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DEGUSTAZIONI VOL. 5 (Marzo 2001)

 

I primi assaggi del nuovo millennio

Pierpaolo "light" Penco, oltre a essere il Direttore Tecnico del nostro sito, ospita spesso, e qualche volta suo malgrado, la Commissione d'assaggio della Condotta. Di seguito i risultati di alcune batterie testate nella sua principesca villa di Duino.

 

UVAGGI REGIONALI 1996

Tra un Flor di Uis di Vie di Romans, un Terre Alte di Livio Felluga e un Ronco delle Acacie, bene il primo, più equilibrato e fine con profumi austeri. Leggermente disarmonico il Terre Alte, la parte caratterizzante di tocai che lo compone non si fonde al meglio con il sauvignon. Sufficiente il Ronco delle Acacie si intuisce buon corpo ma non ha ancora assimilato al meglio il legno.


ROSSI PIEMONTESI 1998

Tra un Roero Audinaggio di Cascina Rossa, un Balau di Germano e una Barbera Cascina Nuova di Mauro Veglio eccellente quest'ultima, nera densa fruttatissima, ancora in fasce, buona adesso e con grandi prospettive. Il Roero si presentava con un classico colore aranciato, ultimamente un po’ desueto per questi vini, comunque potente e di buona strutura. Il Balau era fresco e intrigante, buona amalgama tra barbera, dolcetto e una pennellata di merlot.


SAUVIGNON REGIONALI 1998

Tra un Ronco del Gelso, un Russiz Superiore, La Castellada e Ronco del Gnemiz, ottimo il primo, gran profumi, buona corrispondenza naso bocca, struttura, buon corpo e molto tipico. Bene anche Ronco del Gnemiz, struttura imponente (15 gradi) ma ben equilibrato e piacevole. Discreto Russiz Superiore, equilibrato, fine e buona tipicità. Interlocutorio il vino della Castellada, purtroppo compromesso da un tappo non a posto, è risultato pesante e fiacco, con un colore troppo carico.


ROSSI REGIONALI 1994

Tra un Gortmarin di Borgo S. Daniele, un Graf de la Tour di Villa Russiz, e un Sossò di Livio Felluga, notevole il secondo, ricco e polposo una egregia dimostrazione di come riesce bene il merlot tra le buone esposizioni del Collio. Bene anche il Gortmarin, merlot con un po’ di cabernet, elegante ed equilibrato di buona beva. Bene anche il Sossò, il più "avanti" di tre ma ancora piacevole e composto.


DUE GRANDI DA DUE EMISFERI OPPOSTI

BAROLO CASCINA FRANCIA 1990 GIACOMO CONTERNO - Colore rosso rubino scarico con riflessi aranciati. Profumi di funghi porcini e frutta matura piacevoli e persistenti. Al palato persistente e corposo, non eccezionale la struttura ma buona beva con tannini non ancora levigati. Ottima realizzazione di uno dei grandi vecchi del barolo. Qua divieto di accesso per le barrique e fermentazioni brevi e si sente. Per quanto la strada moderna di vinificare il nebbiolo sia ormai maggioritaria è sempre piacevole sorseggiare un prodotto di tradizione e di personalità che trova e troverà sempre estimatori.

SHIRAZ PRESIDENT SELECTION 1992 WOLF BLASS - Colore nero inchiostro. Profumi intensi fruttati e speziati. Al palato lungo e persistente, consistenza quasi cremosa, dolce da frutta matura con grande persistenza aromatica. Dalle migliori uve della Mildara, una esecuzione da manuale di un'uva ormai di interesse internazionale. 1