La vita di un fiume

Nella prima fase, o fase giovanile, di un fiume prevale l'erosione: l'acqua corrente dei torrenti con il suo moto impetuoso scava il letto del fiume erodendo e modellando i versanti della montagna. A causa dell'erosione fluviale, dunque, si formano le valli montane (dalla caratteristica forma "a V").
Nella seconda fase, o fase di maturità, il fiume ha ormai raggiunto il piano. Man mano che la pendenza decresce, il corso d'acqua diminuisce progressivamente la sua velocità. Anche il potere erosivo dell'acqua corrente, perciò, si abbassa notevolmente, mentre aumenta la quantità di materiale che si deposita. Il letto del fiume si allarga per l'erosione che continua sui lati, mentre il fondo si innalza per la deposizione dei materiali.
Nella terza fase, o fase senile, il fiume ha quasi raggiunto il mare. Vicino alla foce, dove la corrente è ormai molto lenta, l'erosione si riduce al minimo e, al contrario, è massimo l'accumulo dei materiali ancora in sospensione. La valle si è allargata fino a trasformarsi in una pianura che si accresce per i detriti trasportati dal fiume che si accumulano in strati sovrapposti. Questi depositi di materiali fini formati dai fiumi si chiamano depositi alluvionali. Se, col passare dei millenni, si cementano tra loro, danno origine a rocce sedimentarie.
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Un po' di storia

fiume acqua sotterranea mare
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organismi viventi  
Spesso, nella stessa regione, si alternano lunghi periodi (detti cicli geologici) in cui sono preponderanti fenomeni diversi: a un ciclo geologico in cui prevale l'erosione, può succedere un altro ciclo geologico in cui invece è più intensa la sedimentazione. Questa alternanza può portare alla formazione dei cosiddetti terrazzi alluvionali.
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