore controllo, e annui' soddisfatto. "Nessuna ferita rimasta, signore.'" disse al suo capitano "ma avra' il collo dolorante per qualche giorno." "Meglio di rimaner strangolato" replico' Kirk con un sorriso. "Grazie" e si diresse verso la porta, dove lo stavano aspettando il suo primo ufficiale e una delle sue ospiti. "Ho detto al buon dottore che stavo bene, ma ha insistito a volermi fare da mamma." "Una saggia precauzione. La cura del dottor McCoy per la salute dell'equipaggio e' cosa nota." disse Spock. Kirk fece un piccolo sorriso a denti stretti. "Meglio che Bones non la senta parlare cosi'. La accuserebbe di diventare piu' umano." Spock alzo' un sopracciglio, ma non replico'. "Capitano, questa e' Sailor Mercury, una delle Sailor Senshi." "Porgendole la mano "Sono il capitano James T. Kirk della nave stellare della Federazione Enterprise. Benvenuta a bordo. Avrei voluto che le circostanze fossero differenti." "Piacere." lo sguardo della ragazza si rivolse approssimativamente alla volta dell'infermeria. Spock rispose alla domanda non posta da Kirk "Il dottor McCoy e il dottor M'Benga sono in chirurgia con le due Sailor Senshi che sono state ferite in maniera peggiore. Le altre hanno subito delle ferite relativamente minori e sono in cura." "Bene" disse Kirk "E i gatti che abbiamo preso?" "Al sicuro" 'Gatti? Al sicuro?' Mercury si sveglio' al sentire cio' "Un gatto bianco, uno nero, entrambi con una mezzaluna sulla fronte?" Quando Spock annui', "Sono con noi. Dove sono? Su questa nave?" "Al momento sono in cella" rispose Spock. "Cosa?!?" Mercury era esterrefatta "Ma sono inoffensivi!" "Lei puo' informare il Capo Kyle di questo, "rispose Spock "Ha subito diverse ferite dal gatto bianco." "Artemis" disse dolcemente "Probabilmente e' solo preoccupato di Sailor Venus. Sono insieme da tanto tempo." Vedendo gli sguardi interrogativi, aggiuse "Vi spieghero' piu' tardi. So che abbiamo un sacco di cose di cui parlare, ma potrebbero venir portati qui prima? O forse potrei andare io stessa a prenderli. Potrei prevenire... una loro reazione." Kirk penso' un attimo "Non vedo perche' no. Signor Spock, perche' non scorta Sailor Mercury alle celle? Nel momento andro' a fare dei controlli sul ponte. Ci riuniremo in un secondo tempo." La guardia scatto' sugli attenti quando Spock arrivo' alle celle, con Sailor Mercury dietro di lui "... percio' lei e' per meta' umano?" stava dicendo. "Corretto. Mia madre e' terrestre, e mio padre e' del pianeta Vulcan." Si rivolse alla guardia "Disattivare il campo di forza." "Si signore." la guardia tocco' il controllo e il campo di forza che bloccava l'entrata venne spento. Mercury entro' nella stanza e Luna le salto' in braccio. "Sono felice di vederti, Ami" le sussurro'. "Anche io" le rispose "Non vi preoccupate, siamo fra amici." "Dove sono le altre?" "In infermeria. Vi porto la'. Makoto e Minako sono sotto i ferri. Rei e Usagi sembrano stare bene, piu' o meno." Si volto' e porse la gatta al Vulcan. "Potrebbe portare Luna mentre portero' Artemis? Cosi' eviteremo che possa graffiare qualcun altro." Artemis miagolo' protestando. "Naturalmente" rispose Spock, con la sua solita calma. Mercury gli porse Luna e si piego' per prendere Artemis. In questo modo si perse l'espressione di stupore di Spock e Luna. Emettendo un urlo, Luna salto' a terra, voltandosi a guardare Spock. "Uh?" Mercury guardo' i due, non sapendo cosa fosse successo. La guardia si allerto' e pose mano al phaser. "Affascinante..." Spock si rivolse all'uomo. "E' tutto, ensign. Puo' andare." L'uomo era dubbioso "Signore, e' sicuro che..." "Ho detto che puo' andare, ensign!" rispose il primo ufficiale con un tono di voce piu' alto. La guardia annui' e usci' nel corridoio. Spock si rivolse a Mercury. "Non mi aveva detto che questi due gatti erano senzienti." Mercury quasi soffoco' dalla sorpresa "Come..." "Ha facolta' telepatiche, Mercury" rispose Luna "L'ho sentito il suo tocco telepatico nella mia mente." "Si', un breve tocco telepatico" corresse Spock. "Tipicamente i miei scudi psichici mi salvano da interazioni telepatiche involontarie durante il contatto, ma non avrei potuto immaginare una mente senziente in una gatta. Percio' i miei scudi erano al livello minimo. Le mie scuse per l'intrusione." "Nessun problema" rispose la gatta "Andiamo in infermeria?" "Naturalmente" rispose Spock. Alzando le proprie difese mentali, riprese Luna. "Una volta la', avremo molto da discutere." Sailor Moon apri' gli occhi. "Uhh... che strano sogno..." ma la sua voce le venne meno quando diede una buona occhiata all'ambiente circostante. Non era stato affatto un sogno. "Rei! Stai bene? Dove sono le altre? Dove ci troviamo?" "Chiedimelo di nuovo quando la stanza smette di girare" brofonchio', sedendosi lentamente. "Oh, bene. Mi sembra che tu stia bene." poi si acciglio' "Ma come ti sei fatta male?" "La tua testa si e' inzuccata contro la mia quando sei caduta. Ecco come." le rispose Mars. "Ah, si. Giusto." Si tocco' la testa a tentativi "E come mai la mia testa non mi fa male?" "Forse perche' non c'e' niente li' dentro da danneggiare?" Sailor Moon cambio' improvvisamente umore e comincio' ad urlare contro Mars. "COSA?!?" Ulteriori discussioni furono interrotte dall'arrivo di Mercury con Artemis. "Bene. Vedo che vi siete riprese." "Piu' o meno" rispose Mars. "Ehi! Dov'e' Luna?" chiese Sailor Moon. "Sta discutendo privatamente con il signor Spock." rispose Artemis. "Spock? Che strano nome." disse Mars. "Dubito che per lui lo sia. Dopo tutto non e' umano" disse Mercury. "Bene. Di cosa voleva parlare? chiese Luna sedendosi sul tavolo dell'ufficio di McCoy. Spock si sedette su una sedia di fronte a lei. "C'e' una grossa quantita' di informazioni che dovremmo condividere. E per velocizzare il tutto, suggerirei la fusione mentale vulcaniana." "E che cos'e'?" "E' una tecnica telepatica vulcaniana. Usando le mie abilita', le nostre menti si uniranno temporaneamente, diventando a tutti gli effetti una mente unica. Considerando la quantita' delle informazioni che dobbiamo scambiarci, sembra che questa sia la cosa piu' logica da fare." "Sono d'accordo" disse Luna. "Prego, proceda." Spock porto' le mani sul petto, iniziando la preparazione mentale per la fusione. Dopo un momento, mise le mani sulla testa di Luna. La testa della gatta era troppo piccola per i punti di contatto soliti, percio' dovette improvvisare al meglio che poteva. "La mia mente e' la tua mente." intono' nel momento in cui instauro' il legame. "I tuoi pensieri sono i miei pensieri." La connessione era formata, e le due menti diventarono un'unica mente. Immagini passarono attraverso la fusione. Memorie del Silver Millennium, del Moon Kingdom. La gioia che luna provo' vedendo le Senshi crescere nel loro potere. La sua amicizia con la principessa. Vederla innamorarsi del principe Endymion. Altri ricordi, questi terribili. L'attacco di Beryl al Moon Kingdom. Il vederlo venire distrutto. La valorosa, ma inutile lotta delle Senshi contro gli invasori. Il suo dolore nel vedere Usagi e Mamoru uccisi dalla Negaforce. L'utilizzo del pieno potere del cristallo d'argento da parte di Queen Serenity e il suo estremo sacrificio. La fredda capsula ibernante. Il risveglio. Trovare Usagi, Sailor Moon. La ricerca delle altre Senshi. La sua frustrazione con Usagi. La ricerca della principessa, senza accorgersi che era sotto il suo naso dall'inizio. Anche le memorie di Spock fluirono attraverso il legame. La sua difficile crescita su Vulcano. L'entrata nella Flotta Stellare, nonostante i desideri di suo padre, Sarek. L'incarico sull'Enterprise. Il suo servizio prima sotto il capitano Pike e piu' tardi sotto il capitano Kirk. La sua riconciliazione con Sarek. I viaggi e le avventure dell'Enterprise e il suo equipaggio. Il passaggio della nave verso questo universo. Il furto dei cristalli. Ricordi dell'ultima battaglia vennero scambiati. L'orrore di Luna nel vedere le Senshi cadere ferite una ad una. Lo sconforto di Spock per il suo capitano quando Obsidian cerco' di strozzarlo. Il ritorno alla nave. Dopo diversi minuti, Spock apri' gli occhi e rilascio' la presa su Luna. Si guardarono per alcuni momenti. "Affascinante." McCoy entro' stanco nel suo ufficio, solo per vedere Spock seduto. Il Vulcan si alzo' nel momento in cui entro' "Le mie scuse per l'intrusione, dottore, ma avevo bisogno di riservatezza." "Qualcosa che non va con il suo alloggio?" disse McCoy, poi alzo' la mano. "Lasci perdere. Sono troppo stanco per discutere ora, Spock." Guardo' un attimo la gatta nera nell'ufficio, ma lascio' stare. "Come sono le condizioni delle sue pazienti?" McCoy sospiro'. "M'Benga ha finito il lavoro sulla bionda pco prima che io finissi con la brunetta. Sono ricoverate al momento. Ci vorra' almeno una settimana prima che possano riprendersi." "Ma si riprenderanno completamente?" "Oh, nessun dubbio su questo." Poteva scommettere di aver sentito un sospiro di sollievo dalla gatta. Sara' stata la stanchezza. "Comunque le loro costituzioni sono impressionanti. Le ferite che hanno subito avrebbero ucciso qualsiasi altra persona. Forse anche lei, Spock." Il Vulcan ignoro' l'ultima frase. "Molto bene. Io..." Qualsiasi cosa stesse per dire, fu interrotta dal suono di un litigio a voce alta. "Che succede?" disse McCoy, che corse fuori dall'ufficio. "Oh no!" mugugno' Luna "Ci risiamo!" "Vero" rispose Spock, avendo capito a chi appartenevano le voci che si sentivano. Sailor Moon guardo' inferocita Mars. "Ritira cio' che hai detto!" "Sto solo dicendo la verita'!" "Perche' tu..." "BASTA!" Bloccate improvvisamente, Mars e Moon guardarono McCoy, che di rimando le guardo' con gli occhi pieni di rabbia. "Non so di cosa stiate discutendo voi due, ma finira' in questo momento! E tu!" Indicando Mars "Torna a sdraiarti subito, signorina! Devi ancora riprenderti da una commozione cerebrale." "Sto bene" insistette Sailor Mars, ignorando il fatto che la stanza le stava ancora girando attorno. Cerco' di fare un passo, ma subito si aggrappo' al letto per sostenersi. "Ma certo." disse McCoy. "Ora, torni a letto o ti devo dare un sedativo?" "Penso che tu debba fare cio' che dice, Mars" suggeri' Sailor Moon. "Da quando sei un dottore?" Sailor Moon mostro' i denti. "Potro' non essere un dottore, ma riconosco il buon senso quando lo sento." "Ma dai" rispose Mars "Tu stai al buon senso come..." "Ho detto di piantarla di litigare!" interruppe McCoy "Non posso stare qui tutto il giorno a fermare questi litigi fra voi. Sono un dottore, non un arbitro! Ora se non ve ne starete buone, vi procurero' un lungo pisolino." E per enfatizzare il concetto, estrasse un hypospray. "Ha ragione" intervenne Mercury "Non potere stare calme senza litigare per piu' di cinque minuti?" "Non credo" borbotto' Artemis. McCoy fu sorpreso, e arretro' un passo. Aveva appena sentito un gatto parlare? La sua sorpresa venne interrotta dall'allarme seguito dalla voce di Uhura dall'inrefono. "Allarme intruso. A tutti i ponti! Allarme intruso! Sicurezza in sala macchine!" Spock attivo' l'interfono. "Qui Spock." "Spock. Abbiamo rilevato diversi intrusi in sala macchine" rispose la voce di Kirk dall'interfono. "Mi raggiunga la' il piu' presto possibile." "Capitano, se gli intrusi sono simili alla creatura che abbiamo incontrato sulla superficie, potremmo aver bisogno delle Sailor Senshi per affrontarli." Luna stava gia 'uscendo dall'ufficio. "Buona idea. Porti quelle che puo'. Kirk chiudo." Luna salto' in braccio a Sailor Moon "E' la Negaverse!" A quel ponto la mandibola di McCoy cadde a terra. Prima ragazzine con superpoteri, ora un gatto parlante. E poi? "Stanno attaccando questa nave. Dovete intervenire tutte in sala macchine a dare una mano. E con tutte, intendo anche Venus e Jupiter!" Mars con un grugnito cerco' di rialzarsi. "No! Solo un dannato minuto!" arrivo' la voce di McCoy. Si', forse c'era un gatto parlante li' intorno, ma lui era ancora l'Ufficiale Medico in capo della nave. "Solo voi due" indicando Sailor Moon e Mercury "potete andare. Le altre sono confinate in infermeria." "Sia quel che sia, dottore" disse Spock "abbiamo bisogno di tutte e cinque in sala macchine. Ora." "Spock, lei sa come me che e' praticamente impossibile.' "Non del tutto, dottore" insistette il Vulcan "Sailor Moon puo' guarire le altre usando il Moon Healing Escalation." "Il cosa??? Come diavolo fa a saperlo, Spock?" chiese di rimando McCoy. "E' il risultato di una fusione mentale che ho avuto con Luna" rispose Spock, indicando la gatta nera. McCoy guardo' prima la gatta, poi Spock. "Ha fatto una fusione mentale... con un gatto??? Ma e' fuori della sua mente Vulcan?" "Spero di no" disse Luna "Potrebbe avere delle ripercusisoni sulla mia stabilita' mentale" Artemis si preoccupo'. "Luna!" McCoy guardo' senza parole il gatto bianco. DUE gatti parlanti? "Affascinante" disse Spock "Non penso di aver mai visto il dottore in questa situazione senza parole. Vorrei molto anche io avere una discussione logica con lei, dottore, ma non c'e' tempo." si volto' verso Sailor Moon "Voi cinque siete attese in sala macchine immediatamente. Suggerisco di curare le sue amiche e quindi di procedere." "Va bene!" rispose la ragazza, ed estrasse la Crescent Moon Wand. Riprendendosi lentamente, McCoy la guardo' scettico. "E come pensi di fare?" chiese "Pensi di far girare la tua bacchetta magica e farle stare tutte bene?" "Piu' o meno" rispose Sailor Moon nel momento in cui Spock alzo' un sopracciglio. Sembrava che McCoy stesse per subire un altro shock. "Stia li' e le faro' vedere!" "Och! Non ancora!" disse Scotty nel momento in cui si butto' al riparo, sperando che i suoi preziosi motori non venissero troppo danneggiati. Le forze di sicurezza presenti erano state in grado di evitare che le creature facessero danni ai sistemi critici, ma era difficile prevedere il risultato dello scontro. Senti' il rumore delle porte che si aprivano e sospiro', rilassato visto che i rinforzi erano arrivati. "Io sono Sailor Moon!" proclamo' una voce da ragazzina "Una combattente per la giustizia! Raddrizzo i torti e trionfo sul male! E questi, siete voi!" "Sono le Sailor Senshi!" sibilo' una voce. "Che diavolo?" borbotto' Scott. Arrischio' un'occhiata alla battaglia e si stupi'. Cinque ragazzine stavano sulla porta, affrontando i mostri che avevano invaso la sala macchine dell'Enterprise. "Ma sono matte?" penso' "Non hanno alcuna possibilita'" "SHABON... SPRAY!" La sala macchine venne invasa dalla nebbia. "SUPREME... THUNDER!" "CRESCENT... BEAM!" "FIRE... SOUL!" Lampi di tuoni, intensi raggi di luce e sfere di fuoco inondarono la sala macchine, disintegrando la maggior parte degli invasori. L'ultimo youma rimasto, si guardo' attorno, prima di sentire "MOON TIARA... ACTION!" e fu disintegrato. "Beh.. E' stato facile!" "Facile?" La squadra di sicurezza si guardo' intorno, attonita, nel momento in cui la nebbia si dipano'. Queste ragazzine avevano spazzato via un'orda di creature in una manciata di secondi mentre loro erano li' da piu' di cinque minuti ed erano solo riusciti a tenerli a bada. "Non ci posso credere" disse Scotty, uscendo dal riparo e andando da quella che sembrava essere la leader del gruppo. "Non so chi voi siate, ma grazie lo stesso." Le porte si aprirono e Kirk entro', seguito subito da Spock. Un rapido esame della stanza, con le ragazze in mezzo ad essa e diversi mucchietti di polvere, gli disse che la situazione era stata risolta. "Grazie per l'assistenza" "Nessun problema" disse Sailor Moon, con Mars e Mercury che annuirono. "Come mangiare una fetta di torta" disse Venus, con un sorriso e mostrando la mano con la V di vittoria, mentre il personale della sala macchine la guardava incredulo. Jupiter non disse nulla, ma stava guardando intensamente Kirk. "Wow! Assomiglia al mio ex fidanzato." All'unisono, le compagne mugugnarono, mentre entrambi i sopraccigli di Spock si alzarono. "Um... grazie... credo" disse Kirk. Si scuso' velocemente e si rivolse a Scotty. Jupiter continuava a fissarlo. "Come va, Scotty?" "Ero appena riuscito a installare il cristallo prima che questo mucchio di roba apparisse." disse Scotty. Guardo' lo stato dei motori e annui' soddisfatto. "Sembra che non sia stato danneggiato nulla durante la battaglia. La potenza warp e' disponibile." "Bene." disse Kirk "Attivare il dispositivo di occultamento" "Capitano, non assorbirei troppa potenza dai motori" avverti' lo scozzese "visto che abbiamo solo un cristallo. Troppa potenza e potrebbe saltare." "Lasciandoci al punto di partenza. Assorbire energia dai motori warp solo per il dispositivo di occultamento. Tutti gli altri sistemi, dovranno prendere l'energia dai motori ad impulso." Annuendo, Scotty si diresse ad attivare diversi controlli sul pannello principale. "Dispositivo di occultamento?" disse Venus "Cos'e'?" "Un dispositivo che ci rende invisibili alla maggior parte delle tecniche di rilevamento" rispose Spock. "Grande!" esclamo' Jupiter "Una nave stellare nascosta!" "Espresso colloquialmente..." osservo' il Vulcan "ma essenzialmente corretto." Kunzite si acciglio' La nave stellare era svanita pochi momenti prima, ma non nel modo in cui si aspettava. "Kunzite!" urlo' Beryl. Il generale rispose "Si', mia regina?" "Credevo di averti ordinato di supervisionare la raccolta di energia necessaria per riattivare la Negaforce. Perche' non l'hai ancora fatto?" Si inchino' "Mi perdoni, mia regina, ma stavo prendendo precauzioni perche' la nave stellare non potesse interferire. Io..." Beryl sbuffo' "Anche se conoscessero i nostri piani, non c'e' nulla che possano fare per fermarci! Supervisiona la raccolta di energia! Tutto il resto non conta!" "Si', mia regina" ---- TO BE CONTINUED
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