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L'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) attraverso l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il Radon nel Gruppo 1 in cui sono elencate le 75 sostanze fino ad oggi classificate come cancerogene per l'uomo. Il principale effetto sanitario è un aumento di rischio di tumore polmonare.
Il radon, è un elemento inerte ed elettricamente neutro, per cui non reagisce con altre sostanze. Di conseguenza, così come viene inspirato, viene espirato. Tuttavia è anche radioattivo ossia si trasforma in altri elementi, chiamati generamente "figli", che sono elettricamente carichi e si attaccano sul particolato sempre presente in aria. Il particolato, costituito anche da polvere non visibile che rimane sospesa in aria, può essere inalato e fissarsi sulle superfici dei tessuti polmonari. Gli atomi così depositati, sono ancora radioattivi ed emettono radiazioni chiamate "alfa" che possono danneggiare il DNA delle cellule. I danni che vengono prodotti sono generalmente riparati dai meccanismi biologici. In alcuni casi uccidono le cellule, ma vi è una probabilità che il danno cellulare sia di tipo degenerativo e che la cellula mantenga la sua capacità di riproduzione entrando a far parte di un possibile processo tumorale. Il percorso delle radiazioni alfa è molto breve, per cui non vi è possibiltà che altri organi possano essere danneggiati, pertanto l'unico rischio potenziale praticamente possibile è il tumore polmonare. Uno tra i più recenti ed autorevoli studi americani di valutazione della stima dell'incidenza di tumori polmonari eseguito dal National Academy of Science americano (NAS) ha confermato quanto era stato fino ad ora affermato: il radon rappresenta, dopo il fumo, la seconda causa di morte per tumore polmonare. Esso contribuisce all'incirca al 10% dei tumori polmonari: Analoghe stime sono state effettuate in altri paesi. Ecco alcuni esempi:
Nella valutazione degli effetti sanitari è molto importante tenere in considerazione l'effetto del fumo di tabacco. Infatti esiste una sinergia tra radon e fumo di tabacco. Il radon ha maggiore possibilità di causare il tumore polmonare tra i fumatori che tra i non fumatori. Ecco un esempio di valutazione effettuato dal National Academy of Science
La probabilità di contrarre un tumore è proporzionale alla concentrazione in aria dei figli di radon ed al tempo trascorso nei vari ambienti di vita (case scuole, ambienti di lavoro, ecc.). Tuttavia molte organizzazioni internazionali scientifiche, la Organizzazione Mondiale della Sanità, la Comunità Europea e singoli Paesi hanno fissato dei livelli di riferimento per le abitazioni e per ambienti di lavoro al di sotto dei quali ritengono il rischio accettabile. Al di sopra di questi valori, invece, suggeriscono e in alcuni casi impongono di adottare provvedimenti per la riduzione della esposizione. Vedi la legislazione.
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