Introduzione
Il percorso, tecnicamente solo nella
seconda tappa impegnativo, prevede l'ascensione al Pizzo Bernina (4049
mt), con il superamento di due tratti con pendenze di 45°-50°,
roccette esposte e una cresta piuttosto affilata per pervenire alla vetta
svizzera. E' necesaria quindi, un'ottima conoscenza della tecnica scialpinistica,
assenza di vertigini e la presenza di tempo stabile.
Necessari ramponi e picozza, imbrago
e corda per assicurazione.
Descrizione
1° giorno:
Campo
Moro - Rif. Marinelli |
Dislivello in salita: |
1050 m
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Dislivello in discesa: |
150 m
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Tempo di percorrenza: |
4.30-5.00
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Lasciata l'auto alla diga bassa di
Campo Moro (1990 mt) si risale il ripido costone a Sx tra i pini fino a
sbucare su un dosso da dove si possono mettere gli sci per arrivare, prima
sopra L'Alpe Musella e poi al Rif.
Carate Brianza (2636 mt).(ore 3.30)
Subito sopra al rifugio, (noi l'abbiamo
trovato coperto da più di 3 metri di neve) si perviene alla forcella
delle Forbici da cui cominciamo una lunga traversata in diagonale sulla
destra della val di Scerscen (attenzione alla neve, procedere con prudenza).
Nella traversata si perde un po' di quota per giungere sotto allo sperone
di roccia su cui è il Rif.
Marinelli-Bombardieri. Risaliamo il canale aggirando le rocce, prima
verso Dx per poi piegare a tre quarti della salita, decisamente a Sx e
pervenire così al rifugio (2813 mt) (ore 1-1.30; ore 4.30-5).
2°
giorno: Rif. Marinelli - Rif. Marco e Rosa - Pizzo Bernina - Rif. Marinelli |
Dislivello in salita: |
1236 m
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Dislivello in discesa: |
1236 m
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Tempo di percorrenza: |
9.00-10.00
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La partenza è fissata per
le 5.50. Il tempo è nuvoloso.
Appena fuori dal rifugio si risale
diagonalmente a Sx e si attraversa il vallone fino all'estrema Dx per arrivare
al Passo Marinelli Occidentale (3000 mt) e di lì alla Vedretta di
Scerscen Superiore. Si percorre tutta la vedretta sulla Dx sotto le rocce
di Cresta Guzza fino ad arrivare ai piedi del canalone di Cresta Guzza.
Il canale risale dapprima con pendenza
modesta e poi si impenna nella parte finale per superare una crepaccia
terminale che in estate è bene aperta. Nella parte terminale è
necessario togliere gli sci e procedere con picozza e ramponi (pendenza
45°-50°).
Superato il canalone si possono
rimettere gli sci e, piegando a Sx, in breve si giunge al Rif.
Marco e Rosa (3597 mt). (3.30 ore).
Dal rifugio si risale la spalla
che porta alla cresta Sud-est dove si incrocia il percorso che giunge dal
Rif.
Diavolezza.
Risalita tutta la spalla con ampie
serpentine si raggiungono le rocce della parte sommitale del Bernina. Abbandonati
gli sci si prosegue con picozza e ramponi arrampicando tra rocce esposte
e pendii nevosi (fino a 50°) fino alla vetta italiana (4021 mt) e poi
su una affilata cresta alla vetta vera e propria (4049 mt). (ore 2-2.30;
ore 5.30-6).
Splendido panorama sulle Cime di
Bellavista e sul Piz Palù e sul sottostante ghiacciaio del Morteratsch.
La discesa si effettua per la stessa
via di risalita.
3°
giorno: Rif. Marinelli - Campo Moro |
Dislivello in salita: |
150 m
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Dislivello in discesa: |
1050 m
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Tempo di percorrenza: |
4.00-5.00
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Il percorso di rientro ripercorre
il sentiero della prima tappa in discesa. |
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SCHEDA
TECNICA
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GRUPPO
- CIMA
Bernina - Pizzo
Bernina |
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TIPOLOGIA
ITINERARIO
Scialpinistica |
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PUNTI D'APPOGGIO
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VERSANTE
Sud-SudEst |
QUOTA
MAX
4049 m |
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DISLIVELLO
TOTALE
+2436 m, -2436 m |
DISLIVELLO
1° GIORNO
+1050 m; -150 m |
DISLIVELLO
2° GIORNO
+1236 m; -1236m |
DISLIVELLO
3° GIORNO
+150 m; -1050m |
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ORARI
1° GIORNO
4.30 - 5.00 h |
ORARI
2° GIORNO
9.00 - 10.00 h |
ORARI
3° GIORNO
400 - 5.00 h |
PERIODO
Da aprile a giugno |
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DIFFICOLTA'
1° giorno: BS
2° giorno: OSA
3° giorno: BS
Percorso impegnativo
dal punto di vista fisico per il forte dislivello e l'elevata quota. Richiede
l'assenza totale di vertigini, una buona preparazione fisica, la conoscenza
della tecnica scialpinistica e della progressione su ghiaccio. |
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ATTREZZATURA
Da alta montagna,
con imbragatura, corda da 50 mt, ramponi, picozza, caschetto, torcia frontale
più l'attrezzatura da scialpinismo (Pala, sonda, ARVA!!) |
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ACCESSI
Da Sondrio
si prosegue in Val Malenco fino a Chiesa Val Malenco e di qui alle dighe
di Campo Moro. Si lasciano i mezzi subito prima della diga più bassa,
la si attraversa e si risale il pendio di fronte a Sx. |
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CARTOGRAFIA
Compass
1:50.000 n° 92;
CNS
1:25.000 n° 1277 |
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