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Spazio museale della Gianavella - pannello 4 - sezione 4


L'intervento dell'Europa

L’intervento delle potenze europee protestanti costringe il Duca a concedere di nuovo ai Valdesi i diritti riconosciuti dagli antichi editti


Oliver Cromwell detta una lettera di protesta in favore dei Valdesi
Accanto alla tenace resistenza dei Valdesi, determinanti per la soluzione del conflitto furono le pressioni della diplomazia inglese e svizzera sulla corte sabauda, che costrinsero il Duca a concedere le cosiddette “patenti di Grazia” il 18 agosto 1655. Si riconosceva ai Valdesi il diritto di abitare e di tenere il culto nei limiti stabiliti dagli editti del 1561, li si “perdonava” esentandoli per cinque anni dalle imposte, si liberavano i prigionieri. La campagna del Pianezza era fallita, inutili le tremende stragi; venne però costruito il forte di S.Maria a Torre, per tenere sotto controllo la popolazione valdese.

Scrive ancora il conte von Dohna:
Dopo che Gianavello fu guarito e arrivarono i soccorsi dei francesi riformati e quelli di Ginevra e ricevettero il denaro inviato loro dall’Inghilterra e dall’Olanda, [i Valdesi] ripresero animo... diedero fuoco a tutti i villaggi dei loro nemici, distrussero completamente il reggimento irlandese, fecero a pezzi la maggior parte dei bavaresi e un gran numero di francesi e piemontesi. Finalmente nel 1655 si fece la pace, con la quale tutto rimase come prima, salvo che il Duca eresse un forte a S.Giovanni, all’ingresso delle Valli.

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