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Gherardo Ghirardini
TERZA TAPPA
14/08/1998
RIF. PELLARINI - BIV. STUPARICH
(backpaching)

Rif. Pellarini (1499 mt) - Biv. Stuparich (1578 mt)
Tempo di percorrenza: 7.45 ore
Difficoltà: EE
Altimetria:1139 mt in salita, 1040 mt in discesa

Partiamo alle 8.45 e la giornata è stupenda, non c'è una nuvola.
Imbocchiamo il sentiero n° 616 che attraversa la grande conca dietro al rifugio e sale per pendii erbosi verso l'insellatura tra il Jof Fuart ed il Grande Nabois. In 45 min. siamo alla Forcella Nabois (1970 mt) che si raggiunge per ripidi sfasciumi e ghiaioni. Un po' prima della forcella, sulla destra, si diparte il sentiero che porta alla vetta del Grande Nabois. Dalla forcella lo sguardo va immediatamente all'imponente bastione del Montasio che da qui si puo' ammirare in tutta la sua grandezza. Da qui comincia il sentiero Chersi. Si procede su ripidi sfasciumi poco o niente attrezzati fino ad arrivare in una conca dove c'è un piccolo nevaio. Si risale l'altra sponda della conca sempre addossati alle pareti del Jof Fuart per una cengia di roccia guasta  e spesso sdrucciolevole che prosegue con continui e faticosi saliscendi fino ad incontrare a sinistra la traccia che porta al Lavinal dell'Orso. Ci fermiamo a mangiare (ore 3.15). Sempre attraversando la grande conca si passa sotto al Bivacco Mazzeni (1630). Passato il bivacco Mazzeni e giunti alla quota più bassa della giornata (1130 mt) il sentiero si inerpica ancora in direzione del Bivacco Stuparich. Dopo un breve tratto in una bella faggeta il sentiero risale uno sperone roccioso; si attraversa un foro e si prende una traccia molto ripida che porta, successivamente ad una stretta cengia erbosa male attrezzata. Il sentiero è molto esposto e sporco e risulta molto pericoloso anche per la presenza di mughi che non vanno d'accordo con i nostri zaini. Finalmente alle 16.30 arriviamo al Bivacco Stuparich. Siamo sfiniti. Il bivacco è situato su un pianoro sopra ad uno sperone roccioso. Alle sue spalle si erge il magnifico massiccio del Montasio e più spostato quello del Jof Fuart e del Gran Nabois. Non avendo previsto di fare tappa al bivacco non abbiamo nulla di caldo da mangiare, ma al bivacco troviamo un bel po' di gente che ci fa scaldare un po' di te'. L'acqua, presente per tutta la giornata durante il percorso, è molto distante dal bivacco: bisogna camminare verso il ghiacciaio del Montasio per un'ora buona prima di trovare una goccia d'acqua utilizzabile.
Il tremendo ritiro del ghiacciaio e la recente frana hanno fatto scomparire quelle poche pozze d'acqua che esistevano vicino al bivacco. La serata è magnifica ed il dolore alle gambe viene un po' cancellato da un bellissimo tramonto.

1° giorno
2° giorno
3° giorno
4° giorno
5° giorno


Madri dei Camosci

Montasio da sella Nabois

Jof fuart dal Biv. Mazzeni

Tramonto sul Jof Fuart

Gran Nabois e Jof Fuart


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