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DEGUSTAZIONI VOL. 9 (Ottobre 2001)

L'estate sta finendo ma non finisce la voglia di degustare da parte del gruppo "Bever forever". Ecco alcune schede di doppi confronti alla "cieca" e assaggi singoli di vini che ci siamo procurati presso un hard discount…

Tra un Sassicaia 1997 e un Rosso di Ronco del Gnemiz 1997 meglio, non di molto, il celebrato vino di Bolgheri. Rosso rubino vivo, profumi intensi finissimi e persistenti di frutta di bosco, leggera speziatura, e delicate sensazioni vegetali. In bocca non eccezionale struttura, come nella tradizione, ma tanta, tanta piacevolezza ed eleganza. Bene anche il vino di Serena e Gabriele, rosso rubino abbastanza carico, profumi composti e concentrati tipicamente friulani con la parte di cabernet franc che fa autorevolmente la sua parte. Ricco e piacevole al palato, lungo e abbastanza persistente.

Tra due pinot nero 1999, Villa Russiz e Rodaro, meglio quest'ultimo. Colore rosso rubino di intensità notevole per la varietà, profumi netti e gradevoli di rosa e viola tipici e varietali. Notevolmente stutturato e corposo. Bene anche il prodotto di Gianni Menotti, più basato su eleganza e finezza che non sulla potenza. C'è da riflettere su come, senza impegnarsi molto e senza studiare troppo il vitigno, possa venire bene in regione questo nobilissimo vino. Peccato appunto che i produttori non ci credano ancora adeguatamente.

RUINO 1988 Gravner. Rosso intenso, fitto con riflessi viola. Profumi ricchi e intensi con bouquet di sensazioni ampio e piacevole, di frutta, spezie e legno. In bocca strutturato e potente, molto piacevole Praticamente una copia in formato appena ridotto del fantastico 1985.

HENSCHKE 1988 cabernet sauvignon. Rosso rubino scarico con riflessi aranciati. Profumi singolari e inconsueti di pelliccia, frutta esotica matura. Vino arrivato al colmo, comunque ancora piacevole e interessante e persistente.

TIGNANELLO 1988 ANTINORI. Colore roso aranciato. Profumi di buona intensità, spiccano cuoio, legno e frutta matura. Ancora di buona attualità, corposo e lungo al palato. Interessante la continua evoluzione in bicchiere che sprigiona anche dopo molto tempo sensazioni mature e piacevoli. Il vecchio ma sempre valido antesignano dei moderni supertuscan si comporta bene. Ora un po' appannato da tanti prodotti più o meno analoghi, rimane comunque almeno nelle buone annate un punto di riferimento.

PIGNOLO 1990 ABBAZIA DI ROSAZZO. Rosso violaceo. Profumi intensi e persistenti, fruttati e appena di spezie e pepe. Intenso e di corpo al palato, con buona lunghezza e persistenza, ricorda i profumi. Ottima realizzazione sul tema del pignolo, una delle bottiglie migliori di questo prodotto.

CHALK HILL 1994 cabernet sauvignon. Colore nero violaceo. Profumi intensi di frutta molto matura ed eleganti sensazioni erbacee. Potente e fine, elegante e strutturato, un cerchio praticamente perfetto un archetipo di quello che dovrebbe essere un grande vino.

SERAFINI & VIDOTTO 1998 Rosso dell'Abazia. Rosso rubino carico. Profumi piacevoli di frutta di sottobosco ed erbacei, fini ed eleganti. Buona struttura, ben bilanciato ed equilibrato. Un vino di egregia fattura, parte piano e discreto ma arriva subito ad appagare il palato con delicatezza e buona bevibilità.

CA' DEL BOSCO 1997 Chardonnay. Giallo paglierino. Profumi di buona intensità delicati, di fieno fiori secchi e vaniglia. Discretamente corposo, persistente, punta sulla finezza piuttosto che sulla struttura, buon bilanciamento acidità- alcool.

JERMANN 1997 Vintage Tunina. Giallo paglierino abbastanza carico. Profumi di buona intensità vegetali e minerali che riconducono senza dubbio al sauvignon. Bene al palato persistente e di interessante struttura, ma lascia perplessi il netto richamo verde che si sposta da versioni precedenti di altre annate.

Tra un Rosso del'Abazia 1995 di SERAFINI & VIDOTTO e un Graf de la Tour 1995 di VILLA RUSSIZ, di poco, meglio il merlot del Dott. Menotti. Ottima partenza del bordolese del Montello, ben definito, elegante, equilibrato, sfodera subito le sue credenziali; il merlot di Capriva invece si nasconde, leggermente ridotto con un profumo monocorde dove prevale il tartufo. Dopo mezz'ora il veneto si riconferma sempre ad alto livello ma il merlot esplode in tutta la sua succulenza e fruttuosità naturale. Comunque complimenti ai produttori, due grandi vini in un'annata medio bassa.

Amarone BERTANI 1983. Colore notevole, ancora rubino senza tracce di aranciato. Profumi intensi e variegati di cipria, cannella, bosco bagnato. Al palato di buona intensità di medio corpo, più elegante che potente e soprattutto incredibilmente fresco e attuale.

Merlot Desiderio 1994 AVIGNONESI. Rosso rubino con bordi appena granati. Chiuso e ridotto appena aperto, ma poco dopo il frutto e la complessità danno vita ad un profumo di buona qualità. Di buon corpo e struttura, caloroso e intenso, ancora in ottima forma in virtù di una determinante componente acida.

NOVITA, NEWS, ANTEPRIME MONDIALI!

Primo assaggio dopo l'imbottigliamento del Merlot 1999 di Beniamino Zidarich. Colore nero violaceo. Profumi intensi e persistenti di lampone, mora e viola molto piacevoli e freschi. Al palato di media struttura, intenso e lungo di buona piacevolezza. Ha assorbito ottimamente la barrique consegnando un frutto integro e di interessanti prospettive. Peccato sia un vino in tiratura molto limitata. 1