Interludi

Le Mie Poesie



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Interludi

Trenta novembre
Passeggiata
Nebbia
[Uscivamo]
Sulla strada
Con te, contro di te
[Ho sbagliato]
Per mano
Il bacio
[Io sono l'erratico]












I'm coming to find you if it takes me all night
A witch hunt for another girl

R. Smith
- A Night Like This





Trenta Novembre

Piove
anche nei miei sogni
da troppo tempo
non sopporto questo
stillicidio di sentimento
che la gente passando
calpesta
come foglie morte
sul cemento
umido dei marciapiedi

e
non riesco a credere
che già sia il trenta
di novembre.

^



Passeggiata

Al crepuscolo
è la città in cui vivo:
né giorno né notte,
ma uno sfumare perenne
dell'uno nell'altra.
Qui il tempo non scorre;
le statue equestri
non commemorano eroi,
ma la mia vita e i miei sogni,
né vi è stagione
ma calore o gelo
nel mio umore,
nebbia d'inedia o pioggia
come pianto.
E mi perdo nei miei parchi,
ascoltando
la musica delle fontane,
o l'eco lontana
riflessa
sotto portici antichi
che porta la voce
di un carezzevole istante - mai stato -
vicino
lontano
dimenticato.

^



Nebbia

E tutt'intorno
prorompe
la quiete,
pallida e fredda,
celandoti
al mondo
così che puoi
fuggire
- però perdendoti -
o ritrovarti,
però venendo preso.

^



*

Uscivamo di sabato
ostaggi
di voci adulte
infantili schiamazzi
così grandi
dei nostri diciott'anni
e ridicoli
nel vestito troppo largo
della nostra appena accennata
umanità.

^



Sulla strada

Mi sorridesti
e il mio cuore tacque un istante
ricordo
il tuo viso
nel buio alle mie spalle
mentre guidavo
cercando i tuoi occhi
sulla strada.
Giungemmo a destinazione
quella sera
fui il solo
che si fosse perduto.

^



Con te, contro di te

E' così lontano
il campo di battaglia?
Dalla cima della torre vedo l'Alfiere sprezzante
che attraversa veloce il pianoro diretto al sacrificio;
la Donna in armi alla testa della carica;
un cuneo di fanti trincerato inamovibile,
ed un Re stanco assediato
tentare vanamente la sortita.

Dalla cima della torre
all'inizio della fine odo una voce: "scacco!"
e scivola
un mediogioco d'inganni
in un onesto finale,
le nebbie, gli agguati cessati,
l'attesa mietitura del seminato più innanzi.

Sui bastioni violati,
in cima a questa torre,
la mia anima garrisce al vento
mio vessillo
e ancora io non posso credere
che presto non sarà più che un tuo trofeo.

^



*

Ho sbagliato

maledirò allora la mia
umanità
colpevole
ma dovrete comunque
perdonarmi
se non potrò giurare
di non ripetere
l'errore

altrimenti condannatemi
pure.

^



Per mano

Cammino scalzo
sulla spiaggia dei ricordi

gabbiani
lontani volteggiano

vele inseguite
da scie
di nostalgia fatta in schiuma

respiro
le onde

e conchiglie scheggiate mi feriscono i piedi.

Vieni,
non pensare,
saprò guidarti
oltre.

^



Il bacio

Nel mio sogno
accarezzo una statua
una donna
di marmo pregiato.

Su di lei
lascio scorrere le mani
sui fianchi nudi le cosce
di ghiaccio il seno
silenzioso immobile
e sull'imperturbabile
viso
le gote orgogliose
gli occhi duri
da cui non viene passione
ma solitudine
desolazione
forse rimpianto.

M'allungo e bacio
le labbra gelide di marmo:
non trasmetto calore
ricevo freddezza.

Ma da quel bacio
che sa di tristezza
scosso dai brividi
non vorrei più svegliarmi.

^



*

Io sono l'erratico cielo
di settembre
dalle limpide aurore
i gloriosi tramonti
le oniriche nubi
sfrangiate

muto il mio viso
i miei intenti

io stesso
un sogno
- nient'altro.

^



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