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NONA
TAPPA
12/08/1999
LAGUNA
VICONGA - QUEBRADA HUANACPATAY
(trekking)
Laguna Viconga
(4400 mt) - Quebrada Huanacpatay (4300 mt)
Tempo di percorrenza:
6.30 ore
Difficoltà: medio-
alta
Altimetria: +600
-700
Tende gelate
anche questa mattina. Oggi non c'e' una nuvola.
Al risveglio
la solita attesa per far asciugare le tende; colazione e poi si parte per
attaccare il passo Cujo, il punto piu' alto del nostro trekking, a 5000
mt.
La salita
comincia subito dura.
E' resa ancora
piu' dura perche' passiamo in mezzo ad una zona di erba che sta bruciando
ed il fumo ti taglia il respiro.
Dopo il primo
strappo fino a 4800 mt mi fermo a sistemare i piedi. Ho due vesciche enormi
che mi fanno male. Approfitto per prendere un po' di fiato e mangiare qualcosa.
Riparto e affronto l'ultima rampa con pendenze di 45 - 50°. Dopo un'ora
circa arrivo al passo Cujo, fa freddo e tira un bel vento frizzante. La
salita, vista dall'alto, e' veramente impressionante!
Mangiamo e
facciamo un po' di foto girovagando attorno al sentiero. A pochi metri
da noi scendono i seracchi del ghiacciaio Cujo. La vista e' imponente.
Ripartiamo
dal passo dopo un'oretta per raggiungere il campo. Scendiamo lungo un vallone
morenico molto ampio che digrada a balze. Arriviamo in un altipiano piatto
dove incontriamo dei lama (gli unici che abbiamo visto). Sono lama addomesticati
e servono al trasporto di piccoli carichi. Facciamo una sosta e parliamo
un po' con i pastori che guidano il piccolo gregge di lama. Ci dicono che
sulla montagna alle nostre spalle, il Puscanturpa, Cassin ha aperto una
via molto difficile e che da queste parti fu un evento.
Quando arriviamo
al campo il vento e' ancora forte e freddo.
Mentre montiamo
le tende torna Hans portandoci notizie di Piero. Dice che adesso sta bene
ed e' all'ospedale di Huaraz, ma ha un edema polmonare ed ha rischiato
grosso.
Nel frattempo
Massimo da' segni di insofferenza e vuole a tutti i costi tornare a Huaraz.
Non sopporta piu' il freddo e i disagi continui. Per fortuna Mauro lo convince
che non e' il caso di mollare proprio alla fine e cosi', dopo cena, convinto
a restare, si reintegra nel solito tram-tram del gruppo. Domani avremo
una tappa breve e di tutta discesa; servira' per riposarci e per tornare
a dormire a temperature piu' umane.
La cena e'
un po' misera: zuppa (la solita), patate lesse e sgombri in scatola, ma
il panorama al tramonto e' veramente bello con le cime del Nevado Cujo
e del Puscanturpa che si stagliano nel blu profondo della notte. |
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