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OTTAVA
TAPPA
11/08/1999
LAGUNA
JURAUCOCHA - LAGUNA VICONGA
(trekking)
Laguna Juruacocha
(4400 mt) - Laguna Viconga (4400 mt)
Tempo di percorrenza:
5.30 ore
Difficoltà: media
Altimetria: +400
-400
La notte ha
fatto molto freddo e le tende, al mattino, sono ghiacciate. Penso che la
temperatura sia andata vicino ai -10° perche' anche all'interno della
tenda penzolano dei bei ghiaccioli. Per fortuna ho comprato la coperta
che mi isola un po' di piu' dal terreno e mi tiene un po' piu' caldo. In
ogni caso il problema sono le spalle che subiscono correnti gelide per
tutta la notte e d'altra parte chiuso interamente nel sacco non riesco
a respirare. La sveglia alle 6.30 e traumatica. Il sole non c'e' ancora
e la temperatura e' abbondantemente sotto zero.
Aspettiamo
che il sole asciughi le tende, facciamo colazione e partiamo. Non abbiamo
ancora notizie di Piero. Subito ci si presenta una salita micidiale che
non molla fino ai 4750 mt del passo Portachuelo di Huayhuash. Sto bene,
il mal di testa che avevo ieri e' passato. Non c'e' una nuvola ed il colore
del cielo e' blu cobalto. Arrivati al passo, Mauro, Astrid, Angelo ed io
decidiamo di arrampicarci su un "montarozzo" appena sopra il passo. La
salita e' dura anche perche' siamo ormai sopra i 5000 metri.
Arrivati in
cima il panorama ci lascia senza parole. Il vento e' fortissimo e freddo
tanto che si fa fatica a fare anche le foto.
Scendiamo
al passo mentre tutti gli altri sono arrivati e mangiamo. Davanti a noi
si apre una magnifica vallata che termina nella laguna Viconga. Il tempo
si mantiene bellissimo ed il vento freddissimo. Dopo tre ore di cammino
arriviamo al campo che e' sotto al Nevado Cujo (5550) ed al Puscanturpa
(5430). Il panorama e', come al solito, indimenticabile. Piantate le tende
mi accorgo che Magda e Paolo non sono ancora arrivati al campo e, visto
che erano in testa al gruppo, comincio a preoccuparmi. Dopo un'ora, mentre
fa quasi buio, non li vedo arrivare e decido di muovermi per andarli a
cercare. Il sentiero aveva nella parte finale parecchie deviazioni ed e'
possibile che si siano sbagliati.
Italo mi precede,
prende un cavallo e va a cercarli. Dopo un quarto d'ora torna dicendo che
non si erano affatto persi, ma che avevano fatto una digressione per andare
a fare il bagno in un'altra sorgente calda che c'era nei dintorni. Meno
male. Il vento si placa solo all'imbrunire, ma il freddo e' veramente tanto
e come tutte le notti dormo vestito e con il cappello di pile in testa. |
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