Ci svegliamo, un po' umidi, alle 7.00. Accendiamo subito il fuoco per poterci asciugare un po', facciamo colazione e poi io vado sulla spiaggia a fare qualche foto agli uccelli. I pellicani stanno prendendo il largo per andare a pesca. Nel giro di mezz'ora gran parte degli uccelli fanno rotta verso un banco di pesce che si trova un po' al largo e con il binocolo si riesce a vedere uno spettacolo incredibile. Centinaia di uccelli si tuffano in acqua per pescare in un frastuono che si sente anche dalla riva. Sembra una battaglia più che un banchetto. Sulla mia destra scorgo un airone cinerino dietro un cespuglio e tento di avvicinarmi per fotografarlo, ma non ci riesco e lui prende il volo prima che abbia il tempo di inquadrarlo bene. Passiamo tutta la mattina sulla riva a caccia di qualche foto interessante. Siamo circondati da aironi, garzette, spatole, sterne, cormorani, pellicani, fennicotteri etc.
Lo spettacolo degli stormi di uccelli che si alzano tutti insieme da terra è bellissimo. Dalle dune ci seguono gli sciacalli che la notte si sono avvicinati fino a due metri dai nostri sacchi a pelo.
Alle 12.30 riprendiamo le jeep ed andiamo a vedere Cap Tafaris, un promontorio da cui si gode un bel panorama. Il pomeriggio lo passiamo in spiaggia a prendere il sole. Facciamo il bagno anche se l'acqua è un po' freddina.
Dopo pranzo incontriamo dei turisti che vengono dal Marocco e vanno a Dakar per l'arrivo della Parigi-Dakar; fanno parte di un convoglio che si è formato in Marocco per passare il confine con la Mauritania tutti insieme. Ci sono Tedeschi, Olandesi, due Italiani con la moto, Svizzeri.
Ci dicono che sono stati 8 giorni fermi in frontiera!
Verso le 16.00 riprendiamo le jeep e torniamo al campo del giorno precedente; ci sembra un po' di tornare a casa; è la prima volta che facciamo il campo nello stesso posto. Mangiamo ed andiamo a dormire presto. Fa un po' freddo, c'è vento forte e l'aria è terribilmente umida.