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Iniziamo con questo numero una nuova iniziativa con la collaborazione dell'erborista pugliese Bruno Vergani che ci ha sottoposto queste ineteressanti Schede Didattiche di Erboristeria. Crediamo che possano essere la base iniziale per favorire quella cultura erboristica che preme a molti degli appassionati delle erbe in Italia.




Schede Didattiche di Erboristeria (1° parte: i principi attivi) Buglos.jpg (17428 byte)

di Bruno Vergani (erborista)

AVVERTENZA: Queste schede di erboristeria, assolutamente non esaurienti, sono state elaborate unicamente per indicare punti di riferimento per un iter didattico razionale.Non sono pertanto riportati consigli sull'uso specifico di piante officinali in relazione a patologie che sono unicamente di competenza medica. L'autore declina qualsiasi responsabilità per quanto riguarda l'utilizzo improprio delle piante citate, a puro scopo didattico, in queste schede che crescono spontaneamente o che sono coltivate in tutto il mondo.

INTRODUZIONE

Credere o non credere alle proprietà terapeutiche delle erbe? Porre la questione in questi termini é anacronistico. L'erboristeria moderna non é un credo o una fede.Chimica, biologia, medicina hanno messo ordine nel settore. Dalla fiducia acritica del passato o al rifiuto pregiudiziale di tempi recenti oggi si sta passando ad un nuovo approccio; consapevole, obiettivo e riscontrabile. La scienza pura in erboristeria con metodi e dimostrazioni moderni, pur eliminando molti aloni magici e indicazioni non riscontrabili,ha riconfermato nel complesso la validità della tradizione. Nel passato la sperimentazione clinica superava di norma quella farmacologica: un particolare rimedio naturale 'funzionava' e questo bastava per giustificarne l'utilizzo. Oggi, spesso, si conosce anche il principio attivo ed il conseguente meccanismo d'azione del rimedio utilizzato. La chimica farmaceutica di sintesi a volte ha riprodotto molecole presenti in natura per creare farmaci anche molto attivi, per questo é frequente il paradosso di chi scredita pregiudizialmente le erbe per poi utilizzarle senza saperlo.

Il mondo vegetale è un laboratorio chimico unico. Partendo da sostanze semplici sintetizza innumerevoli e complesse sostanze chimiche, ma non per questo la fitoterapia è una panacea né esclude la medicina allopatica.

I PRINCIPI ATTIVI DELLE PIANTE MEDICINALI

Principi attivi sono quelle sostanze contenute nei vegetali che agiscono sull'organismo umano e possono essere utilizzate a scopo terapeutico.La parte di pianta che contiene i principi attivi viene definita droga.I principi attivi vegetali comprendono diverse categorie chimiche. La presenza quali-quantitativa dei principi attivi contenuti nella droghe e nei loro preparati può essere determinata con analisi specifiche anche sofisticate (gascromatografia).Il risultato di tale ricerca viene definito titolo.

Frequentemente l'azione farmacologica del fitocomplesso (l'insieme dei principi attivi contenuti nella droga in toto) può essere superiore a quella del principio attivo estratto e somministrato singolarmente oppure sintetizzato.

CENNI DI FARMACOLOGIA

La farmacologia studia la chimica e le proprietà dei principi attivi e i loro meccanismi d'azione sui vari organi e apparati dell'organismo umano e animale, la posologia ed il corretto impiego terapeutico.I meccanismi d'azione dei principi attivi sono molteplici e non sempre noti.

Recettori nervosi o cellulari specifici possono essere attivati da particolari principi attivi. E' come se avessimo delle chiavi (P.A.) che aprono una particolare serratura (recettore specifico). Lo stimolo chimico genera degli impulsi nervosi che danno la risposta farmacologica; come se un dito (P.A.) pigia un interruttore e si accende la lampadina (risposta farmacologica). A volte i principi attivi possono inibirsi a vicenda (antagonismo) o aumentare la loro azione specifica in modo maggiore della somma del loro impiego singolo; in biologia a volte le regole matematiche non contano e 3 + 3 non é 6, ma 8 oppure 10 (sinergia).

CENNI DI FARMACOGNOSIA

E' evidente che per conoscere le proprietà farmacologiche delle piante medicinali oltre ad una precisa identificazione e classificazione botanica sia indispensabile conoscerne i principi attivi contenuti (farmacognosia).La conoscenza farmacognostica è certamente la dote fondamentale dell'erborista.Nella formulazione e utilizzo delle piante l'operatore consapevole dei principi attivi utilizzati e delle loro attività farmacologiche potrà lavorare al meglio favorendo sinergismi ed evitando antagonismi. Comparerà le varie droghe sostituendo eventualmente quelle dannose perché tossiche o della quali é sprovvisto con altre tollerabili o aventi proprietà analoghe. Utilizzerà la stessa pianta per affezioni anche molto diverse. Potrà con criterio giudicare formulazioni proposte da terzi, scartando quelle improprie, scriteriate o dannose.

I principi attivi vegetali sono stati ordinati nei seguenti grandi gruppi:

  • ALCALOIDI 

  • ETEROSIDI

  • OLI ESSENZIALI

  • SOSTANZE RESINOSE

  • MUCILLAGINI

  • SOSTANZE AMARE

  • SOSTANZE TANNICHE

Principi attivi appartenenti allo stesso gruppo pur avendo affinità chimiche possono avere azione farmacologica ed impiego terapeutico radicalmente differente.

ALCALOIDI

Gli alcaloidi sono caratterizzati dal fatto che, come le basi, combinandosi con gli acidi danno sali cristallizzati.La scoperta e l'estrazione degli alcaloidi dai vegetali risale all'inizio dell'ottocento. Negli ultimi duecento anni sono stati isolati oltre duemila alcaloidi.Gli alcaloidi presenti nelle piante sono sempre mescolati a basi affini. Una stessa pianta può contenere una grande varietà di alcaloidi. Il papavero da oppio contiene nel suo lattice circa 25 alcaloidi differenti.

Inversamente uno stesso alcaloide può trovarsi in piante appartenenti a Famiglie molto differenti. L'alcaloide caffeina é presente nel Caffè, nella noce di Cola, nel Tè e nel Guaranà.

Quasi tutti gli alcaloidi desumono la denominazione da quelle piante da cui furono estratti la prima volta.Gli alcaloidi sono caratterizzati da una notevole farmacodinamica con azione fisiologica varia che interessa più organi e apparati.Dei duemila alcaloidi noti ricordiamo la morfina ad azione sedativa, la codeina ad azione bechica, l'atropina come parasimpaticolitico e la chinina ad azione antimalarica.

ETEROSIDI

Gli eterosidi sono chimicamente caratterizzati da una frazione glucidica e una frazione non glucidica (aglicone o genina) prodotti dall'interazione di agenti idrolizzanti (enzimi, acidi) con i prodotti organici contenuti nella pianta. Inizialmente nella frazione glucidica si riscontrò solo il glucosio per questo si denominarono "glucosidi". Ora si conosce che la parte glucidica può essere formata da esosi differenti dal glucosio, da qui la denominazione "eterosidi".Gli eterosidi hanno una notevole importanza terapeutica. Moltissime piante devono l'azione terapeutica a queste sostanze.Ricordiamo gli eterosidi di tipo antrachinonico di Rhamnus phursiana efficace lassativo e l'arbutina di Uva ursi antisettico delle vie urinarie.

OLII ESSENZIALI (ESSENZE)

Gli olii essenziali sono sostanze volatili aromatiche costituite da miscele di più composti. Non essendo solubili in acqua sono presenti nella pianta sotto forma di emulsioni non sempre stabili che tendono a riunirsi in goccioline.La costituzione chimica è molto complessa e varia. Ritroviamoidrocarburi, alcoli, aldeidi, chetoni, fenoli.Gli olii essenziali sono prodotti notevolmente concentrati caratterizzati da molteplici azioni terapeutiche (AROMATERAPIA). Sono,comunque, preparati non esenti da controindicazioni ed intolleranze anche serie per l'azione irritante sulle mucose dei composti fenolici e neurotossica di alcuni composti terpenici.

Per l'impiego terapeutico ricordiamo, a titolo di esempio, oli essenziali di:Pinus silvestris: azione balsamica, Eugenia caryophyllata azione antisettica e Melissa officinalis stimolante nervina ed antispasmodica.

SOSTANZE RESINOSE

Le sostanze resinose sono prodotti d'escrezione complessi disciolti in parte negli olii essenziali. Sono insolubili in acqua e solubili in alcool,acetone od etere. A tale gruppo appartengono le oleoresine e le gommoresine.

MUCILLAGINI

Sono sostanze simili alle gomme, costituite da grandi molecole in genere associate alla cellulosa. Hanno spiccata caratteristica di inglobare liquidi rigonfiandosi e procurando una azione emolliente. Ricordiamo l'azione emolliente di Malva e Althea.

SOSTANZE AMARE

Vengono definite sostanza amare prodotti vegetali chimicamente non ben definiti, amari al gusto, inodori. Possono o no essere terapeuticamente attive come anche possono essere tossiche.

SOSTANZE TANNICHE

Le sostanze tanniche o tannini sono un gruppo eterogeneo di composti poliidrossifenolici. Trovano impiego terapeutico come astringenti e antinfiammatori.

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