Per fermare l’azione dei Banditi
il Duca inviò alle Valli sei compagnie di soldati regolari al comando del marchese di Fleury,
che si unirono alle truppe del signore di Bagnolo e del marchese di Angrogna.
Distrussero il grano nella pianura di Luserna e
attaccarono da tre lati Angrogna,
ma furono respinti dai Valdesi. Un attacco fu rivolto anche contro le Vigne. Il pastore Leger, contemporaneo di Gianavello, così racconta l’assalto finale ai Piani: |
«...poiché era ancora presto, [i Valdesi] avendo lasciato una buona guardia dalla parte di Rocchamaneoud, accorsero ai Piani, dove i loro fratelli avevano perso la speranza di snidare il nemico. Ma quando videro i soccorsi, il sergente Boirat di Pramollo ed un suo compagno, avanzando carponi dietro una roccia, si avvicinarono al campo nemico, uccisero una sentinella ciascuno, e si gettarono oltre la trincea con il coltello alla mano, gridando “Avanza!, Vittoria!”
In quel momento tutto il resto dei Valdesi li seguirono e portarono un tale scompiglio nel campo nemico che perfino i Generali nemici, temendo per la loro vita, non furono ultimi a fuggire in completo disordine... |
1. L'attacco su Rocchamaneoud è respinto
2. Nel frattempo, pochi valdesi contengono l'attacco alle Porte e costringono il nemico a ritirarsi ai Piani, dove si trincera 3. I valdesi, sgominati gli uomini del Bagnolo, si concentrano assaltando i Piani e mettendo in fuga il resto dell'esercito sabaudo
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