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Spazio museale della Gianavella - pannello 3 - sezione 2


Il contadino

Gianavello fino a circa 40 anni è un tranquillo contadino che si occupa della famiglia e dei suoi campi


Campi terrazzati alle Vigne
I nati in una famiglia valdese alle Valli avevano poche opportunità economiche. Qualcuno, come anche risulta dai censimenti successivi al Rimpatrio, praticava un mestiere: fabbro, sarto, cordaio. Nessuno poteva seguire la carriera militare o accedere a titoli accademici, essendo le scuole in mano ai preti. Per tutti rimaneva la terra da coltivare. Lavoro ingrato, su pendii scoscesi da bonificare con innumerevoli terrazzamenti e condotte per l’irrigazione. Ma la terra e i suoi prodotti erano anche il segno della benevolenza divina.
Gianavello fu innanzitutto contadino. Si costruì una casa, si conquistò la terra sistemando i terreni intorno, piantò una vigna, scavò una cantina. Il suo tempo era ritmato dal lavoro quotidiano e dall’ascolto domenicale della Parola di Dio. E sarebbe continuato per tutta la vita se al suo trentottesimo anno le ragioni dei sovrani non gli si fossero mosse contro.
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