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Gherardo Ghirardini
PRIMA TAPPA
30/12/1997
NOUAKCHOTT-AKJOUIT-TERGIT
(jeep)

Ci svegliamo alle 7.00 e facciamo colazione con pane, marmellata, caffè e naturalmente te. Carichiamo le jeep e ci dirigiamo verso il mercato per fare le ultime spese prima di partire. Anche al mercato si perde molto tempo tra gente che ci vuol vendere di tutto e trattative sui prezzi delle merci. Compriamo 2 bombole di gas da 2.5 kg, un fornello ed una lampada; un cartone da 12 bottiglie di acqua, un po' di frutta che è carissima (4.000/5.000 lire al kg) e un pezzo di stoffa per farci il turbante (ce ne vogliono circa 3.5 ml).
Passiamo alla posta per fare una telefonata a casa. All'interno è una bolgia: la gente si accalca all'unico bancone esistente e quella che attende sta seduta per terra dove capita. Dopo la posta è la volta della banca. Cambiamo un po' di franchi in "ougugjia" in quanto è l'unica moneta che circola in Mauritania. Finalmente partiamo e lasciamo la bolgia della capitale. Appena fuori da Nouakchott, dopo una mezz'ora, avvistiamo la prima duna che si presenta con un colore arancione vivo. All'altezza della duna ci ferma la polizia e ci chiede i documenti. Capiamo quasi subito che la sosta si protrarrà; infatti, uno degli autisti prende la jeep e torna in città a chiamare Moustapha. Scopriamo che i militari vogliono soldi per farci passare. Saliamo sulla duna e prendiamo contatto con il deserto. La sabbia è finissima, morbida e fresca nonostante il sole che scotta. Aspettiamo un po' preoccupati in quanto la situazione è la seguente:
- la polizia ha i nostri passaporti; 
- Moustapha ha i soldi e i biglietti di ritorno; 
- noi siamo a piedi in mezzo alle dune.
Dopo un'ora circa, per fortuna, arriva Moustapha e la situazione si sblocca; ripartiamo con lo stesso Moustapha che ci scorta per qualche chilometro fino al posto di guardia successivo. Qui nessun problema: non ci fermiamo nemmeno.
La strada prosegue diritta e senza buche in mezzo a dune che cambiano di colore in continuazione: arancio, bianco e poi giallo oro.
Un altro posto di blocco della gendarmeria. Il nostro autista ci spiega che non ci saranno altri problemi, in quanto la gendarmeria non chiede soldi a differenza della polizia che ferma i turisti solo per pretendere del denaro. Ci controllano i passaporti e il libretto elle vaccinazioni. Visto il prolungarsi dell'attesa e l'ora, decidiamo di fare una sosta per mangiare.
Ci mettiamo sotto una tettoia perchè il sole picchia e la temperatura è sui 30 gradi.
Ripartiamo dopo aver bevuto il te che ci è puntualmente offerto da Mohammed e il paesaggio intorno a noi continua a cambiare; adesso siamo in mezzo a dune scure e basse ricoperte di piccoli sassi.
Dopo circa un'ora ci ferma un'altra volta la gendarmeria per controllare passaporti e vaccinazioni; Bianca non ha fatto quella per la febbre gialla e deve pagare una multa.Sempre nella logica del "...basta che paghi" le rilasciano un attestato di avvenuta vaccinazione valido per un anno!? Ci fermiamo in "centro" alla città di Akjouit per comperare il pane che è venduto direttamente dalle carriole che servono per trasportarlo. Le stesse carriole fanno da letto quando il pane è stato venduto!
Ripartiamo e la strada diventa sterrata; la stanno asfaltando e siamo costretti ad uscire dalla carreggiata e continuare in mezzo al deserto. Rientriamo sulla strada quando questa diventa una vera pista. Proseguiamo per un centinaio di chilometri fino a Tergit, il villaggio dove dovremo incontrare le guide ed i cammelli.
Il panorama è maestoso: siamo circondati da montagne quasi nere baciate da dune arancio che nella luce del tardo pomeriggio s'incendiano. Tra le montagne scorrono veloci vallette laterali dove qualche acacia ed alcune capanne fanno capolino.
All'imbrunire arriviamo a Tergit; siamo un po' scombussolati dal viaggio. Montiamo il campo appena fuori del villaggio che è incastrato in una gola tra le montagne. Il sole sparisce velocemente e lascia il posto ad una stellata mai vista.
Ho un forte mal di testa e non riesco a mangiare. Dopo aver preso un analgesico e aver dormito un po' riesco a bere il te ed a godermi le stelle.
La temperatura è stupenda: non c'è umidità e si sta bene anche con il solo pile e i calzoni leggeri. Andiamo a dormire presto (21.30).

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