Campi terrazzati alle Vigne |
I nati in una famiglia valdese alle Valli avevano poche opportunità economiche.
Qualcuno, come anche risulta dai censimenti successivi al Rimpatrio,
praticava un mestiere: fabbro, sarto, cordaio.
Nessuno poteva seguire la carriera militare o accedere a titoli accademici,
essendo le scuole in mano ai preti.
Per tutti rimaneva la terra da coltivare. Lavoro ingrato, su pendii scoscesi da bonificare con innumerevoli terrazzamenti e condotte per l’irrigazione.
Ma la terra e i suoi prodotti erano anche il segno della benevolenza divina. Gianavello fu innanzitutto contadino. Si costruì una casa, si conquistò la terra sistemando i terreni intorno, piantò una vigna, scavò una cantina. Il suo tempo era ritmato dal lavoro quotidiano e dall’ascolto domenicale della Parola di Dio. E sarebbe continuato per tutta la vita se al suo trentottesimo anno le ragioni dei sovrani non gli si fossero mosse contro. |