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Fin dalla notte dei tempi, quando il quadro geologico della nostra zona
era in evoluzione, larea del Sulcis iglesiente veniva privilegiata per quanto
riguarda la formazione delle grotte, regalandoci il terreno adatto alla loro formazione.
Il terreno in questione è il calcare e la dolomia, entrambi costituiti da carbonato di
calcio e carbonato di magnesio. Dopo la zona del supramonte di Orgosolo-Dorgali-Urzulei,
il Sulcis Iglesiente è da considerare larea con il più alto indice di
carsificazione della Sardegna. Con il termine carsificazione si intende quel processo che
permette la formazione delle grotte. Ciò avviene perché la roccia in cui sono scavate è
piuttosto tenera e soprattutto è solubile nellacqua (si tratta naturalmente di un
processo che si manifesta in milioni di anni). La parola "grotte" è comunemente
associata alla parola "speleologi". Gli speleologi sono delle persone
appassionate di grotte la cui attività è piuttosto varia e complessa. |
Essa va dalla fase di ricerca in superficie a quella più specifica
dellesplorazione, questultima composta a sua volta da più sottofasi quali il
rilevamento, il servizio fotografico, la raccolta di dati relativi allambiente
esplorato (tasso di umidità, temperatura interna, studio di eventuali reperti biologici).
Per quanto riguarda il nostro Comune, in questo periodo operano due gruppi speleologici,
lo Speleo club Domusnovas e lEquipe speleologica Domusnovas. Lo Speleo club è il
gruppo storico per antonomasia, costituitosi nel 1969 annovera nel suo catasto circa 180
grotte rilevate ed esplorate. LEquipe speleologica costituitasi nel 1995 è composta
da speleologi con oltre 20 anni di esperienza, lattività primaria è indirizzata
allo studio del sistema idrologico sotterraneo esistente nella nostra zona. Per sistema
idrologico sotterraneo si intende quel reticolo di gallerie collegate tra loro che
permettono alle acque piovane raccolte in montagna e penetrate nel sottosuolo, per mezzo
di fratture esistenti in superficie, di confluire alle sorgenti posizionate in prossimità
dellingresso sud delle grotte di San Giovanni dove vengono
raccolte e utilizzate per fini potabili dai comuni circostanti. |
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Attualmente il catasto dellÉquipe è costituito da
circa 30 grotte, tra cui le più importanti sono: pozzo Giorgia - abisso del Fungo - Sa
fosse bucche populu - abisso padre Antonio Furreddu. Dover parlare in generale
di tutte le grotte conosciute nella nostra zona e dell'attività che gli speleologi fanno
per il loro studio non basterebbe un libro, si rimanda pertanto alle numerose
pubblicazioni dei due gruppi di Domusnovas nelle riviste di settore quali
"Speleologia" e "Sardegna Speleologica", per cui cercheremo di
spiegare in sintesi quello che da poco tempo è stato proposto come monumento Nazionale,
in altre parole la grotta di San Giovanni. |
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Il Comune di Domusnovas è sempre stato associato
alle grotte di San Giovanni; limponenza dei suoi due ingressi , i grandi ambienti
interni , la possibilità di percorrerla in auto per mezzo di una strada esistente da
tantissimo tempo , e soprattutto lesistenza di un enorme bacino idrico al termine
del ramo denominato Su Stampu de Pireddu , fanno si che le grotte di San Giovanni siano
conosciute da tanti e siano oggetto di studio da parte di numerosi esperti. Attualmente la
grotta di San Giovanni ha uno sviluppo di circa quattro chilometri e mezzo di cui
ottocentosettanta metri rappresentano lasse principale tra i due ingressi , il
restante è composto da una serie di rami laterali tra cui i più importanti e conosciuti
sono: Su stampu de Pireddu - i rami allagati - i rami fossili Bobore. |
Anticamente la grotta di San Giovanni veniva utilizzata dalle
popolazioni nuragiche come rifugio. Ne sono evidenti le tracce
sui due ingressi, in particolare in quello sud dove è ancora visibile sulla parte destra
quello che resta di un muro ciclopico che anticamente ne chiudeva lingresso. Allo
speleo Club si deve la scoperta di reperti archeologici nelle grotte "Su
Pertusu" e "Su Pertuseddu" e di un vaso del Neolitico Medio unico in
Sardegna per la tipologia delle sue decorazioni. Successivamente con lo svilupparsi
dellattività mineraria la grotta iniziò ad avere una funzione di transito e di
collegamento con le ricche zone minerarie e con tutte le altre risorse che il territorio
offriva. Si presume che tali attività ebbero inizio in epoca antica. Lattività
mineraria che si è svolta sino alla fine degli anni settanta, si basava soprattutto
sullestrazione di minerali di piombo, zinco, argento,
ferro e rame. Si possono tuttoggi notare alcuni particolari di notevole interesse
archeologico minerario e turistico, quali i vari siti minerari presso le zone di Corovau,
Reigraxius, Barraxiutta, Perda Niedda, Sa Duchessa e Tinnì. |
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Dallinizio degli anni novanta la zona è interessata da un intensa attività
sportiva denominata free-climbing (arrampicata libera) dove le
maestose pareti calcaree strapiombanti permettono agli appassionati provenienti da tutto
il mondo di misurarsi con le asperità di una natura ancora intatta. Per quanto concerne
linterno della grotta si presentano al turista diverse motivazioni che possono
spingerlo a visitarla. Prima fra tutte la sua maestosità che si presenta evidente sia nei
due ingressi principali sia allinterno per tutto il suo percorso. La grotta in
questione è attraversata da una strada carrozzabile, (la cui realizzazione si presume sia
avvenuta intorno al 1860) con illuminazione interna, che dà la possibilità di ammirare
le numerose particolarità presenti. Se muniti di un minimo di attrezzatura e si è amanti
dellavventura si possono visitare i vari e numerosi rami laterali sia a livello
strada che a livelli superiori. Tra i vari rami risulta di particolare interesse Su Stampu
de Pireddu che con i suoi duemila ottocento metri, di cui seicento sommersi, è
tuttoggi in esplorazione. La singolare connotazione speleotematica del territorio e
i traguardi raggiunti dai nostri speleologi hanno creato le premesse per la costituzione
della Scuola di Speleologia, che ha organizzato 15 corsi di
formazione e una lunga sequenza di proiezioni didattiche nelle scuole. |