|
DECIMA
TAPPA
13/08/1999
QUEBRADA
HUANACPATAY - HUAYLLAPA
(trekking)
Quebrada
Huanacpatay (4300 mt) - Huayllapa (3600 mt)
Tempo di percorrenza:
4 ore
Difficoltà: facile
Altimetria:
-700
Forse e' la
mattina piu' fredda! Ho dormito pochissimo anche per l'altitudine.
Anche se oramai
siamo sopra i 4000 metri da dieci giorni, di notte si fa sempre fatica
a respirare. Ho solo voglia di andare piu' a valle.
Appena partiti
la compagnia si divide. Io ed altri 5 scendiamo direttamente al campo mentre
gli altri vanno a vedere il circo glaciale del Nevado Sarapo. Dopo una
discesa piuttosto comoda arrivo al campo alle 12.30. Ricomincia a fare
caldo finalmente!!
Siamo sistemati
nel campo da calcio del paese di Huayllapa. Dopo un'oretta, verso le due
del pomeriggio, arrivano alla spicciolata quelli che erano andati a vedere
il Sarapo, un po' delusi perche' la camminata e' stata piu' lunga del previsto
e lo spettacolo relativo.
Alle 16.00
circa il cielo si copre di nuvole. Visto che siamo in un campo da calcio
i peruviani ci sfidano ad una partita 6 contro 6. Il campo sembra piu'
un campo di patate appena concimato; e' pieno di buche ed e' in salita.
In ogni caso giochiamo, ma subito ci rendiamo conto che siamo in alto.
Dopo pochi metri di corsa il cuore sembra che scoppi. I nostri avversari,
invece corrono come dei disperati e sono anche cattivelli. Quando stiamo
perdendo 2 a 1 abbandono il campo per andare a giocare a pallavolo con
i bambini del paese (molto piu' rilassante).
Dopo un po'
Ivan e Luisa improvvisano un'animazione a cui partecipa quasi tutto il
paese. Ivan e' scatenato e tenta di insegnare canzoncine da scout in italiano
ai bambini spalleggiato da Luisa. Tutti stanno a guardare questo spettacolo
improvvisato e trascinante. Uno dei bambini e' veramente bravo: dopo poco
ha gia' imparato parole e musica di una canzone. Quando ormai e' buio i
bambini tornano in paese e noi andiamo sotto la tenda mensa a mangiare.
Dopo cena
facciamo quattro passi in paese e ci rendiamo conto, ancora una volta,
della tremenda poverta' in cui vivono queste persone.
Per noi occidentali
sembra quasi inconcepibile che si possa vivere in quelle condizioni. I
paesi non hanno il telefono, la luce elettrica, l'acqua potabile. Le fogne
sono a cielo aperto e corrono in mezzo alle strade dove si trovano indifferentemente,
bambini, cani, maiali, adulti, asini.
Non si parla
di locali di ritrovo. Forse l'unico locale di ritrovo e' la scuola dove
abbiamo trovato un'insegnante che per 200 dollari al mese sta in questo
paese a un giorno di cavallo dalla prima strada carrabile.
Lei e' fortunata
perche' alla sera le scaldano l'acqua per lavarsi.
I panni se
li lava al torrente come tutti! |
|