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Cefalea e reni.... |
Ho 33 anni e sono anche io una malata cronica d’emicrania. La mia sventura è cominciata all’età di 12 anni, con problemi di pressione alta e forti mal di testa, verso i 15 anni i medici mi diagnosticarono una pielonefrite cronica con malformazione congenita del rene destro. All’età di 16 anni mi fecero il primo intervento di plastica ureterale bilaterale, per un reflusso vescico ureterale. Questo reflusso danneggiò irreversibilmente il rene destro, infatti, all’età di 17 anni mi nefrectomizzarono. La mia situazione renale negli anni è migliorata molto (ora la creatinina è a 1,4 non ho più avuto coliche renali, ma ho sovente cistiti che ritengo ormai croniche; la pressione si è stabilizzata 120-80). In tutti questi anni ho sofferto sempre di crisi emicraniche, diagnosticate come: emicrania di primo grado, con forma ereditaria, senz’aura. Inizialmente gli attacchi erano molto frequenti, circa uno ogni due giorni, ma dopo aver fatto un ciclo d’agopuntura e una cura iniziale di 12 gocce quotidiane di Laroxil, la frequenza delle crisi è notevolmente diminuita. Oramai è passato quasi un anno dall’inizio di questa terapia preventiva, ho riscontrato benefici (tuttora assumo ogni sera 5 gocce), ma dovrò continuare per tutta la vita con il laroxil? Può alla lunga questa cura danneggiare il rene? Durante gli attacchi ho usato per i primi anni aspirina, in seguito novalgina e tachipirina, farmaci vietati in seguito dal nefrologo. Sono passata poi al contramal, che ha avuto su di me effetti collaterali tipo: nausea, vomito e vertigini. Ho continuato con l’uso di toradol, ma anche questo mi è stato nel tempo sconsigliato; un anestesista agopunturista mi suggerì una compressa effervescente di coefferalgan più una d’efferalgan. Inizialmente sembrava che la terapia funzionasse, ma siccome la mia emicrania è corredata da nausea, vomito, fastidio per la luce ed i rumori, ho avuto uno scompenso di vomito, cistiti e gastrite con esofagite da reflusso. L’elenco continua con sinflex, mendolmec (mi sembra si chiami così), farmaci inefficaci. Ho scoperto, solo in quest’ultimi due anni, il farmaco che credevo fosse la mia salvezza: l’imigran.Ho scritto credevo perché, ultimamente, mi provoca una costrizione al petto di tipo angina pectoris … la mia rovina! Non mi sono data per vinta ed ho provato il mitico difmetre mite! Arrivo finalmente al dunque: il suddetto contiene indomentacina dannosa per il mio unico rene superstite!! Ora mi chiedo che cosa mi resta da fare? Quale farmaco posso assumere senza rischiare un danneggiamento della funzionalità renale? Ogni giorno che passa vivo con il terrore che il mal di testa mi colga all’improvviso! Resto nell’attesa di una sua gradita risposta, con l’occasione mi congratulo con lei per la sua disponibilità nei riguardi di chi soffre! |
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LA RISPOSTA | |
Purtroppo devo ammettere che la patologia renale di cui lei soffre la limita notevolmente nella scelta dei farmaci antiemicranici: il Laroxyl che lei assume a basso dosaggio non è nefrotossico per cui puòprenderlo senza paura: la durata della terapia preventiva dipende dal numero di crisi dolorose che lei al mese: se superiori a quattro ènecessaria una terapia preventiva, viceversa può assumere solo farmaci al bisogno: ho pensato ad un farmaco più nuovo rispetto all'Imigran,seppure della stessa categoria, ma con meno effetti collaterali: lo ZOMIG da 2.5 mg: ne prenda una compressa alle prime manifestazioni e mi faccia sapere. |
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Quando ci si mette anche.... il naso |
Ho trovato questo indirizzo e-mail navigando per la rete e ne approfitto per sottoporLe il
mio problema, con la speranza che possa darmi qualche risposta. Da qualche tempo soffro di un problema che mi costringe a prendere, quasi tutti i giorni, un analgesico (AULIN) per alleviare il forte dolore che si presenta, in un primo momento lievemente, al centro della fronte e poi si fa via via più intenso irradiandosi ai sopraccigli ed ai bulbi oculari. Dato che da qualche anno soffro di poliposi nasale e mi sono sottoposto a tre interventi chirugici (il primo nel 1991, il secondo nel 1994 ed il terzo nel febbraio del 1998 in endoscopia), effettuo regolarmente le visite di controllo presso il reparto di Otorino. Durante l'ultima visita, che ho effettuato nel Dicembre dello scorso anno, ho chiesto al medico quale poteva essere la causa di tali dolori e, avendomi diagnosticato un edema della mucosa nella narice di destra, ha supposto che questa "ostruzione" poteva causare lo scarso passaggio di aria e quindi l'accumulo di muco. Mi ha prescritto uno spray nasale per decongestionare l'edema (FLIXONASE) da utilizzare per qualche mese, ma, usato regolarmente, non mi ha risolto completamente il problema. Dai sintomi descritti nelle varie tipologie di cefalee, credo di poter dire che i mei si avvicinino molto a quelli relativi alla cefalea a grappolo (dolore agli occhi, lacrimazione, "gocciolamento del naso" ecc..). Vorrei sapere se era in grado di darmi qualche sugerimento circa la diagnosi ed, evenualmente, la cura e se ritiene necessario che effettui degli accertamenti presso qualche specialista. Nell'attesa di ricevere una risposta, ringrazio anticipatamente e saluto. |
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LA RISPOSTA | |
Purtroppo mi ha descritto poche caratteristiche circa la sua cefalea: tipo del dolore, se preceduto da prodromi
tipo disturbi visivi , vomito o nausea, se il dolore tende a durare tutta la giornata o caratterizzato da attacchi
ad esordio acuto, tipo stilettata, molto violenti ma di breve durata e ripetuti, se riuniti in periodi di dolore
interposti a periodi di parziale benessere e così via. Fortunatamente per lei penso che non soffra di cefalea a grappolo e approfondirei meglio il discorso della sinusite eventualmente con una Rx o una TAC dei seni mascellari e quindi proverei a fare anche cicli di aerosol con mucolitici, cortisonici ed eventualmente assumere, se il dolore fosse molto intenso, Metacen 50 mg 1 compressa al bisogno. In attesa di una sua risposta la saluto |
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Elettromagnetismo ? |
Sono una signora di 68 anni e da diversi anni soffro di forti emicranie, ultimamente, su indirizzo del medico, ho fatto delle radiografie della colonna cervicale con foraminografia, nel cui referto e' riportato " rilevante osteoporosi; artrosi diffusa; discopatia C3-C4, C6-C7 con stenosi dei relativi forami di coniugazione".Sempre su disposizioni del medico, ho fatto l'ecolor doppler e una visita oculistica che hanno dato esito negativo. Poiché da circa 25 anni ho affittato un locale adibito a centrale della TELECOM , la cui porta d'ingresso e di rimpetto alla mia porta di casa e dista circa due metri, separata da un'unico corridoio , mio nipote,mi ha rappresentato che l'emissione di energia elettromagnetica possa essere una concausa di tali mal di testa.Premesso quanto sopra, gradirei delle informazioni in merito, cordiali saluti | |
LA RISPOSTA | |
Purtroppo non mi ha dato indicazioni precise circa le caratteristiche della sua cefalea (tipo di dolore, localizzazione
dello stesso e durata, intensità, sintomi associati , frequenza..) e quindi non posso dirle se gli accertamenti da lei effettuati siano sufficienti per la diagnosi. Certamente le onde elettromagnetiche non sono concausa dei suoi disturbi, in attesa di sicuri e riconosciuti studi dalla comunità scientifica.. |
Le risposte del Dr. Francesco Maria Andreozzi
Le risposte del Dr. Elio Virone
Le risposte della D.ssa Elisa Raimondi