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Come si elimina

 

Non è possibile eliminare completamente il radon dai nostri ambienti di vita.

Anche all'esterno vi è una seppur relativamente bassa concentrazione di radon (10-15 Bq/m3). Tuttavia è possibile, anzi è raccomandabile intervenire in quegli ambienti in cui la concentrazione è elevata e causa un inaccettabile rischio per la salute (v. legislazione). .

Negli Stati Uniti più di 300.000 edifici sono stati bonificati riducendo la concentrazione di radon al di sotto del livello raccomandato (150 Bq/m3). Almeno 700.000 abitazioni sono state costruite con criteri anti radon.

La scelta del metodo più adatto al singolo edificio dipende da molti fattori e deve essere oggeto di discussione e di accordo tra tutti i soggetti interessati (proprietario, eventuali occupanti, imprese). L'intervento sull'edificio è un compromesso tra efficienza dell'abbattimento del radon, costi di installazione ed esercizio, accettabilità da parte degli occupanti, facilità di manutenzione incidenza sulle abitudini di vita, durabilità nel tempo. Vi sono diversi modi per ridurre la concentrazione di radon in un Ambiente.

Ventilazione:

Un aumento della ventilazione dell'ambiente diluisce il radon presente. Questo metodo si realizza con l'ausilio di un ventilatore. I problemi connessi con questo sistema sono legati alla necessità di recupero del calore nei mesi invernali. Il metodo è più adatto per applicazioni in ambienti di lavoro. Se già esiste un impianto può essere adattato oppure può essere installato ex novo.

Pressurizzazione dell'edificio:

In questo caso si cerca di incrementare la pressione interna dell'edificio, in modo da contrastare la risalita del radon dal suolo. In pratica l'aria interna spinge il radon fuori dall'edificio. Anche in questo caso è necessario l'ausilio di un ventilatore.

Ventilazione del vespaio:

Questo metodo è utilizzato quando è presente un vespaio al di sotto dell'edificio. Aumentando la ventilazione del vespaio si diluisce il radon presente e di conseguenza meno radon si trasferisce nell'edificio. L'incremento della ventilazione può essere realizzato aumentando il numero delle bocchette di aerazione ed eventualmente applicando un ventilatore. In alcuni casi la semplice pulizia delle bocchette di aerazione presenti porta ad un abbassamento della concentrazine di radon.

Depressurizzazione del suolo:

 

Questa è la tecniche maggiormente consigliata, se convenientemente applicabile, in situazioni in cui la concentrazione di radon risulti molto elevata. Si tratta di realizzare sotto la superficie dell'edificio un piccolo ambiente per la raccolta del gas radon. Questo "pozzetto" viene collegato ad un piccolo ventiatore. In tal modo si realizza, all'interno del pozetto, una depressione che raccoglie il radon e lo espelle in aria impedendo che entri all'interno dell'edificio.

Sigillatura delle vie di ingresso:

Con questo metodo si tenta di chiudere tutte le possibili vie di ingresso. La sigillatura può essere a carico delle fessure, delle giunzioni pavimento-pareti, dei passaggi dei servizi, (idraulici, termici, delle utenze, ecc.), oppure a carico di tutta la superficie in contatto diretto con il suolo. Si utilizzano particolari materiali polimerici per la sigillatura parzialefogli di materiale impermeabile al radon per la sigillatura totale.

Azioni di prevenzione per nuove costruzioni

In fase di progettazione o di costruzione di un nuovo edificio adottare criteri che riducano l'ingresso del radon dal suolo ha un costo praticamente irrilevante.

Nel caso si voglia adottare la tecnica del vespaio o delle intercapedini, è sufficiente tenere presente di realizzare una buona ventilazione naturale per tutta la superficie di contatto suolo - edificio. Il numero delle bocchette di aerazione deve essere sufficiente a consentire un buon ricambio di aria (orientativamente una bocchetta ogni 2 metri lineari). In oltre è consigliabile il riempimento del vespaio con ghiaia. In aggiunta deve essere steso un foglio di materiale impermeabile al radon (già ne eistono in commercio) sempre su tutta la superficie di contatto suolo - edificio. In tal modo la costruzione rimane predisposta per una facile installazione di un ventilatore nel caso la concentrazione risultasse elevata.

Nel caso non si adotti il vespaio si devono predisporre, al di sotto della prima gettata, uno o più pozzetti di raccolta, a seconda della superficie dell'edificio (circa uno ogni 250 m2), collegati tra loro e collegati con l'esterno dell'edificio. Inoltre si deve stendere, sempre sotto la prima gettata, uno strato di ghiaia di circa 5-10 cm. Infine si deve stendere un foglio di materiale impermebile al radon. Anche in questo caso, nella eventualità si riscontrino elevate concentrazioni, potra essere collegato un ventilatore per l'aspirazione del radon dal o dai pozzetti.

 

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