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Gherardo Ghirardini
SECONDA TAPPA
13/08/1998
RIF. CORSI - RIF. PELLARINI
(backpaching)

Rif. Corsi (1874 mt) - Rif. Pellarini (1499 mt)
Tempo di percorrenza: 9 ore
Difficoltà: EA
Altimetria:792 mt in salita, 1167 mt in discesa

Ore 6.10 sveglia, il cielo è coperto; partiamo alle 7.30 per la forcella Mosè. Percorriamo un antico sentiero di guerra che supera sulla destra il vallone dietro al rifugio. La traccia supera poi una bastionata rocciosa e piega a sinistra su un ripido canale di detriti. Sulla forcella ci sono resti di baraccamenti della prima guerra mondiale. Dalla forcella inizia il sentiero Goitan, sentiero attrezzato che attraversa tutto il gruppo del Jof Fuart. Risalendo sulla destra una serie di paretine attrezzate da cavi e da pioli, si giunge ad una grande cengia detritica che prosegue quasi alla stessa quota fino ad incontrare la via normale al Jof. Lasciamo gli zaini e risaliamo il pendio detritico fino alla cima (2666 mt). (ore 3.50). Il panorama spazia sul Canin, sul Montasio, sul Mangart e le montagne della Slovenia. Tornati agli zaini riprendiamo il sentirero Goitan in direzione Madri dei Camosci. Il percorso si snoda tra continui saliscendi, paretine attrezzate e cenge molto interessanti. Si traversa sotto la Cima Alta delle Madri dei Camosci su una cengia con alcuni tratti esposti entrando poi in una gola tra la Cima Alta e la Torre. Il sentiero prosegue in quota e dopo uno spigolo appare l'Ago, caratteristico pinnacolo roccioso sotto il quale c'è un comodo slargo erboso. Da qui, scendendo per un ripido canalino e alcune placche, si giunge alla forcella dell'Innominata. Qui prendiamo la variante Nord che ci porta per uno stretto e ripido canale quasi sotto la vetta dell'Innominata. Scendiamo dall'altra parte giungendo all'intaglio che separa l'Innominata dalla Cima di Rio Freddo. La viariante Sud è molto più comoda e, per un facile sentiero in quota, aggira l'Innominata e si ricongiunge alla selletta in pochi minuti. Il sentiero prosegue con un susseguirsi di "dentro e fuori" in quota con alcuni passaggi impegnativi fino alla Forcella di Rio Freddo. Da qui si prende il sentiero n° 627 e si scende  nel canale di Rio Freddo. Il sentiero è impegnativo, soprattutto per la pesantezza degli zaini e l'assenza di cavi o strutture di ancoraggio. Si snoda ai margini del canale, sotto le roccie tra sfasciumi e piccole cenge. Alla fine del canale si trova una scaletta molto esposta e storta che porta ad un ghiaione enorme ma non bellissimo. Arrivati in circa un'ora in fondo al canale, si risale per un sentiero da capre per circa 20 minuti fino alla forcella Carnizza e finalmente in circa 30 min. si giunge al Rifugio Pellarini (1499 mt).
Il Rifugio è immerso nel verde e ha uno splendido panorama su tutto il gruppo del Jof Fuart che lo sovrasta da vicino.

1° giorno
2° giorno
3° giorno
4° giorno
5° giorno


Jof di Montasio

L'Ago

Forcella di Rio Freddo

Gran Nabois


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