Sailor Trek

The dilithium dilemma

Capitolo 5 - ... ancora una volta nella frattura ...

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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Space... The final frontier
These are the voyages of the starship Enterprise
It's five year mission:
 to explore strange, new worlds...
 to seek out new life and new civilizations...
 to boldly go where no man has gone befone.


             Sailor Trek - The Dilithium Dilemma

        Capitolo 5 - ... ancora una volta nella frattura...

Storia originale di Bill Harris
Traduzione ed adattamento di Ezio "Bosk" Boscani

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   "Diario del capitano. Data stellare 5048.5. Sono a capo di un
gruppo pronto a sbarcare, accompagnato dalle Sailor Senshi, per
cercare di recuperare i cristalli rubati. Dobbiamo farlo prima che
Beryl li possa usare per liberare la Negaforce."

   Sette fasci di luci, una miscela di blu e arancio invece del solito
rosso ed arancio, illuminarono un corridoio deserto. Dopo essersi
materializzati, gli uomini della sicurezza imbracciarono i fucili
pahser mentre Spock esaminava l'area. Vedendo che non c'erano
problemi, per il momento, Kirk prese il comunicatore. "Kirk a
Enterprise. L'area e' sicura. Mandare il resto della squadra." Altre
sei colonne di energia apparvero, materializzando le Sailor Senshi e
McCoy.
   McCoy si senti' a pezzi dopo che la materializzazione fu finita "E
io che pensavo che un normale teletrasporto fosse dannoso."
   "Davvero?" disse Sailor Moon. "A me e' quasi piaciuto." McCoy la
guardo' con uno sguardo fulminante.
   Kirk sorrise e apri' di nuovo il comunicatore. "Squadra atterrata
senza problemi, Uhura. Silenzio radio fino a compimento missione."
   "Si signore. Inizio..." La voce di Uhura cambio' "Signore, il
signor Scott le vuole parlare."
   "Molto bene, tenente. Kirk chiuso." Cambio' un settaggio sul
comunicatore. "Kirk a Galileo. Che succede, Scotty?"
   "Abbiamo un problema di energia, signore. Quando il teletrasporto
e' passato attraverso il campo, abbiamo subito un assorbimento
massiccio di energia, superiore a quanto aspettato. Le riserve della
Galileo sono quasi andate. Non so se ce ne sara' a sufficienza per
portarvi fuori."
   "Ricevuto. Kirk, chiudo." Si rivolse a Spock. "Cosa dice il
tricorder, signor Spock?"
   "C'e' una forte interferenza nell'area, capitano." disse. Il Vulcan
era ancora occupato con le scansioni col tricorder, ed anche Mercury,
che aveva iniziato a fare lo stesso col suo computer nel momento in
cui era arrivata. "Il raggio di azione del tricorder e' estremamente
limitato. Non riesco a localizzare i cristalli."
   Mercury alzo' lo sguardo dalle sue scansioni. "Li ho trovati!
Approssimativamente cinquecento metri in quella direzione." Indico' il
tunnel.
   "Molto bene!" disse Jupiter. "Andiamo!"
   "Comandante Giotto, ha sentito la signora."
   "Si signore" disse il capo della sicurezza. Rivolgendosi al suo
gruppo "Avanzare, schema alfa. Anderson, lei in testa" Uno degli
uomini della sicurezza annui' e si mise alla testa della formazione.
Il gruppo cammino' lentamente lungo il tunnel, in silenzio, ad
eccezione del suono del tricorder che stava scansionando l'area. Dopo
un po' arrivarono ad un punto in cui il tunnel si apri' in una grossa
caverna. Anderson entro' con cautela nella caverna. Si volto' per
affrontare un rumore strisciante che era dietro di lui. "Capitano!
Attento a..." comincio', ma il suo urlo di avvertimento termino' in un
grido strozzato.
   Una delle altre guardie fece fuoco contro lo youma che si trovava
sopra Anderson, e svani' in un lampo di luce rossa. Altri youma
arrivarono di corsa nella caverna e caricarono il gruppo, cercando di
sopraffarli.
   Mercury entro' in azione "SHABON... SPRAY!"
   Una densa nebbia si formo' nella caverna, e gli youma si fermarono,
esitanti, confusi. In qualche modo, gli uomini della sicurezza
potevano ancora vedere i loro bersagli. I fucili phaser spararono
all'unisono e diversi youma svanirono.
   Alcuni furono in grado di sopportare l'energia dei phaser. Dopo
aver rimosso la confusione causata dalla nebbia, caricarono verso le
guardie.
   A quel punto entrarono in azione le senshi.
   "CRESCENT... BEAM!"
   "SUPREME... THUNDER!"
   "FIRE... SOUL!"
   Come in sala macchine, gli attacchi delle Senshi colpirono gli
youma che stavano arrivando, lasciandone uno in piedi. Questo
salto' verso Giotto, tirando fuori gli artigli, cercando di
sventrarlo. Diverse guardie fecero fuoco, in un disperato tentativo di
salvare il capo della sicurezza, ma senza successo.
   "MOON TIARA... ACTION!" La tiara di Sailor Moon taglio' in due lo
youma, lasciando solo un mucchietto di polvere ai piedi del capo della
sicurezza. Lo aiuto' ad alzarsi "Sta bene?"
   "Ora si'. Grazie"
   "Hey! Nessun problema." rispose la ragazza. Giotto riprese il suo
fucile phaser e entro' nella caverna.
   McCoy esamino' Anderson brevemente e scosse la testa. Non c'era
piu' nulla da fare per la guardia.
   "E cosi' e' andata la sorpresa" borbotto' Kirk. Guardo' le diverse
uscite della caverna. "Da che parte?"
   Dopo un breve momento di ricerca, sia Mercury che Spock dissero "Da
questa parte" indicando una delle uscite posteriori. Il gruppo si
riuni' e continuo' il suo cammino.

   I gatti guardarono fuori dalla navetta, verso le rovine del Moon
Kingdom. "Non e' cambiato molto da quando siamo stati qui l'ultima
volta" osservo' Artemis.
   Luna annui' concordando in silenzio. Dopo un po' distolse lo
sguardo dalla finestra. "Preferisco ricordarmelo com'era prima."
   "Ho paura che quel tempo se ne sia andato, Luna."
   "Lo so. Ma forse potremmo tornare al fasto di un tempo, forse in un
altra maniera." Salto' giu' dalla console e si mosse verso il retro
della navetta. "Ma prima dobbiamo confrontarci con Beryl. Come vanno
le cose, signor Scott?"
   "Siamo riusciti a far tornare parte dell'energia di riserva. Spero
che ce ne sia abbastanza per riportarli fuori." L'ingegnere fece dei
controlli. "Baker, tenga d'occhio il flusso di energia." L'altro
ingegnere annui'.

   Kunzite si materializzo' nella stanza contenente l'apparato coi
cristalli. "E' tutto pronto, principe Endymion?"
   "Si'. I cristalli sono al loro posto. Tutto quello che ci serve e'
un modesto apporto di energia da farci passare attraverso, e la
Negaforce si risvegliera'."
   "Eccellente."

   "Sono qui" disse Sailor Mercury.
   Il gruppo si era fermato all'entrata della grossa caverna,
tenendosi basso dietro qualsiasi riparo che potessero trovare. Nel
centro si trovava una grossa capsula, all'apparenza organica.
All'interno di essa, c'erano i cristalli rubati, allineati.
   Kirk si acciglio'. All'interno c'erano anche Kunzite e Endymion. E
chissa' quanti youma li' vicino. Fecero qualche passo indietro. "Non
sembra sara' facile." osservo' Venus sottovoce.
   Spock si concentro' per un attimo. "Stimerei le nostre possibilita'
di successo pari a cinquemiladuecentoquarantasette virgola sei contro
una." disse, causando degli sguardi increduli dalle senshi.
   "E' questo che apprezzo di te, Spock. Sei sempre ottimista!" disse
McCoy.
   "Buono Bones. E' meglio di quando fummo su Organia."
   "Allora conoscevo la forza del nemico, capitano. Credo che la mia
stima delle possibilita' di Kunzite possa essere sottostimata."
   "Oh."
   "Scusate, ma possiamo tornare al lavoro?" intervenne Mars.
   "Ha ragione, signore." disse Giotto. "Qualsiasi cosa dobbiamo fare,
sconsiglio un attacco frontale."
   "Concordo" rispose Kirk. "Non abbiamo tempo per qualcosa di
preciso, percio' ecco il piano: io e Spock passeremo da questi tunnel
attorno e cercheremo un'altra entrata. Dateci quindici minuti, poi
create un diversivo. Se avremo fortuna, riusciremo a prendere i
cristalli e ci teletrasporteremo fuori."
   Giotto annui', ma Sailor Mars borbotto' "Oh, sembra un *grande*
piano." Il suo tono indicava che era tutt'altro.
   "Ha un'idea migliore?" chiese di rimando McCoy.
   "Certo. Una di noi deve andare con loro."
   Venus annui'. "Sai come si dice: In due si sta bene, ma in tre e'
compagnia."
   "L'idea di Mars ha senso." aggiuse Jupiter, ignorando lo
strafalcione di Venus. "Dopo tutto, che succederebbe se vi trovaste
faccia a faccia con uno youma a prova di phaser?"
   "E' solo logica" disse Mercury.
   "E' stata con Spock troppo tempo."
   "Bones..."
   "Mars ha ragione" disse Sailor Moon, suscitando sguardi sorpresi
dalle altre. "E io andro' con loro."
   Mars stava per obiettare, ma Spock intervenne prima che potesse
parlare. "Ha ragione. Nelle ultime battaglie con Kunzite, Sailor Moon
e' stata l'unica che ha dimostrato il potere di poterlo affrontare da
sola. Visto che lo scopo di quelli che staranno indietro e' provvedere
ad una mera distrazione, e' logico che il membro coi poteri maggiori
del gruppo ci accompagni." Mars si calmo', ma non era convinta.
   "Andiamo allora." I tre si mossero e gli altri attesero in
silenzio. Dieci minuti piu' tardi, diversi youma entrarono nella
camera e iniziarono a muovere l'apparecchiatura sotto gli ordini di
Kunzite.
   "Dove lo stanno portando?" chiese Jupiter.
   "Non importa." rispose Giotto. "Se lo spostano, il capitano non
sara' in grado di prendere i cristalli. Dobbiamo attaccare ora."

   "Eccellente" gongolo' Kunzite. "Presto la Negaforce verra'
risvegliata."
   "Non in questa vita, nega spazzatura!"
   Kunzite si giro'. "Chi...?"
   Le Sailor Senshi erano in piedi all'entrata. "Dovresti sapere di
noi, Kunzite! Quei cristalli non ti appertengono! E in nome di
Venere..."
   "... in nome di Mercurio..."
   "... in nome di Marte..."
   "... in nome di Giove..."
   "... ti puniremo!" conclusero simultaneamente. Un osservatore
sarebbe stato in grado di sentire un mugugno provenire dall'entrata.
   Kunzite fu preso di sorpresa. "Impossibile! Non potete essere qui!
Obsidian vi aveva ferito in maniera grave tanto da non potervi far
interferire!"
   "Un altro dei tuoi 'successi brillanti', Kunzite?" gli disse
Endymion.
   "Non importa!" sbuffo' Kunzite. "Siete state delle pazze a venire
nel nostro regno, da sole, Sailor Senshi! Specialmente senza la vostra
preziosa leader!" Fece un cenno agli youma che stavano muovendo
l'apparato coi cristalli. "Distruggetele!"
   Gli youma partirono alla carica delle senshi, solo per incontrare
cinque fasci di phaser. Giotto sposto' la mira da uno youma appena
vaporizzato verso Kunzite. "Non sono venute da sole!"

   "E' sicuro di sapere dove sta andando?" chiese Sailor Moon.
   "Si'" rispose Spock. "Il raggio del tricorder potra' essere
limitato, ma e' sufficiente per tracciare una mappa dell'area
circostante. L'entrata che dovremo usare e' giusto dietro l'angolo."
   Quando girarono la colonna che Spock aveva indicato, si trovarono
faccia a faccia con un grosso youma che stava portando un grosso
cristallo. Si guardarono per un attimo, poi lo youma carico'. Kirk
sparo' col phaser, ma ebbe lo stesso effetto di quando cerco' di
colpire Obsidian. Cioe' nulla.
   Sailor Moon reagi' di istinto. "MOON TIARA... ACTION!"
   Spock si chino' ad esaminare il cristallo che si trovava sopra il
mucchietto di sabbia in cui era stato vaporizzato lo youma.
"Interessante. Sembra essere una specie di contenitore per
bioenergia."
   "Vuol dire che e' l'energia che hanno raccolto?" chiese Sailor
Moon. Spock annui'.
   "Bene. Questo dovrebbe fermare il loro piano." Kirk fece cenno di
allontanarsi, e miro' il cristallo col phaser. Sparo' e il cristallo
svani' in un'intensa luce. La loro attenzione fu attirata dal rumore
dei colpi di phaser che stavano sparando. "Sono in anticipo" osservo'
Kirk.
   "Il comandante Giotto solitamente e' puntuale." noto' Spock. "La
situazione dev'essere cambiata." I due ufficiali e la senshi entrarono
nella stanza.

   Kunzite guardo' i fasci di energia delle armi che si infrangevano
contro il suo scudo. "Molto impressionante" disse "ma inutile." Le
guardie schivarono i suoi colpi di energia.

   Arrivarono ai cristalli. Sailor Moon guardo' la battaglia che si
stava svolgendo. "Svelti! Non so per quanto tempo possano trattenere
Kunzite."
   Imperturbabile come sempre, il Vulcan annui' appena. "Abbiamo
bisogno di soli due virgola tre minuti per prendere i cristalli. Poi
saremo pronti per venir teletrasportati."

   "FIRE... SOUL!"
   La sfera di fuoco di mars si disintegro' contro lo scudo di Kunzite.
Questo le spedi' una sfera di energia, facendola barcollare. Una
guardia la prese con un tuffo e la porto' al riparo.
   A questo punto, gli youma erano stati vaporizzati, polverizzati,
elettrificati o in qualche modo distrutti. Mettere fuori gioco Kunzite
era un'altra cosa. Giotto e i suoi uomini continuarono a sparare,
cercando di distrarre Kunzite dalle Senshi il piu' a lungo possibile.
   Endymion guardava la battaglia. 'Strano' penso' 'Non sembra che
stiano cercando di prendere...' guardo' verso i cristalli. '..aha!
Molto intelligente, capitano.'

   "L'ultimo" disse Kirk. Si mosse verso l'ultimo cristallo. Ma quando
lo raggiunse, un lampo nero passo' vicino alla sua mano. La ritrasse
istintivamente, guardando la rosa nera che si era conficcata nel muro.
   "Non penso, capitano Kirk." Sorpresi, si voltarono a vedere un uomo
mascherato in smoking, completo di cappello a cilindro e mantello.
   "E tu chi sei?"
   "Tuxedo Kamen!"
   "Al tuo servizio" rispose, mostrando un'altra rosa nera. "E non
riuscirete a prendere quei cristalli, capitano."

   "Ma quanto ci vuole per questo?" borbotto' Giotto. Uno dei suoi
uomini era a terra, con McCoy che stava provvedendo. Il resto della
squadra stava mantenendo un fuoco costante contro Kunzite, assieme
alle senshi. Ma tutti i loro attacchi vaporizzavano sullo scudo.
   "CRESCENT..."
   "SUPREME..."
   "... BEAM!"
   "... THUNDER!"
   L'attacco contemporaneo sembro' ancora inefficace, ma Giotto poteva
giurare di aver visto alcune gocce di sudore sulla fronte di Kunzite.
Forse stavano riuscendo ad indebolirlo. Miro' col fucile laser e tiro'
il grilletto.
   La punta del fucile si illumino', na non ci fu altra reazione. La
carica dell'arma era esaurita. Si mosse velocemente per cambiarla.

   Kirk estrasse il phaser. "Prendi l'ultimo cristallo, Spock.
Cerchero' di tenerlo a bada."
   "Stia attento, capitano. Tuxedo Kamen e' l'alter ego del principe
Endymion, ed e' stato un valente alleato delle Sailor Senshi prima di
cooperare con la Negaverse. Ha poteri simili alle senshi."
   "Il tuo amico con le orecchie a punta ha ragione." Tuxedo Kamen
sorrise e scaglio' la rosa, incastrandola nel phaser. "Lascia stare,
Kirk. Non hai possibilita' contro di me."
   Kirk butto' l'arma inusabile contro Tuxedo Kamen e gli si scaglio'
contro.

   Kunsite fece un largo movimento delle braccia, rilasciando una
ondata di energia. Giotto senti' un senso di nausea quando l'ondata
arrivo'. Si rialzo' e valuto' velocemente la situazione. Non buona.
Oltre a lui, c'era solo un altro uomo della sicurezza in piedi. Il
terzo era stato ferito dall'ondata e McCoy stava muovendosi per
prendersi cura di lui. Le senshi erano a terra, ma si stavano
lentamente rialzando.

   Kirk venne sbattuto a terra violentemente. Si rimise in piedi
lentamente, cercando di riprendere fiato. Tuxedo Kamen era piu' forte
di quanto sembrava, ed era anche veloce.
   "Non metterti sulla mia strada, Kirk. Non voglio farvi del male, ma
lo faro' se necessario. Non prenderete quei cristalli." Si volto' per
affrontare Spock.
   'Grosso errore.' Kirk lo prese per la spalla, girandolo verso di
se'. Con un destro incrociato lo colpi' alla mascella, e con il
sinistro lo colpi' in pieno allo stomaco. I due pugni avrebbero
stordito anche un Vulcan per qualche secondo.
   Non Tuxedo Kamen, apparentemente. Sbuffo' e tiro' fuori il suo
bastone, colpendo Kirk in faccia. Di nuovo, cadde a terra, stordito.
'Forse non era un cosi' grosso errore...'
   Tuxedo Kamen prese un'altra rosa nera. "Basta! Stattene a terra e
fuori dai piedi, capitano Kirk, o morirai! Non puoi vincere."
   Kirk si sforzo' per tornare in piedi. "Ho... gia' sentito quella
frase... da gente piu' forte... di te." Kirk stava pensando a Gorn, ma
era vero, nonostante tutto.
   "Sia come sia." Si preparo' a lanciare la rosa.
   Sailor Moon si interpose fra i due uomini. "Mamoru, aspetta!"

   Giotto e l'altra guardia spararono a Kunzite. Sbuffo' ai loro
sforzi. "Che patetici." Alzo' la mano, preparandosi a sferrare una
sfera di energia concentrata verso Giotto. Il suo scudo diminui' per
pochi secondi...
   "CRESCENT... BEAM!"
  Il raggio di luce prese Kunzite indifeso. Era riuscito a rialzare il
suo scudo per deviare alcuni dei colpi, ma non abbastanza per evitare
che questi potessero passarci attraverso.

   "Mamoru, non vuoi farlo." disse Sailor Moon, quasi pregandolo.
"Cerca di ricordare chi sei. Beryl non puo' averti cancellato
completamente la memoria." Tuxedo Kamen la guardava in silenzio. "Ci
hai aiutato molte volte contro la Negaverse."
   Kirk guardo' l'intermezzo fra i due cercando di riprendere fiato.
Stranamente le sue parole, il cercare di fargli ricordare chi fosse e
cosa avesse fatto, sembravano avere un effetto. La faccia dell'uomo
era strana, come se si stesse combattendo una battaglia interiore, come
se alcuni ricordi cercassero di farsi strada nel subconscio.
   Alla fine disse "Basta." Tiro' la rosa verso la ragazza, ma si
conficco' nel pavimento della caverna. "Li lascero' andare coi loro
cristalli, e anche le tue amiche, Sailor Moon... se mi darai il
cristallo d'argento." Lei esito'.
   "No!" disse Kirk. "Non hai il diritto sui cristalli di dilitio...
ne' sul cristallo d'argento. Ce ne andremo da qui con entrambi!"
   "Come se ce la possiate fare!" replico' Tuxedo Kamen. "Guardati
intorno, Kirk. I tuoi uomini sono quasi tutti feriti. E tu certamente
non puoi oltrepassarmi." Una mano gli prese la spalla alla base del
collo e strinse. Gli occhi ei Endymion ruotarono verso l'alto e cadde
svenuto.
   "Come sempre, signor Spock, il suo tempismo e' impeccabile." Spock
guardo' il suo capitano, alzando un sopracciglio.
   "Mamoru!" Sailor Moon accorse al suo fianco.
   "Sta bene" la rassicuro' Spock. "La presa vulcaniana e' un metodo
non letale per sottomettere un nemico. Si riprendera' presto.
Capitano, visto che abbiamo i cristalli, suggerisco di ritirarci
sull'Enterprise."
   "Concordo. Kirk a Enterprise."
   "Enterprise, tenente Uhura."
   "Missione completa. Dica al capo Kyle di tirarci fuori da qui."

   Giotto continuo' a sparare, come la guardia rimasta. Mars e Jupiter
erano di nuovo in piedi e si alternarono con Venus nell'attaccare
Kunzite. Ogni tanto Mercury oscurava la zona con la nebbia. La
modalita' 'colpisci e fuggi' evitava che Kunzite potesse rispondere
con colpi precisi, ma il suo campo di forza era ancora abbastanza
forte da evitargli di venire ferito. Era una situazione di stallo.
   Il suo comunicatore scelse quel momento per suonare. "Qui Giotto."
   "Qui Uhura. Pronti per il teletrasporto."
   "Bene tenente." rispose "Pronti." Si sposto' verso Sailor Mercury.
La senshi aveva il visore attivato, cercando di trovare una qualche
debolezza nello scudo di Kunzite. "Stiamo per andarcene. Che ne dice
di una copertura?"
   Mercury annui'. "Si'." Si alzo' e chiamo' il suo potere. "SHABON...
SPRAY!"
   Kunzite cerco' di guardare attraverso la nebbia. 'Dove sono?' Di
solito, le senshi usavano il potere della nebbia per coprire nuovi
attacchi, ma la zona era stranamente in silenzio, ad eccezione di un
rumore che si ripete' diverse volte. Come era apparso. il banco di
nebbia svani'.
   I suoi occhi non credettero a cio' che videro: se ne erano andati!

   Le luci nella navetta si abbassarono e il rumore dai motori inizio'
a diminuire. Scotty corse per esaminare le letture del campo
subspaziale, e pronuncio' diverse maledizioni gaeliche. "L'assorbimento
di energia e' diventato critico. Non possiamo mantenere il campo."
Estrasse il comunicatore. "Scott a Kyle. Li avete tutti?"
   "No, signore. Il campo subspaziale ha ceduto quando stavo per
iniziare a trasportare l'ultimo gruppo." rispose Kyle. "Il corridoio
non e' abbastanza ampio per avere un aggancio positivo sul capitano e
gli altri."
   "Che e' successo?" chiese Artemis.
   "Per generare il campo, ho prosciugato le riserve dei motori della
navetta. L'energia della navetta ora e' quella delle batterie." Finche'
non avesse trovato una soluzione, e velocemente, il capitano, il signor
Spock e Sailor Moon erano bloccati nella Negaverse.
   "Abbiamo bisogno di piu' energia per ristabilire l'integrita' del
campo?" chiese Luna.
   "Si'. Ma i motori non ne hanno piu'." Guardo' la gatta. "Almeno
finche' non avremo un generatore di energia qui."
   "Una grossa sorgente di elettricita' potrebbe andar bene?" chiese
Jupiter dal comunicatore.
   "Si', potrebbe. Ma cosa...?"
   "Ce l'abbiamo!" grido' Artemis. "Mandate qui Jupiter!"
   "Signore?" chiese Kyle, confuso.
   Scotty guardo' Artemis, con la faccia dubbiosa. Poi la sua
espressione si rischiaro'. "Ha sentito il gatto, Kyle." rispose
Scotty. "Teletrasportate Jupiter sulla Galileo."

   "Stiamo lavorando ad una soluzione, capitano, ma ci vorranno alcuni
minuti prima di fare un tentativo."
   "Le suggerisco di sbrigarsi, Scotty. Kirk, chiudo." Chiuse il
comunicatore e guardo' i suoi compagni. "Meglio trovare un posto dove
nasconderci finche' il signor Scott non faccia il miracolo."
   "Non possiamo lasciare Mamoru qui." disse Sailor Moon.
   Kirk annui'. "Lo porteremo con noi. Ma e' meglio uscire di qui, e
alla svelta." Prima che lui o Spock potesse avvicinarsi a Mamoru, un
campo di forza di energia nera lo avvolse.
   "Non credo, Kirk!" urlo' Kunzite.
   "Correte!" disse Kirk. Riuscirono ad andare al riparo prima che un
colpo di energia nera passasse sopra le loro teste. Cercando
un'uscita, Kirk inciampo' nel suo phaser. Non poteva piu' sparare, ma
se la riserva di energia non era stata danneggiata, poteva fare ancora
una cosa... Giro' il controllo al massimo e un sibilo inizio' a uscire
dall'arma, aumentanto lentamente di intensita'. Si giro' e lo tiro' a
Kunzite. "Prendi!" gli urlo', quindi corse verso il tunnel il piu'
velocemente possibile. Quando penso' che fosse passato il tempo
necessario, urlo' "GIU'!" a Spock. Prendendo Sailor Moon, la copri'
lui stesso.

   Kunzite guardo' il phaser che stava a terra. Quella cosa tanto
stupida avrebbe potuto fargli male? Ma il rumore stava aumentando di
intensita'... e di volume.

   "Che sta succedendo..." Sailor Moon non fece in tempo a finire la
frase che si senti' una grossa esplosione arrivare dietro di loro. La
caverna venne scossa e il tunnel crollo' dietro di loro.
   "Mamoru!"
   "Sono sicuro che sta bene." Kirk la rassicuro, sperando che fosse
il caso. "Ricorda, era racchiuso in un campo di forza di Kunzite."
   Quando la polvere si poso', si alzarono e guardarono indietro, al
tunnel ormai impenetrabile. "Dovrebbe rallentarlo un po'" disse Kirk
con soddisfazione.
   "Non completamente, capitano." rispose Spock. "Abbiamo visto che
alcune entita' qui hanno l'abilita' di teletrasportarsi. Suggerisco di
velocizzare la nostra partenza dalla corrente posizione il piu' in
fretta possibile."
   Sailor Moon non capiva. "Potrebbe tradurre???"
   "Ha detto: corriamo!" disse Kirk.
   E si misero a correre.

   Kunzite grugni' dalla rabbia. Quei vermi della nave e le loro
alleate stavano diventando noiosi. Era appena riuscito a
teletrasportarsi con Endymion prima dell'esplosione. Ed era stato un
bene... Forse non sarebbe stato in grado di sopportare
quell'esplosione.
   Ora, doveva far pagare a Kirk lo scotto della sconfitta...

   Scotty lavoro' in tutta fretta per riconfigurare il sistema di
propulsione per accettare un immsione diretta di elettricita' da
Jupiter. Da li', l'energia sarebbe stata convogliata nel generatore di
campo, sperando che non andasse in sovraccarico.
   "Presto!" lo incito' Luna.
   "Sto andando il piu' velocemente possibile. Avremo solo un
tentativo. Se non funzionera' al primo colpo, i motori e il generatore
di campo saranno solo spazzatura metallica. E non potremo riportare qui
il capitano e gli altri indietro."

   Kirk e Spock correvano lungo i tunnel della Negaverse, seguendo
Sailor Moon. Corsero lungo un tunnel, finche' questo fini'.
   "Vicolo cieco." disse Kirk.
   "Deve dirlo in quel modo?" chiese Sailor Moon. Si fermarono per un
momento ad ascoltare rumori di eventuali inseguitori. Niente.
   Spock guardo' il suo tricorder. "Non rilevo segni di inseguitori."
   "Significa che non ci stanno dietro?" chiese Sailor Moon. Sembrava
quasi che non avesse il fiatone.
   Kirk annui', respirando affannosamente. "Penso... che li abbiamo
seminati."
   "Non ne essere tanto sicuro, Kirk!" Kunzite apparve li' vicino.
Lancio' una scarica di energia che colpi' il phaser di Spock,
facendolo cadere al suolo. "Prendero' quei cristalli, ora. E vi
ringrazio anche per avermi portato il cristallo d'argento."

   "Pronto!" annuncio' Scotty. Annui' a Sailor Jupiter.
   Makoto si concentro', sentendo il potere che cresceva dentro di
lei. Era dolorante, leggermente ferita ed esausta per la battaglia
appena passata, ma era determinata. Troppo dipendeva da lei per
fallire. Kirk, Spock, tutta la gente dell'Enterprise... ma soprattutto
Usagi dipendevano da lei ora.
   E non poteva fallire.
   Non ora... ne' mai.
   Senti' il potere che voleva uscire e combatteva per trattenerlo.
Nonostante cio', si vedeva parte di esso che riusciva a passare,
manifestandosi come piccoli fulmini che le illuminavano le mani.
Strinse i denti contro il dolore, cercando di forzare il livello di
energia il piu' alto possibile, piu' di quanto non avesse mai fatto.
Alla fine rilascio' l'energia assieme ad un urlo spaventoso.
   Una mezza dozzina di allarmi della navetta entrarono in funzione
alla scarica di energia. "Ora, signor Kyle!" urlo' il capo ingegnere.
   "Ho una lettura per il teletrasporto!" rispose il capo "Energia!"
Alcune scintille uscirono da diverse console.

   "Non avrai quei cristalli, Kunzite!" esclamo' Sailor Moon. Si pose
di fronte agli ufficiali della flotta stellare, con la Crescent moon
Wand in mano. "O il cristallo d'argento! In nome della Luna, ti
puniro'!"
   Kirk era impressionato dal comportamento dell'alleata. Un minuto
prima li stava conducendo attraverso i tunnel. Ora stava fronteggiando
un essere che riusciva a contrastare le forze congiunte delle Sailor
Senshi e delle armi pesanti della flotta stellare. E la cosa strana
era che lei ne era convinta.
   Kunzite sembro' meno che impressionato. "Lo vedremo, Sailor Moon!"
disse, scagliando una scarica di energia verso i tre.
   Non arrivo' mai. Con un comando mentale, il cristallo d'argento
pulso' e rilascio' una scarica di energia che poteva fronteggiare
quella di Kunzite. Ci fu un breve lampo e le due scariche si
annullarono.
   Quindi un lieve rumore invase il tunnel. Una luce blu-arancio
avvolse Sailor Moon e i due ufficiali, e svanirono.
   "Se ne sono andati! Con i cristalli!" gli occhi di Kunzite non ci
credevano. "Queen Beryl non sara' contenta di tutto questo!" mormoro'.

   "Bel lavoro, Scotty." disse la voce di Kirk dal comunicatore.
   "Un po' troppo buono, signore." rispose Scotty. Cerco' di muovere
l'aria con la mano, per dissipare il fumo che invadeva la navetta,
senza molto successo. Baker era occupato con un estintore sui piccoli
focolai che si erano accesi sui vari pannelli. "La scarica di energia
di Jupiter ha fritto la meta' dei sistemi della navetta. Ci vorra' un
po' di tempo prima di poter ripartire, se le riserve di carburante non
si sono esaurite."
   Jupiter barcollava, cercando di rimettersi in piedi. Il rilascio di
energia l'aveva sbattuta a terra, e l'uso massiccio del suo potere la
aveva indebolita. "Er... mi dispiace."
   L'ingegnere scosse la testa aiutandola a rialzarsi. "Non dire
stupidate. Hai fatto quello che dovevi per tirar fuori i nostri da
la'." Guardo' l'interno della navetta. "Tutto questo puo' essere
rimpiazzato, ma le loro vite no. Hai fatto un dannato buon lavoro!"

   "Scappati?!? Coi cristalli?!? Come e' successo, Kunzite?" Beryl
urlo' minacciosa. Involonrariamente, Kunzite tremo'. Beryl era in uno
di quei momenti. "L'equipaggio della nave ha mandato un gruppo per
recuperare i cristalli, mia regina. Erano accompagnati dalle Sailor
Senshi."
   Beryl era su tutte le furie. "Come sono arrivati fin qui?"
   "Non ne sono sicuro, mia regina. Sapevamo che la nave stellare aveva
la possibilita' di trasferire la materia, ma pensavo che poter passare
attraverso la barriera dimensionale non fosse alla loro portata. Sembra
che si siano alleati con le senshi." Kunzite si fermo' un attimo,
guardando allo spazio. "Mia regina, posso ritrovare la nave. Posso
andarci e riprendermi i cristalli."
   Beryl si appoggio' allo schienale del trono. "No, ho un'idea
migliore."

   Jupiter guardo' in alto quando la navetta inizio' a scuotersi.
"Cos'e'? Un terremoto?"
   "Non lo so!"
   Luna e Artemis sentirono la pelliccia dietro al collo alzarsi.
"C'e' qualcosa di dannatemente malvagio!" esclamo' Luna. "Dobbiamo
andarcene da qui! Ora!"

   L'interfono fischio' insistentemente. "Capitano" disse Chekov, "I
sensori registrano una grossa distorsione dimensionale che si sta
formando proprio sopra la navetta!"
   Kirk fece uno sguardo interrogativo verso il primo ufficiale,
"Spock?"
   Spock attivo' il visore ausiliario e guardo' i risultati. "Qualcosa
sta emergendo da una tasca subspaziale."
   "Signor Kyle, li porti via da li'!"

   Lo spazio sopra la navetta sembro' liquefarsi, e una strana nave
apparve. Era molto piu' grande della nave stellare della federazione,
nera come la notte e sembrava una specie di orca marina mutata. Pulso'
come viva e un raggio di energia parti' da essa, colpendo in pieno la
navetta.

   "MAKO!" urlo' Sailor Moon, vedendo la navetta distrutta. Le altre
senshi guardavano inorridite.
   "Capo... Li ha..."
   Kyle annui'. "Si signore." Lentamente abbasso' i controllo per la
sequenza finale di materializzazione. "Stanno materializzandosi ora."
e subito dopo gli occupanti della navetta erano sulla pedana del
teletrasporto. Le ragazze si precipitarono attorno a Jupiter,
salutando il suo ritorno. Luna e Artemis costretti dalle prese d'orso
di Moon e Venus. Scotty e Baker guardarono i festeggiamenti e scesero
dalla pedana.
   "Bentornato, Scotty."
   "Grazie, signore." disse Scotty. "Ma e' stato un po' troppo vicino
questa volta."
   "Capitano" disse Spock, nonostante i festeggiamenti delle senshi.
"La nave aliena si sta avvicinando rapidamente."
   Luna riusci' a divincolarsi dalla presa di Sailor Moon per poter
dare una occhiata allo schermo. Rimase incredula alla vista della
creatura. "Oh no..."
   "Sapete cos'e'?"
   "L'abbiamo gia' vista" rispose Artemis. "Non so chi siano ne' da
dove arrivino, ma hanno aiutato Beryl nel suo attacco al Moon Kingdom.
Penso sia prudente assumere che sia ostile."
   "Ci occulteremo e..."
   "Non lo consiglio, capitano. L'attivazione dell'occultamento ci
precluderebbe l'uso degli scudi. E alla velocita' di avvicinamento
della creatura, non saremo totalmente occultati quando arrivera'."
   "Allora facciamo la cosa migliore da fare: leviamoci di torno!"
Kirk attivo' l'interfono. "Kirk a ponte. Alzare gli scudi e uscire
dall'orbita. Curvatura 1."

   L'Enterprise si allontano' dalla nave nera, acccelerando alla
velocita' della luce. Il vascello oscuro sembro' quasi urlare, e un
altro raggio di energia taglio' lo spazio, colpendo gli scudi della
nave stellare nel momento in cui entro' a curvatura.

   La nave ebbe uno scossone quando gli scudi vennero colpiti, quindi
fece un balzo piu' violento e le luci diminuirono.
   "Che succede?" chiese Sailor Venus.
   Scotty sudo' "Il cristallo di dilitio e' andato! Non abbiamo piu'
la propulsione warp!"
   Kirk diede a Scotty la borsa con gli altri quattro cristalli.
"Scotty, li installi il piu' in fretta possibile!"
   "Ci vorranno almeno dieci minuti..." inizio' lo scozzese.
   "Ne ha cinque! Vada!" Kirk guardo' la nave che si avvicinava,
quindi attivo' l'interfono generale. "Qui e' il capitano. Allarme
rosso! Tutti ai posti di combattimento!"

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TO BE CONTINUED



The dilithium dilemma - 4

The dilithium dilemma - 6
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