ITINERARI | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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LA
SCHIARA
di Gherardo Ghirardini foto di Gherardo Ghirardini |
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IntroduzioneEscursione di grande soddisfazione che permette di apprezzare un gruppo poco conosciuto al grande pubblico delle Dolomiti, ma in ogni caso, affascinante.Dalla cima della Schiara si gode di un panorama completo su tutte la Prealpi venete e le Dolomiti con la vista delle cime più famose. Pur trattandosi di un'escursione di soli due giorni il percorso è tecnicamente impegnativo. Esso infatti prevede tre vie ferrate, due in salita e una in discesa, ed un lungo percorso in cresta. La presenza di acqua è scarsa nella seconda parte del percorso (goccia persistente nei pressi del bivacco). Il tempo è spesso coperto e si consiglia di effettuare il percorso in periodi di tempo stabile preferibilmente nel periodo autunnale. Il pernottamento è previsto in bivacco, è quindi necessario prevedere attrezzatura adatta. DescrizioneL'escursione si puo' svolgere anche in tre giorni spezzando la prima tappa in due e pernottando al Rif. VII° Alpini.
Lasciata l'auto nel piazzale di Case
Bortot, si prende la mulattiera che si inoltra nella gola dell'Ardo, alta
sul fondovalle. Ad un bivio si lascia sulla sinistra il sentiero per forcella
Monpiana, si scende un po' per poi salire di nuovo nel bosco. A questo
punto il sentiero scende in fondovalle e supera il torrente su un ponticello.
Si riprende a salire per un sentiero scavato a tratti nella roccia, per
poi ridiscendere di nuovo fino al torrente. Lo si attraversa un'altra volta
e si riprende la salita in una faggeta. Il sentiero si fa erto e al termine
della faggeta si trova il Rifugio
VII° Alpini (1502 mt) (3,15 ore). Dal rifugio si prosegue sulla
sinistra attraversando il torrente (conviene fare riserva di acqua!) e
si sale seguendo le indicazioni per la Via ferrata Zacchi, in direzione
del caratteristico Portòn situato alla base della parete della Schiara.
Arrivati sotto la base delle rocce si lascia il Portòn a sinistra
e si risale una paretina (ferrata) e poi per un caminetto e paretine attrezzate
si perviene al bivio con la Via ferrata Marmol. (1,00 ore). Da qui inizia
la Via ferrata Zacchi. La via ferrata prosegue quasi sulla verticale della
cima alternando tratti attrezzati e tracce di sentiero, alcune delle quali
molto esposte. Giunti sotto gli ultimi salti di roccia prima della cima,
il sentiero taglia in orizzontale sulla sinistra e con una serie di arditi
saliscendi si perviene al Bivacco
Dalla Bernardina (2320 mt) (2,45 ore- 7 ore totali). Dal bivacco si
può ammirare la splendida guglia, unica nel suo genere, della Gusela
del Vescovà. (Acqua: c'é una goccia persistente appena prima
del bivacco o subito dopo lungo il sentiero).
Si prosegue il sentiero della tappa
precedente che dopo alcune svolte sale lungo la parte sinistra del massiccio.
Per tracce e paretine attrezzate (Via ferrata Berti) si perviene alla cresta
terminale che si percorre tutta. La cresta, in alcuni tratti molto affilata,
non é attrezzata. Si consiglia prudenza. A destra e a sinistra,
in fondo alla valle si possono scorgere il Rifugio
VII° Alpini da una parte, ed il Rifugio
Bianchet dall'altra.
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SCHEDA
TECNICA
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