Romeo
and Juliet, dramma senza tempo
Le
vicende di Romeo e Giulietta, com’è noto, già comparse in versioni italiane
prima della tragedia Shakespeariana hanno raggiunto i lettori di tutto il mondo
tramite Romeo and Juliet. La fonte che Shakespeare decise impiegare per
scrivere la vicenda dei due sfortunati amanti non fu comunque, come ricorda
Stanley Wells, direttamente di provenienza italiana; si trattava di The
Tragical History of Romeus and Juliet scritta nel 1562 da Arthur Brooke e
ripubblicata nel 1587. Brooke, per la sua opera, utilizzò un adattamento
francese di Pierre Boaistuau di una storia italiana del 1530 di Matteo Bandello,
Historia novellamente ritrovata di due
nobili amanti. Molto probabilmente Shakespeare lesse anche la traduzione
fatta da William Painter del
francese Boaistuau nel suo Palace
of Pleasure
del 1567. Sebbene
esistano molte altre fonti italiane, è probabile che Shakespeare le ignorasse
tutte, e che abbia attinto direttamente dal poemetto di Brooke. In particolare,
non conosceva il romanzo greco Ephesiaca
di Senofonte da Efeso, risalente al V secolo d.C.
dove si racconta di una certa Anthia che, per evitare le nozze con il
pirata Perilaus, beve un veleno mortale che poi si rivela essere un narcotico
(il romanzo fu tradotto in inglese nel 1727). Un’altra opera in cui sono
presenti i temi di Romeo and Juliet è la storia di “Ganozza e Mariotto”, la
versione data nel “Novellino” di Masuccio Salernitano pubblicato nel 1476.
La
trama della tragedia di Shakespeare è nota: Romeo Montecchi (Montague) e
Giulietta Capuleti (Juliet Capulet), figli di due famiglie rivali di Verona, si
innamorano durante una festa l’uno dell’altra, ed eludendo la vigilanza dei
genitori separati da un odio mortale (e mediante l’aiuto della balia di Juliet
e del frate Laurence, si sposano in segreto. Il giorno successivo Tybalt, cugino
di Juliet, uccide in duello Mercutio, amico di Romeo: quest’ultimo sfida
l’uccisore, e a sua volta lo uccide. Il giovane è bandito da Verona, ma prima
di partire trascorre la prima ed ultima notte d’amore con la sua sposa, poi si
reca in esilio a Mantova. Il padre di Juliet, che crede la figlia stia soffrendo
per la morte del cugino, decide di affrettare le nozze di lei con il conte
Paris, cui l’ha promessa in sposa. Juliet chiede aiuto al frate Laurence, che
le consegna un narcotico da bere la notte prima delle nozze: Juliet verrà così
creduta morta, Romeo avvertito dell’inganno, e il terzo giorno il frate andrà
a togliere la giovane dalla tomba, che potrà così recarsi a Mantova e riunirsi
al suo amato. Un contrattempo impedisce però che Romeo venga avvisato dello
stratagemma, e non appena gli viene annunciata la morte di Juliet, si precipita
a Verona, uccide il conte Paris, sorpreso a deporre fiori sulla tomba della
ragazza, e si uccide bevendo una fiala di veleno. Juliet si sveglia, trova il
corpo omai inerme di Romeo, e si pugnala. Le due famiglie dei Capulet e Montague,
davanti ai cadaveri dei due ragazzi, si riconciliano nelle mani di Escalus,
signore di Verona.
Le
edizioni del corpus shakespeariano
Le edizioni di Romeo and Juliet
La
fortuna critica di Romeo and Juliet su internet