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Gherardo Ghirardini
Introduzione
descrizione
Album fotografico
PIZZO BERNINA
di Gherardo Ghirardini
foto di Gherardo Ghirardini e Riccardo Zanini

Introduzione

Il percorso, tecnicamente solo nella seconda tappa impegnativo, prevede l'ascensione al Pizzo Bernina (4049 mt), con il superamento di due tratti con pendenze di 45°-50°, roccette esposte e una cresta piuttosto affilata per pervenire alla vetta svizzera. E' necesaria quindi, un'ottima conoscenza della tecnica scialpinistica, assenza di vertigini e la presenza di tempo stabile.

Necessari ramponi e picozza, imbrago e corda per assicurazione.

Descrizione

1° giorno: Campo Moro - Rif. Marinelli
Dislivello in salita:
1050 m
Dislivello in discesa:
150 m
Tempo di percorrenza:
4.30-5.00
   

Lasciata l'auto alla diga bassa di Campo Moro (1990 mt) si risale il ripido costone a Sx tra i pini fino a sbucare su un dosso da dove si possono mettere gli sci per arrivare, prima sopra L'Alpe Musella e poi al Rif. Carate Brianza (2636 mt).(ore 3.30)
Subito sopra al rifugio, (noi l'abbiamo trovato coperto da più di 3 metri di neve) si perviene alla forcella delle Forbici da cui cominciamo una lunga traversata in diagonale sulla destra della val di Scerscen (attenzione alla neve, procedere con prudenza). Nella traversata si perde un po' di quota per giungere sotto allo sperone di roccia su cui è il Rif. Marinelli-Bombardieri. Risaliamo il canale aggirando le rocce, prima verso Dx per poi piegare a tre quarti della salita, decisamente a Sx e pervenire così al rifugio (2813 mt) (ore 1-1.30; ore 4.30-5).
 
2° giorno: Rif. Marinelli - Rif. Marco e Rosa - Pizzo Bernina - Rif. Marinelli
Dislivello in salita:
1236 m 
Dislivello in discesa:
1236 m 
Tempo di percorrenza:
9.00-10.00
   

La partenza è fissata per le 5.50. Il tempo è nuvoloso. 
Appena fuori dal rifugio si risale diagonalmente a Sx e si attraversa il vallone fino all'estrema Dx per arrivare al Passo Marinelli Occidentale (3000 mt) e di lì alla Vedretta di Scerscen Superiore. Si percorre tutta la vedretta sulla Dx sotto le rocce di Cresta Guzza fino ad arrivare ai piedi del canalone di Cresta Guzza. 
Il canale risale dapprima con pendenza modesta e poi si impenna nella parte finale per superare una crepaccia terminale che in estate è bene aperta. Nella parte terminale è necessario togliere gli sci e procedere con picozza e ramponi (pendenza 45°-50°). 
Superato il canalone si possono rimettere gli sci e, piegando a Sx, in breve si giunge al Rif. Marco e Rosa (3597 mt). (3.30 ore). 
Dal rifugio si risale la spalla che porta alla cresta Sud-est dove si incrocia il percorso che giunge dal Rif. Diavolezza
Risalita tutta la spalla con ampie serpentine si raggiungono le rocce della parte sommitale del Bernina. Abbandonati gli sci si prosegue con picozza e ramponi arrampicando tra rocce esposte e pendii nevosi (fino a 50°) fino alla vetta italiana (4021 mt) e poi su una affilata cresta alla vetta vera e propria (4049 mt). (ore 2-2.30; ore 5.30-6). 
Splendido panorama sulle Cime di Bellavista e sul Piz Palù e sul sottostante ghiacciaio del Morteratsch. 
La discesa si effettua per la stessa via di risalita.
 
3° giorno: Rif. Marinelli - Campo Moro
Dislivello in salita:
150 m 
Dislivello in discesa:
1050 m 
Tempo di percorrenza:
4.00-5.00
   

Il percorso di rientro ripercorre il sentiero della prima tappa in discesa.

SCHEDA TECNICA
 
GRUPPO - CIMA
Bernina - Pizzo Bernina
TIPOLOGIA ITINERARIO
Scialpinistica
PUNTI D'APPOGGIO
Rifugio Carate Brianza
0342-452560
Rif. Marinelli-Bombardieri
0342-511577
Rifugio Marco e Rosa
0342-515370
Rifugio Diavolezza
081-8426205
VERSANTE
Sud-SudEst
QUOTA MAX
4049 m
DISLIVELLO TOTALE
+2436 m, -2436 m
DISLIVELLO 1° GIORNO
+1050 m; -150 m
DISLIVELLO 2° GIORNO
+1236 m; -1236m
DISLIVELLO 3° GIORNO
+150 m; -1050m
ORARI 1° GIORNO
4.30 - 5.00 h
ORARI 2° GIORNO
9.00 - 10.00 h
ORARI 3° GIORNO
400 - 5.00 h
PERIODO
Da aprile a giugno
DIFFICOLTA'
1° giorno: BS
2° giorno: OSA
3° giorno: BS
Percorso impegnativo dal punto di vista fisico per il forte dislivello e l'elevata quota. Richiede l'assenza totale di vertigini, una buona preparazione fisica, la conoscenza della tecnica scialpinistica e della progressione su ghiaccio.
ATTREZZATURA
Da alta montagna, con imbragatura, corda da 50 mt, ramponi, picozza, caschetto, torcia frontale più l'attrezzatura da scialpinismo (Pala, sonda, ARVA!!)
ACCESSI
Da Sondrio si prosegue in Val Malenco fino a Chiesa Val Malenco e di qui alle dighe di Campo Moro. Si lasciano i mezzi subito prima della diga più bassa, la si attraversa e si risale il pendio di fronte a Sx.
CARTOGRAFIA
Compass 1:50.000 n° 92;
CNS 1:25.000 n° 1277

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