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Gherardo Ghirardini
QUINTA TAPPA
08/08/1999
QUARTEL HUAIN - LAGUNA MITUCOCHA
(trekking)

Quartel Huain (4200 mt) - Laguna Mitucocha (4100 mt)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Difficoltà: media
Altimetria: +550  - 650

Alle 4.30-5.00 del mattino intorno alle tende cominciano ad abbaiare i cani ed a muggire le vacche. Mi sveglio e sto nel sacco fino alle 6.00 poi esco perchè fa troppo freddo. Fuori dalla tenda, nella mezza luce che c'e' appena prima dell'alba trovo Ivan, anche lui infreddolito.
Intorno le montagne cominciano a tingersi di arancione. E' uno spettacolo. La colazione è pronta per le 8.00 ed il sole, al campo arriva verso le 7.30. Le tende sono ricoperte da un strato di ghiaccio.
Aspettiamo che si sghiaccino e si asciughino poi disfiamo il campo e partiamo verso le 9.00. Prendiamo un sentiero sulla destra della valle che subito si impenna.
Hans ci ferma quasi subito e ci dice di provare a correre fino ad una roccia cento metri sopra di noi. 
Dice che serve per affrontare bene la salita!!
Massimo ed io partiamo per primi e quando arriviamo a toccare la roccia il cuore sembra che ci scoppi. Siamo pur sempre a 4300 metri. Tornati indietro riprendiamo gli zaini e ripartiamo.
Mi accorgo subito che Piero non riesce a salire, così io e Pierpaolo lo aiutiamo. 
La rampa è dura ( pendenze da 40°) e dobbiamo salire fino ai 4750 metri del passo Cacanan. Dopo mezz'ora di salita Piero si ferma. Prendo il suo zaino e lui prosegue scarico, ma a metà salita non ce la fa prorpio più. Hans torna verso di noi e ci fa capire che Piero continuerà a cavallo. Riprendiamo la salita. In cima al passo il panorama è grandioso. Sotto di noi, dall'altra parte, c'è una laguna dallo strano colore rosso. Il vallone è brullo e rigato da alcuni torrenti.
Italo, un arrero, ci dice che uno di quelli è caldo e c'è la possibilità di fare il bagno. Ci fiondiamo giù dal passo sognando un bel bagno caldo ad alta quota. Giunti sull'altipiano a 4300 lo attraversiamo e ci avviciniamo ad un torrente bollente. La sorgente è appena sopra di noi e l'acqua esce a 90°. Ognuno si cerca una pozza comoda e stiamo in ammollo per 40 min.
Guardandomi intorno vedo alti picchi scuri e ogni tanto una lingua di ghiacciaio che spunta dietro i primi contrafforti. Il bagno è stupendo; mi faccio la barba e poi mi appisolo nell'acqua calda.
Fatto il bagno mangiamo qualcosa, parliamo con dei pastori che vivono accanto al torrente e scopriamo che, come sulle nostre montagne, stanno in alta quota per la stagione per poi tornare in paese.
Ripartiamo tutti un po' molli. Il terreno è formato da continui cuscini rotondi di piante grasse piccolissime.
I cuscini sono durissimi e le piante sembrano di plastica. Dopo poco più di un'ora raggiungiamo il campo a 4100 mt. Piero sta sempre peggio. Ha fatto mezza salita a cavallo e non ha fatto il bagno caldo, ma al campo non si riprende e continua ad ansimare anche per fare cose banali come aprire la cerniera della tenda. Continua a fare freddo anche se meno di ieri e a cena c'è la solita zuppa bollente, un po' di riso con del pollo e per finire il solito litro di te o mate a scelta.
Alle 21.30 mi infilo nel sacco, anche questa sera vestito. In più accendo la piccola lanterna che mi sono portato e me la tengo vicino al volto per tentare di scaldarmi un po'.

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