Bruno Tognolini
INCONTRI D'AUTORE
Incontri con le scuole, convegni, corsi, conferenze, festival etc.
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Presentazione degli incontri
Comunicazione importante per il 2009
Note descrittive
Ecco le descrizioni di cinque tipologie di "incontri con l´autore", distillate da una dozzina d'anni d'esperienza e rinfrescate con le ultime novità del lavoro e delle opere. Possono essere utili ai programmatori d'eventi (bibliotecari, insegnanti, funzionari, etc.), per decidere che tipo di intervento propormi, e per documentarlo poi nei loro materiali informativi.
1 . Incontri con le scuole. Sulla poesia. IL TAMBURO NASCOSTO
2 . Incontri con le scuole. Sui libri. INCONTRI CON L'AUTORE
3 . Incontri con gli adulti. Sulla televisione. LA MELA CADUTA DA UN ALBERO AZZURRO
4 . Incontri con gli adulti. Sulla lettura a voce alta ai bambini. LEGGIMI FORTE
5 . Incontri con gli adulti. Sulla poesia e le filastrocche nelle scuole. L'UCCELLO CON TRE ALI
Note tecniche
E qui le informazioni necessarie ai programmatori di eventi per comprendere se le mie proposte possono incontrare le loro esigenze e disponibilità.
1 . Tempi di prenotazione
2 . Fasce d'età
4 . Numero di partecipanti e durata
5 . Costi
PRESENTAZIONE DEGLI INCONTRI
L'uomo che piantava gli alberi
Comincio spesso i miei incontri coi bambini in un modo che pare sbagliato, con due parole difficili che mettono un po' di spavento: dico che io ho di loro, dei miei lettori, notizie "quantitative" e non "qualitative". Ma niente paura, gli sguardi smarriti subito si rasserenano: significa semplicemente che so "quanti" sono e non "quali" sono.
Quanti sono i miei lettori me lo dicono certe lettere che si chiamano Rendiconti, in cui gli editori ogni anno comunicano agli autori che di tale libro sono state vendute 300 copie, di tale altro 3000, di tale altro 30, e così via. In questo modo io so quanti lettori ho.
Ma per sapere quali non c'è che un modo: vedere le facce. Le facce dicono tante cose, e le voci tutte le altre. I lettori si chiedono spesso che faccia avrà lo scrittore che ha scritto ciò che stanno leggendo; e lo scrittore si chiede se i lettori leggendo i suoi libri avranno facce annoiate, divertite, commosse, stufe, rapite, o solo indifferenti e così così.
Gli incontri fra autore e lettori sono il posto dove calare giù il libro che impedisce alle facce di vedersi a vicenda, e guardarsi e parlarsi. Forse la mia faccia sembrerà ai lettori una faccia da libro, un po' magica e leggendaria: ma i miei libri in compenso sembreranno forse più umani e vicini, libri che hanno una faccia.
Parlando più seriamente e professionalmente, gli incontri con l'autore sono uno dei luoghi della cosiddetta "promozione della lettura": della lettura dei libri di quell'autore e - ci si augura - anche di altri e dei libri in generale. Su questo argomento fiumi di carta sono stati scritti, ai quali io qui poco posso aggiungere. Posso dire che con sollievo, dopo i primi incontri impauriti di tanti anni fa, qualcuno mi ha detto che assomigliavo un po' ai miei libri, o che loro assomigliavano un po' a me. Se questo accade, una certa "promozione della lettura" può in effetti scaturire dall'incontro con l'autore. L'umanità della comunicazione faccia a faccia, l'esperienza della conoscenza personale, la forza di verità della voce e degli sguardi, dai visi si trasferiranno alle pagine. I lettori avranno forse curiosità di andare a leggere cosa racconta nei suoi altri libri quel tale signore piccolo con la faccia da gnomo che con loro ha parlato quel giorno. Le maestre riferiscono che dopo gli incontri con me si sono avuti giorni fervidi di letture e lavoro in classe su rime e storie. E i librai riferiscono che dopo gli incontri con l'autore i lettori vengono con animo e sguardo diverso a cercare i suoi libri.
Da dodici anni giro l'Italia per parlare coi lettori, bambini e adulti. Avrò parlato con decine di migliaia di persone. Conquistare i lettori uno per uno è impresa folle e dolce come quella narrata nel libro "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono: un ometto che aveva deciso di rimboschire da solo, piantando albero su albero, anno per anno, un'intera catena montuosa.
Queste occasioni di guardare in faccia le scolaresche, i genitori, gli insegnanti, i lettori bambini e adulti, di poter leggere nei loro occhi l'adesione, la stima e la gratitudine, sono risorse straordinariamente importanti e benefiche per chi fa il mio lavoro. Dove il rischio è sempre quello di scoprire d'essersi spinti troppo avanti, o semplicemente troppo altrove, dove sei solo e nessuno ti segue o ti accompagna. Da questi incontri traggo quasi più beneficio io di chi mi ascolta, perché mi rassicurano che, per fortuna, così non è.
Se poi, lettore per lettore, anno per anno, sono per caso anche riuscito a favorire la crescita sulla povera patria inaridita di qualche ciuffo di bosco, tanto meglio: ci siederemo all'ombra e leggeremo.
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COMUNICAZIONE IMPORTANTE
Mi scuso con insegnanti, bibliotecari, librai e altri programmatori d'eventi, ma potrò valutare le loro richieste di incontri per l'anno 2009-2010 solo dal prossimo settembre.
E voglio spiegare perché...
Dal settembre del 2008 al giugno del 2009 son stato in 63 città e paesi d'Italia, per un totale di un paio di centinaia di incontri.
Nel prossimo anno dovrò ridurre di un terzo questo "tour", la cui crescita ogni anno mi lusinga, ma che ha un risvolto un po' paradossale: mi si chiama per i libri che scrivo, ma se vado dovunque mi chiamano io libri non ne scrivo più. Non credo che coloro che mi invitano nelle loro scuole, biblioteche, librerie, siano più contenti di avere l'autore in carne e ossa piuttosto che altri suoi nuovi libri in carta e inchiostro. So per certo che non ne sarei contento io. E anche gli incontri, condotti da una persona scontenta, finirebbero per non essere più né belli né utili nemmeno per chi ha davanti. Occorre insomma mettere mano, per il prossimo anno, a un'ardua impresa di tagli.
Comincerò sospendendo le prenotazioni per incontri con le scuole fino al settembre 2009.
Da settembre accoglierò le richieste di UN NUMERO LIMITATO DI SCUOLE PER OGNI MESE, per lasciar posto a eventuali altre occasioni che mi stanno a cuore (convegni, incontri con genitori e insegnanti, festival, etc.)
Chiedo quindi alle persone che intendessero invitarmi a incontri con le scuole per l'anno 2009-2010 di sottopormi la loro richiesta nel prossimo settembre, lasciandomi un messaggio nel LIBRO DEGLI OSPITI.
Ecco la corsa di Pinocchio nelle città...
In quest'anno scolastico, dal settembre 2008 al giugno 2009, per uno o più incontri, per uno o più giorni, sono stato a:
Pomigliano (NA), Bassano del Grappa, Pordenone, Milano, Vignola (MO), Arezzo, Andria (BA), Bitonto (BA), Trani (BA), Romagnano Sesia (NO), Cagliari, Musei (CI), Furtei (VS), Nuoro, Sassari, Torremaggiore (FG), Siena, Riccione, Roma, Borgonuovo Piacentino, Sassuolo (MO), Biella, Bologna, Leno (BS), Brugherio (MI), Castelvetro (PC), Monfalcone, Vicenza, Roma, Cesena, Vimercate (MI), Rozzano (MI), Milano, Modena, Medicina (BO), Asti, Cassola (VI), Genova, Bologna, Pontedera (PI), Foligno, Sassuolo (MO), Vignola (MO), Pomigliano (NA), Torino, Monterotondo (RM), Foggia, Agrigento, Palermo, Lucca, Carpi, Brescia, Trezzo d'Adda (MI), Bari, Pesaro, Cagliari, Carbonia, Bolzano, Sestri Levante, Chieti, Solaro (MI)...
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INCONTRI CON LE SCUOLE
NOTA IMPORTANTE
È condizione necessaria che i bambini che incontro abbiano letto qualche mio libro.
Se i bambini prima dell'incontro hanno avuto per le mani un mio libro, acquistato o prestato dalla biblioteca, se ci hanno lavorato su con le insegnanti, allora attenderanno uno scrittore, e incontreranno me; viceversa è molto forte il rischio (parlo per esperienza) che percepiscano d'incontrare "uno famoso", come dicono loro. Anche quest'ultima situazione, con molta fatica, si può volgere a qualche beneficio, ma la prima è di gran lunga la più feconda. L'aspettativa febbrile, la curiosità che per tanti anni ho visto fremere prima dell'incontro; e l'incanto, l'ammirazione, l'adesione che spesso ho visto seguire dopo l'incontro; queste forti emozioni, se i bambini avranno un libro in mano, anziché restare inutilmente attaccate alla mia persona, che se le porta via, caricheranno come una pila quel libro, e forse per contagio tutti gli altri. Quest'effetto talismanico è poi dieci volte più potente quando quel libro gli resta in mano, quando (con l'aiuto dell'istituzione, se le condizioni della famiglia non lo consentono) i bambini se lo portano a casa con firma autografa e saluto al loro nome nel suo frontespizio, anziché su quaderni e diari e fugaci cartine, come l'autografo di "uno famoso".
La promozione della lettura senza il libro rischia d'essere vuoto guscio, lieve buccia d'intenti che il vento di qualche giorno porta via.
1 . Sulla poesia. IL TAMBURO NASCOSTO
L'uso di rima e metro nella poesia per bambini. Riflessioni, racconti e filastrocche di un autore
INCONTRO COI BAMBINI LETTORI DELLE SCUOLE ELEMENTARI
ESIGENZE TECNICHE: nessuna
Un poeta rimatore e scrittore di filastrocche parla coi bambini del suo lavoro. Con bambini lettori e scrittori, che leggano e scrivano: quindi l'incontro è impossibile con le scuole materne e più difficile col primo ciclo delle elementari. Parla delle due ali della poesia, il Senso e il Suono: di come battono insieme, si aiutano per dire qualcosa che sta al centro (forse il cuore?); dice una serie di filastrocche-indovinello la cui soluzione è suggerita dal Senso e dal Suono, giochi che aiutano a capire le due ali e al tempo stesso divertono i bambini. Racconta del tamburo che ha suonato in una piccola banda teatrale in lontani anni, e di che cosa c'entri mai con le filastrocche che scrive ora. Parla di altri tamburi nascosti nei versi dei bambini, nelle conte e nelle rime di gioco. Dice con il tamburo della voce decine di filastrocche, scelte insieme ai bambini da un pozzo che ne contiene 500, pescandole con l'aiuto di un computer. Risponde alle domande di chi ha letto i suoi libri e vuole vedere la faccia che c'è dietro. Ma siccome a scuola si imparano sia i libri che la vita, parla anche d'altro. I bambini gli chiedono spesso, incuriositi: ma tu sei famoso? Ma come si fa a diventare scrittori? Ma sei ricco? Sei felice di quello che fai? Sono curiosi dei modi diversi che esistono al mondo di essere adulti. Lui è lì anche per questo, e risponde.
I libri su cui il lavoro preparatorio a questi incontri si può orientare sono tutti i miei libri di filastrocche: soprattutto Mal di pancia calabrone (per i più piccoli) e Rima rimani, antichi e gloriosi cavalli di battaglia; le Filastrocche e canzoni della Melevisione (di prossima pubblicazione un nuovo libro Giunti che forse ne offrirà una messe assai più ricca e aggiornata); e infine i due più recenti e particolari (da studiare e scegliere con cura da parte delle maestre) Mammalingua e Maremé.
Indice
2 . Sui libri. INCONTRI CON L'AUTORE
I due mestieri faticosi e belli di scrivere e leggere, faccia a faccia al di là del diaframma del libro
INCONTRI TEMATIZZATI A SINGOLI LIBRI CON SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
ESIGENZE TECNICHE: i miei libri che i bambini avranno letto in precedenza
In questa forma classica di incontro con l'autore temi e argomenti son definiti dai libri che le classi hanno scelto e letto, e dalle curiosità dei lettori intorno ad essi. Poi in realtà da questi argomenti si parte per allargare lo sguardo all'intero lavoro di scrivere, e a quello non meno faticoso e bello di leggere. Fasce d'età e contenuti degli incontri sono determinati dai libri scelti: ci si può avvalere della la bibliografia Indice a questa pagina, e delle escursioni di assaggio nei singoli libri, per scegliere i titoli in relazione alle fasce de'età e agli interessi specifici delle classi (quali abbiano lavorato più sulla rima, o sulla prosa italiana d'una certa accuratezza di stile; quali più sui contenuti storici, ambientali, civici, relazionali, etc.).
NELLE SCUOLE PRIMARIE, per esempio, sono apprezzati in questi incontri i libri della Fatatrac: i due poemetti in ottave La sera che la sera non venne e L'altalena che dondola sola, sia per i loro contenuti di lieve e poetica attenzione al degrado dell'ambiente, sia per le forme a "stanze" di otto versi (quasi a "vignette"), che consentono una scansione del lavoro in classe pratica e divertente. È molto apprezzato Topo dopo topo, una versione in prosa e rime scoppiettanti della leggenda del Pifferaio di Hamelin, che invita a letture vivaci nella classe e addirittura a vere e proprie messe in scena (ne ho viste in diverse scuole d'Italia); e al tempo stesso, per chi voglia approfondire il libro da altre parti, offre una ricca escursione nelle fonti dell'antica leggenda con un buon corredo di materiali allegati. Sono apprezzati infine i racconti in prosa di Angeli, lucertole, bambini dappertutto, di Sentieri di conchiglie, e per i più piccoli i due libri piùrecenti della Giunti, Zio Mondo e Guance ciliegine, che offrono spunti di riflessione in classe sulle diverse tematiche (accoglienza dei diversi, contatto con la natura, dinamiche di gruppo, timidezza, paura della perdita dei genitori, etc.), e al tempo stesso consentono le prime escursioni degli alunni in una prosa italiana "di secondo grado", acccessibile ma stilisticamente elaborata.
NELLE SCUOLE MEDIE è molto apprezzato il romanzo Salto nell'Ultramondo (Giunti), che affronta i temi dell'amicizia, della intergrazione di personalità e abilità diverse in un gruppo coeso, della solidarietà fra i ragazzi; esplora le forme e i modi della produzione di immaginario "personale", le fantasticherie dei ragazzi che s'incantano nei loro mondi; e infine riflette in forme lievi e avventurose sul tema denso delle sofferenze psichiche, della depressione giovanile.
NELLE SCUOLE SUPERIORI, infine, e in qualche caso nell'ultimo anno delle medie, sono letti i due grandi romanzi Salani: Lilim del tramonto e Lunamoonda, che consentono immersioni in profondità in un tema di febbrile attualità per i ragazzi, che al tempo stesso è sorprendentemente ignorato dall'editoria a loro dedicata: parlano entrambi, in forme diverse, del futuro. Ne parlano e ne raccontano in forme lievi, avventurose, avvincenti e niente affatto pessimistiche: il rapporto coi mondi virtuali dei videogame, con le nuove forme di narrazione condivisa e immersiva, con la società ipertecnologica che già ora ci circonda, e che nel prossimo futuro "post-human" promette di invadere il nostro stesso corpo. Parla di tutte queste prospettive con una angolazione umana particolare e irrinunciabile, quando si parla ai ragazzi: con fiducia, in loro e nei tempi. Con speranza.
Indice
Sulla televisione. Spunti integrati negli altri incontri
Mentre fra poco descriverò un incontro destinato agli adulti che tratta specificamente di bambini e televisione (o meglio, bambini e Melevisione), non mi è parso opportuno dedicare al mio lavoro di autore "Melevisivo" uno specifico incontro coi bambini. Nelle altre due tipologie di incontri, tuttavia, quelli sulla poesia e quelli sui libri, quel lavoro è ben narrato e presente. Nei discorsi sulla rima fatalmente si intersecano le 500 filastrocche scritte per la Melevisione in dieci anni; nei discorsi sulle storie dei libri si intarsiano racconti e notizie su altre e diverse forme del narrare, sulle scalette, sui copioni, sui problemi che lo studio, la recitazione, la regia, il linguaggio televisivo pone a un inventore di storie. Così negli incontri su rime e su libri si risponde alle domande dei bambini che vogliono sapere cosa è successo a folletti e orchi spariti, come si fanno i fulmini di strega, dov'è il Fantabosco e come ci si arriva... E l'orgoglio quieto di uno scrittore per bambini che scrive per i libri e per la televisione (per la Melevisione) con la stessa mano, con lo stesso rigore e colore, è quasi sempre una bella scoperta per bambini abituati a vedere nella televisione qualcosa di dato - molto spesso dato male e purché sia - e non l'opera responsabile e faticosa di scrittori e registi e attori.
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INCONTRI CON GLI ADULTI
3 . Sulla televisione. LA MELA CADUTA DA UN ALBERO AZZURRO
Il lavoro degli scrittori nella TV "di qualità" per i bambini: riflessioni, esempi, racconti dietro lo schermo
INCONTRO CON ADULTI: insegnanti, genitori, educatori, studiosi e operatori dei media, etc.
ESIGENZE TECNICHE: un proiettore collegabile a notebook con cavo ed eventuale schermo
In quest'incontro si racconta la produzione televisiva per bambini dalla parte dello scrittore, di chi individua e struttura contenuti, temi, linguaggi, personaggi, storie "come se" fossero destinati ai libri: con lo stesso cuore e la stessa mano, ma con diverse forme e stili di scrittura. Si discutono i rischi e i vantaggi che questo comporta. Si racconta cosa accade dietro quel vetro: la parte destra e la parte sinistra del copione, come fosse un cervello (forse lo è); il gruppo degli autori e la loro vita tribale nella riserva; il rapporto di collaborazione-conflitto con lo Studio, col regista, con la produzione, con l'Auditel, col merchandising. Si guarda insieme e si analizza una puntata "speciale", una di quelle che trattano di temi densi e rischiosi (p.es. "Il cappello dei figli amati", sui figli adottivi); se ne racconta la scrittura, se ne analizzano i passaggi, si leggono le e-mail degli spettatori, il più delle volte entusiasti ma talora contrariati o feriti: e in tal caso si discutono col pubblico i possibili errori.
Si parla infatti di responsabilità: d'autore e di genitore. Come fare per non scomparire dietro un sistema che parla e agisce per te. "La televisione si fa così", dicono a quelli che la fanno: ma poi salta fuori qualcuno che cambia solo una letterina ("Avete ragione, si fa così: ma questa non è televisione, è Melevisione"), e dimostra che si può fare anche altrimenti. E che magari, guarda caso, piace di più. "La televisione si guarda così", dicono agli spettatori, e ai genitori degli spettatori. Ma non sarà che anche lì si può fare in qualche altro modo? Ci ragioniamo insieme.
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4 . Sulla lettura a voce alta ai bambini. LEGGIMI FORTE
La lettura ad alta voce come strumento di nutrizione e difesa dei propri figli
INCONTRO CON ADULTI: genitori, insegnanti, educatori, pediatri, bibliotecari, librai, semplici lettori e curiosi
ESIGENZE TECNICHE: un proiettore collegabile a notebook con cavo ed eventuale schermo
Recitare filastrocche ai bambini, subito dopo la nascita, e negli anni successivi leggere loro ad alta voce storie e rime, costruisce uno spazio comunicativo che arricchisce e nutre e riposa entrambi i suoi attori. La voce umana ha un potere profondo e antico, che affonda forse le sue radici nei nostri primi giorni di vita, quando una "voce che grida nel deserto" ci chiamava per farci finire di nascere. La voce che crea è alle origini di tutte le cosmogonie, in ogni storia sacra; la voce che incanta, che affattura, che "fa", ha generato immensi repertori di formule e filastrocche: perché i genitori hanno tanta resistenza a donare questo antichissimo "generatore di umanità" ai loro figli? Perché sono tanto restii a godersi quel teatrino serale privilegiato, con uno spettatore solo ma entusiasta, che è la lettura ad alta voce ai propri bambini?
Uno scrittore racconta e commenta la sua esperienza di lettore per sua figlia, descritta con Rita Valentino Merletti, studiosa e teorica della letteratura per l'infanzia, sul libro "Leggimi forte": la Voce (dire, cantare), il Corpo (fare, stare), gli Oggetti (fare, guardare), le Figure (guardare, riconoscere), il Tempo (quando, quanto), il Luogo (dove, dove non), L'incanto (gioire, contagiare), la Fatica (penare, rinunciare)... e così via. E discute mamme e papà, insegnanti e bibliotecari, sui modi, gli ostacoli, le strategie e le seduzioni della lettura ad alta voce, incastonando in queste discussioni le filastrocche per neonati e le illustrazioni del libro "Mammalingua".
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5 . Sulla poesia e le filastrocche nelle scuole. L'UCCELLO CON TRE ALI
Ragionamenti e dimostrazione di lavoro sulle filastrocche e sulla loro Utile Bellezza nelle scuole
INCONTRO CON ADULTI: insegnanti, educatori, librai, bibliotecari, genitori, poeti, semplici lettori e curiosi
ESIGENZE TECNICHE: un proiettore collegabile a notebook con cavo ed eventuale schermo
La poesia è una creatura volante, angelo o diavolo, uccello o pipistrello. Come tale ha due ali: il Suono e il Senso.
Suono è la RIMA, che usata con rispetto e bellezza, non piegata ai miei fini, mi porta in posti che non conoscevo, mi fa dire ciò che non sapevo di sapere: quindi non più cose mie, ma di tutti. Si possono dare dimostrazioni di questa magia, vederla farsi in tempo reale sotto gli occhi.
Suono è il RITMO, il tamburo nascosto nel cuore dei versi, che dà un piacere profondo e antico, col suo battito intona il battito del cuore di chi ascolta, fa sembrare vero e profondo ciò che si dice. Lo sanno i poeti, i sacerdoti, le maghe e i pubblicitari. Anche di questo si danno dimostrazioni, con tamburi lontani millenni, tamburi vicini del corpo, tamburi sofisticati e semplici, dialettali e stranieri e diversi.
L'altra ala è il SENSO: ciò che la poesia "vuole" dire. Questa ala può essere potente e prepotente, prepotere e prevalere troppo sul suono, e allora la poesia può volare storta e pesante, senza mai riuscire davvero a staccarsi dal suolo. O può essere leggera e troppo leggera, vinta in partenza, rinunciataria, senza più nessun desiderio di dire, e allora la poesia vola bene ma non va da nessuna parte. Anche di questo si possono dare esempi ricchi e fioriti.
Ma c'è una terza ala, di cui è difficile parlare. Un'ala senza la quale la poesia non esiste, sparisce e lascia sul tavolo versi e rime inutili come fiammiferi spenti. È difficile parlarne, ma poiché questi fiammiferi spenti stanno diventando montagna opprimente, nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche, occorre provarci. Proveremo a capire insieme cosa devono fare le insegnanti per trovare, nello tsunami di rime che inondano le scuole, la rosa del Piccolo Principe della poesia. Quella rosa che, una volta trovata, crea ed educa il gusto, tanto che poi si sa cosa cercare, non ci si accontenta di niente di meno. La rosa che con mano da giardinieri possono porgere ai loro bambini, per creare e far crescere un angolo di giardino, che non guasta, nell'orto della classe.
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NOTE TECNICHE
DISPONIBILITÀ
Per l’anno in corso dovrò scegliere le occasioni, perché i viaggi per gli incontri, pur essendo per molti motivi i benvenuti, rischiano di dilagare troppo nel mio lavoro. Se sto più in giro a parlare dei libri scritti che a casa a scriverne di nuovi, qualcosa non va. Nel tentare di arginarli, quindi, dovendo scegliere le occasioni, terrò conto di alcuni criteri:
- gli ambiti consolidati
e sostenuti da rapporti di conoscenza personale con insegnanti, librai, bibliotecari e bambini;
- gli incontri con scuole che possano svolgere un lavoro sui miei libri
, e possibilmente facendo in modo che il maggior numero possibile di bambini ne posseggano una copia (ho già parlato di questo Indice al documento);
- gli incontri rivolti a un pubblico di adulti
(insegnanti, educatori e genitori, pubblico generico), programmando magari incontri coi bambini alla mattina e con gli adulti nel pomeriggio (o la sera prima). E anche questo voglio motivare. Parlare ai singoli alunni, uno per uno, è impresa eroica e dolce da "Uomo che piantava gli alberi" (il bel libro di Jean Giono), e per dodici anni l’ho perseguita, augurandomi di aver favorito la crescita di qualche ciuffetto di bosco; ma tale impresa esige un tempo esclusivo e sterminato: se il tempo è poco, conviene privilegiare i motori di semina, i moltiplicatori di promozione della letteratura, quali genitori e insegnanti sono.
Prendo impegni per gli incontri man mano che le richieste mi giungono, cioè in genere dall’estate o dall’autunno per l’anno scolastico successivo. Prima che l’agenda si riempia in misura che non consente la scrittura della Melevisione, dei libri e la cura degli affetti, chiudo le prenotazioni per quel mese. È quindi consigliabile prendere contatti, e se possibile fissare una data, anche ad arbitrio, per tempo.
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FASCE D’ETÀ
Gli incontri son destinati a piccoli e grandi lettori, e comunque a lettori: bambini che devono saper leggere e aver letto i miei libri. La fascia d’età ottimale è dal secondo ciclo delle scuole primarie in su, fino alle medie (coi poemetti in ottave della Fatatrac e il romanzo "Salto nell’Ultramondo") e alle superiori ( coi due romanzi ("Lilim del tramonto" e "Lunamoonda"). Ho incontrato spesso e con efficacia anche prime e seconde elementari, e talvolta anche bambini della scuola dell’infanzia, ma sinceramente è per me più faticoso e per tutti meno utile.
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NUMERO DI PARTECIPANTI E DURATA
L’efficacia di una comunicazione personale e faccia a faccia come quella che mi prefiggo è inversamente proporzionale alla quantità del pubblico: una classe per volta sarebbe l’ideale; ma poiché so che questa condizione per motivi sacrosanti di bilancio è il più delle volte quasi utopica, posso incontrare con buoni risultati due classi riunite. Non andrei molto oltre una sessantina di bambini. Ho fatto "incontri con l’autore" anche con cinquecento bambini: un microfono e una manopola del volume adegua la forza della voce, ma non quella della comunicazione.
Gli interventi durano da un’ora a un’ora e mezza. Un’ora, come ho visto in anni d’esperienza, è in media il limite d’attenzione dei bambini più piccoli per attività del genere. Questo limite non è mai fiscale: se i bambini o i ragazzi possono e vogliono ascoltare e parlare con me più a lungo, e se non ci sono altre classi che attendono, o scuolabus, o mense, o genitori o altri motivi che premono, io sono lì per loro.
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COSTI
Il compenso per un singolo incontro è di 350 € + spese di viaggio se rilevanti (fuori dall'Emilia Romagna) e spese di vitto e alloggio se occorre pernottare.
Per gli incontri con le scuole, nel caso che il numero delle classi ecceda i limiti descritti sopra e si richiedano più incontri, il compenso per due incontri nella stessa mattinata di 600 €; per tre incontri, due al mattino e uno al pomeriggio, è di 750 €.
Il compenso sarà fatturato (senza IVA perché la mia attività rientra nel "regime agevolato" previsto dall’ultima finanziaria "ai sensi dell’art.1, comma 100") secondo queste voci:
Competenze = € 350,00
+ Rivalsa INPS 4% = € 14,00
Totale imponibile = € 364,00
- R.A. 20% = € 72,80
Totale da pagare = € 291,20
Per i compensi di 600 e 750 € tutto sarà in proporzione (mi scuso per questa pignoleria contabile, ma il mio commercialista mi dà severe istruzioni in proposito).
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Alla Home Page di Bruno Tognolini
Questa pagina è stata creata il 24 ottobre 2008, e aggiornata il 13 gennaio 2009
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